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Carissimo Guerrino,
Non vorrei essere fraintesa, io non vorrei mai criticare o limitare le azioni del vostro gruppo, solo sono convinta fortemente che esista una strada alternativa alla cooperazione tradizionale, impostata con lo schema classico del presidio fisso. Giudico questa strada alternativa con un potenziale così grande, che ci sto riversando tante delle mie energie. Vedi, io sono per la pluralità di idee, quindi possiamo benissimo volerci bene anche se su questo punto abbiamo sfumature di pensiero diverse.
Io per ora mi sono posta l'obiettivo di imparare il più possibile sul mondo africano, non solo con la mente ma anche con il cuore, e di non agire (io, in prima persona) ma di permettere ai locali di agire in tutta autonomia e con senso di responsabilità. Questo è lo scopo della nostra associazione.
In fondo, i viaggi più significativi che ho fatto in Africa sono stati fatti proprio da "turista". So che non ti piace il termine, ma io finora in Africa ci sono andata per capire, non per fare (tranne che in Senegal, ma lì era per lavoro, ero vincolata). In Madagascar, come in Guinea Bissau. Puoi fare il turista anche vivendo quel periodo in povertà ed avendo una visione molto profonda, un senso di comunione che non è legato al tuo ruolo, ma alla tua sensibilità.
Io ti rispetto e ti ammiro enormemente per quello che stai facendo ora e per quello che hai fatto durante tutta la tua vita.
Con affetto immutato,
Manuela
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