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Messaggi di Giugno 2015
Post n°129 pubblicato il 17 Giugno 2015 da robisimona
Tra mille anni
Si aveva tutto da perdere
Si è perso tutto
Si sapeva che l’ossigeno non era infinito
Ma l’infinito non era reale
Un granello aveva la forza sufficiente
Ma non a sollevare la polvere
Quello che vedi non è essenziale
Non ci saranno montagne e fiumi per come li vedi
Non ci saranno per i secoli a venire
Per noi che non ci saremo per i secoli a venire
Tra mille anni
Intorno all’ennesimo confine
Ci saranno dieci secoli di differenza
Su una terra confinati
Stretti e più soli di prima
Tra mille anni la buona sorte
Ci augura tutto il bene dell’aldilà.
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Post n°128 pubblicato il 17 Giugno 2015 da robisimona
Sui poeti d’amore, a sproposito
Poverini, sono creature rifiutate
Sempre sul bordo
Al limite della parola salvifica
Non hanno più capelli
Preferiscono il chiaro di luna
Le anime torbide
E in genere le nature morte
Sempre e solo per paura
Paura di sentire e risentire ciò che non si vuole
Tu sei la somma delle sventure di specie
Pecora nera tra asini, cammelli e bradipi
Un poeta d’amore
È un gelsomino tra rottami e cocci di vetro
Inopportuno quanto a luogo d’azione
Inutile alla trama del creato
Forse anche fuori tempo nel ritmo musicale
Non ha la cognizione dell’amore
Pensa di sopperirla con la cognizione del dolore
A spremerlo come una rapa
Si rischia di vuotarlo
Sacco gonfio di parole nel vento
Un poeta d’amore non fa l’amore
Neanche nel sogno
Realista integrale pensa per convenienza
Che la parola sta per la cosa
Che dire bacio è baciare tale e quale
Al poeta d’amore dell’amore poco importa
Impegnato come è a fare altro a perdersi dietro ad altro
A mancare all’appuntamento in maniera sistematica
Per poi scrivere di amori traditi, finiti in tragedia
Sotto questo cielo finto che non promette
Nulla di buono.
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Post n°127 pubblicato il 17 Giugno 2015 da robisimona
Ritratto di bellezza afghana
Eppure vestita di stracci
Non ti adombri
Gli occhi nei miei
Solo il tetto del mondo ti compete
Quasi a dispetto del cielo
Un angelo proveniente da Betlemme
Che ha smarrito Dio
Ma ne ha incarnato le tracce
I bruti si girano altrove
Ignari e dannati da sempre
Non la possono nominare senza morirne
Un suo fruscio ha dato al mondo la felicità
La sua tristezza s’aggira spettrale
Nell’occidente in fiamme
Ti guardo negli occhi
Che guardano i miei
Sino a perdersi insieme.
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Post n°126 pubblicato il 17 Giugno 2015 da robisimona
Riabilitazione del serpente
Da sempre è una creatura di Dio
Perfettamente scaturita
Dalla bocca di un nugolo di miscredenti
La deriva scandalosa:
Non più creatura quanto te ma principe del male
E allora tutti di bocca in bocca
A inscenare la tragedia del genere umano
A schiacciare teste a mozzare lingue e verità bifide
E lui se potesse s’incarnerebbe nel male
A causa della natura millenaria del male patito
Mentre è tutto raccolto a striscianti fughe
A difese poco evolute, prevedibili
A guardarsi le spalle quale fragile preda
La morte arbitraria viene quando, nel tepore del giorno luminoso,
Se ne sta a crogiolarsi, elegantemente chiuso,
In perfetta armonia e pace con l’universo.
Somiglia un poco a lui la sorte degli infelici
Che non sanno ancora di esserlo.
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Post n°125 pubblicato il 17 Giugno 2015 da robisimona
Nell’oscurità di Eraclito
Come passava il tempo Eraclito?
Nel suo scorrere lo inseguiva,
si lasciava afferrare
o comunemente oziava
di che viveva?
Di sola aria
Con che chiedeva il pane giornaliero
Nella lingua dei padri
Il suo lato esoterico
Lo esponeva
Lo indisponeva al ludibrio?
Era del tutto indifferente
Alla dolcezza ionica
Al gusto del latte di mandorla?
Per difendersi dal troppo lucore
Qualcuno pensa bene di fare
Come gli animali di notte
Cacciare uscendo allo scoperto
Quando il mondo dorme.
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