FOOTBALL SCOUT
UNA LENTE D'INGRANDIMENTO SU GIOCATORI POCO CONOSCIUTI E CAMPIONI DI IERI, OGGI E SOPRATTUTTO DOMANI, MA ANCHE UN FOCUS SU TUTTE LE NOVITA' DEL MONDO DEL CALCIO; PER FINIRE ANCHE UNA FINESTRA SULLE NOSTRE ESPERIENZE CALCISTICHE
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MATTEO MONTORSI - PRONTO PER LA AE' incredibile come, a volte, l'informazione, i giornali, i media, siano davvero strani, anche e soprattutto nel mondo del calcio e del talent scouting. Esistono giocatori che, pur giocando in categorie minori, per un gol, una giocata, un qualsiasi motivo, iniziano a godere di un certo appeal, di una certa fama e notorietà, iniziano ad essere considerati talenti, stelle del futuro. L'effetto mediatico attorno a loro è talmente devastante che subito passano sotto l'osservazione, o meglio l'attenzione, di tutti, e vedono all'improvviso cambiare la loro carriera. Sono molti i giovani che hanno avuto questa fortuna, che spesso è addirittura maggiore del loro vero valore. E infatti sono tanti quelli che, dopo un avvio di carriera dirompente, ora sono smarriti, o quantomeno in via di smarrimento. Non me ne voglia Santon, è il secondo post consecutivo che lo cito come esempio non proprio brillante, ma è il primo che mi viene in mente: è bastata una prestazione buona in Coppa Italia contro la Roma 5 anni fa, che tutti hanno cominciato a parlare di talento strepitoso: subito titolare con l'Inter e convocato in nazionale. Ora, invece, a 23 anni scalda la panchina nel Newcastle. Stessa cosa si può dire per Paloschi: esordisce col Milan gli ultimi minuti di una partita già chiusa e ha la fortuna di segnare. Tante speranzosi vedevano in lui il nuovo Inzaghi, ora invece è quasi un "desaparecidos". E, per par condicio, citiamo anche un bianconero: Frederik Sorensen, uno che la Juve 3 anni fa non sapeva neanche che esistesse alla Play Station: Del Neri per esigenze lo schiera titolare, in una delle più brutte stagioni di sempre bianconere, lui le prime due partite sorprende per la forza fisica, poi pian piano si spegne, e ora è un esubero anche a Bologna. In effetti non che avesse particolari dote tecniche lui, ma è un esempio per spiegarvi come non sempre la fortuna aiuta gli audaci, o, se gli aiuta, non sempre comunque aiuta i più forti. Perchè poi, se si osserva nei campionati primavera, si trovano giocatori sconosciuti, di cui appena i telecronisti si ricordano il nome. Giocatori che, però, veramente ti sorprendono, e che addirittura potrebbero essere già pronti pure per diventare professionisti. Per curiosità, poi indaghi su Wikipedia, su Youtube, ma non trovi nulla a riguardo, forse solo perchè non fanno parte del vivaio del Barcellona, o perchè non hanno ancora fatto un gol da centrocampo. E invece, questi sì, sono talenti puri, in attesa di essere notati, sponsorizzati. Ora ci provo io a sponsorizzarne uno attraverso questo articolo, nella speranza per lui che qualcuno, alla lettura del blog, possa essere spinto dalla curiosità e decidere di guardare qualche partita del Bologna primavera (che tral'altro 3 giorni fa ha schiantato il Milan 3-0), così che possa essere anch'egli sorpreso da questo futuro campione, e possa iniziarlo a farlo conoscere, magari mettendo qualche video su youtube, dato che io non sono esperto. Tanto (questa non è una speranza ma una certezza) la stoffa, il talento di questo calciatore si può notare anche vedendolo per appena 10 minuti. Il giocatore in questione è tale Matteo Montorsi, classe 1994, uno che ha fatto tutta la trafila giovanile del Bologna, e che quest'anno è leader indiscusso della sua squadra. Alto sull'1,75 m, è un trequartista puro, uno la cui classe si può vedere anche dal più semplice controllo palla. E, sinceramente, di giocatori che, alla sua età (e non solo) accarezzano il pallone come lui, ne ho visti davvero pochi. E' uno che col sinistro (ma dispone anche di un ottimo destro), fa praticamente ciò che vuole. Non velocissimo, ma quando accellera, o comunque nasconde la palla agli avversari, sono guai per tutti. Tecnica sublime, ricorda un po' Del Piero, un po' Baggio, anche se, per non azzardare subito paragoni, mi limito a considerarlo per ora come un nuovo Pastore. Velocità di esecuzione agghiacciante, si prende e si libera del pallone senza essere praticamente mai fermato, e quando lo si cerca di fare, si ricorre sovente al fallo. Bravo anche spalle alla porta, a difendere il pallone e a girarsi con un controllo a seguire riuscendo a liberarsi anche dell'attaccante che prova a marcarlo stretto. Ottimo pure nella visione di gioco, letale in attacco, uomo in più a centrocampo, uno che dà davvero del tu al pallone. Ma, oltre alla tecnica, davvero comune a pochi, sono 3 le altre caratteristiche di questo giocatore che mi hanno sorpreso tanto da poter esser certo del suo brillante futuro. La prima è la sua continuità: molti giocatori, in queste categorie, fanno intravedere grandiosi sprazzi di talento, ma con il deficit dell'incostanza, nell'arco dei 90 minuti, nell'arco di un campionato. In lui, invece, è sorprendente la continuità di palloni giocati in una partita, e vederlo sbagliare un passaggio, o perdere un pallone, è evento davvero raro. La seconda è la maturità dimostrata, la personalità, la grinta di questo giocatore. In campo sembra essere un veterano, sia nelle movenze del corpo, come se non bastasse la tecnica, sempre a protezione del pallone, nonostante non sia un armadio, sia per la grinta nel giocare ogni pallone, grinta che ha ma che riesce addirittura a non lasciar trapelare con la sua tecnica, che gli permette di fare tutto molto facilmente. La terza è l'umiltà, di chi è consapevole ogni partita di mettere in mostra un talento ad altri per ora ignoto, di chi non eccede mai nella giocata fine a se stessa o all'umiliazione dell'avversario, ma solo fine al bene della squadra. Caratteristiche rare addirittura a molti presunti campioni, figurarsi a giovani acerbi della Primavera. C'è una cosa per cui potrebbe Matteo Montorsi essere già famoso: è omonimo del famoso calciatore, tra le altre squadre della Juve, degli anni '80 Roberto Montorsi, protagonista di un calcio senza Twitter, Youtube e talkshow, in cui diventavi qualcuno solo se valevi, e non se ti affermavi grazie ad altri strumenti. Rievocando i bei tempi passati... |
Inviato da: ROMA_SPQR
il 21/12/2012 alle 21:40
Inviato da: matteo montorsi
il 05/10/2012 alle 18:51
Inviato da: ginevra1154
il 01/10/2012 alle 00:43
Inviato da: ROMA_SPQR
il 24/09/2012 alle 21:01
Inviato da: Pinturicchio94
il 21/09/2012 alle 23:29