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Pizzomunno con gerani rossi.

 

 
Pizzomunno

Lungo il tratto meridionale della costa viestana, ritroviamo una piccola spiaggia che deve il suo nome all’ imponente faraglione che dalle acque cristalline si erge sovrano a sorvegliare la città ed i suoi abitanti: la Spiaggia del Pizzomunno.

Qui sembra aver avuto luogo un’ interessante e fantastica vicenda che ha come protagonisti due giovani innamorati , entrambi originari di Vieste .

Pizzomunno , giovane ed attraente pescatore, e Cristalda , ragazza bellissima dai lunghissimi capelli color dell’ oro, si amavano teneramente e vivevano nella convinzione che nulla al mondo potesse intaccare un sentimento tanto forte e sincero.

Ogni sera, Cristalda scendeva in spiaggia per salutare il suo bel Pizzomunno prima che con la sua barca andasse incontro al mare aperto.

Ogni notte, in mare, Pizzomunno riceveva la visita delle sirene che cercavano di ammaliarlo con i loro canti soavi. Le regine del mare desideravano ardentemente che Pizzomunno diventasse il loro re ed amante.

Il giovane, però, non cedette mai alle avance delle sirene tentatrici , avendo già donato il suo cuore alla candida Cristalda.

I reiterati rifiuti del giovane, scatenarono la furia delle sirene .

Una sera, le sirene raggiunsero i due amanti sulla spiaggia ed aggredirono Cristalda con grande ferocia, inghiottendola nelle profondità del mare.

Pizzomunno
fu colto da un dolore devastante, talmente grande da pietrificarlo per sempre.

Il giorno seguente, i pescatori di Vieste trovarono Pizzomunno pietrificato sulla roccia che oggi porta il suo nome.

La leggenda vuole che, ogni cento anni, Cristalda riemerga dalle profondità del mare per incontrare Pizzomunno e rivivere con lui l’ emozione di una notte d’amore sulla spiaggia che li fece incontrare.

 

 

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Promontorio del Gargano

Il più delle volte si pensa che la storia antropologica ebbe inizio sul promontorio del Gargano con l'apparizione dell'Arcangelo Michele più di sedici secoli or sono quando ancora il Cristianesimo conviveva con le allora attuali religioni pagane. Ma se analizziamo le carte romane si nota che gli insediamenti sedentari sono precedenti all'apparizione dell'Arcangelo e si trovavano sulla costa e ai piedi del sontuoso monte (Ergitium ,Sipontum ,Merinum ,Teanum , ,Apulum ,Urium).
Si trovano degli insediamenti umani persino precedenti a questi ultimi, ma bisogna risalire addiritturà all'età del bronzo, tanto è vero che lungo la provinciale che collega Foggia con San Marco in Lamis, a qualche chilometro da Borgo Celano, in zona"Chiancata La Civita-Valle di Vitturo"  è stato ritrovato la necropoli più antica della intera Europa. Altre testimonianze sono date dagli insediamenti rupestri e dalla innumerevole presenza di oggetti litici e di mura megalitiche che si sono scoperti nel corso degli anni sul Gargano.
 

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Toro seduto

 

Per noi i guerrieri non sono quello che voi intendete. Il guerriero non è chi combatte, perché nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro. Il guerriero per noi è chi sacrifica sé stesso per il bene degli altri. È suo compito occuparsi degli anziani, degli indifesi, di chi non può provvedere a sé stesso e soprattutto dei bambini, il futuro dell'umanità.

Toro seduto

 

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Tutto ciò che l'uomo ha imparato

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona e il seguente testo "Tutto ciò che l'uomo ha imparato dalla storia, é che l'uomo dalla storia non ha imparato niente. Hegel"

 

Servo di Dio Don Antonio Spalatro .

 

Messaggi del 03/06/2014

Celebrazione dei matrimoni civili: la disapprovazione dei sacerdoti viestani

Post n°12665 pubblicato il 03 Giugno 2014 da forddisseche

Celebrazione dei matrimoni civili: la disapprovazione dei sacerdoti viestani PDF Stampa E-mail
martedì 03 giugno 2014 ore 16:50
La lettera di don Gioacchino Strizzi, Vicario Episcopale territoriale, a nome del Presbiterio zonale.


                      ARCIDIOCESI DI MANFREDONIA- VIESTE- SAN GIOVANNI ROTONDO

                                                         VICARIATO DI VIESTE



Gentilissima
Dottoressa Ersilia Nobile
Sindaco del Comune di
VIESTE
e.p.c. ai Signori Consiglieri Comunali





Gentilissimo Signor Sindaco,

tutti i Sacerdoti di Vieste, esprimono la loro disapprovazione e formale protesta per aver scelto, il chiostro dell’ex Convento ‘Santa Maria degli Angeli’, adiacente la Chiesa del SS. Sacramento, per la celebrazione dei matrimoni civili.

Fermo restando il rispetto per l’assoluta libertà in cui tale Amministrazione Comunale è tenuta ad operare, riteniamo tale scelta  ‘non opportuna’,  per ragioni  pastorali e spirituali di facile condivisione.
Nel clima di rispetto e felice collaborazione che da tanto tempo caratterizza le nostre relazioni, chiediamo di trovare una diversa ‘location’.

La celebrazione di matrimoni civili a fianco della Parrocchia, porterebbe non poca confusione a livello organizzativo non solo in relazione alle attività parrocchiali (oratorio, piazzale antistante, ragazzi che giocano a pallone, …) e susciterebbe disagio anche presso gli stessi parrocchiani, potendo incrociare, uscendo dalla Santa Messa, un corteo di festa matrimoniale, avendo deliberato la possibilità di celebrazioni anche nei giorni di Natale, Pasqua, Domeniche e Feste comandate.
Lo stesso Monsignor Arcivescovo, informato della situazione, si è detto molto dispiaciuto.

Certi di trovare in Lei, Signor Sindaco, la totale disponibilità a trovare una soluzione ottimale, porgo distinti saluti.





 
A  nome del Presbiterio zonale
    don Gioacchino Strizzi
Vicario Episcopale territoriale

 
 
 

Vieste/ LA "CHIANCA AMARA" SARA' MESSA IN SICUREZZA

Post n°12664 pubblicato il 03 Giugno 2014 da forddisseche

Vieste/ LA "CHIANCA AMARA" SARA' MESSA IN SICUREZZA PDF Stampa E-mail
martedì 03 giugno 2014 ore 17:46
Con l'installazione di colonnine in ferro decorato e catena.


Per la "Chianca Amara" la Giunta comunale di Vieste con apposita delibera (n.71 del 21/05/2014) ha deciso di attuare degli interventi per mettere in sicurezza quel sito.
Nel testo del provvedimento si spiega che «la città di Vieste, meta turistica a livello internazionale e polo principale di attrazione in ambito regionale, oltre alle straordinarie caratteristiche naturali possedute è nota anche per la millenaria storia, contraddistinta, in parte, da eventi drammatici che ancora oggi riecheg­giano nella mente dei sui cittadini, tra cui il funesto raid del famigerato pirata turco Draguth Rais il quale, nel luglio dell'anno 1554, operò una sanguinaria incursione nell'abitato, distruggendo e depretando ogni cosa e, ancor più, martirizzando centinaia di inermi cittadini nel luogo che la tradizione vuole sia quello detto "Chianca amara" ubicato nel centro storico, tra le via Cimaglia e Gregorio XIII». Si evidenzia, inoltre, che «la "Chianca amara" è costituita da una roccia che, a seguito di lavori di sistemazione del borgo, risulta attualmente completa­mente disadorna e accostata ad una piccola scalinata, tanto che non di rado passanti e visitatori, in spregio alla importanza e solennità del sito, la occupano a mo di sedile anche per consumare frivoli pasti, arrecando, in tale modo, offesa al luogo medesimo e ai cittadini di Vieste». Tale comportamento «da parte di taluni passanti e visi­tatori arreca offesa al luogo storico e, contestualmente, alla memoria dei cittadini di Vieste, per cui si rende necessario intervenire per eliminare tale malvezzo e, nello stesso tem­po, conferire al sito una migliore conservazione e tutela stante la sua importanza». Come? La Giunta comunale ha dato appositi indirizzi al dirigente del Terzo Settore per l'elaborazione degli atti consequenziali esecutivi per l'arredo del sito in questione «mediante l'installazione di colonnine in ferro decorato e catena al fine di preservalo da utilizzo non consono ed offensivo della memoria storica cittadina». 

 
 
 

Nca: internet allarme per virus informatico, tramite e-mail

Post n°12663 pubblicato il 03 Giugno 2014 da forddisseche

Nca: internet allarme per virus informatico, tramite e-mailStatoQuotidiano.it | Oggi alle 13:53

Abbonati ai feed di Statoquotidiano.it Roma – Diverse segnalazioni concernenti software nocivi del tipo «Cryptolocker» sono giunte allo “Sportello dei Diritti”. Contemporaneamente altro al...

 
 
 

Legambiente/Pazienza: "Le falesie vanno fruite in modo diverso, sono inadatte al turismo di massa”

Post n°12662 pubblicato il 03 Giugno 2014 da forddisseche

Legambiente/Pazienza: "Le falesie vanno fruite in modo diverso, sono inadatte al turismo di massa” PDF Stampa E-mail
martedì 03 giugno 2014 ore 10:02
"Deve essere inversamente proporzionale alla loro fragilità. La costa alta va utilizzata con percorsi e sentieri".


Stanno scatenando un polve­rone le ordinanze con cui la Capitaneria di porto di Man­fredonia, per proteggere la pubblica incolumità dall'elevato rischio di frane della fra­gile falesia garganica, vieta qualunque attività in ben 25 km di litorale compreso tra Macchia di Monte Sant'Ange­lo e Mattinata per una pro­fondità, a partire dal piede della falesia, pari al doppio dell'altezza della stessa. Sono tante le voci polemiche e criti­che sollevate in questi giorni da parte di chi ritiene che ven­gano messi a repentaglio la stagione estiva e il lavoro de­gli operatori turistici. E oggi la questione sarà affrontata in un incontro in Prefettura a Foggia tra Prefetto, sindaci di Monte S. Angelo e Mattinata, Capitaneria di porto e Regio­ne Puglia. Ma la questione è ben più am­pia, come sottolinea in un'intervista a l'Attacco Gianfran­co Pazienza, presidente del circolo Legambiente di San Giovanni Rotondo e ricerca­tore del CNR-ISMAR (Istituto scienze del mare) di Lesina, per il quale "un'offerta turisti­ca costiera responsabile è un vantaggio per tutti, perché ga­rantire la sicurezza aumenta l'attrattività del territorio e la sua sana e serena fruizione. Il turista deve sentirsi protetto. Le ordinanze della capitane­ria sono giuste, ma serve un piano di fruizione della costa, è necessario programmare il sistema della vacanze sul Gargano".

Pazienza, le falesie del Gar­gano si stanno sbriciolando?

L’opinione pubblica e i gestori dei lidi si accorgono del pro­blema solo alla vigilia della stagione turistica. L'erosione costiera, la perdita di spiaggia e i crolli delle falesie avvengono negli altri mesi. Questo inverno le mareggiate con vento di scirocco sono state di un intensità prima inimmagi­nata. La stabilità delle nostre falesie è tema complesso. La struttura della Costa è forma­ta da falesie di calcare bianco e selce, le più belle, tra Vieste e Baia, delle Zagare. Poi ci sono le falesie più basse, di ori­gine franosa argillosa, tra Mattinatella e Manfredonia, intervallate qua e là dalla co­sta alta. Alcune di queste fale­sie consentono l'accesso a spiagge mozzafiato, altre so­no inaccessibili. Accessibili intendo alle forme di turismo di massa.

Significa che alcune delle ba­ie garganiche, dove la falesia è più soggetta a crolli, non sono fatte per il turismo di massa?

Essendo ovviamente falesie fragili, minacciate dall'azione del mare che le taglia al piede, provocandone il crollo oppure dalle piogge tempo­ralesche, è ovvio che la misu­ra cautelare è quella di vieta­re l'accesso ai bagnanti. La fruizione delle falesie deve essere inversamente propor­zionale alla loro fragilità. La costa alta panoramica va fruita come avviene in Fran­cia o alle Cinque Terre, con percorsi e sentieri. Nel caso di un crollo, il sentiero si sposta più indietro, non si creano strade o muri di contenimen­to. Cosa ci si può inventare per difendere la falesia bianca di Vignanotica, la più bian­ca e la più bella? Imbrigliarla con una rete? Penso ai recen­ti crolli accanto all' ascensore a Baia delle Zagare. Chi deve difenderle? Non è pensabile una difesa meccanica della falesia.

Come ci si difende dal rischio di crolli?

Il tema di come difendere le falesie, e le spiagge, è di due ordini di grandezza. Il primo riguarda la mancanza di ap­porti di sedimenti dai valloni. Molti insediamenti di infra­strutture balneari costiere sono state realizzate- chiu­dendo i canali che dal Garga­no sboccano al mare, sottra­endo quegli apporti di sedimenti trasportati dalle piog­ge torrentizie. Questo avvie­ne dappertutto basti pensa­re a quel che succede tra Mat­tinata e Mattinatella. La sot­trazione di sedimenti com­porta l'aumento di erosione costiera. Il secondo ordine di problemi relativi ai fenomeni erosivi riguarda le infrastrut­ture lungo la costa: porti o moli, o bracci - pennelli, piat­taforme di cemento realizza­te sulle spiagge. Queste opere modificano il trasporto lun­go la costa dei sedimenti e au­mentano l'effetto erosivo sotto le correnti. Adesso la strada tra Rodi e San Menaio a valle del nuovo porto turi­stico sta franando. La spiag­gia cresciuta sotto il porto è sparita un po' più in là. E vogliamo parlare di quello che è accaduto a Mattinata per quel piccolo porticciolo rea­lizzato negli anni Settanta?

Cosa di può fare adesso?

Mettere insieme tutti i dati ambientali disponibili: quel­li nostri del CNR (lo studio delle correnti marine e del moto ondoso), i dati dell'Ar­pa e del Centro de cambia­menti climatici, i dati dell'Autorità di bacino. Serve farne una piattaforma informatica sia per continuare a studiare sia per informare sui rischi frana e la pericolosità. Mette­re insieme scienza, decisori politici e portatori di interes­si, i gestori dei lidi, per fare un piano di fruizione delle no­stre coste, basato sulla sicu­rezza e non solo sul numero di ombrelloni. Anzi, bisogna indicare dove si può stare sotto gli ombrelloni e dove si può fare altro. Un modello do­vrebbe essere sperimentabile proprio a Vignanotica, oltre che sulle dune. E' necessario un piano di turismo re­sponsabile, sostenibile, che valga tutto l'anno. Vignanotica con il turismo escursioni­stico può essere un luogo visitabile tutto l'anno.

Lucia Piemontese
L’Attacco

 
 
 

Il Gargano non deve imparare dal Salento

Post n°12661 pubblicato il 03 Giugno 2014 da forddisseche

Il Gargano non deve imparare dal Salento PDF Stampa E-mail
martedì 03 giugno 2014 ore 10:00
La Capitanata è costretta a competere con le mani legate dietro la schiena. Emblematica la vertenza dell’aeroporto Gino Lisa per il settore turistico.


M a è proprio vero come è stato detto da qualcuno che sembra conoscere poco il territorio della Daunia e la sua storia turistica - che amministratoti e operatori locali dovrebbero im­parare dai Salentini come sì rilancia il proprio territorio)? Ha un qualche fondamento tale grossolana affermazione che, da un lato, ignora i risultati già conseguiti e consolidati in provincia di Foggia e, dall’altro, i persistenti vincoli che hanno impedito sinora all’industria turistica dauna un ulteriore sviluppo? Ora, senza nulla togliere agli amici del Salento che indubbiamente hanno compiuto un grande 'balzo nell'ultimo ventennio in termini di arrivi e presenze, chi scrive ritiene che certe considerazioni ap­prossimative debbano essere confutate alla luce di alcuni dati e inoppugnabili constatazioni. Allora, per comincia­re, è appena il caso di ri­cordare che tuttora (e ormai da anni) la prima città pugliese per presenze è Vieste che ha superato il milione, registrando tra l'altro un loro tasso di crescita dal 2006 - secondo quanto registrato dall'Osservatorio turistico pu­gliese - che la colloca sempre in testa alla graduatoria regionale. Alle spalle di Vieste si collocano Comuni salentini come Ugento e Otranto, seguiti da Peschici, meta anch'essa di grandi flussi, che con Vieste e Rodi costituisce uno dei maggiori attrattori della regione. Rilevata questa evidenza statistica - che è bene ricordare perché spesso ignorata dai più che sono portati a pensare che siano invece località del Salento in testa alla gra­duatoria regionale dei pernottamenti - v'è subito da ag­giungere che i centri garganici devono essere raggiunti in auto o con le Ferrovie del Gar­gano e i suoi servizi di autocor­riere, perché - e questo sembra dimenticarlo il facile censore de­gli operatori di Capitanata -l'ae­roporto Gino Lisa di Foggia è inattivo da lungo tempo ormai, quando al contrario Lecce e il Salento possono godere dello scalo (internazionale) di Brin­disi. Lo vogliamo sottolineare ancora una volta questo elemento, anche per incitare - ammesso che ve ne sia bisogno - le Autorità locali a non cedere di un millimetro nella battaglia per l'allungamento della pista del Gino Lisa e la sua riapertura? Quello scalo - lo sappiamo da tempo - servirebbe un bacino di vaste dimensioni e non si può in alcun modo lasciar cadere l'impegno assunto in sede di Regione Puglia per il suo rilancio. La Capitanata può vantare anche il turismo naturalistico del Parco del Gargano e del Subappennino dauno, che il Salento non ha, quello termale di Margherita di Savoia e quello religioso di San Giovanni Rotondo, Monte S.Angelo e San Marco in Lamis, mentre anche quello culturale ha i suoi gioielli nelle basiliche sipontine, nella cattedrale di Troia, nella Stele daune e nella basilica di Renzo Piano in cui riposano le spoglie di San Pio a San Giovanni Rotondo. Il porto turstico di Manfredonia con i suoi 700 posti pur con i suoi problemi, è ormai inserito nel circuito degli scali del settore mediterranei, mentre il Salento non ha ancora una sola struttura di quelle dimensioni e ad Otranto è in corso un durissimo braccio di ferro fra Co­mune e Soprintendenza per la realizzazione del nuovo scalo, osteggiata da quest'ultima. Allora che cosa i Foggiani dovrebbero imparare dai Salentini? E i Baresi allora cosa dovrebbero dire e fare? I baresi che - pur avendo aeroporto internazionale, traffico crocieristico, 3 Università, Fiera del Levante (purtroppo in agonia, come dovrebbe sapere bene chi invita i Foggiani ad imparare dal Leccesi), Grotte di Castellana e Trulli di Alberobello - turisticamente ha molto meno della metà della presenze della Capitanata e del Salento. Certo, tanti in Puglia e in ognuno dei suoi territori fra operatori e amministratori avrebbero da dire la loro in materia turistica, ed è bene che le varie esperienze positive si scambino e si fecondino a vicenda: ma diamo alla Ca­pitanata l'infrastruttura aeroportuale di cui ha bisogno, perché i collegamenti elicotteristici con le Tremiti sono già assicurati da una dinamica società come l' Alidaunia, men­tre la Lotras assicura quelli logistici dallo scalo dell'Incoronata. E si abbia maggiore rispetto per chi come gli amici della Capitanata è costretto a competere con le braccia legate dietro la schiena e che, subendo da anni il torto incom­prensibile della chiusura di uno scalo irrinunciabile per l'ulteriore crescita dell'industria locale dell'ospitalità, ne dovrà continuare a reclamare con forza (ma speriamo non ancora a lungo) la riapertura con l'allungamento della pista.

Federico Pirro
Docente Università degli Studi di Bari 

 
 
 

Vieste - E VENNE IL TEMPO DEI PARCOMETRI

Post n°12660 pubblicato il 03 Giugno 2014 da forddisseche

Vieste - E VENNE IL TEMPO DEI PARCOMETRIPDFStampaE-mail
lunedì 02 giugno 2014 ore 21:01

Image 

E' entrata in vigore sabato scorso 31 maggio l'ordinanza sindacale del Comune di Vieste (la n.59/2014) che ha attivato i parcheggi a pagamento con i cosidetti parcometri, le colonnine elettroniche per rilevare gli estremi contabili e temporali delle auto lasciate in sosta parcheggio sulle strisce blu.
Nel provvedimento sindacale sono specificate tariffe, zone parcheggio, esenzioni ed ulteriori prescrizioni attuative, indicazioni riportate qui di seguito.

Nel periodo estivo di parcheggi a pagamento nelle seguenti aree.

1. ZONA CENTRO
A1) Corso Lorenzo Fazzini — da incrocio V.le XXIV Maggio – Via Madonna della Libera – Via Veneto a incrocio Via Sante Nobile;
A2) Via Giovanni XXIII – lato sinistro da incrocio via Daunia a incrocio via Firenze.
A3) Viale XXIV Maggio – lato sinistro, dall’incrocio di Via V.Veneto – Corso Lorenzo Fazzini — Via Madonna della Libera fino all’incrocio con Piazzale Jenner un «carico e scarico» su corso C.Battisti – angolo via Perrone – compatibilmente con gli spazi pubblicitari rilasciati.
A4) Via S.Maria di Merino (lato adiacente ai giardini pubblici — lato destro e sinistro in direzione Lung. Europa.
 
2. ZONA LUNGOMARI
esclusi i tratti lasciati a libero uso nella percentuale non superiore al 10% dell’intero tratto, individuato per la sosta a pagamento, e da ripartire secondo il criterio di un posto macchina a libero uso ogni dieci posti consecutivi soggetti a pagamento.
B1) Lungomare E. Mattei – lato sinistro direzione Vieste-Mattinata
B2) Lungomare Europa — lato destro direzione Vieste—Peschici da zona porto  fino a bivio San Lorenzo;
Sulle aree così individuate la sosta dei veicoli a motore è subordinata al pagamento di una somma di denaro da riscuotere mediante dispositivi di controllo della sosta della tipologia «parcometri».
Il parcheggio di ogni singolo veicolo dovrà avvenire nell’ambito degli spazi segnati e contrassegnati dall’apposita segnaletica orizzontale (strisce blu).
E’ fatto divieto agli autoveicoli di sostare sui marciapiedi e fuori dagli appositi spazi. Tutti i veicoli trovati in sosta al di fuori degli appositi spazi tracciati, anche se espongono il ticket prepagato che indica la regolarità della sosta, verranno rimossi ed i trasgressori saranno soggetti alla sanzione pecunaria prevista .  
Per tali parcheggi sono state indicate le seguenti condizioni:

TEMPI E ORARI DI VIGENZA
Dal 31.05 al 15.10.2014 (cinque mesi) strade del centro urbano.
Dal 31.05.2014 al 15.09.2014 (quattro mesi) sul L.mare E. Mattei e L.mare Europa.
Per le aree poste nella zona centrale della città:
— antimeridiano dalle ore 8.00 alle 13.00;
— pomeridiano  dalle ore 16.00 alle ore 20.00;
— pomeridiano (solo per via Giovanni XXIII) dalle ore 16.00 alle ore 24.00.
Per le aree poste sui due lungomari: unico arco orario giornaliero dalle ore 8.00 alle ore 20,00 (in tal caso per mezza giornata si intende dalle 8.00 alle 13.00 e dalle 13.00 alle 20.00).
DURATA MASSIMA DI SOSTA
Non sono previsti tempi massimi di sosta.

SOGGETTI ESENTATI
Le seguenti categorie di soggetti sono esentate dall’obbligo del pagamento: Forze di Polizia, mezzi di soccorso ed Emergenza, Medici di famiglia iscritti al S.S.N. operanti per visite a domicilio e per un massimo di 45 minuti; veicoli Comunali e di imprese o ditte svolgenti servizi o lavori per conto del Comune per ragioni di servizio; veicoli appartenenti a Enti Pubblici o imprese di Servizio Pubblico (es. Provincia, Asl, Enel, Telecom, Consorzio Idrico,…) per ragioni di servizio;

ABBONAMENTI
Sono previste le seguenti tariffe agevolate:
— per tutti i cittadini residenti abbonamento mensile di euro 25,00 Tipo 1;
— per i soggetti non residenti che siano proprietari di abitazione nel Comune di Vieste o che siano in possesso di regolare contratto di lavoro dipendente o che svolgano attività di lavoro autonomo nell’ambito del Comune di Vieste, abbonamento mensile di euro 35,00 Tipo 2;
— per tutti gli utenti, indistintamente, anbonamento mensile di euro 50,00 Tipo 3;
Ai fini del rilascio degli abbonamenti gli interessati dovranno avanzare istanza presso l’Ufficio Tributi del Comune di Vieste – Palazzo Municipale, allegando alla domanda apposita autocertificazione nelle forme di legge nella quale dichiarino di possedere i requisiti richiesti.
Successivamente al pagamento della tariffa dovuta, verrà rilasciato il tagliando di abbonamento da esporre in posizione ben visibile all’interno del veicolo in uso.

TARIFFE
euro 1,00 per la prima ora e successive; euro 3,00  per la mezza giornata; euro 5,00 per l’intera giornata; Le tariffe evidenziate al pubblico sono comprensive di Iva.
 

 
 
 

Vieste "Gargano Olympic Triathlon" - Carta sconti per le attività sul porto turistico

Post n°12659 pubblicato il 03 Giugno 2014 da forddisseche

Vieste "Gargano Olympic Triathlon" - Carta sconti per le attività sul porto turistico

lunedì 02 giugno 2014 ore 21:05

Image 

Il porto turistico di Vieste parteciperá al "Gargano Olympic Triathlon".  Per l'occasione a tutti gli atleti partecipanti ed a chi ne farà richiesta, sarà possibile usufruire di una "Promotion Card", valida per escursioni costiere e consumazioni presso tutte le attivitá presenti sul porto turistico, dal 6 al 9 giugno.

 

 
 
 

Vieste – DAL PORTO TURISTICO L’IMBARCO PER LE TREMITI DI MS&G

Post n°12658 pubblicato il 03 Giugno 2014 da forddisseche

Vieste – DAL PORTO TURISTICO L’IMBARCO PER LE TREMITI DI MS&G

lunedì 02 giugno 2014 ore 21:23

Image 

E’ stato attivato sul porto turistico di Vieste l’imbarco per le Isole Tremiti da parte delle navi della società di navigazione “MS&G - Mare Sole & Gargano”. La nuova allocazione sul braccio del porto turistico consentirà un più comodo ed efficiente imbarco per i turisti, singoli o gruppi, che vogliono recarsi da Vieste alle isole Tremiti. Partenza da Vieste ore 8,45.

 
 
 
 
 

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