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Pizzomunno con gerani rossi.

 

 
Pizzomunno

Lungo il tratto meridionale della costa viestana, ritroviamo una piccola spiaggia che deve il suo nome all’ imponente faraglione che dalle acque cristalline si erge sovrano a sorvegliare la città ed i suoi abitanti: la Spiaggia del Pizzomunno.

Qui sembra aver avuto luogo un’ interessante e fantastica vicenda che ha come protagonisti due giovani innamorati , entrambi originari di Vieste .

Pizzomunno , giovane ed attraente pescatore, e Cristalda , ragazza bellissima dai lunghissimi capelli color dell’ oro, si amavano teneramente e vivevano nella convinzione che nulla al mondo potesse intaccare un sentimento tanto forte e sincero.

Ogni sera, Cristalda scendeva in spiaggia per salutare il suo bel Pizzomunno prima che con la sua barca andasse incontro al mare aperto.

Ogni notte, in mare, Pizzomunno riceveva la visita delle sirene che cercavano di ammaliarlo con i loro canti soavi. Le regine del mare desideravano ardentemente che Pizzomunno diventasse il loro re ed amante.

Il giovane, però, non cedette mai alle avance delle sirene tentatrici , avendo già donato il suo cuore alla candida Cristalda.

I reiterati rifiuti del giovane, scatenarono la furia delle sirene .

Una sera, le sirene raggiunsero i due amanti sulla spiaggia ed aggredirono Cristalda con grande ferocia, inghiottendola nelle profondità del mare.

Pizzomunno
fu colto da un dolore devastante, talmente grande da pietrificarlo per sempre.

Il giorno seguente, i pescatori di Vieste trovarono Pizzomunno pietrificato sulla roccia che oggi porta il suo nome.

La leggenda vuole che, ogni cento anni, Cristalda riemerga dalle profondità del mare per incontrare Pizzomunno e rivivere con lui l’ emozione di una notte d’amore sulla spiaggia che li fece incontrare.

 

 

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Promontorio del Gargano

Il più delle volte si pensa che la storia antropologica ebbe inizio sul promontorio del Gargano con l'apparizione dell'Arcangelo Michele più di sedici secoli or sono quando ancora il Cristianesimo conviveva con le allora attuali religioni pagane. Ma se analizziamo le carte romane si nota che gli insediamenti sedentari sono precedenti all'apparizione dell'Arcangelo e si trovavano sulla costa e ai piedi del sontuoso monte (Ergitium ,Sipontum ,Merinum ,Teanum , ,Apulum ,Urium).
Si trovano degli insediamenti umani persino precedenti a questi ultimi, ma bisogna risalire addiritturà all'età del bronzo, tanto è vero che lungo la provinciale che collega Foggia con San Marco in Lamis, a qualche chilometro da Borgo Celano, in zona"Chiancata La Civita-Valle di Vitturo"  è stato ritrovato la necropoli più antica della intera Europa. Altre testimonianze sono date dagli insediamenti rupestri e dalla innumerevole presenza di oggetti litici e di mura megalitiche che si sono scoperti nel corso degli anni sul Gargano.
 

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Toro seduto

 

Per noi i guerrieri non sono quello che voi intendete. Il guerriero non è chi combatte, perché nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro. Il guerriero per noi è chi sacrifica sé stesso per il bene degli altri. È suo compito occuparsi degli anziani, degli indifesi, di chi non può provvedere a sé stesso e soprattutto dei bambini, il futuro dell'umanità.

Toro seduto

 

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Hotel Gabbiano Vieste

 

Tutto ciò che l'uomo ha imparato

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona e il seguente testo "Tutto ciò che l'uomo ha imparato dalla storia, é che l'uomo dalla storia non ha imparato niente. Hegel"

 

Servo di Dio Don Antonio Spalatro .

 

Messaggi di Dicembre 2015

Augurii dal nostro Blog

Post n°15764 pubblicato il 31 Dicembre 2015 da forddisseche

Augurii dal nostro Blog

Tanta serenità a tutti voi

 
 
 

Manfredonia, in atto una Rivoluzione Culturale (ma senza lavoro)

Post n°15763 pubblicato il 31 Dicembre 2015 da forddisseche

 

Manfredonia, in atto una Rivoluzione Culturale (ma senza lavoro)

Eppure i dati sull’occupazione sono a dir poco agghiaccianti

 

 

Di:

Presentazione neo giunta comunale di Manfredonia; l'assessore Armiento sarà poi sostituita da E.Palumbo (ph: BENEDETTO MONACO/Statoquotidiano) - 29.06.2015

Presentazione neo giunta comunale di Manfredonia; l’assessore Armiento sarà poi sostituita da E.Palumbo (ph: BENEDETTO MONACO/Statoquotidiano) – 29.06.2015

Manfredonia. Politica, arte, musica, associazionismo, cultura: è stato un anno rigoglioso per le giovani menti della città di Manfredonia, che hanno letteralmente conquistato alcune aspetti della vita pubblica della nostra città, mostrando un dinamismo ed una voglia di emergere che rappresenta uno schiaffo morale nei confronti di chi mostra poca fiducia e rimprovera le nuove generazioni di disfattismo e vittimismo.

LA POLITICA . Il 20 % dell’attuale consiglio comunale è composto da consiglieri sotto i trentacinque anni, con un notevole ringiovanimento della governance pubblica rispetto all’amministrazione precedente. Se a ciò aggiungiamo un’intensa campagna elettorale costellata da protagonisti giovanissimi (soprattutto all’opposizione, rispetto alla più “esperta” maggioranza) si può facilmente prendere atto che anche nel mestiere tendenzialmente più elitario e conservativo attualmente esistente, nella città di Manfredonia c’è stata una oggettiva spinta al ricambio generazionale.

ARTE . Sotto il costante lavorìo di avvicinamento artistico e pedagogico della Bottega degli Apocrifi verso il teatro, una moltitudine di ragazzi si sono avvicinati al palcoscenico (sia dalla parte dello spettatore che dell’attore) del Teatro Comunale “Lucio Dalla”. Basta ricordare i numerosi laboratori realizzati quest’anno, come “Comizi d’amore e di guerra”, “Professione pubblico” e lo stesso progetto Rigenerazione Apocrifi.

MUSICA È abbastanza noto che la giovane età è il momento anagraficamente più congeniale per avvicinarsi al mondo della musica, eppure anche in questo campo le eccellenze non mancano: gli Stop File, ad esempio, hanno firmato da tempo un contratto discografico con un’etichetta internazionale, che gli garantisce la diffusione della propria musica nelle migliori discoteche d’Europa. Lo spazio della musica hip-hop è dominato dal gruppo No Fang, il cui discreto successo emerge anche nel Italia Centro- Settentrionale; E così per tanti altri esempi, che confutano l’ormai anacronistica inventiva Gucciniana “che un laureato conta più di un cantante”.

Un recente incontro promosso dal Collettivo InApnea di Manfredonia, inaugurazione sede: il ricordo di Nicola Lovecchio (ph antonio troiano)

Un recente incontro promosso dal Collettivo InApnea di Manfredonia, inaugurazione sede: il ricordo di Nicola Lovecchio (ph antonio troiano)

ASSOCIAZIONISMO E CULTURA . Mentre alcuni si interrogano sulla neonata Associazione XY, che sta avendo un successo strepitoso sui social, risalta abbastanza chiaramente agli occhi di chi è appena attento a ciò che avviene nel territorio la vivacità e il fervore dell’associazionismo locale giovanile: l’azione di volontariato dell’associazione Alma Libre, ad esempio, con la Casa dei Diritti; la contaminazione artistico-pedagogica di MAC Academy; l’attivismo del Collettivo InApnea e le velleità riformatrici nel campo giornalistico del “Gabbiano sul Faro”.

Si tratta dunque di numerosi esempi lodevoli, che raccontano forse addirittura di una piccola Rivoluzione Culturale in atto in loco (sperando che non ci sia il burattinaio Zedong di turno a plagiare le giovani menti). Eppure i dati sull’occupazione sono a dir poco agghiaccianti: la disoccupazione giovanile in Capitanata è giunta ormai al 65%; una statistica dalle tinte apocalittiche che ci pone addirittura sotto i livelli della moribonda ma imperitura Grecia. La necessità e il dovere di trasformare questa enorme matassa di potenzialità in un orchestrato processo di ringiovanimento del mondo del lavoro dovrà essere la priorità della politica e della società per gli anni venturi, qualora non si vorrà, ancora una volta, correre il rischio di veder disperdere le proprie eccellenze nel grigio cielo della Val Padana.

(A cura di Mario Valente – mariovale92@gmail.com)

 
 
 

Lago Varano/ Petizione popolare per richiedere la bonifica da parte della Regione

Post n°15762 pubblicato il 31 Dicembre 2015 da forddisseche

Lago Varano/ Petizione popolare per richiedere la bonifica da parte della Regione PDF Stampa E-mail
giovedì 31 dicembre 2015 ore 08:59
E' quanto richiesto alle amministrazioni comunali e provinciali, dalla consigliera regionale M5S Rosa Barone.


 "Provvedere in tempi celeri alla mes­sa in atto di un proget­to per lo smaltimento ed il recupero delle re­ste da mitilicoltura che da tempo sono una del­le cause principali di inquinamento nel Lago di Varano e delle co­ste limitrofe ", è quan­to richiesto alle ammi­nistrazioni comunali e provinciali, dalla consigliera regionale M5S Rosa Barone e dagli attivisti pentastellati di Cagnano Varano. "Dal 2014 si attende un intervento della bonifica da parte della Regione che tarda ad arrivare. Ci faremo sentire in Consiglio e porte­remo con noi le firme di centinaia di cittadini che proprio in que­ste ore stanno firmando la nostra petizione con la quale si richie­de alla Regione di provvedere in tempi certi a porre in essere tutti gli interventi necessari alla salvaguardia e alla tutela del lago. "Nel corso di un tavolo tecnico che si è tenuto a novembre 2015, una de­legazione di attivisti del movimento 5 stelle di Cagnano Varano in­sieme alla consigliera regionale Rosa Barone incontrò il delega­to all'ambiente Tutolo e il dirigente all'ambiente della Provincia di Foggia, dott. Biscotti per affrontare la problematica. "In quell'occa­sione - dichiarano la Barone e gli attivisti - la provincia diede già la propria disponibilità a partecipare ad un progetto di bonifica qualora l'amministrazione comunale di Cagnano Varano ne aves­se presentato uno. Da quanto ci risulta - proseguono - ne esiste al­meno uno, presentato da Rete Servizi, che giace negli uffici prepo­sti del Comune dal luglio 2015. Ci chiediamo cosa si stia aspettan­do a valutarlo."

 
 
 

- Auguri di Buon Anno - 2016 –

Post n°15761 pubblicato il 31 Dicembre 2015 da forddisseche

- Auguri di Buon Anno - 2016 – PDF Stampa E-mail
giovedì 31 dicembre 2015 ore 08:52
Ogni crisi arreca il germe della rinascita il cui seme riesce a rompere il guscio più duro; così è stato in passato, così avverrà nel futuro. La giostra non si arresta continua a ruotare intorno a se stessa.
Prima di rivolgere la mia orazione al Signore applichiamoci con le buone intenzioni di iniziare il 2016 in bene: “ognuno svolga al meglio il proprio dovere”. “All’assoluto Padrone imploro clemenza, plachi il furore dell’offesa natura.
Cancelli il dolore di chi è nella sventura, colmi il suo cuore di serenità.
Insegni a soccorrere con fattivo impegno, chi senza chiedere ne ha tanto bisogno.
Aiuti a ritrovar la perduta speranza, il senso della fratellanza e quello della bontà.
Abbondino i raccolti degli orti per distribuire i prodotti a chi di cibo non ne ha.
Doni oh Signore un anno migliore, ricco di pace e di Amore.
Ridoni a tutti, senno e serietà”.



 - Antonio Monte -

 
 
 

Poste Italiane: solo per il mese di gennaio 2016, le pensioni saranno pagate a partire dal giorno 4

Post n°15760 pubblicato il 31 Dicembre 2015 da forddisseche

Poste Italiane: solo per il mese di gennaio 2016, le pensioni saranno pagate a partire dal giorno 4 PDF Stampa E-mail
giovedì 31 dicembre 2015 ore 09:00
Poste Italiane comunica che solo per il mese di gennaio 2016 le pensioni saranno messe in pagamento a partire dal giorno 4, in conformità a quanto pre­visto dal decreto legge in ma­teria di ammortizzatori sociali e di pensioni, dall' art. 6, com­-ma 1, D.L. 21 maggio 2015, n. 65, convertito, dalla L. 17 luglio 2015, n. 109. Per i titolari di conto cor­rente Bancoposta l'accredito sarà disponibile sin dal giorno 3 gennaio con valuta 4 gennaio 2016. Ai titolari di libretto/INPS card le pensioni saranno inve­ce accreditate il 4 gennaio 2016 con pari data di valuta. Detta modalità di paga­mento sarà osservata esclu­sivamente per il mese di gen­naio 2016. Per le altre mensili­tà il calendario non subirà va­riazioni e l'assegno pensioni­stico sarà pagato come di consueto il primo giorno lavorativo del mese. Negli uffici postali la comu­nicazione rivolta ai pensiona­ti è già visibile in ogni sportel­lo e sul display di tutti gli Atm Postamat.

 

 
 
 

Vieste – SI E’ DIMESSO ANCHE L’ASSESSORE GAETANO ZAFFARANO

Post n°15759 pubblicato il 31 Dicembre 2015 da forddisseche

Vieste – SI E’ DIMESSO ANCHE L’ASSESSORE GAETANO ZAFFARANO PDF Stampa E-mail
giovedì 31 dicembre 2015 ore 09:27
Si dimetterà anche l’assessore Pasquale Parisi?
La giunta guidata da Ersilia Nobile perde un altro pezzo. Nella tarda mattinata di ieri l’assessore Gaetano Zaffarano, titolare della delega alla Pubblica Istruzione ed Agricoltura, ha protocollato le sue dimissioni. Dopo Raffaele Zaffarano, infatti, è il secondo assessore a lasciare l’incarico. E non sarebbe finita qui. Secondo alcune voci, a breve anche l’assessore ai Lavori Pubblici Pasquale Parisi potrebbe fare altrettanto. Si parla, intanto, di una possibile candidatura a sindaco di Gaetano Zaffarano alla guida di una lista che tenterà di riaggregare le forze del centrodestra.  
Per il futuro, se anche Parisi dovesse dimettersi, in Consiglio comunale il sindaco Nobile potrebbe non avere più la maggioranza. Si aprirebbero così nuovi scenari.

 
 
 

Don Tonino Baldi/ Auguri di buon anno 2016

Post n°15758 pubblicato il 31 Dicembre 2015 da forddisseche

Don Tonino Baldi/ Auguri di buon anno 2016 PDF Stampa E-mail
giovedì 31 dicembre 2015 ore 12:09
Quanti auguri in questi giorni perché l'anno che viene sia migliore di quello che passa!!!...


 Ma... Gli auguri sono solo parole.

I fuochi d'artificio e i botti di capodanno possono provocare danni ed
essere spreco di denaro.
Tanti cenoni, spumanti e dolci possono danneggiare la salute...
Quando nel nostro cuore avremo procurato il giusto spazio per metterci Dio e
il nostro fratello e avremo avuto battiti di emozione, per ciò che c'è di
bello, e di tristezza per il male che compiamo... e quando il rispetto di
Dio, dell'essere umano, della natura e dell'ambiente in cui viviamo saranno
la nostra legge numero uno, allora sì, potremo davvero dire a tutti: Buon
Anno nuovo!
Quando permetteremo che il tempo dell'uomo diventi il tempo di Dio troveremo
tutto il bene che l'uomo desidera...
E' possibile realizzare tutto questo: Dio ci darà la sua mano se noi ci
metteremo la volontà e l'impegno.
Allora auguri di Buon Anno a tutti!
Anzi no: Santo Anno a tutti, anche perché questa volta Dio ci ha aumentato
le sue dosi di amore, di misericordia e di perdono!

Don Tonino Baldi

 
 
 

Vieste - Il messaggio del Sindaco Ersilia Nobile per il nuovo anno

Post n°15757 pubblicato il 31 Dicembre 2015 da forddisseche

Vieste - Il messaggio del Sindaco Ersilia Nobile per il nuovo anno: "Grazie a tutti di cuore" PDF Stampa E-mail

giovedì 31 dicembre 2015 ore 12:45

Cari Viestani,

alla fine di ogni anno ho sempre tenuto fede alla gradita consuetudine di partecipare alla Vostra attenzione un messaggio augurale per salutare l’anno che tramonta e per accogliere quello che nasce di qui a poche ore.

Lo faccio anche quest’anno, ma lo faccio con una disposizione dell’ animo particolare, perché è l’ultimo messaggio di fine anno che Vi partecipo da Sindaco della nostra amata città. (...)
 
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Con il 2016 si concluderà il secondo e conclusivo mandato alla guida della nostra città conferitomi grazie alla fiducia che mi avete accordato nelle ultime due consultazioni elettorali.

"10 ANNI FA, SEMBRA IERI"

Ebbene sì, veloci come lo scorrere del tempo, sono passati 10 anni anche se sembra ieri quando in quel  maggio  del 2006  per la prima volta il popolo viestano decise di affidare a me, donna  -caso unico della storia viestana-   l’esercizio e la responsabilità della guida della città assumendo la massima carica cittadina. 

Da allora è iniziato un cammino, intervallato da un rinnovo della Vostra fiducia manifestatosi alle elezioni del 2011.

Con uno sguardo d'insieme rivolto al passato non posso che constatare che sono stati anni di un’esperienza indimenticabile, che non vi ringrazierò mai abbastanza di avermi fatto vivere; anni caratterizzati come ogni vicenda della vita da alti e bassi. 

Un periodo nel quale avvenimenti, persone, gioie e tristezze si sono avvicendati segnando uno spicchio di storia che non ho alcuna intenzione di rimettere o di voler ridurre ad un giudizio, perché ritengo che sarà un giudizio sempre  e comunque parziale e mai obiettivo sia da parte di chi vuole esaltarlo positivamente, sia da parte di chi vuole denigrarlo negativamente. 

Lo consegno semplicemente alla storia di questa città con la semplicità d'animo che mi è caratteristica e con la constatazione coscienziosa che semplicemente "ho fatto tutto quello che ho potuto".

"GIUDIZIO BUONO O PESSIMO, SARA' SEMPRE PARZIALE"

Nessuno di noi può vantare la pretesa di rappresentare una sorta di tribunale della storia e incarnarne la toga di collegio giudicante con la boria di chi pensa di pronunziare sentenze inappellabili.

L’unico giudizio al quale intendo sottostare è quello della mia e della vostra intima coscienza che mi ha sempre suggerito di servire la mia città con onestà e con buona fede, senza secondi fini, mai perseguendo finalità di arricchimento personale nonostante i limiti della mia e della nostra umanità con i quali bisogna fare i conti sempre e comunque in tutte le cose della vita.

Io la viestanità la intendo così: onestà e buona fede, senza risparmiarsi mai, e non avendo timore di sottoporsi alle critiche che nella maggior parte dei casi –come ho potuto constatare in questi anni- sono più frutto di malanimo che di valutazione serena e senza pregiudizi.

Io credo che essere viestani nel senso più genuino lo si dimostri quando di fronte ad un impegno, anche uno proibitivo come quello di amministrare una comunità intera in tutta la sua complessità di questi ultimi anni, si sia leali con se stessi e con gli altri, non si indietreggi di fronte agli ostacoli, ma ci si assuma la piena responsabilità di ciò che comporta quell’impegno nel bene e nel male, anche a costo di essere impopolari.

"ESTRANEA ALLA POLITICA POLITICANTE"

E’ quanto ho profuso in questi anni: in tutte le situazioni, soprattutto quelle più difficili, ci ho messo sempre la faccia; non mi sono fatta impressionare da ruoli, da gerarchie, dall’armamentario della politica politicante che mi è del tutto estraneo e dal quale fortunatamente non ho imparato nulla. 

A tutto questo ho sempre reagito con la mia semplicità, con la schiettezza che, alla fine, mi ha fatto superare anche le situazioni più difficili ed irte di ostacoli ed ha sempre spiazzato coloro che si muovono con il calcolo e col cinismo senza sconti.

Non ho risparmiato alcuno sforzo: ho tolto tempo ed attenzione anche a molti aspetti della mia vita personale, ad affetti familiari, ad amicizie e passioni consolidate pur di assicurare tutto l’impegno che ogni singola situazione, che ogni singolo giorno di amministrazione ha richiesto.

L’ho fatto -ribadisco- con la buona fede di sempre, senza secondi fini e senza gli espedienti della politica politicante a me sconosciuti. 

E' con quella che ho dovuto fare i conti in questi anni ed alla quale non mi sono mai abituata per una ragione molto semplice: quella politica, anzi quel significato deviato di politica, pone a chi la pratica un pedaggio pesantissimo che non ho mai voluto pagare. 

Pone uno sdoppiamento della personalità, a mio parere inammissibile, per il quale esiste una morale da far valere nella vita normale dove ci si sforza sempre di seguire il bene distinguendolo dal male, l’onestà dalla disonestà; ed una morale che vale per la politica che solo in apparenza si preoccupa di perseguire il bene distinguendolo dal male, ma  spesso li confonde, li simula e dissimula al solo fine di mettere il proprio io davanti a tutto e tutti; o quello di raggiungere i propri scopi stando dietro solo ad ambizioni smodate e perseguite senza scrupoli e senza guardare in faccia a nessuno.

Ecco in questa mentalità non mi sono mai riconosciuta, nonostante più volte mi hanno sollecitato ad apprenderne qualche lezione per risolvere con disinvoltura parecchie tensioni politiche. Io non ci sono mai riuscita, perché non l’ho mai accettato; l’ho ritenuto al di fuori di ogni logica ed etica. 

"LA POLITICA LA FANNO LE PERSONE DI BUONA VOLONTA'"

Per me la politica resta l’incontro di persone di buona volontà nel senso più morale e religioso dell'espressione, che si parlano apertamente e onestamente senza doppi fini; non è la palestra dell’ambiguità, dei doppi sensi, dei conciliaboli nascosti, degli accordi da leggere in controluce ed interpretare solo secondo cinica convenienza; per me vale una stretta di mano, ciò che si dice apertamente ed onestamente. Nulla mi convincerà mai del contrario

Io non ho mai distinto il giudizio sulle persone, dal giudizio politico sulle stesse perché la politica la fanno le persone con i loro valori se riescono ad esserne portatori; le tattiche, le strategie o le doppia morale sono arnesi che mi sono stati sempre estranei e che tuttavia continuano ad infettare la politica vera, quella che dovrebbe mostrarsi a servizio dei cittadini, distogliendola dalla sua missione e asservendola a pratiche innominabili.

Pertanto con la consapevolezza di esserne rimasta immune mi auguro che la politica rimediti il significato della propria missione al servizio dei cittadini, improntandolo ad un primato dei valori condivisi e del bene comune nell'esclusivo interesse della collettività.

Detto questo, Vieste con tutti i suoi problemi -che a dispetto delle rappresentazioni di parte votate al catastrofismo sono quelli che una qualsiasi cittadina italiana si trova a vivere- attraversa, come del resto tutto il paese, un momento delicato dove le difficoltà economiche dovute ad una crisi economica lunga quasi un decennio, l'acuirsi del malessere sociale hanno lasciato il segno e messo a rischio parecchi equilibri nella nostra comunità.

Tale cornice ha inevitabilmente distolto l'azione politica dal perseguire obiettivi altisonanti, pressata com'è stata dall'esigenza del quotidiano, dalle basilari richieste dei cittadini. 

Ed in effetti è stata una complessità difficile da amministrare, più adatta ad accontentarsi delle risposte "del giorno per giorno", che ne hanno drenato risorse economiche e finanziarie distolte necessariamente dalle grandi opere e dai grandi progetti, più adatti a cicli economici di crescita e non austeri come quelli di questi anni.

Ciò non toglie che augurarsi il bene di Vieste sia augurarsi che la città provata dai rigori della crisi ritrovi fiducia in se stessa, ritrovi quella forza e quello slancio che in passato l'ha destata da un esistenza isolata e desolata e l'ha lanciata nel firmamento dell'attrattiva turistica con tutti i benefici che ne sono derivati. 

"VA RISCOPERTO UN SENSO DI SOLIDARIETA' PIU' DIFFUSO"

Ciò non toglie che proprio in ragione dei momenti difficili che si sono vissuti e che in qualche caso hanno messo a serio rischio persino la nostra convivenza civile, va riscoperto un senso di solidarietà più diffuso, più attento alla sorte complessiva della città e non solamente a quella dei propri averi. 

La ricerca del benessere sociale va asservita solo alla capacità di creare lavoro in questa città e non all'accumulo di patrimoni in mezzo alla desertificazione sociale.

Ciò non dipende dal Sindaco e dalla Giunta o dal Consiglio Comunale. Ciò dipende da Noi tutti, in ogni ruolo e funzione e da quel senso della comunità che dovremmo aver meglio maturato dopo le dure prove di questi anni, da un sentirci viestani che nella tradizione di gente perbene, laboriosa ed altruista, trovi senso e moralità di riscatto e di affermazione.

E' questo l'augurio migliore che sento di poter indirizzare alla Nostra comunità ed a chi nel 2016 sarà chiamato a succedermi nell'onore di servire la città di Vieste.

"RINGRAZIO TUTTI I VIESTANI, UNO PER UNO"

In conclusione sento il dovere di ringraziare tutti coloro che in questi anni mi hanno accompagnato, tutti coloro che hanno arricchito questa mia esperienza in ogni ordine e grado; ringrazio i componenti  delle giunte e dei consigli comunali che si sono succeduti in questi anni; tutto il personale del Comune in ogni ruolo e responsabilità; ringrazio anche i parlamentari, i consiglieri regionali di riferimento, i presidenti Vendola e Fitto, ma anche Emiliano per l’attenzione che vorrà  dedicarci nei giorni a venire, i colleghi sindaci con i quali mi sono confrontata, i presidenti del Parco del Gargano Gatta e Pecorella.

Ringrazio i responsabili delle Forze dell'ordine locali e comprensoriali con i quali, insieme all'encomiabile attività dell' associazione Antiracket, abbiamo affrontato e superato momento difficilissimi vissuti sotto la pressione di un offensiva criminale senza precedenti.

Ringrazio tutti i cittadini di Vieste singolarmente ed associati perchè nel profondo del loro animo sento che comunque mi hanno sostenuta nelle prove di questi anni.

Un particolare pensiero di ringraziamento sento il dovere di indirizzare a Mons. Michele Castoro ed a Mons. Giuseppe D'Ambrosio arcivescovi della diocesi Vieste-Manfredonia-San Giovanni Rotondo, che non mi hanno fatto mancare in questi anni sostegno ed incoraggiamento.

Infine un ringraziamento che vuole nello stesso tempo essere espressione di preghiera, sento di dedicarlo alla Nostra Protettrice Santa Maria di Merino, la cui mano tesa, anche in questi anni si è destata a protezione della nostra comunità e con la devozione immutata chiediamo che lo resti anche per gli anni a venire.

Cari cittadini, è questo il senso della riflessione che vi volevo partecipare, al termine della quale non mi resta che augurare ad ognuno di Voi, alle Vostre famiglie ed a tutti i Vostri cari il mio più caloroso ed affettuoso Buon Anno, con l’auspicio che sia un anno di pace e prosperità per tutta la nostra comunità cittadina. 

Vi ringrazio per la cortese attenzione riservatami. Viva la città di Vieste, viva tutti i viestani, Viva S. Maria di Merino che la protegge e sempre la proteggerà.

Dalla Residenza Municipale
Vieste, il giorno 31 dicembre 2016

 Il Sindaco
Ersilia NOBILE  

 

 
 
 

Salvò tredici persone durante l’alluvione, medaglia d’argento ad Antonio Treglia

Post n°15756 pubblicato il 31 Dicembre 2015 da forddisseche

 

Salvò tredici persone durante l’alluvione, medaglia d’argento ad Antonio Treglia

*Antonio Treglia*

*Antonio Treglia*

Un 2015 che si è chiuso con un nuovo, ambito riconoscimento, per lo sperlongano Antonio Treglia, il sottocapo della Guardia costiera che nel settembre del 2014 si rese protagonista durante l’alluvione del Gargano, salvando la vita di tredici persone.

capitaneria di porto manfredoniaTre rimaste intrappolate sul tetto di una roulotte finita in mare, le altre bloccate in un orto invaso da detriti, acqua e fanghiglia. Un gesto eroico che lo scorso 4 dicembre, giorno della festa di Santa Barbara, protettrice dei marinai, è valsa al giovane pontino la medaglia d’argento al merito di Marina, consegnatagli nel corso di una cerimonia ufficiale tenutasi presso la Capitaneria di porto di Manfredonia.

“Graduato in servizio presso la Delegazione di spiaggia di Peschici – si legge nella motivazione dell’onorificenza – in seguito agli eventi alluvionali che avevano provocato l’inondazione della zona della Marina, incurante del rischio, sfidava la corrente del flusso di acqua e fango, per trarre in salvo tredici persone altrimenti destinate ad annegare, dimostrando eccezionale abnegazione, generoso altruismo, mirabile coraggio e sereno sprezzo del pericolo. Chiaro esempio di professionalità, con il suo operato contribuiva ad accrescere il prestigio dell’istituzione e della Marineria Italiana”.

 
 
 

“L’Aquila nel cuore”, Marialucia Rinaldi al Serendipity Libro di Marialucia Rinaldi, edito nel 2013 da Andrea Pacilli Editore

Post n°15755 pubblicato il 30 Dicembre 2015 da forddisseche

 

“L’Aquila nel cuore”, Marialucia Rinaldi al Serendipity

Libro di Marialucia Rinaldi, edito nel 2013 da Andrea Pacilli Editore

Di:

Manfredonia. Nessuno lo dice mai, ma bisogna lasciare andare le cose che amiamo: persone e luoghi non ci appartengono. Questo il messaggio fondamentale de ”L’Aquila nel cuore”, il libro di Marialucia Rinaldi, edito nel 2013 da Andrea Pacilli Editore, rieditato recentemente da Feltrinelli e presentato al Serendipity ieri 29 dicembre, in presenza dell’editore e della stessa autrice. 94 pagine e uno studio di copertina linearmente riferito ai contenuti del libro, ormai distribuito a livello nazionale, aprono a una narrazione in forma di diario autobiografico.

Diverse e traumatiche le vicende che hanno portato la scrittrice alla composizione del racconto, incentrato sul ricordo degli ultimi giorni di vita della madre, stroncata da un male incurabile, e dalla scoperta di una città come l’Aquila, che si rivela a misura d’uomo e accogliente nonostante la rigidità delle temperature, specie se confrontata con la capitale, dove la ragazza si reca in un primo momento a studiare. La presentazione di ieri sera ha visto anche l’intervento di un coro di bambini, chiamati a leggere alcuni passaggi selezionati, unitamente agli interventi del Professor Illiceto, in precedenza docente della Rinaldi al Liceo Classico, e di Massimilano Arena, autore della prefazione.

Spiazzante la lettura del testo da parte dell’editore, lievissimo il lavoro di editing necessario, nel tentativo di rendere la storia al meglio della sua freschezza, e nel rispetto della volontà di selezione dell’autrice delle proprie emozioni più immediate, attraverso uno stile al limiti della semplicità. Diverse le fonti autorevoli accostate alla lettura del libro, come Fabrizio De André e le Sacre Scritture, e gli spunti offerti dalla narrazione, dalla similitudine con il deserto fiorito a simboleggiare la rinascita emotiva, alla rivalutazione del sacrificio in quanto ricerca di conoscenza. Nonostante l’edulcorazione eccessiva che ha caratterizzato la presentazione, l’originalità del lavoro sta tutta nell’aver riportato alla ribalta concetti che la modernità ha finito per rivedere, quelli di accettazione del dolore, raccolta in sé nella perdita, impegno nella risalita.

Se di questo dolore è facile crearsi un’immagine, se è spontaneo comprenderlo, difficile è invece offrire il commento ad una storia, specie se vera, segnata da ferite emotive e spirituali estreme (la morte della madre durante l’adolescenza, la malattia, il terremoto della città abruzzese del 2009). Altrettanto delicato, segnalarne i difetti. Il distacco dell’autore da un testo, di manzoniana memoria (come minimo), non ha permesso in questo caso la rielaborazione e quel lavoro di limatura necessari a conferire alla stesura, avvenuta in poco più di due giorni, una maggiore personalità. Niente di strano che la presentazione del libro, svoltasi nella corte aperta del Serendipity, a fine dicembre, abbia suscitato anche nei lettori più forti qualche brivido, non solo di freddo. Si finisce per domandarsi, però, se la natura della vicenda narrata e la forza della protagonista non facciano di Marialucia Rinaldi una testimonianza di vita, piuttosto che di letteratura.

FOTOGALLERY – ANTONIO TROIANO

(A cura di Antonella Attanasio – antonellattanasio84@gmail.com)

 
 
 

Saldi invernali, “In Puglia si parte il 5 gennaio e non sabato 2″

Post n°15754 pubblicato il 30 Dicembre 2015 da forddisseche

 

Saldi invernali, “In Puglia si parte il 5 gennaio e non sabato 2″

"Sono convinto -. Ha detto Montaruli – che pur non essendoci attese entusiasmanti anche nei prossimi giorni e per tutto il periodo dei saldi “istituzionali” il piccolo commercio saprà ben operare nel pieno rispetto delle norme"

Di:

Bari. Riepilogando la cronologia normativa che disciplina le vendite a saldo è opportuno ricordare che a dicembre 2007 la Regione Puglia, con Atto di Giunta Regionale n. 2145 dell’11 dicembre 2007, pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 182 del 20.12.2007, modificò il Regolamento Regionale 23.12.2004 n. 12, deliberando la modifica della data di inizio dei Saldi fissandola al primo sabato del mese di gennaio, per i saldi invernali, confermando la data di fine dei Saldi invernali al 28 febbraio. Per l’anno 2010, considerata la concomitanza del primo sabato del mese di gennaio con il giorno 2, cioè immediatamente a ridosso delle trascorse festività, la Giunta regionale posticipò tale data di inizio al giorno martedì 5 gennaio 2010 (invece del giorno 2 gennaio, primo sabato del mese), confermando invece la data di fine dei saldi invernali al 28 febbraio 2010.

Per i Saldi Invernali 2011 si cambiò ancora e la data di inizio dei Saldi, che sino ad allora era a tutti nota essere quella del primo sabato del mese di gennaio, la Regione Puglia, con Deliberazione della Giunta nr. 2580 del 30 novembre 2010, deliberò la nuova data di inizio fissata al giorno 6 gennaio di ogni anno per terminare il 28 febbraio. Nel 2012 si cambiò ancora e, in esecuzione alla Deliberazione della Giunta Regionale n. 2492 del 15 novembre 2011, l’inizio delle vendite di fine stagione per i saldi invernali venne fissato al primo giorno feriale antecedente l’Epifania, quindi anche per l’anno 2016 sarà il prossimo martedì 5 gennaio 2016. La data di fine dei saldi invernali rimane invariata cioè il 28 febbraio 2016. Quindi sono assolutamente infondate notizie che parlerebbero di inizio saldi il primo sabato del mese di gennaio cioè il giorno sabato 2 gennaio 2016.

Rimangono invariate tutte le altre disposizioni, comprese le preventive comunicazioni obbligatorie e le norme che disciplinano la pubblicizzazione degli sconti. A parte gli aspetti tecnico-normativi Unimpresa Bat sottolinea un dato inconfutabile cioè la pratica degli sconti durante il periodo natalizio e lo stesso Presidente dell’Associazione, Savino Montaruli, ha affermato: “Nei comuni della provincia Bat gli sconti sembrano essere già finiti. Un dato di fatto posto che nel periodo natalizio i piccoli commercianti hanno opportunamente posto in essere tecniche e strategie di vendita che, pur rispettando il dettato normativo, hanno consentito di praticare sconti che sono arrivati anche fino al 50% e questo in particolar modo verso la clientela più affezionata e più fidelizzata. Il piccolo commercio, al contrario della grande distribuzione organizzata che ha palesemente violato le norme in materia di pubblicizzazione degli sconti, restando spesso impunita a causa delle esigue forze di controllo nei comuni, ha saputo ben utilizzare un’ancora di salvataggio che si è verificata efficace, specie dopo gli aumenti della tassazione locale e di quella centrale di tasse, tributi ed imposte che minavano seriamente di bloccare i consumi se non fosse per gli interventi rassicuranti da parte delle Associazioni di Categoria e Professionali, anche rispetto alla drammatica vicenda Tasi/Imu ad Andria”.

“Sono convinto -. Ha detto Montaruli – che pur non essendoci attese entusiasmanti anche nei prossimi giorni e per tutto il periodo dei saldi “istituzionali” il piccolo commercio saprà ben operare nel pieno rispetto delle norme e dei consumatori che potranno acquistare con fiducia e con convenienza presso i propri punti vendita abituali trovando occasioni e qualità di gran lunga superiori rispetto alle vendite di massa praticate in taluni centri”.

(Andria, 30 dicembre 2015 – Area Comunicazione UNIMPRESA BAT)

 
 
 

Trenitalia/ Linea Foggia-Bari-Lecce: modifiche alla circolazione

Post n°15753 pubblicato il 30 Dicembre 2015 da forddisseche

Trenitalia/ Linea Foggia-Bari-Lecce: modifiche alla circolazione PDF Stampa E-mail
mercoledì 30 dicembre 2015 ore 15:22
Dal prossimo 3 gennaio ci saranno lievi modifiche al programma di circolazione di alcuni treni Regionali sulla linea Foggia – Bari – Lecce.

Le variazioni, concordate da Trenitalia con la Regione Puglia, sono state apportate sulla base di alcune esigenze manifestate dai pendolari. L’elenco completo dei treni interessati, con indicazione delle fermate e degli orari di partenza e arrivo saranno consultabili nelle stazioni, su trenitalia.com, sui canali informativi on line del Gruppo FS Italiane.

 
 
 

Mattinata, tutto pronto per il Presepe vivente Di fronte ex ristorante Papone

Post n°15752 pubblicato il 30 Dicembre 2015 da forddisseche

 

Mattinata, tutto pronto per il Presepe vivente

Di fronte ex ristorante Papone

 

 

Di:

Mattinata. Dalle ore 17:30 fino alle 20:00 a ripetizione verrà rappresentato, lungo un percorso immerso nella magia del Natale, un Presepe Vivente che si concluderà all’arrivo nella capanna, dove prenderà vita un estratto del musical “Un Vagito nella Notte” di Carlo Tedeschi ed interpretato dai giovani di Mattinata, Manfredonia e Monte Sant’Angelo della durata di 20 minuti. Questa iniziativa è promossa dalla Fondazione Leo Amici, Associazione Dare e ACSD Danza in Musical e rientra nell’ambito delle iniziative a favore dei giovani

Vi aspettiamo.

(di fronte ex ristorante Papone)

30 dicembre 2015 e 2-3 gennaio 2015 – INGRESSO LIBERO

 
 
 

Mattinata/ Terminati i lavori di consolidamento a Tor di Lupo

Post n°15751 pubblicato il 30 Dicembre 2015 da forddisseche

Mattinata/ Terminati i lavori di consolidamento a Tor di Lupo PDF Stampa E-mail
mercoledì 30 dicembre 2015 ore 09:08
Ultimati la scorsa settimana a Mattinata i lavori di dife­sa costiera e mitigazione e rimozione dello stato di rischio effettuati dall'im­presa Rotice Antonio srl di Manfredo­nia con la finalità del consolidamento e della sistemazione della falesia in località Tor di Lupo.

Ad annunciarlo è per conto del Comune mattinatese l'ingegnere Domenico Trotta, responsabile del procedimento, il quale invita tutti coloro che vantino credi­ti verso !'impresa esecutrice per indebite occupazioni di aree o stabili e per danni arrecati nell'esecuzione dei la­vori a presentare presso l'ente comu­nale entro 30 giorni dall'avviso le ra­gioni dei loro crediti e la relativa documentazione giustificativa.

 
 
 

Nasce la sinergia tra Parco e Crea

Post n°15750 pubblicato il 30 Dicembre 2015 da forddisseche

Nasce la sinergia tra Parco e Crea PDF Stampa E-mail
mercoledì 30 dicembre 2015 ore 09:11
Il presidente Pecorella: “L’area protetta del Gargano apre il primo dialogo con il mondo produttivo”.

 

 Nuovi passi verso l'approvazio­ne del piano del Parco nazio­nale del Gargano. Il presidente Stefano Pecorel­la ha siglato con il "Crea" (Con­siglio per la ricerca in agricolo tura e l'analisi dell'economia agraria) l'accordo operativo successivo al protocollo di in­tesa siglato in agosto. L'intesa darà l'avvio al processo di ac­compagnamento e supporto all'ente Parco nella definizione della Valutazione ambientale strategica e consentirà al "Crea" di realizzare il Rapporto Ambientale. Elementi indispensabili per fare in modo che il piano del Parco venga defi­nitivamente approvato dalla Regione Puglia. Nella capitale la firma tra il presidente del Parco Stefano Pecorella e il commissario del Crea Salvatore Parlato. «E' la prima volta - afferma Stefano Pecorella, presidente del Parco – che un’area protetta si apre ad un proficuo dialogo con il mondo produttivo, soprattutto con le piccole medie imprese agricole locali, in una visione più ampia, che vada oltre l'ambiente agricolo. E' proprio per que­sto abbiamo voluto la parteci­pazione altamente specializzata del Crea». Il Crea é un nuovo organismo nato dall'incorporazione dell'Inea da parte del Cra (in cui erano già precedentemente con­fluiti Inran ed Ense) che mette in campo competenze che spa­ziano dalla genetica: alla salute delle piante, dalla funzionalità dei suoli alla selvicoltura, dall'ecologia degli ambienti naturali e coltivati agli allevamenti di animali e pesci. Compe­tenze che saranno messe a di­sposizione del Parco e grazie alle quali saranno realizzati analisi di contesto e approfon­dimenti tecnici dei possibili im­patti e scenari che l'attuazione del Piano potrà determinare sul territorio del Parco e sulle attività socioeconomiche presen­ti nel territorio di riferimento. «Questo accordo -commenta Salvatore Parlato, commissario Crea - raccoglie l'eredità dei principi sviluppati dalla Carta di Milano, declinandoli diret­tamente sul territorio, in una più attuale prospettiva di agroecosistema a 360 gradi. Su questi temi, il Crea si trova in prima linea con le sue compe­tenze ed il suo know how, per dare concretezza ad una nuova accezione integrata di agricol­a e ambiente».

 
 
 

Ed ora il bagno di Capodanno!

Post n°15749 pubblicato il 30 Dicembre 2015 da forddisseche

Ed ora il bagno di Capodanno! PDF Stampa E-mail
mercoledì 30 dicembre 2015 ore 10:54
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Un tipico gioco che non c’è più: “Lu sculazze traìne” (altalena) a Rignano

Post n°15748 pubblicato il 30 Dicembre 2015 da forddisseche

 

Un tipico gioco che non c’è più: “Lu sculazze traìne” (altalena) a RignanoSi tratta di una sorta di altalena fatta in casa dai ragazzi di un tempo

Di:

Rignano Garganico. C’era una volta il gioco dello “sculazze traìne” . Si tratta di una sorta di altalena fatta in casa dai ragazzi di un tempo, quando regnava sovrana la miseria e la tecnologia non era ancora sorta nella mente degli scienziati, compreso Einstein. Il ricordo è insorto in molti anziani di oggi, assistendo allo spettacolo presepiale messo in atto in questi giorni alla Ripa, con la riproduzione di uno spaccato della vita rurale degli anni’30 (secondo gli organizzatori della sceneggiata). Proprio lì fino ad una sessantina di anni fa, quando le auto si contavano con le dita di una sola mano ed erano possedute solo dalle famiglie più ricche del paese, sostavano il fine settimana decine di traìni, “sciarrabà” e carrettoni, per permettere qualche giornata di riposo (allora si diceva “l’aijute”) a sovrastanti e padroni (“garzoni” e braccianti salivano e scendevano a piedi la montagna). Come erano venuti i mezzi a trazione animale, carichi di provviste di ogni tipo, ripartivano a carovana il lunedì seguente, affrontando con molta circospezione la ripida discesa. Qualche volta accadeva anche la “disgrazia” di uscire fuori strada e cadere nel burrone con danno a persone, animale e cose, come testimoniano alcuni ex-voto, esposti sino alcuni anni fa nella millenaria chiesetta rurale della Madonna di Cristo. A tarda serata (prima non era possibile, per non insospettire rispettivi proprietari) i ragazzi quelli più grandicelli, si davano voce e nel giro di pochi minuti giungevano sulla ripa; dividendosi, poi, a gruppi di tre, quattro o cinque, silenziosamente mettevano in atto l’ambito trastullo. Due si accovacciavano sulle aste anteriori e gli altri dalla parte posteriore. L’asse delle ruote facevano da perno di appoggio, permettendone la oscillazione. Così a movimento alternato gli uni a forza di braccia e di peso facevano abbassare un lato, sollevando quelli sulle aste. Questi ultimi, allungando i piedi raggiungevano di nuovo il suolo, facendo alzare i compagni dirimpettai. La piacevole oscillazione, intervallata da esclamazioni gioiose e ritmiche del tipo “ohì… e olà!”, durava per più di un’ora. Al termine, dopo aver rimesso gli automezzi in ordine e tirata ben bene la “martelline” (freno a mano), la compagnia si scioglieva man mano ed ognuno tornava a casa, contento di aver rimediato e sperimentato un bel gioco di tipo avventuroso, avendo esulato nel contempo sia la stretta sorveglianza dei genitori, sia quella dei legittimi proprietari dei mezzi.
(A cura di Antonio Del Vecchio, Rignano Garganico 29 dicembre 2015)

 
 
 

Vieste - Nasce il Movimento "VIESTE SEI TU"

Post n°15747 pubblicato il 29 Dicembre 2015 da forddisseche

Vieste - Nasce il Movimento "VIESTE SEI TU" PDF Stampa E-mail

martedì 29 dicembre 2015 ore 19:47
Sarà presentato ufficialmente a Vieste, domenica 10 gennaio 2016, alle ore 17,00 presso l'Hotel Falcone, il Movimento "Vieste sei tu". La cittadinanza è invitata.

 

 
 
 

La Tarantella dei Cantori di Carpino in Calabria per la notte di Capodanno

Post n°15746 pubblicato il 29 Dicembre 2015 da forddisseche

 

La Tarantella dei Cantori di Carpino in Calabria per la notte di CapodannoUn Capodanno all’insegna della musica popolare, della tradizione, del divertimento che sicuramente non deluderà le aspettative di coloro che affolleranno la piazza il 31 dicembre

Di:

Monte Sant’Angelo. I “Cantori di Carpino” – gruppo storico della musica popolare garganica – saranno i protagonisti della notte di San Silvestro a Caulonia Marina, in provincia di Reggio Calabria. Depositari della più straordinaria e affascinante tarantella che è possibile ascoltare nel sud Italia, i “Cantori” si esibiranno nella notte che segna il passaggio dal vecchio al nuovo anno in piazza Bottari a partire dalle ore 00.30 insieme al gruppo calabrese “EtnoSound”. Un mix straordinario nel solco della tradizione tra la tarantella garganica e quella calabresre.
Un Capodanno all’insegna della musica popolare, della tradizione, del divertimento che sicuramente non deluderà le aspettative di coloro che affolleranno la piazza il 31 dicembre. Al centro dell’esibizione dunque la tarantella del Gargano, caratterizzata da melodie raffinatissime e da testi che si innestano a ritmo della chitarra battente, strumento che riesce ad evocare i magici scenari di tempi ormai lontani scandendoli con le sonorità che rimandano all’attuale musica etnica. L’evento, organizzato dal Comune di Caulonia, è gratuito.

I Cantori di Carpino. I Cantori di Carpino nascono con Andrea Sacco, il più grande interprete di tarantella, Gaetano Basanisi, Rocco Di Mauro, Antonio Di Cosmo e Angela Gentile, ai quali man mano si aggiunsero altri Cantori come Antonio Maccarone e Antonio Piccininno, quest’ultimo 99enne ancora membro del gruppo. Durante gli anni, il gruppo ha subito cambiamenti e nuovi innesti fatti di giovani che accompagnano i Cantori più anziani per una tradizione che si tramanda di generazione in generazione ormai da quasi un secolo.
Sacco, leader storico del gruppo, è scomparso nel 2006 all’età di 96 anni. Sacco ha raccontato per tantissimi anni la fatica del lavoro sui campi, l’amore per le donne e i lati più oscuri della sua Carpino e del Gargano. La dolcezza delle sue parole e le melodie della chitarra battente, hanno lasciato un’eredità che viene coltivata dagli attuali Cantori del gruppo. Negli ultimi anni i Cantori di Carpino hanno vissuto il passaggio dalla dimensione provinciale all’attenzione nazionale, suscitando l’interesse del pubblico, formato da giovani e non, ma anche di altri artisti come Eugenio Bennato, Teresa de Sio, Renzo Arbore e molti altri.

I Cantori di Carpino sono dei punti di riferimento della musica popolare italiana, genuini interpreti di un importante patrimonio, testimonianza autentica della ricca tradizione musicale del Gargano. I brani del loro repertorio sono accompagnati dai suoni unici dei tamburelli, delle castagnole, delle nacchere e della chitarra battente. Tra i testi spiccano soprattutto esempi della forma più tipica del canto carpinese, il sonetto, con le sue diverse varianti, dalla Montanara, alla Rodaniella, alla Viestesana.

 
 
 

Vieste – Stasera ore 19,30 ANTONIO DE NITTIS DJ SET in Piazza Seggio

Post n°15745 pubblicato il 29 Dicembre 2015 da forddisseche

Vieste – Stasera ore 19,30 ANTONIO DE NITTIS DJ SET in Piazza Seggio PDF Stampa E-mail
martedì 29 dicembre 2015 ore 18:14

Panettone e pandoro per tutti

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