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Un blog creato da Kaos_101 il 23/10/2006

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Messaggi di Aprile 2007

22.222

Post n°131 pubblicato il 30 Aprile 2007 da Kaos_101
 

siamo già arrivati così avanti!!!
adesso mi tocca aspettare altri 11.111 contatti per una successiva situazione del genere..:)
Vedete di darvi da fare!!!!


 
 
 

Prestiti

Post n°130 pubblicato il 30 Aprile 2007 da Kaos_101
 

Una ventina di anni fa, quando ancora i CD erano di là da venire, ci si arrangiava con le musicassette. Visto che giravo molto in macchina, avevo preso l’abitudine di “costruirmi” delle cassette cercando di dare un senso alla sequenza dei vari brani: una specie di discorso interiore nel quale si poteva partire da una condizione di assoluta allegria per scendere in vallate di tristezza e poi risalire sulle creste della gioia. Insomma non era solo una serie di canzoni registrate una dopo l’altra, in quelle selezioni mettevo anche qualcosa di mio, del  mio gusto, della mia sensibilità.
Un giorno mi trovavo in auto con un collega per cui, se non proprio disprezzo, provavo comunque una forte antipatia.
Nel mangiacassette stava andando una delle mie migliori “compilation”
Ad un certo punto il tipo mi fa:
Sai che è proprio bella ‘sta cassetta!
Perché non me la duplichi?
Sì, sì è proprio perfetta! Mi serviva una cosa del genere da usare quando mi porto una pollastra in macchina.
Qualche giorno dopo, tornato a casa, mi accingevo a duplicare la cassetta, quando fui come folgorato da una specie di “visione”: mi immaginai la scena del mio collega che inseriva la cassetta nel mangianastri e che sfruttava ciò che avevo messo di mio: di cultura musicale, di intelligenza , di sensibilità, per sedurre una donna inconsapevole che, forse, avrebbe pensato che era lui l’autore di tale selezione.
Ovviamente non feci mai il duplicato di quella cassetta.
A distanza di anni questo ricordo mi torna sempre alla mente quando sento parlare di “prestare” la propria schiava o di lasciarla, comunque, “usare” ad altri.
Continuo a dire che per me la mia schiava è qualcosa di più di una semplice donna e se già avrei molte difficoltà a permettere alla mia compagna di partecipare ad incontri “multipli” o peggio a essere oggetto di uno scambio di coppia, trovo del tutto improponibile l’idea che una cosa del genere possa avvenire con la mia schiava.
Mi spiego meglio. Se la mia compagna ha delle pulsioni “scambiste”, tali propensioni sono e restano fantasie sue che posso o meno accettare che lei realizzi fondamentalmente per il rispetto che ho per la sua individualità. Se invece si tratta della mia schiava, mi aspetto che lei sia “allineata” alla mia volontà e che una simile esperienza possa essere solo subita per la dedizione che nutre per me. Di fatto non trovo nulla di gratificante nel fatto che la donna che ho preso per mano, ho educato, di cui mi sono preso cura, venga usata da qualcuno che di tutto questo non ha la minima percezione. E’ come se dopo aver restaurato amorevolmente una macchina d’epoca, la prestassi al primo tamarro che passa, per andare a fare le gare di accelerazione ai semafori. L’addestramento di una schiava è un impegno lungo, delicato e amorevole, non mi passerebbe proprio per la mente di lasciare il frutto di tanta cura nelle mani di chi sicuramente non saprebbe apprezzarne il valore. Non ho nessuna necessità di dimostrare a chicchessia che la mia schiava mi appartiene totalmente e non penso proprio che consentire a qualcuno di metterle addosso le proprie mani sudaticce e vogliose rappresenti una dimostrazione di possesso.
Dirò di più: a me una simile pratica è sempre sembrata indice di una sostanziale insicurezza del Master che cerca in questo modo di dimostrare a sé e agli altri un potere che evidentemente non è sicuro di avere.

 
 
 

Kurt Wenner

Post n°129 pubblicato il 29 Aprile 2007 da Kaos_101
 

Kurt Wenner è nato nel Michigan ma è cresciuto a Santa Barbara (California).
A sedici anni ha prodotto il primo murales su commissione; Wenner ha lavorato per la NASA come illustratore fino al 1982, quando si è trasferito a Mantova, in Italia, dove attualmente risiede.
Fra i suoi lavori, l'intero soffitto della chiesa di San Giorgio, sul lago di Como e la realizzazione, nel 1991, di un lavoro per la visita del Papa a Mantova
Il tratto più sorprendente della sua opera è che lui, amerikano d'Amerika, abbia scelto di rifarsi a tecniche pittorica antiche come quella dei "madonnari" e il tromp l'oeil.

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Le opere di Wenner, infatti, stupiscono perché creano una discordanza fra la prospettiva dell'ambiente e quella apparente dell'opera che il cervello non riesce a conciliare.

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Egli sfrutta un insieme di tecniche illusorie: il trompe l'oeil e l'anamorfosi!


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L'immagine è disegnata in forma fortemente distorta, ma se viene vista da una determinata angolazione e da una specifica direzione assume delle proporzioni corrette che ingannano l'occhio e le conferiscono una prospettiva tutta sua.

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Questionario 02

Post n°128 pubblicato il 28 Aprile 2007 da Kaos_101
 

Niente pantaloni in senso assoluto o basta non avere i jeans antistupro?
I pantaloni rappresentano comunque una barriera, così come lo sono collant o l'intimo. Dal momento che tu diventi una mia proprietà, non intendo trovare ostacoli che mi impediscano l'accesso e l'uso di ciò che mi appartiene, per cui il divieto è assoluto….

Oltre porre domande è possibile esprimere opinioni?
Certo che si non mi interessa una specie di bambolina, voglio una donna con un cervello e la capacità di usarlo

Quanto ritieni importante la salute mentale?
La salute mentale è basilare….questo è un genere di esperienza che rafforza le persone equilibrate e destabilizza drammaticamente chi equilibrato non è

Se per qualche ragione fossi irreperibile che provvedimenti prenderesti?
La domanda è mal posta. Se chiedi cosa farei se tu scomparissi, la risposta è: niente! Non sono interessato a rincorrere chi non mi vuole. Se invece l’ipotesi è quella di una tua latitanza momentanea, valuterò di volta in volta la gravità e i motivi di tale assenza e ti punirò di conseguenza (probabilmente negandomi a te per un periodo più o meno lungo)

Io, se mento, faccio di tutto per farmi scoprire... mi è stato messo in testa di essere sincera, a certi meccanismi non riesco a sfuggire... chi può sapere di te?
Non capisco la domanda: non ho amici a cui ho confidato questa mia inclinazione ma del resto non ho manco un gran numero di amici.

Quanto vuoi sapere di me o delle persone con cui ho a che fare?
Ovviamente tutto visto che se mi apparterrai non ti sarà permesso nascondermi alcunché

So che, se capitasse, la tua volontà prevarrebbe, vorrei solo capire se o quanto  andresti contro la mia volontà?
Non troppo perché non amo prevaricare più che tanto. Se percepissi che stai facendo qualcosa che ti pesa troppo, probabilmente, sarei io il primo a non trovarlo divertente.

Uso sia dialetto che italiano e passo indifferentemente dall'una all'altra lingua, vorrei sapere se c'è qualcosa che non vuoi sentire...
Non voglio sentire la locuzione OK e non voglio che “svacchi” nei miei confronti. Come ti ho già detto non pretendo il lei ma di certo mi aspetto un modo di rivolgerti a me sempre rispettoso e sottomesso

C'è qualcuno che è costantemente aggiornato riguardo a quello che fai? Quanto tieni per te di quello che ti viene raccontato?
No non c’è nessuno che sia aggiornato su ciò che faccio e con chi lo faccio. Sono molto geloso della mia privacy e, di conseguenza, anche di quella altrui

Credo di aver capito che, se una persona decide di appartenerti, deve farlo senza se e senza ma... è corretto?
È corretto! Diciamo che hai un tempo per porti delle domande e chiedere le conferme di ciò che vuoi sapere poi delle due l’una: o sei convinta e allora fai la schiava come si deve, o non lo sei e allora amici come prima

 
 
 

Questionario 01

Post n°127 pubblicato il 27 Aprile 2007 da Kaos_101
 

Ultimamente sono fatto oggetto di una sorta di terzo grado da parte di una persona che è curiosa di capire come mi muovo in ambito BDSM...
Ci ho pensato un po' su e ho deciso che non è una cattiva idea pubblicare domande e risposte...

primo interrogatorio....

Premessa: sono una persona ragionevole per cui non ti imporrò mai compiti difficilissimi e comunque superiori alle tue capacità. Di certo mi aspetto obbedienza e sottomissione, ma capisco anche gli errori e le cadute di tensione a patto che siano eccezioni di un impegno serio e costante.

C'è qualche restrizione o concessione x quanto riguarda l'abbigliamento e
l'aspetto esteriore?
A meno di particolari situazioni potrai mantenere il tuo abbigliamento così com’è quando sei da sola, mentre, se sei con me, sono banditi i pantaloni, i collant, gli slip e quant’atro possa ostacolare il mio accesso a te.
E’ altresì vero che non ti imporrò sempre e comunque questo abbigliamento perché ci saranno magari occasioni in cui sarà più opportuno vestirsi in modo più pratico. E' evidente che non ti creerò problemi per quelle che sono le elementari necessità igieniche.
 

Che domande sono concesse? È possibile riproporre domande cui non sia stata
data una risposta soddisfacente?
In linea di massima è possibile chiedere tutto ciò che si vuole a patto di farlo coi dovuti modi e senza insistenza e petulanza. Questo vale anche qualora tu non abbia capito un ordine o una spiegazione e vale, sebbene in misura molto più limitata, nel caso tu volesssi chiedermi l’autorizzazione a fare qualcosa che già ti ho negato. Valuta che tanto più insisti tanto meno è probabile che tu ottenga ciò che chiedi

Quanta disponibilità deve avere la persona al tuo richiamo?
Totale immediata ed incondizionata, fermo restando la premessa che, ovviamente, mitiga questa regola.

C'è qualcosa che può venire prima di te?
Prima di me viene tutto ciò che è realmente importante: la salute, la famiglia il lavoro. Questo però non può diventare un alibi perché se è vero che non ti darò mai un ordine che possa metterti in reale difficoltà col tuo ambiente, è altresì vero che se non sento di essere al centro dei tuoi pensieri, la tua carriera di schiava rischia un rapidissimo epilogo

Che cosa non ammetti in alcun modo? (in qualsiasi senso)
Di essere preso in giro. Come ti dicevo, accetto i momenti di crisi, le debolezze, i rigurgiti di orgoglio, ma non pressapochismo e faciloneria e, men che meno, tollero che tu obbedisca, magari anche con grande diligenza, ma senza quella tensione ideale, quel desiderio di compiacermi che è alla base del tuo essere schiava: il "tanto per fare" non ha diritto di asilo.

Quanto gli ordini si ingeriscono nella vita della persona con cui hai a che fare?
Vale il discorso fatto prima: le mie ingerenze nella tua vita privata saranno frequenti e pesanti, ma MAI tali da metterti in rotta di collisione con il mondo che ti circonda. Certo pretendo che, al di là delle esigenze basilari, io sia il tuo primo pensiero e la tua prima necessità, se ciò non fosse, non avrebbe senso tu ti definissi mia schiava

 Che succede a chi ti mente?
Stessa storia: se capita per “fragilità” ti punisco e ti perdono. Se invece diventa la tua modalità standard non c’è futuro. E’ poi evidente che il discorso varia a seconda della gravità della bugia. Se mi dici che hai eseguito un mio ordine e non l’hai fatto per pigrizia o per trascuratezza è un conto. Se hai fatto qualcosa che ti avevo espressamente proibito, un altro. Vale la pena poi che ti spieghi una cosa: di norma non avrò modo di verificare se tu esegui o meno i miei ordini. Disobbedire non rappresenta una vittoria su di me, ma solo una perdita di tempo reciproca. Nessuno ti ha ordinato di essere schiava, se non ne sei intimamente convinta io non sono la persona adatta a te e tu, di certo, non sei ciò che cerco.

È possibile dettare condizioni?
Puoi dirmi cosa ti disgusta, ti spaventa o che,moralmente o per qualsiasi altra ragione non sei disposta a fare. Starà poi a me valutare se l’area di convergenza reciproca sia o meno sufficientemente ampia da giustificare l’inizio di una relazione BDSM

Come trovi chi urla?
Le urla mi sono abbastanza sgradite, poi dipende anche qui; se parliamo delle urla che potresti lasciarti sfuggire durante una sessione è un discorso, se invece parliamo di urla mentre si discute la cosa è decisamente deprecabile. Urla di piacere invece sono benaccette anzi incoraggiate…

È possibile vedere le altre persone con cui hai a che fare? Si può sapere di
loro?
Si è possibile sia vedere le mie altre eventuali schiave e, ovviamente, essere al corrente della loro esistenza. I tempi ed i modi di eventuali incontri sono ovviamente di mia totale e insindacabile pertinenza.

Come cambia il rapporto di sole chiacchiere quando si ha a che fare di
persona?
Quando ci si vede si possono ancora fare delle chiacchiere, il rapporto cambia radicalmente quando tu accetti di appartenermi. A quel punto il tuo comportamento e il tuo modo di porti anche verbalmente nei miei confronti si dovrà naturalmente adeguare alla mutata situazione. Non pretendo tu mi dia del lei o mi chiami Signore in ogni frase, ma mi aspetto che il tuo comportamento e il tuo modo di esprimersi si adeguino alle mutate condizioni. Se sei mia schiava mi aspetto che tu ti rivolga a me come al tuo Padrone non ad un amichetto o a un moroso.

È possibile mettere in pratica qualche idea senza aver concordato nulla?
Se mi domandi se posso decidere di darti ordini non concordati in precedenza la risposta è SI! Se mi appartieni sono a mio insindacabile giudizio modo, tempi, circostanze e… prestazioni.

Come cambia il linguaggio?
Mah non è che cambi molto ma di certo sarai probabilmente apostrofata spesso con troia cagna schiava e altri simili "vezzeggiativi".

Succede spesso di far mettere x iscritto quanto succede da chi ha a che fare
con te?
Non sono un fanatico delle lettere e del mettere per iscritto le proprie esperienze e pulsioni. Lo faccio talora per due motivi:qualora voglia farti concentrare su qualcosa che mi interessa approfondire di te (fantasie, pulsioni, paure, desideri, esperienze che vorresti vivere ecc…) In tal caso l'obblogo di scrivere ha lo scopo di farti ragionre sulle cose evitando di dare la prima risposta che viene in mente.
Il secondo motivo è di carattere eminentemente punitivo: posso farti scrivere pagine e pagine per darti modo di meditare su un tuo errore

Oltre i tuoi lettori chi sa di quanto fai?
Dipende cosa intendi. Di norma non è che vada a raccontare in giro le mie pulsioni ma in un modo o nell’altro ne sono a conoscenza diverse persone tra cui la mia ex moglie e in parte anche i miei figli, non perchè lo abbia comunicato loro, ma perchè, non nascondendomi più che tanto, hanno finito per scoprirlo per loro conto e io non ho certo negato.

 

 

 

 
 
 
 

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