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Un blog creato da Kaos_101 il 23/10/2006

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Messaggi del 09/02/2007

Visto da lei...

Post n°55 pubblicato il 09 Febbraio 2007 da Kaos_101
 

Doverosa premessa: il tag una storia esemplare, è la cronaca di un amore, o di quello che io credevo tale, e che si è rivelato.... mah ancora non ho capito cosa sia stato.
I racconti a titolo "visto da lei" sono stati scritti dalla donna che mi aveva detto di voler condividere con me un pezzo di vita, poi...
Poi è successo qualcosa che l'ha fatta cambiare idea, ma cosa?
Di certo c'è che lei non è più con me, ma quello di cui ancora non riesco a capacitarmi è il modo in cui ha deciso di chiudere

Buona lettura...

Tradimento

Per la seconda notte di seguito non sono riuscita a dormire.
Sono stanca mentalmente e fisicamente.
Da più di un ora sto pensando di scrivergli: sono le 7:30 del mattino.
L’orgoglio è stato forte, ma si è dissolto poco alla volta insieme alle lacrime
che sono scivolate sul cuscino.
Prendo in mano il telefono,digito:
Vorrei poter cancellare i tuoi errori e farli miei,per poterti chiedere scusa inginocchiandomi ai tuoi piedi, attendendo una tua punizione..o il tuo perdono...
Ecco,ho veramente toccato il fondo adesso!
Ormai è fatta,inutile stare ancora qua a rimuginare.
Mi alzo,siedo davanti al computer entrando subito in msn sperando di trovare un’amica, ma vedo lui.
Mi chiama: ho un’attimo di esitazione, poi rispondo.
Ho bisogno di parlarti di persona. Oggi devo venire a Milano per lavoro…
potrei fare una piccola deviazione e venire da te..
Non ce la faccio,scusa,ma è troppo presto..
Devi darmi l’opportunità di spiegare come stanno le cose e non voglio farlo qui, se poi deciderai di non volermi più vedere..lo capirò.
Cosa devo fare?
Solo poche ore prima ha ammesso di essersi portato a letto un’altra…
..e poi tutte quelle bugie… No, non posso vederlo!
Non dovrei neppure stare qui a dargli retta!
Va bene,ci sarò.
Solita ora,solito posto: voglio sentire cos’hai da dire.
Perfetto!!
Adesso scrivo anche il contrario di quello che penso!
E’ puntuale come sempre.
Salgo in macchina, salutandolo con poco entusiasmo, evitando di guardarlo in faccia.
Sono agitata.
Cerca la mia mano mentre guida e la prende nella sua.
Rimango immobile.
Continuo ad immaginarlo con un altra donna, nel suo letto, proprio dove pochi giorni prima aveva avuto me!
Aveva detto di amarmi.
Aveva detto che ero importante.
Quel pensiero è devastante.
Ci fermiamo in un parcheggio sterrato, a lato di una stradina secondaria, al limitare di un bosco.
Parla; continuo a non guardare il suo viso.
Dopo pochi minuti scendo dalla macchina:ho bisogno di fumare.
Nelle ultime 48 ore non ho toccato altro che Lucky Strike.
Scende anche lui.
C’è un silenzio innaturale,fa freddo.
Chissà poi se fa freddo davvero o se sono solo io a sentirlo?!
Accendo l’ennesima sigaretta nel buio della notte.
Fumo con soddisfazione mentre mi osserva.
Non ho chiesto il suo permesso per farlo, ma non osa commentare.
Ne fumerei un’intera stecca se fossi certa di turbarlo almeno un poco.
Perché? Perché l’ha fatto?
Perché mi ha tradita?
Cosa ho fatto per meritarmi questo?
Sono sempre stata sincera con lui: gli ho dato tutto di me!
Ora è vicino e le  labbra cercano le mie.
Tento di divincolarmi dal suo abbraccio, ma non riesco.
Mi tiene stretta. Soffro. Soffro perché lo desidero, soffro perché mi manca il fiato dall’amore che provo e il desiderio di poterlo baciare mi ferisce più di quanto non abbia fatto lui.
Non ho alcun rispetto per me stessa.
Questi pensieri non fanno altro che confermare quanto stupido sia stato aver accettato di incontrarlo stasera.Perché dovrei credergli?
Posa la sua bocca sulla mia:sto male!
Lacrime calde sgorgano incontenibili rigandomi le guance.
Lo respingo con decisione. Tenta di abbracciarmi ancora.
Lo colpisco sulla spalla con una violenza che non farebbe arretrare neppure un bambino, ma è tutta la forza che mi rimane.
Copro il viso con le mani:non voglio si prenda anche la soddisfazione di vedermi piangere.
Lascia che veda queste lacrime
No!
Mi volto e cerco di riprendere un minimo di forza.
Si avvicina cingendomi da dietro.
Perché lo amo così tanto?
Lascio che mi abbracci, ma rimango immobile in quel gesto che tanto mi avrebbe scaldato fino a pochi giorni prima.
Piango tra le sue braccia, tentando disperatamente di odiarlo.
Riprendo il controllo. Siedo, lo ascolto parlare.
Parla d’amore: parole di miele dalla sua bocca loquace, parole che saziano, parole che incantano.
Parole che hanno mentito, ingannato,tradito!
Poggia il capo alla mia spalla, lo accolgo,ma il dolore permane profondo.
Non ti credo
Non voglio credergli!
Non posso credergli!
Ecco,ancora le sue labbra. Una lenta tortura sentire la lingua che le carezza mentre la sua mano affonda tra i capelli attirandomi a se. Non cedere! Sii forte! Le dischiudo appena, solo un poco: un attimo di debolezza. Basta questo. L’intensità del suo bacio aumenta, stringe le dita sulla nuca, rafforzando la presa e rilasciandola, aumentando d’intensità ogni volta. Sono in ginocchio al suo fianco,c hina sul suo viso, sono io ora a cercarne le labbra! Come è successo? Come riesce a farmi questo? In quel bacio annullo i pensieri, annullo me stessa mentre la mano mi carezza la schiena, lentamente. Adesso è più audace e percorre le curve di quel corpo che conosce, soffermandosi tra le gambe. Vorrei potergli negare il mio calore, ma è troppo tardi. Sto leccando il dorso della mano che mi ha porto, spontaneamente. Non dovrei! Non lo merita! Mi slaccia i pantaloni. Non riesco più a parlare: desidero solo sentirlo in me. Sono bagnata, non posso nascondere la voglia che ho di lui.
Oggi mi sono toccata...
confesso mentre sento le sue dita tra le cosce
...ma non sono riuscita a godere.. senza di te.
Stupida! Stupida! Non avresti dovuto dirglielo!!
Non mi avevi chiesto il permesso...
sussurra senza interrompere i suoi gesti
Tu sei mia e ora capisco che non hai bisogno di me solo come uomo, ma anche come Padrone!
Non rispondo. Non ce n’è bisogno: so che ha ragione. Vorrei non ansimare così al suo tocco, vorrei, vorrei… ma il corpo non mi appartiene in quel momento. E’ solo suo. Si slaccia i pantaloni, lasciandomi guardare la sua eccitazione. Lo accolgo nella mia bocca, avidamente, assaporandone ogni centimetro. Adoro sentirlo eccitato per me. Continua a toccarmi.
Non sei mai stata così bagnata. Ti piace ch’io possa sentire quanto godi per me,vero?Ti voglio sempre così,sempre pronta ad allargare le gambe per il tuo Padrone:l a mia piccola troia!
Parole che mi avrebbero sconvolto qualche mese fa ..ora mi eccitano.
Senza pudore: così mi vuole. Mi fa sollevare il capo all’improvviso.
Vieni qui...
Porta le mie gambe ai lati delle sue,rimanendo seduto,l e ginocchia  strette ai suoi fianchi. Mi penetra deciso facendomi gemere di quel piacere troppo atteso. Mi stringe, mi graffia,affonda il sesso con forza nel mio, a lungo,senza darmi tregua. Era ciò che desideravo, sebbene non ne fossi consapevole fino ad un attimo prima.
Lo sai che sei mia,vero?
Si…si…sei il mio…Padrone!
ansimo accanto al suo orecchio. Per la prima volta lo dico, stupendo forse più me stessa che lui. Lo sentivo, lo pensavo, ma non riuscivo a dirlo, proprio non ce la facevo. Un tabù, un idea difficile da accettare,una scelta complicata da capire… Ma gli appartengo ormai. Non avrebbe senso negarlo. Godo ancora ripetendoglielo. Sapeva che l’avrei fatto solo quando sarei stata pronta, solo quando l’avrei pensato sul serio e non per fargli piacere. Quel momento è arrivato. Perché proprio ora?
Sei incazzata perché vorresti odiarmi,ma non ci riesci...
Si! E sono incazzata perché non vorrei gli fosse così facile guardarmi dentro!
..e rimarrai mia qualunque cosa io faccia!
No!

rispondo portando il mio sguardo nel suo, convinta.
Mi afferra i capelli tenendomi ben salda con l’altro braccio,l e sue spinte si fanno più veloci, mi penetra completamente, fin quasi a farmi male.
Cosa?
No!
Ripeto tremante dal piacere e dalla rabbia
Non qualunque cosa tu faccia!
Stringe di più i capelli nella mano, abbasso lo sguardo.
Quanto vorrei riuscire ad insultarlo, a non provare più nulla!
Mi stringo al suo petto
Si...
quasi un bisbiglio all’orecchio. Mi abbraccia rassicurante adesso: la voce torna dolce.
Non ti farò più del male.
Mi piacerebbe tanto potergli credere,ma la fiducia non è una cosa che si può guadagnare in una serata. Ci vorrà tempo,impegno e costanza.
So che adesso non mi credi, ma ti amo..e te lo dimostrerò se deciderai di rimanermi accanto.
Annuisco. L’avevo gia deciso quando ho accettato di uscire.
Facciamo l’amore tenendoci stretti, guardandoci. Mi perdo nei suoi occhi, nelle sue carezze, nei suoi baci. Vorrei poter dimenticare tutto, vorrei che non fosse mai successo nulla ..ed è quello che farò. Ho bisogno di perdonarlo e di credergli ancora una volta: ho bisogno di credere che mi ami davvero e che la sua sia stata solo una scappatella.
Non potrei sopportarlo un’altra volta, se dovesse accadere ancora ..sparirò dalla tua vita.
Quanto dolore provo al solo pensiero!
Stammi vicino e non accadrà
Mi accoccolo a fianco a lui,riposando tra le sue braccia, nuda.
Chiudo gli occhi, ascolto il suo cuore. Sorrido finalmente, dopo tante lacrime: c’è ancora una speranza.

 
 
 
 

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