Così in terra

Con qualche battuta, sicuramente non esaustiva, data la complessità dell'argomento, mi sento di dire che l'istituzione conti relativamente poco, soprattutto in riferimento a questo Papa che della sua Chiesa ne fa soltanto una questione di comune identificazione secondo i principi proposti da Gesù Cristo.
I riti sono parte integrante della nostra esistenza, perciò non riesco ad immaginare una comunità di fedeli svincolata da qualsiasi forma di comune rappresentazione religiosa: questo può costituire un limite sotto il punto di vista formale, quindi culturale, ma nel senso della sostanza lo trovo imprescindibile.

Non credo sia una questione di persone, ma di istituzione, perché ritengo che lo spirito religioso vada svincolato da qualunque forma identificativa se non nei principi che lo animano e che, per loro natura, rispecchiano un'universalità non riconducibile ad alcuna istituzione.

:))
La Chiesa ricca che si spacciava per povera ora sembra stia, poco alla volta, riducendo le proprie ricchezze dandone a chi ne ha bisogno.
Spero che questo Francesco campi altri cent'anni.

Cioè, prima c'era la chiesa ricca per i ricchi, ora che la chiesa dovrebbe essere per i poveri, si fa povera.
Come la metti la metti, va sempre a finire che i poveri non beccano mai niente...

Ti stai riferendo all'operato di questo Papa, al ruolo che svolge, al contenuto del messaggio della Chiesa o a cos'altro? Non comprendo bene.
Grazie. :)

Chiunque agisca nell'intenzione di affermare una supremazia non potrà mai essere, ai miei occhi, esempio di quella supremazia alla quale aspira.
Che, di fatto, non esiste se non nella convinzione della sua non esistenza.

Fai bene a farlo...Un abbraccio grande.

Hai ragione. E tendo ad assecondarli i miei periodi di pigrizia. :)

Pigrone...:)

Convengo. In termini diplomatici.