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Altromondo17

Visioni di ciò che sarà

 
 

 

 

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L'universo, dentro e fuori di te, è lo stesso.

Post n°533 pubblicato il 21 Aprile 2023 da gaza64
 


Sono come sono sempre stata:

innamorata.

 

 
 
 

Coniugazioni

Post n°532 pubblicato il 26 Febbraio 2023 da gaza64
 

 

Sei passato,
prossimo al remoto.
Coniugato allo stadio presente,
come sempre.


 
 
 

Non chiedere mai se non puoi rispondere sempre

Post n°531 pubblicato il 15 Febbraio 2023 da gaza64
 


E' soltanto qui che posso essere,
non in me e non sempre.

Qui sono distante mille volte e altrettante volte presente: non una, ma molte.

Può essere interessante? Per me sempre.
Perchè?
Perchè possono parlare tutte.

E cos'hanno da dire?
Tutto quello che non si può esprimere, se non a parole.

E a me cosa dicono?
Che sei ogni volta che sono. 

Per chi?
Per loro.


 
 
 

Anche l'ombra delle tue ciglia, mi somiglia

Post n°530 pubblicato il 29 Gennaio 2023 da gaza64

 

- Non posso dirlo.
- Dovresti farlo.

- Farebbe male.
- Più che tacere?

- Più che fare male.
- E tu?

- Io di più.


 
 
 

Così

Post n°529 pubblicato il 03 Novembre 2022 da gaza64

 

Trovarmi lì, così,

senza avvertire la fine e l’inizio di

un interrotto discorso.

Tremando, 

talvolta più lieve,

altre più profondo


 
 
 

Uno di noi

Post n°528 pubblicato il 17 Maggio 2022 da gaza64

Nessuna immagine

 

- Con chi parlo?
- Di me, un altro.
- Lo conosco?
- E' quello che ti piace tanto.
- E io chi sono?
- L'Uomo.

 

 
 
 

Conclusioni

Post n°527 pubblicato il 21 Aprile 2022 da gaza64

 

- Sei qui?

- Non potrei essere altrove.

- Perché?

- Perché sei sempre con me.

- Non esiste, allora, la lontananza?

- Chi esiste, nell'inesistenza di ogni mancanza, compensa l'assenza.

- Per questo ci basta?

- Mai, mai abbastanza.

 

 
 
 

Volami ancora

Post n°526 pubblicato il 08 Aprile 2022 da gaza64

 

Di un altro tempo è l'adesso.

Mi suona in testa e mi trasporta come se fossi la

piuma dell'ala che mi è stata strappata.

Ne conservo memoria e ancora mi vola.

 

 
 
 

Uno di noi

Post n°525 pubblicato il 25 Febbraio 2022 da gaza64

Alexandre Cabanel

Alexandre Cabanel - Fallen Angel

 

La giustizia degli uomini assomiglia

all'infelicità degli dei.

 

 

 

 

 
 
 

Legittime domande

Post n°524 pubblicato il 20 Gennaio 2022 da gaza64

 

Cosa comincia quando finisce?

Si prende il suo posto o lo custodisce in qualche spazio rimasto intatto?

Continua a vederlo, senza bisogno di voltarsi indietro, oppure lo dimentica?

È qualcosa di nuovo rispetto all'altro,

oppure gli somiglia?

 

 
 
 

Struggenze di noi

Post n°523 pubblicato il 11 Agosto 2021 da gaza64
 

 

Solipsismo strategico, 

per rimandare a nessun altro che a se stesso 

l'immagine di quell'unico particolare imperfetto.


Che a me piaceva tanto, 

ma per lo stesso motivo, 

non te l'ho mai detto.

 

 
 
 

Il moto perpetuo della bellezza

Post n°522 pubblicato il 21 Maggio 2021 da gaza64

 

Che bello sarebbe se fosse,
se di nuovo apparisse, 
se all'occhio si mostrasse e 
se all'orecchio, 
ancora,
parlasse.

Che bello sarebbe riaverlo, 
nelle notti più buie non soltanto sognarlo.

Sentirlo muoversi, 
avvicinarsi, 
allontanarsi,
percepirne il respiro,
toccarlo. 

Che bello sarebbe se niente fosse stato,
non fosse passato, 
finito,
non ancora perduto.

Bello come se fosse prima,
e se sempre,
l'unico tempo da vivere, 
fosse appena iniziato.


 
 
 

Osservazioni

Post n°521 pubblicato il 25 Aprile 2021 da gaza64
 


Gli occhiali mi servono per 
vedere meglio cosa scrivo, 
ma solo gli occhi sanno mostrare al
cuore quello che vedo.

E così metto a fuoco a mio modo l'anima,
e mi sembra di scorgerne il colore, 
il sapore, 
e il grado di calore che potrebbe bruciarmi o 
soltanto riscaldare.

Certe volte il gelo di certe visioni mi
scuote talmente tanto che non riesco a
smettere di rabbrividire.

Ma se l'osservo meglio, 
puntando all'estremo di ciò che vorrebbe mostrare,
ogni cosa si scioglie.

Nei miei occhi, 
e ovunque quell'anima,
facendosi oltrepassare dai miei sguardi, 
mi tocchi.

 
 
 

Controversi

Post n°520 pubblicato il 17 Marzo 2021 da gaza64

Magritte

 

Resistimi ancora,
indugia con lo sguardo fingendo di
non vedermi e obbligami a mostrarmi.

Lascia carichi gli inganni senza che
possano ferirmi e sfrutta la
tua arma migliore per imprigionarmi.

Sorprendimi sempre,
e lascia al mai la possibilità di
distrarmi dai tuoi ritorni.

Abbagliami con la luce dei tuoi bui più
profondi e costringimi a guardarli prima che
possano spegnermi.

E abbandonami ancora,
affinché io possa perdermi dove mi hai
trovata la prima volta.
L'unica,
ma non la sola.


 
 
 

La scossa

Post n°519 pubblicato il 01 Marzo 2021 da gaza64

 

Mi manca il suffisso e lo
cerco in ogni parola che possa avere un 
senso a descriverlo.

Lo sento in bocca, ogni volta che lo pronuncio,
col suo sapore inconfondibile di 
cose non dette.

Assomigliava a una scossa, 
la sua presenza.

Quasi invisibile e così incerta se messa a
confronto con i suoni coi quali sapeva renderla tangibile,
e soltanto per me, mai superflua.


 
 
 

Circuiti verdi

Post n°518 pubblicato il 07 Gennaio 2021 da gaza64

Gabriella Zannoni - Fili d'erba


Circuiti di occhi socchiusi,
osservano,
e sanno cogliere di ogni elemento,
le innumerevoli ombre.

Ma allora perchè non brillano?

Riflettono soltanto e
soltanto specchiano.

Sono come ritratti di quelli che
non hanno mai avuto volti.

Spicchi separati dai propri frutti,
tentano di avvicinarsi ai loro insiemi
arretrando però rispetto al frutto spremuto e
di cui, qualcun altro, si disseta soddisfatto.

Se potessero sanguinare lo farebbero.

E invece fingendo sorridono.

Ma non mentono.

 


 
 
 

Origami

Post n°517 pubblicato il 29 Dicembre 2020 da gaza64

 

L'origami bianco che ho di fronte mi osserva,
ma io ho la testa abbassata e
non lo guardo.

E' un oggetto delizioso,
ma non è il mio tipo.

Io preferisco il nero,
che quando lo tocco con le setole umide,
si scioglie tutto.

E così,
dopo aver dipinto le parole,
arrotolo il foglio e lo lego con un nastro di
raso rosso.

Ripongo ogni cosa come se fosse quello,
il posto giusto: non lo nascondo.



 
 
 

Insegnamento

Post n°516 pubblicato il 01 Ottobre 2020 da gaza64
 
Tag: Iphone

 

- Delusione cosa insegna?

- A rivalutare.

- E rivalutare ridimensiona?

- Certamente.

- Quindi, insieme a ciò che ci ha deluso,
dovrebbe diminuire anche la delusione?

- Nel momento in cui si sperimenta il
ridimensionamento, si ridimensiona anche
la delusione.

- Fino a scomparire?

- Fino a fare meno male.

- A ripensarci, quindi, si proverà
ancora dolore?

- Sì, ma il segreto è smettere di pensare.

- Alla delusione provata, alla ragione o
alla persona che l'ha provocata?

- A tutte queste cose.

- Allora smetto.

- E io cosa faccio?

- Deluderai qualcun altro.



 

 
 
 

Instagap

Post n°515 pubblicato il 13 Settembre 2020 da gaza64
 
Tag: gap

 

Ama i follower tuoi come te stesso.

Accarezzali amorevolmente con il
polpastrello mentre li scorri verso l'alto dei cieli,
uno dopo l'altro.

Donagli il tuo cuore: impronta universale che
macchia di rosso lo schermo vuoto del nero
delle tue parole.

Ogni gesto ha lo stesso senso,
e l'attimo che dedichi ad ognuno di loro sarà
la goccia rossa nel pozzo incolore della tua
attività compulsiva:
stagnante, torbida e senza memoria.

Quanto amore in quei volti distorti,
in quelle mani accarezzanti,
in quei piedi nudi esibiti come surrogati,
anch'essi,
di altre appendici mancanti.

Abiti indossati su maschere nude,
trasparenti ed eccitanti.

E tornando di tanto in tanto alla tua
homepage, ti sentirai di essere in tanti:
amanti e distanti follower di altrettanti
amori mancanti.

Ma soltanto per te,
sempre a te connessi.

A parte tutti gli altri.

 

 
 
 

Lo so, lo so...

Post n°514 pubblicato il 31 Agosto 2020 da gaza64
 


Mi passerà anche Settembre,
ferendomi di rami secchi e
accarezzandomi con i velluti variopinti delle sue foglie.

L'osserverò crescere restando in disparte,
come fa il rizoma con il suo fusto:
coperta di terra e viva,
grazie alla sua esistenza.

Non sono qui per viverlo perchè
l'ho già vissuto.

Mi passerà attraverso ed io non potrò far
altro che incoraggiarlo:
libero di diventare qualcos'altro e
finalmente libero da se stesso.

Un mondo,
chiuso in un nome che non è un
mese nè una stagione.

Passerà,
sta già passando,
perchè ancor prima di arrivare se ne sta
andando come una strada percorsa all'inverso,
un attimo prima del suo compimento.

E tutto ciò che è accaduto non
starà più succedendo.

E' solo una questione di un mese.

E del suo tempo.

 
 
 
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