Creato da tillynote il 14/10/2012

MILLECOLORI

Le luci della vita

 

A vivere sereni si impara...

Post n°6 pubblicato il 03 Novembre 2013 da tillynote
 

 

 

 

 

 

 

"Concedimi la serenità per accettare ciò che non posso cambiare,

il coraggio per  cambiare ciò che posso e

la saggezza per riconoscere la differenza".

R. Niebuhr.

 

 

Siamo all'Università di Berkley, in California.

Un professore della Facoltà di Psicologia fa il suo ingresso in aula, come ogni martedì.

Il corso è uno dei più gremiti e decine di studenti parlano del più e del meno prima dell'inizio della lezione. Il professore arriva con il classico quarto d'ora accademico di ritardo. Tutto sembra nella norma, ad eccezione di un piccolo particolare: il prof. ha in mano un bicchiere d'acqua.
Nessuno nota questo dettaglio finché il professore, sempre con il bicchiere d'acqua in mano, inizia a girovagare tra i banchi dell'aula. In silenzio. Gli studenti si scambiano sguardi divertiti, ma non particolarmente sorpresi. Sembrano dirsi: "Eccoci  qua: oggi la lezione riguarderà sicuramente l'ottimismo. Il prof. ci chiederà se il bicchiere è mezzo pieno o mezzo vuoto. Alcuni diranno che è mezzo pieno. Altri diranno che è mezzo vuoto. I nerd diranno che è completamente pieno: per metà d'acqua e per l'altra metà d'aria! Tutto così scontato!".
Il professore invece si ferma e domanda ai suoi studenti: "Secondo voi quanto pesa questo bicchiere d'acqua?". Gli studenti sembrano un po' spiazzati da questa domanda, ma in molti rispondono: il bicchiere ha certamente un peso compreso tra i 200 e i 300 grammi. Il professore aspetta che tutti gli studenti abbiano risposto e poi propone il suo punto di vista: "Il peso assoluto del bicchiere d'acqua è irrilevante. Ciò che conta davvero è per quanto tempo lo tenete sollevato". Felice di aver catturato l'attenzione dei suoi studenti, il professore continua: "Sollevatelo per un minuto e non avrete problemi. Sollevatelo per un'ora e vi ritroverete un braccio dolorante.  Sollevatelo  per un'intera giornata e vi ritroverete un braccio paralizzato".
Gli studenti continuano ad ascoltare attentamente il loro professore di psicologia: "In ognuno di questi tre casi il peso del bicchiere non è cambiato. Eppure, più il tempo passa, più il bicchiere sembra diventare pesante.

Lo stress e le preoccupazioni sono come questo bicchiere d'acqua. Piccole o grandi che siano, ciò che conta è quanto tempo dedichiamo loro. Se gli dedichiamo il tempo minimo indispensabile, la nostra mente non ne risente. Se iniziamo a pensarci più volte durante la giornata, la nostra mente inizia ad essere stanca e nervosa. Se pensiamo continuamente alle nostre preoccupazioni, la nostra mente si paralizza." Il professore capisce di avere la completa attenzione dei suoi studenti e decide di concludere il suo ragionamento: "Per ritrovare la serenità dovete imparare a lasciare andare stress e preoccupazioni. Dovete imparare a dedicare loro il minor tempo possibile, focalizzando la vostra attenzione su ciò che volete e non su ciò che non volete. Dovete imparare a mettere giù il bicchiere d'acqua".

 

 

 

 

 
 
 

LA STORIA DEL VASO CINESE

Post n°5 pubblicato il 24 Giugno 2013 da tillynote
 

 

 

 

 


"Un'anziana donna cinese aveva due grandi vasi, ciascuno sospeso all'estremità di un palo che lei portava sulle spalle.

Uno dei vasi aveva una crepa, mentre l'altro era perfetto, ed era sempre pieno d'acqua alla fine della lunga camminata dal ruscello a casa, mentre quello crepato arrivava mezzo vuoto.

Per due anni interi andò avanti così, con la donna che portava a casa solo un vaso e mezzo d'acqua.

Naturalmente, il vaso perfetto era orgoglioso dei propri risultati. Ma il povero vaso crepato si vergognava del proprio difetto, ed era avvilito di saper fare solo la metà di ciò per cui era stato fatto.

Dopo due anni che si rendeva conto del proprio amaro fallimento, un giorno parlò alla donna lungo il cammino:
Mi vergogno di me stesso, perché questa crepa nel mio fianco fa sì che l'acqua fuoriesca lungo tutta la strada verso la vostra casa.

La vecchia sorrise: Ti sei accorto che ci sono dei fiori dalla tua parte del sentiero, ma non dalla parte dell'altro vaso? È perché io ho sempre saputo del tuo difetto, perciò ho piantato semi di fiori dal tuo lato del sentiero ed ogni giorno, mentre tornavamo, tu li annaffiavi.

Per due anni ho potuto raccogliere quei bei fiori per decorare la tavola. Se tu non fossi stato come sei, non avrei avuto quelle bellezze per ingentilire la casa."
Ognuno di noi ha il proprio specifico difetto. Ma la crepa e il difetto che ognuno ha a far sì che la nostra convivenza sia interessante e gratificante.

Bisogna prendere ciascuno per quello che è e vedere ciò che c'è di buono in lui. Perciò, miei "difettosi" Alunni, ricordatevi sempre di annusare i fiori dal vostro lato del sentiero... "



 

 
 
 

BUONA PASQUA..!

Post n°4 pubblicato il 25 Marzo 2013 da tillynote
 

 

 

 

 

 
 
 

SE NON AMI

Post n°3 pubblicato il 04 Marzo 2013 da tillynote
 
Tag: AMARE, NEK

 

 

 

 

 

SE NON AMI

 

Puoi decidere le strade che farai

puoi scalare le montagne oltre i limiti che hai

 potrai essere qualcuno se ti va

ma se non ami 

se non ami non hai un vero motivo per vivere

se non ami non ti ami e non ci sei

se non ami

non ha senso tutto quello che fai.

 Puoi creare un grande impero intorno a te

 costruire grattacieli e contare un po’ di più

 puoi comprare tutto quello che vuoi tu

ma se non ami

se non ami

non hai un vero motivo per vivere

 se non ami

non ti ami e non ci sei

se non ami

non hai il senso delle cose più piccole

le certezze che non trovi e che non dai.

 L’Amore attende

e non è invadente e non grida mai

se parli ti ascolta

tutto sopporta crede in quel che fai

e chiede di essere libero alle porte

e quando torna indietro ti darà di più

se non ami

se non ami

tutto il resto sa proprio di inutile

     se non ami    

non ti ami


     non ci sei…….

 

 SENZA AMORE NOI NON SIAMO NIENTE MAI…  

                              

                                                      NEK

                     

 

 
 
 

Musica...

Post n°2 pubblicato il 17 Novembre 2012 da tillynote
 

 

 

 

 

La musica è un'antichissima arte, prodotto dell'ingegno umano e dell'immaginazione, forma di espressione e di ricerca di senso, possiede la capacità di innalzare la qualità della vita.


Una sola nota è capace di evocare ricordi sbiaditi, luoghi e persone lontane; è evocazione, impeto, linguaggio che si non si attiene a strette convenzioni o definizioni. Nella musica estro e sentimento prevalgono sulla ragione.
La musica si itreccia con la poesia, con l'arte pittorica.....

Una scala musicale può portarti vicino al cielo se a suonarla c'è un musicista ebbro di libertà e carico di sentimento.



"Io metto insieme le note che si amano."

(Mozart Wolfgang Amadeus)


"Mi sembrava che l'anima viva dei colori emettesse un richiamo musicale, quando l'inflessibile volontà del pennello strappava loro una parte di vita".

(Wassily Kandinsky)


"La musica è infinita. Essa è il linguaggio dell'anima".

(Klemperer Otto)


"La musica non esprime nessuna idea, e ne fa nascere a migliaia".

(Manzoni Alessandro)

 


 

 

 
 
 

I colori di ottobre

Post n°1 pubblicato il 14 Ottobre 2012 da tillynote
 

 

 

 

 

Ottobre, è il decimo mese dell'anno secondo il calendario gregoriano, ed il secondo mese dell'autunno nell'emisfero boreale, della primavera nell'emisfero australe, consta di 31 giorni e si colloca nella seconda metà di un anno civile.

Il nome deriva dal latino october, perché era l'ottavo mese del calenadario romano che inizava con il mese di marzo. L'imperatore Commodo operò una riforma in base alla quale il mese assumeva uno dei suoi titoli, Invictus, ma dopo la sua morte la riforma fu abbandonata. Nel calendario persiano corrispondeva al mese di Mehr (fino al 22) poi a quello di Aban.

Nel calendario rivoluzionario francese ottobre corrispondeva a due mesi, a vendemmiaio fino al 22/24 ottobre, successivamente a Brumraio.



Non so se tutti hanno capito, Ottobre la tua grande bellezza:
nei tini grassi come pance piene prepari mosto e ebbrezza, prepari mosto e ebbrezza...
Lungo i miei monti, come uccelli tristi fuggono nubi pazze,
lungo i miei monti colorati in rame fumano nubi basse, fumano nubi basse...
(Francesco Guccini)



 PROVERBI TOSCANI


•D'ottobre il vin nelle doghe.


•Da San Gallo ara il monte e semina la valle.


•O molle o asciutto, per San Luca [18 ottobre] semina.


•San Luca, cava la rapa e metti la zucca.


 

 

 
 
 

 

 

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