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GENOA FERMATO DA UN BEL BOLOGNA

Post n°361 pubblicato il 30 Novembre 2008 da genoai

GENOA: Rubinho; Sokratis, Ferrari, Bocchetti; Vanden Borre, Milanetto (32’ st. Olivera), Juric, Rossi (23’ st. Potenza); Sculli, Milito, Palladino (1’ st. Gasbarroni) (a disposizione: Scarpi, Biava, Brivio, Jankovic), All. Gasperini.
BOLOGNA: Antonioli; Zenoni, Terzi, Moras, Lanna; Mudingayi, Mingazzini; Adailton (32’ Cesar), Valiani (42’ st. Amoroso), Marchini (12’ st. Coelho); Di Vaio (a disposizione: Colombo, Britos, Carrus, Bernacci), All. Mihajlovic.
Arbitro: Sig. Velotto di Grosseto.
Assistenti: Sigg. Foschetti e Tonolini.
Quarto Ufficiale: Sig. Pierpaoli.
Reti: 9’ st. Sculli, 18’ st. Di Vaio.
Ammoniti: Terzi, Vanden Borre.
Espulsi: nessuno.
Recupero: pt. 1’; st. 3’.
Spettatori: 22856 abbonati e 1171 paganti.

Rossoblù contro. La 14ma di campionato propone per il Genoa, di ritorno a casa-Marassi dopo due turni in trasferta, il Bologna. E non si tratta solo di uno scontro… cromatico. Al Ferraris scendono anche due ex-genoani di fresca memoria come Marco Di Vaio, che dopo due anni vissuti all’ombra della Lanterna ha ritrovato in Emilia la vena dei giorni migliori, e Martins Adailton. E Mihajlovic, a dispetto delle anticipazioni degli ultimi giorni, manda in campo entrambi, allestendo una formazione che, almeno negli uomini, non appare proprio “catenacciara” come qualcuno aveva pronosticato. Davanti ai quattro di difesa, l’ex-secondo di Mancini all’Inter schiera i due mediani di contenimento Mudingayi e Mingazzini, per poi affidare al trio Marchini-Valiani-Adailton il compito di lanciare bomber-Marco, applaudito da tutto il Ferraris durante il riscaldamento pre-partita. Da parte propria Gasperini concede inizialmente un po’ di riposo a Biava e, dovendo rinunciare anche all’infortunato Mesto, affianca al rientrante Milanetto ed al confermato Juric il belga Vanden Borre. In avanti Sculli-Milito-Palladino. Dietro Sokratis e Bocchetti compongono con il neo-papà Ferrari la terza linea. Velotto fischia l’inizio e le squadre iniziano subito a spron battuto. Al 2’ Milito lancia Palladino tutto solo in contropiede, ma l’attaccante napoletano , forse tradito dal campo viscido, si fa recuperare da un avversario. Poi è Di Vaio che prova sulla sinistra un paio di discese pericolose, sulle quali la difesa interviene in modo attento. All'11’ triangolo in velocità Vanden Borre-Milito-Vanden Borre sulla trequarti: la difesa emiliana sbroglia con un po’ di affanno. Rossi e compagni provano a prendere in mano le redini dell’incontro e con una serie di fraseggi stretti mettono in difficoltà l’avversario. Avversario che, al 14’, risponde con una botta da fuori area di Marchini che Rubinho devia in angolo in tuffo. Al 18’ Bocchetti va sul fondo e centra basso: sulla sfera, a due passi dalla porta, non arrivano né Milito né Sculli. Al 21’ lo stesso Milito ruba palla al limite dell’area bolognese, la difende e spara a rete: Terzi ribatte in angolo. Sul corner Sokratis, di testa, alza di poco sulla traversa. Al 25’ Adailton spara da fuori area: Rubi, tradito da un rimbalzo fasullo, respinge come può. Al 31’ Mingazzini va via come un treno sulla destra e crossa al centro: Valiani sbaglia il “tap-in” a pochi passi dalla porta genoana. Bolognesi per lunghi minuti irretiti dal palleggio degli uomini di Gasperini ma bravissimi, allo stesso tempo, a buttarsi negli spazi non appena si presenta l’occasione buona. Il tecnico di Grugliasco, intanto, muove qualche pedina nel proprio scacchiere: Rossi, che aveva iniziato a sinistra, torna a destra, Juric passa dalla parte opposta e Vanden Borre scala accanto a Milanetto, ispiratissimo fin dal primo minuto. Al 44’ brivido in area del Grifone. Palladino perde palla a centrocampo, Zenoni scende sulla destra e mette al centro: Valiani e Mingazzini si ostacolano a vicenda e la palla, colpita dall’ex-spezzino, si perde di poco a lato della porta. Ancora due giri di lancetta e Velotto fischia la fine. La frazione si conclude sullo 0-0.
La ripresa si apre con Gasbarroni al posto di Palladino. E proprio “Gasba” prova subito a dare una svolta alla gara con un paio di accelerazioni devastanti. Come al 4’, quando si libera sulla sinistra e spara di destro una botta sulla quale Antonioli si salva di pugno. O come al 5’, quando un suo tiro “a giro” sfiora il “sette” alla sinistra dell’estremo difensore felsineo. Alza il ritmo il Genoa, la Nord apprezza e sale di un paio di ottave. Milito, intanto, continua a far finta di non accorgersi del fondo viscido: alcuni suoi controlli di palla, letteralmente perfetti, hanno quasi dell’incredibile. Proprio un suggerimento di Diego, al 9’, libera Gasbarroni sulla sinistra. Sul cross al centro irrompe Sculli, che di testa deposita alle spalle di Antonioli. Genoa in vantaggio ed equilibrio che si spezza. Vanden Borre, nel frattempo, è passato a sinistra, dove trova la sintonia giusta proprio con Gasbarroni, mentre Juric ritrova il proprio posto al centro. Al 17’ prova a reagire il Bologna con Mingazzini che vede il “taglio” di Di Vaio dalla sinistra. L’attaccante romano, all’altezza del dischetto del rigore, non ci arriva di un soffio. Un minuto dopo, però, lo stesso Di Vaio è puntualissimo su un cross dalla sinistra di un compagno e infila in rete. 1-1 e tutto da rifare per il Grifone. Gasperini allora cambia: dentro “Power” Potenza al posto di Marco Rossi. Il gioco diventa piuttosto spezzettato, con parecchi falli da entrambe le parti, ed il ritmo, inevitabilmente, cala un po’. Ne risente la manovra, che perde incisività. Al 32’, Gasperini richiama Milanetto, stanchissimo, ed inserisce Olivera. Genoa a trazione anteriore per il finale. Al 36’ la palla danza a lungo a pochi passi dalla linea di porta bolognese, ma Milito e compagni non riescono ad intervenire. Al 39’ Sokratis salta due uomini e cerca Milito in profondità: il Principe non ci arriva di un soffio. Il Grifone butta in campo le forze rimaste, ma la stanchezza inizia a farsi sentire. Al 42’ Olivera interviene di testa su un cross teso di Sculli: palla sul fondo. Al 47’ è il Bologna a rendersi pericoloso con Di Vaio, che va via sulla destra e conclude da posizione angolata: Rubinho si supera e devia in corner. Nemmeno sessanta secondi ed è Milito, dalla parte opposta, ad avere la palla buona per la vittoria: Antonioli emula il collega genoano e chiude lo specchio della propria porta al Principe. Le emozioni si susseguono fino all’ultimo, ma il risultato non cambia più. Genoa e Bologna chiudono sull’1-1.

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