A R T E

Gli aspetti da apprezzare sono tanti. La cultura, innanzitutto e sicuramente, vista la vasta offerta di monumenti, opere d'arte, siti archeologici di varie epoche tutti finemente preservati che non solo Matera ma l'intera zona offre, con i relativi richiami storici che vanno dalla Magna Grecia all'antica Roma e poi al Brigantaggio, alle bonifiche del Fascismo, fino all'unità d'Italia e al dopoguerra. Gli insediamenti neolitici, con le prime forme di acquedotto interno travisato nell'epoca contemporanea da De Gasperi, Carlo Levi e i suoi scritti, Pasolini ed il suo fiuto per quello che è diventato un set cinematografico naturale per opere di rilievo e colossal, da King David a The Passion di Mel Gibson, per citarne solo alcune. Ebbene, a Matera c'è anche questo...locali, contatti....gente da ogni parte del mondo.

Uno spaccato di vita . Tutto è stato conservato e ricostruito a dovere e si può avere una idea precisa di quello che doveva essere la vita in altri tempi. immancabile.

La grotta riproduce fedelmente un "sasso" abitato fino a metà degli anni '50; contiene integro l'arredo dell'epoca e consente di capire realmente le condizioni di degrado e di povertà in cui vivevano, fino alla metà degli anni '50 gli abitanti dei "sassi".

Rivivere questa casa mentre la voce narra come ci hanno vissuto i contadini fra '800 e '900 è qualcosa che fa venire i brividi. Vale la pena andarci..

Bei ricordi Kikka a Matera... Vita del passato Il proprietari dell'abitazione ha avuto una bella idea nel ricostruire la vita nei sassi intorno agli anni '40-'50. Il proprietario stesso ha realizzato i personaggi se non ricordo male in gesso. Quando si entra parte una registrazione che spiega quello che si sta vedendo. Davvero bello!!! Difronte all'abitazione c'è un negozietto nel quale è esposta Matera in miniatura realizzata sempre dalla stessa persona. Da vedere!

MAI DIMENTICARE DA DOVE VENIAMO... Conoscere il nostro passato e tenerlo bene a mente, per non dimenticare le origini di un'Italia umile e operosa, disposta al sacrificio ma piena di dignità; visitare questa Casa Grotta, una delle innumerevoli scavate nella calcarenite dei Sassi, è una viva e toccante lezione di antropologia per tutti: la ricostruzione di quella che fu l'abitazione della famiglia Vizziello Lapolla fino al 1956, quando lo sgombero forzato costrinse la gente ad abbandonare gli insediamenti rupestri per occupare i nuovi condomini appositamente costruiti ai margini della città. Nulla è andato perduto, ed il recupero degli oggetti di uso quotidiano ha fatto sì che ora si possa conoscere come si viveva allora: mobili, utensili, attrezzi, indumenti, stalla, braciere, telaio, tinozze, madia, cassapanca e cisterna per la raccolta dell'acqua ci riportano ad una dimensione misera ma affatto "primitiva", anzi perfettamente organizzata seppur nella carenza dei mezzi a disposizione.

Sicuramente da vedere... sembra impossibile che fino agli anni '50 potessero vivere cosi' e solo visitando queste case ci si rende conto dell miseria. fatto molto bene la voce narrante

Mi hanno sempre affascinato le case costruite nella roccia, sono molto più sicure delle nostre moderne . . . ci andrei a vivere subito se fosse possibile. Un saluto