I sentimenti sono adesso logori,
l’amore è ormai frustrato.
Non mi resta che il ricordo di te.
E di te donna, voglio parlare
e non del tuo sentimento.
I tuoi occhi.
Abissi seducenti.
Non sapendo nuotare, in essi annegavo.
La tua bocca.
Con la mia lingua
potevo raccogliervi tutto il tuo miele.
Il tuo seno.
La valle dell’Eden
formata da due docili colline.
I tuoi capezzoli.
Nutrimento per le mie avide labbra
che s’impadronivano della loro resistenza.
Il tuo addome.
Foglio su cui scrivere con la mia lingua
e cuscino su cui riposare dopo l’amore.
Il tuo sesso.
Dolce e lusinghiera voragine
in cui deliberatamente sprofondare
e, godendo, morire.
Vorrei squassare il tuo cervello
per raggiungere il tuo cuore…
Mia profumata passione.