Giglio Tigrato

Ida Garberi*

“La mujer ha encontrado la libertad en el socialismo, pero la libertad no sólo significa ausencia de presiones, sino libertad de decidir”.
Vilma Espin

“E´proprio adesso che non possiamo cedere, adesso che é passato quasi un anno dal feroce golpe di stato, e questo regime de facto cerca di lavare le apparenze con una Commissione della Veritá, che per noi resta solo una commissione delle bugie!!!!”
La compagna che mi sta confessando questa opinione é Gladys Lanza, coordinatrice nazionale in Honduras del Movimento Donne per la Pace Visitación Padilla, un gruppo che si occupa della difesa dei diritti della donna.
É un’associazione che é stata fondata nel 1984, all’epoca della repressione feroce, quando Honduras era una piattaforma militare degli yankee contro le forze di sinistra del Salvador e del Nicaragua. In questo contesto, il Movimento ha saputo “dare alle donne l’identità di sapersi difendere, di lottare per i loro diritti come persone e come esseri umani, per poi identificare la donna degna, la donna coraggiosa, la donna esigente come una donna “chona” (chona è un diminutivo del nome della fondatrice Visitación Padilla)”, mi racconta Gladys.
Dopo il golpe di stato, il Movimento si é integrato al Fronte Nazionale di Resistenza Popolare ed ha visto il suo lavoro di denuncia moltiplicarsi, infatti oltre alle infamie delle violenze domestiche e contro la donna in generale, adesso gli abusi sono spaventosamente aumentati da parte delle forze dell’ordine e tutti rimangono impuni.
L’ultima cosa che é accaduta a Gladys, che l’ha riempita di indignazione, da parte di questo regime de facto del golpista Pepe Lobo, é stata la mossa strategica di inviarle messaggeri affinché collabori con la rettrice dell’Universitá Autonoma Julieta Castillano, nella cosidetta “Commissione delle Bugie”.
“Per noi sarebbe tradire tutte le donne che hanno deposto in noi la loro fiducia, sarebbe come consegnare in un piatto d’argento i dati delle vittime per poterle perseguire ancora di piú”, si emoziona Gladys.
“Sappiamo perfettamente che sarebbe un modo per distruggere le prove effettive delle violazioni terribili che questi golpisti hanno perpetrato dal 28 giugno 2009, loro….non ingannano nessuno: che giustizia possono garantire dei risultati che si conosceranno solo dopo 10 anni e che non hanno nessun potere giudiziario per condannare quelli che sono risultati colpevoli?”, continua Gladys.
“Noi, il gruppo di Visitación Padilla siamo fedeli alla Commissione della Piattaforma dei Diritti Umani, un gruppo formato da persone che lavorano come noi da molti anni, rischiando la loro vita per rispettare l’integritá delle vittime e la memoria storica”; Gladys mi racconta che dentro la Piattaforma collabora principalmente con il COFADEH ( Comitato dei Famigliari dei Detenuti e Scomparsi di Honduras).
“Il COFADEH é stata l’organizzazione che ha raccolto la denuncia mia e di Merly Eguigure, un’altra collaboratrice del gruppo Visitación Padilla, quando siamo state perseguite all’uscita di un canale di televisione, dopo aver denunciato le violenze domestiche di un giornalista golpista, Armando Villanueva”. Gladys lamenta il fatto che i fascisti che governano il paese in questo momento pretendono poder commettere qualsiasi delitto, in qualsiasi campo della giustizia ed uscirne senza un graffio.
Gladys termina l’intervista affermando con convincimento che “loro, gli imperialisti, non vinceranno, perché noi siamo fedeli all’insegnamento di Fidel Castro, che circa 50 anni fa ha detto…..…ci hanno sposato con la bugia e ci hanno obbligato a vivere con lei, per questo motivo ci sembra che il mondo affondi quando ascoltiamo la verità, come se non valesse la pena che il mondo affondi invece di continuare a vivere nella bugia”.
    
*giornalista www.defensoresenlinea.com