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Ciao mimmi

Post n°11 pubblicato il 29 Marzo 2009 da ilcastello2g

Ciao ragazzi.,..sn giorgia..vi voglio troppo bene !!..siete una klasse unika...fantastika..indescrivibile!!..spero ke dopo qst anno ..sopo alle superiori .. nn ci si divida ...!!! noN voglio perderviiiiii ...   ... mi avete ftt passare 3 anni stupendi..l'ultimo in partikolare è stato bellissimo ...!!!.. grazie mimmi ... vi amO!!...          

 
 
 

ciao a tt voi

Post n°10 pubblicato il 11 Giugno 2008 da ilcastello2g

ciao raga sn gio...mi mankate...ora ke è finita la skuola nn ci s vede +...o ma il prox anno siamo in terzaaaaaaaaaaaa.....ciao a tutti...commentate....ciao amorini.....

 
 
 

RIGERS E CRISTIAN

Post n°9 pubblicato il 24 Aprile 2008 da ilcastello2g

 Rivoluzione industriale in Inghilterra



La rivoluzione industriale in Inghilterra è stata delimitata da Thomas S. Ashton fra il 1760 e il 1830 e corrisponde alla prima rivoluzione industriale, comportando un insieme di rivoluzioni settoriali: dall’agricoltura ai trasporti, dalla popolazione alle innovazioni tecniche e finanziarie. Le cause di questo fenomeno d’industrializzazione non sono interamente definite, più elementi convergenti e reciprocamente trainanti l’hanno determinato. La macchina a vapore, con la quale spesso si identifica la rivoluzione industriale, è solo uno fra i tanti fattori dell'industrializzazione e solo una fra le innumerevoli innovazioni tecniche dell’epoca. La prima rivoluzione industriale inglese riguarda il settore tessile e metallurgico ed è preceduta dalla rivoluzione agricola. La seconda rivoluzione industriale inglese avrà luogo attorno al 1850.La storia economica contemporanea ha dato importanza al ruolo svolto dalla rivoluzione agricola che l'Inghilterra ha vissuto a partire dalla metà del XVIII secolo, quale base determinante per la successiva rivoluzione industriale. Il commercio internazionale, inizialmente considerato determinante, è quindi stato fortemente ridimensionato. Il ruolo svolto dalla rivoluzione agricola comporta più aspetti:

  • l'incremento della produzione agricola ha potuto sostenere lo sviluppo demografico, iniziato a metà del XVIII secolo, fornendo una maggiore e migliore alimentazione;

  • l'incremento produttivo agricolo ha pure liberato forza lavoro che è stata assorbita dall'industria del cotone e metallurgica in espansione;

  • il miglioramento e la diffusione di utensili agricoli ha sostenuto la domanda di ferro incentivando la produzione e l'innovazione nell'attività metallurgica.

La rivoluzione agricola inglese è sorta grazie a trasformazioni istituzionali, come le recinzioni, e la diffusione di nuove tecniche e pratiche agricole (high-farming) per lo più importate dai vicini Paesi Bassi.
Leggi sulle recinzioni - Fra il 1700 e il 1810, il Parlamento inglese ha emanato una serie di Enclosures acts (leggi sulle recinzioni) che obbligavano a recintare i terreni, in particolari i campi aperti (open lands) e i campi comuni (commons lands). L’Inghilterra possedeva innumerevoli piccoli proprietari terrieri (yeomen) i cui possedimenti erano piccoli e sparsi riducendo la possibilità di introdurre innovazioni e di conseguenza di migliorarne i rendimenti. Le leggi sulle recinzioni hanno favorito la redistribuzione e il raggruppamento delle terre ingrandendone la dimensione, a tutto vantaggio dei grandi proprietari che spinsero e sostennero queste leggi. I piccoli proprietari terrieri (yeomen) furono le prime vittime della trasformazione economica inglese del XVIII secolo, in quanto furono spesso obbligati a vendere le loro terre non avendo risorse sufficienti per effettuare le recinzioni. Anche i cottagers, che non possedevano terre proprie ma beneficiavano dell'accesso alle terre comuni destinate a scomparire, persero una fonte importante di sussistenza e furono spinti o a lavorare per i grandi proprietari o a cercare fortuna nelle città. Gli yeomen e i cottagers contribuirono così ad alimentare la forza lavoro della quale l’industria nascente necessitava.
High-farming - L’aumento della dimensione del singolo appezzamento di terra e la loro recinzione permisero un incremento della produttività agricola attraverso l’introduzione di nuove tecniche, generalmente definite con il termine Sistema di Norfolk, dal nome della contea inglese dove, verso la metà del XVIII e sotto la spinta del pioniere Lord Townshend, vennero sperimentate e successivamente pubblicizzate importanti innovazioni. In particolare si ritengono:

  • l'abbandono progressivo del maggese e l'introduzione di una rotazione continua delle terre;

  • l'introduzione e l'estensione di nuove colture;

  • il miglioramento degli utensili tradizionali e l'introduzione di nuovi;

  • la selezione delle sementi e dei riproduttori animali;

  • l'estensione e il miglioramento delle terre arabili (drenaggio del suolo e spargimento di concime animale;

  • l'estensione dell'uso dei cavalli nei lavori agricoli.

Più tardi, anche Arthur Young contribuì alla conoscenza e alla diffusione delle nuove tecniche agricole.
La produttività del lavoro agricolo aumentò del 90% fra il 1700 e il 1800, mentre la popolazione attiva nell’agricoltura passò dal 70% al 37%.

MOTORE A VAPORE


Già nell'antichità si narra di esperimenti atti a sfruttare l'espansione dei composti dovuta al cambiamento da fase liquida a fase gassosa: in particolare la macchina di Erone, una sfera cava di metallo riempita d'acqua, con bracci tangenziali dotati di foro di uscita: quando si scaldava l'acqua, questa vaporizzava e il vapore usciva dai fori, facendo ruotare la sfera stessa.

In tempi più recenti, le prime applicazioni si sono avute all'inizio del XVIII secolo, soprattutto per il pompaggio dell'acqua dalle miniere, dapprima utilizzando il vuoto creato dalla condensazione del vapore immesso in un recipiente (che permetteva di sollevare acqua fino a circa 10 m di altezza), e in seguito, grazie all'invenzione del sistema cilindro-pistone (probabilmente dovuta a Denis Papin), convertendo in movimento meccanico, in grado di generare lavoro, l'energia del vapore. Il primo esempio di applicazione industriale di questo concetto è la macchina di Newcomen, che era però grande, poco potente e costosa, quindi anch'essa veniva in genere usata solo per l'estrazione di acqua dalle miniere. Solo più tardi però, grazie all'invenzione del condensatore esterno, della distribuzione a cassetti e del meccanismo biella-manovella, tutte attribuite a James Watt a partire dal 1765, si e potuti passare da applicazioni sporadiche ad un utilizzo generalizzato nei trasporti e nelle industrie. La macchina di Watt riduceva costi, dimensioni e consumi, e aumentava la potenza disponibile. Dal primo modello con 6CV si è passati in meno di 20 anni a locomotive con 600CV.

Il motore a vapore, consentendo potenze assai maggiori di quelle fino ad allora disponibili (un cavallo da corsa produce massimo 14-15 cavalli-vapore, o circa 8 kW, ma solo per brevi tratti, mentre un cavallo lavorando una giornata non produce più di 1CV), ha svolto un ruolo importante nella rivoluzione industriale.

Lo sviluppo del motore a vapore ha facilitato l'estrazione ed il trasporto del carbone, che a loro volta hanno aumentato le potenzialità del motore a vapore.

DESCRIZIONE

Poiché il vapore d'acqua si ottiene invariabilmente somministrando all'acqua liquida energia in forma termica, una parte essenziale del sistema che comprende il motore a vapore è il generatore di vapore, o caldaia. Il vapore viene poi inviato al motore, che può essere di due tipi fondamentali: alternativo o rotativo. Si usa di solito (eimpropriamente) la locuzione motore a vapore per i soli motori alternativi,mentre quelli di tipo rotativo vengono definiti turbine.

In quello alternativo (immagine) in genere la ruota azionata muove le valvole che consentono di sfruttare i due lati di ogni pistone, così in ogni tempo avviene un'espansione biolaterale, (mentre i motori a combustione interna hanno in genere un'espansione ogni 4 tempi). A partire dalla seconda metà del 1800 la quasi totalità dei motori a vapore ha utilizzato due, tre e anche quattro cilindri in serie (motori a doppia espansione e tripla espansione, vedi immagine); i diversi stadi lavorano con pressioni di vapore decrescenti in modo da sfruttare meglio la pressione degli scarichi degli stadi precedenti, che contengono ancora una certa potenza. In particolare, la soluzione a tripla espansione fu quella universalmente adottata da tutte le navi della seconda metà dell'800 e dei primi anni del '900. Per esempio il transatlantico Titanic era equipaggiato con due motori a vapore a tripla espansione (uno per ciascuna delle due eliche laterali) a quattro cilindri, uno ad alta pressione, uno a pressione intermedia e due a bassa pressione. Invece l'elica centrale era collegata ad una turbina a vapore mossa dal vapore a bassissima pressione scaricata dai due motori alternativi. Proprio la soluzione a turbina (adottata a cominciare dalle navi militari a partire dal 1905) avrebbe soppiantato completamente in campo marino i motori alternativi prima di essere a sua volta soppiantata dai motori a combustione interna e dalle turbine a gas. Le turbine a vapore rimangono in uso soprattutto nelle centrali elettriche come forza motrice per azionare gli alternatori trifase.



 
 
 

Post N° 8

Post n°8 pubblicato il 24 Aprile 2008 da ilcastello2g

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Our fAshion word

Post n°7 pubblicato il 24 Aprile 2008 da ilcastello2g

 

  • RIVOLUZIONE INDUSTRIALE

Il fenomeno che concluse l'età delle rivoluzioni imprimendo una svolta storicaalla civiltà occidentale, si chiama Rivoluzione Industriale. L'uomo potè disporre di una nuova energia: il vapore. Le macchine a vapore divennero sempre disponibili dove e quando era necessario perchè il carbone poteva essere accumulato, conservato e trasportato ovunque. La Rivoluzione Industriale si svolse in questo modo:

  • naque in Inghilterra quando un tecnico di nome James Watt, sviluppò nel 1775 un motore a vapore efficiente.

  • Toccò il suo apice nel 1825, quando la locomotiva di James Stephenson, azionò il primo treno a vapore.

  • Nel '800 si espanse fino in America.

  • Si concluse nel 1870, non perchè si esauri ma perchè cominciò la sua seconda fase.

La Rivoluzione Industriale avvenne proprio in Inghilterra perchè era uno degli stati più ricchi e poi aveva delle leggi favorevoli allo sviluppo. Ci fu anche una grande svolta anche per quanto riguarda l'agricoltura, ovvero ci furono molte migliorie.

La prima fu la rotazione quadriennale che suddivise i campi in quattro parti; naque anche il Capitalismo

Grazie all' invenzione della macchina a vapore naquero le fabbriche e quindi ci fu una vasta richiesta di operai.

Gli operai divennero coloro che non avevano più la terra, ovvero la popolazione rurale. Per questa motivo ci fu una vasta emigrazione verso le città. Gli operai lavorando nelle fabbriche, dovevano comprarsi il cibo e i vestiti trasformandosi cosi da autoconsumatori a consumatori. Uno dei tanti obbitettivi della rivoluzione, che tutti volevanoraggiungere era: spiegare in modi semplici fenomeni che prima erano rimasti oscuri a causa di interpretazioni troppo complesse. L'economista Adam Smith, nel 1776, inventò un nuovo metodo di lavorazione: divisione del lavoro.

 
 
 
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ma guarda questa pazza di sicuro è diletta
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il 18/08/2008 alle 15:55
 
e dopo di me e dopo luca ,dopo il dani......voi siete le...
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il 03/06/2008 alle 19:41
 
si eccolo il vince che esaltato by luca
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il 26/04/2008 alle 11:33
 
ma chi lo ha scritto
Inviato da: ilcastello2g
il 26/04/2008 alle 11:30
 
E molto divertente e sono conteta di partecipare by debby...
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il 17/04/2008 alle 12:38
 
 
 
 
 
 
 
 

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