Creato da straluna03 il 15/04/2015

Il Cigno Nero

Io e Me

 

« Mare Mare..Tutto in un abbraccio »

Isabelle

Post n°209 pubblicato il 08 Dicembre 2023 da straluna03

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Come violare una privacy..

Mi è sempre piaciuto guardare quei documentari  di quelle case abbandonate da tempo, dove il tempo si è fermato in quel giorno in cui sono state abbandonate.

Mentre scorrono le immagini vedo stanze saccheggiate dai ladri oppure deturpare, sfigurare dai vandali.

Provo sempre un po' di sofferenza, perché mentre scorrono le immagini io le guardo con gli occhi di chi quella casa era ancora abitata da chi la viveva, ancora viva nella sua quotidianità.  Questa volta  mi sembrato però di violare la privacy, ma sono filmati che passano in tv. Chi poi le guarda  può provare sensazioni simili o contrarie.

C'è chi vede solo una casa abbandonata da molti anni e chi come me ha la sensazione di entrare nel privato, nell'intimo della gente che l'abitava.

Ci troviamo dentro una villa in una zona della Francia, non è stato specificato il luogo volutamente.

Isabelle.

Da dei documenti ritrovati è uscito fuori questo nome. L'unica informazione di questo luogo.

Quella era la sua casa, tutta piena di ricordi.

Al muro e sul comò vecchie foto di persone che lei probabilmente ha amato, una vecchia carrozzina stile primi 900, faceva da arredo, sul soffitto e sui muri ci sono degli affreschi, la camera di lusso con carta da parati di quel tempo e i letti con tastiere e mobili in legno tutti intarsiati, i letti avevano ancora la loro coperta di seta rossa, come i cuscini.

C'è una vecchia bambola seduta su quella vecchia carrozzina tutta piena di ragnatele, una statua religiosa risalta  imponente sopra un mobile.

La cucina devastata dai saccheggiatori e vandali, in terra c'è di tutto, cassetti dei mobili rovesciati a terra, stoviglie, piatti e bicchieri rotti, tra sudicio e immondizia. Mi domando perché questo scempio.

Da una bellissima finestra in vetro la natura era entrata, fili di edera rampicante aveva preso possesso di quella stanza, sembrava quasi messa apposta come ornamento tra raggi di sole che illuminavano tutto.

Dopo aver visto le altre stanze, come un salotto  con un camino e una bella poltrona accanto, si entra in un'altra camera da letto e questa mi ha fatta emozionare di più. Sopra il comò c'erano lozioni per il viso, poi contenitori di trucchi, due fili di perle e altri monili femminili, sul comodino erano posizionati dei flaconi di medicinali, ognuno il suo colore e messi con precisione in maniera maniacale.. doveva soffrire di qualche malessere psicologico la signora, un libro dentro un cassetto dal titolo: Psicologia del suicidio.

La casa è grandissima, una villa. Tutto era al suo posto, gli armadi con gli abiti ancora appesi in un perfetto ordine , mentre guardavo mi chiedevo cosa era successo?

Che fine aveva fatto Isabelle?

Sicuramente è morta, ma come? Si è suicidata? Oppure è stata rinchiusa in qualche clinica per l'igiene mentale?  

 

Avrà avuto dei parenti? E allora perché invece di lasciare tutto dentro così, come una vecchia casa congelata  non l'hanno svuotata per  poi venderla ad esempio?

Sono cose davvero strane.

Sopra un tavolo un sacco di vecchie foto, in una di queste ci sono degli uomini in fila in posa per la fotografia, in un'altra una bella signora con una acconciatura dell'epoca, forse era lei?  Poi un'altra foto di una bambina di pochi mesi davvero tenera, la foto di due sposi. Una divisa militare, poi dei bossoli, anche quelli messi in fila su un piccolo tavolo.

 

Ne avrò guardati tre di questi documentari, dopo aver visto l'ultimo, quello riportato qui, ho smesso perché mi ha messo addosso quello stato di inquietudine.

Chiedo scusa ad Isabelle e agli altri coinquilini di questa casa.

Èstato bello pe me trattenermi un pochino lì con te Isabel, lì con voi.

 


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Commenti al Post:
Vince198
Vince198 il 07/01/24 alle 16:24 via WEB
Una storia, come tante? Forse soi, forse no. Chissà ..
«Sul cartellone c’è la foto di una donna. O, almeno, di una creatura di sesso femminile, a giudicare dalle due piccole sacche di pelle rugosa che pendono al posto dei seni. Sì, perché di fronte all’obiettivo c’è una creatura completamente nuda. Seduta su uno sfondo grigio sfumato, una gamba allungata e l’altra leggermente piegata in modo che solo il pube sfugga allo sguardo. Le ossa, in compenso, si vedono bene. Mi fa vergognare questa foto. Perché è la mia foto.» Inizia così il racconto della vita di Isabelle, la cui gigantografia si è impressa nella mente di tutti, ha scosso la coscienza di molti. Dai cartelloni pubblicitari a ritroso fino all’infanzia nella regione di Parigi, all’ombra di una madre sofferente e di due padri, quello naturale e quello putativo, entrambi assenti. Isabelle è una bambina reclusa, tenuta lontana dai giochi in giardino, costretta a indossare vestiti troppo piccoli, scarpe troppo strette. La madre non vuole perderla, vederla crescere e andare nel mondo. Per amore, per paura, per follia. Inizia così la discesa di Isabelle nell’inferno dell’anoressia. Giornate scandite dalla bilancia, dal calcolo ossessivo delle calorie fino ai primi ricoveri in ospedale «dello scheletro che cammina». Anni ritmati dall’oppressione della madre, dall’indifferenza dei medici, dall’inadeguatezza delle strutture, dall’ignoranza di tutti gli altri. Ma anche dagli sforzi sovrumani per uscire dal tunnel che porta sulla soglia della morte. Perché Isabelle ha combattuto contro la sua malattia – il suo corpo ne porta ancora i segni – eppure è qui a testimoniare che vincere questa battaglia si può. Non c’è amarezza nelle sue parole, anche le più crude, ma la speranza che per ogni persona indifferente, ce ne sarà un’altra pronta a capire, aiutare. La ragazza che non voleva – non sapeva – crescere oggi emana una grande forza che ci impone di non distogliere più lo sguardo. E ci rivolge un invito: «La prossima volta che incrociate per strada una ragazza troppo magra, regalatele un sorriso. Ne ha davvero bisogno»
 
 
straluna03
straluna03 il 08/01/24 alle 15:03 via WEB

Che brutta storia.
Questo genere di malattie partano da una situazione psicologica, in questo caso il brutto rapporto con la madre. Però sono pericolose, c'è chi ce la fa ad uscire dal tunnel e chi purtroppo non ce la fa. Ne ho sentito parlare molto di questi strani genitori che schiavi di loro stessi, non possono fare altro che schiavizzare gli altri.
Tanti di questi genitori sono convinti che la loro presenza sia per i figli il paradiso, che fanno così o cosà per il loro bene, mentre in realtà impongono soltanto ai loro figli un purgatorio in terra.

La storia riportata da me è la storia di una donna che non conosco, che nessuno sa che fine abbia fatto. Sicuramente con tutta quella scorta di medicinali che teneva sul comodino, aveva grossi problemi di salute.
Foto e vecchi documenti parlano di un tempo lontano, quindi la signora non ci sarà più. Mi piace saperla serena e felice aldilà di questa vita terrena.

 
   
Vince198
Vince198 il 08/01/24 alle 15:49 via WEB
Sai, importante è mostrare comprensione perchè ci sono sventure nella vita che non guardano dove colpiscono. La solidarietà per chi ha avuto una vita poco elogiativa non dovrebbe mai mancare, anche se certe situazioni potrebbero verificarsi in qualche caso per proprie mancanze, non solo un ciclo di eventi negativi. Non faccio riferimenti particolari, lo dico in via del tutto generale.
Ogni tanto passo da qui a rileggere qualche commento, tuo, mio. Come fare qualche bel .. massaggio al cuore! Mi fa star bene quando c'è qualcosa che tocca l'anima nel più profondo e capisco che certi momenti che hanno dato vero piacere al senso della vita lasciano tracce ben visibili. Dentro se stessi.
Dicono che il vero amore non lasci tracce. Lo scrisse Cohen in suoi celebri versi.. Onestamente non mi trova d'accordo. Quando si ama c'è qualcosa, che sia anche piccola, scolorita e poco visibile di primo acchito, però basta guardarla con un pò più di attenzione, sfiorarla con le ali del pensiero che ritorna sul proprio personale palcoscenico.
Sono momenti di vita vissuta che non si dimenticano, anche se nel momento presente la vita ha un altro vissuto. Non importa se più o meno piacevole.
Secondo me l'amore è qualcosa che si rinnova ogni volta, cambia un pò aspetto ma, in fondo, la sua essenza rimane sempre la stessa.
Sono pieno zeppo di difetti più che di pregi, però faccio sempre tesoro di tutte le cose belle che ho vissuto, ancor più di quelle che vivo ogni giorno, ogni ora, ogni minuto. Se non ci fosse quel bel sentimento, la vita sarebbe veramente agra, una streotipata nota che suona sempre allo stesso modo e alla fine accade che non si vive più.
 
Vince198
Vince198 il 08/01/24 alle 15:57 via WEB
Stavo leggendo anche la frase qui sotto: mi trova concorde. Non esiste un paese in cui vivere più bello dell'Italia. Sono stato, come sai, in giro fra Europa e M.O.: non c'è confronto, qui la vita si "respira" continuamente ed è di una qualità eccelsa. Ciò detto, accade che motivi per cui si va in altri stati dipendono, purtroppo da altri fattori, in testa l'economia. Da ragazzino è sempre stata in auge l'arte dell'arrangiamento e dell'inventiva: pochi doldi in tasca, tante idee. Oggi non la vedo molto risolutiva, tutt'altro...
 
 
straluna03
straluna03 il 09/01/24 alle 13:05 via WEB

Sai che quel box l'ho modificato un po' di tempo fa?
Nell'originale la frase era dedicata a Parigi.
Non ce l'ho con Parigi e con la Francia, ce l'ho con i francesi che si son messi a fare i superiori nei nostri confronti, certo ci vuole un bel coraggio da parte loro, mai sai com'è, le teste vuote sono sempre piene di coraggio.
Sono dell'assoluta convinzione che gli italiani non hanno amor patrio. Non hanno la cultura del fare qualcosa per il bene comune, "indipendentemente da".
Ricordo un venditore ambulante egiziano, una volta parlando del più e del meno mi disse: Gli italiani sono un popolo che s'arrangia, s'adatta, si sottomette e subisce senza reagire.
Aveva ragione, io però la difendo cmq questa nostra Italia nella speranza che qualcosa cambi. Gli italiani non sono degli stupidi gli manca il coraggio e quella forza d'animo.
Grazie sempre a te per la tua collaborazione

 
   
Vince198
Vince198 il 09/01/24 alle 22:40 via WEB
Si sa che gli italiani, che sono un popolo che si arrangia praticamente da secoli - la storia ce lo dice in modo chiaro e inequivocabile - ha subito invasioni dopo la caduta dei due imperi romani da parecchi secoli (il primo caduto nel 476 p.C.n., il secondo mille anni dopo) da parte di popoli molto differenti fra loro, sicuramente con cultura discutibile - quelle altrimenti dette invasioni "barbariche" - per cui mi sembra normale che qui da noi ci sia un poutpurrì di etnie che, con l'unione di "vari cromosomi" hanno nel tempo creato quello che oggi siamo.
L'egiziano può dire quello che vuole: lo si sapeva già, tanto che a casa loro , quella di Allah, si mettono "culo in aria" non so quante volte al giorno e seguono le prescrizioni coraniche senza batter ciglio. Si ribellano a casa loro? Se solo ci provano...
Guarda l'Iran, anche l'Egitto, la Turchia, l'Oman, sultanati vari etc. e comprendi che fine potrebbero fare o fanno se si allargano trpppo!
Quando "giocano fuori casa" molti fanno gli sboroni perchè nella nostra terra trovano quei modi fare, quella libertà di espressione e di agire personale che a casa loro (oltre il lavoro che manca nelle loro terre) non vedono neanche in fotografia.
Si, è vero, gli italiani non sono, non siamo certo stupidi, semmai accomodanti, non si vuole litigare, piuttosto tacere, però - lo sai bene - la storia ci ha insegnato che in altri tempi, a furia di prendere sberle, alla fine gli italiani hanno reagito. Non so cosa accadrà domani e francamente, per quel che mi riguarda e per le mie limitate prospettive suture, non ho eccessive speranze di vere positività. Credo che una buona parte di italiani abbia la pancia abbastanza piena, non si lamenta se non per "prassi" e pratica quel mondo deleterio chiamato menefreghismo e anche in parte egoismo, oltre che praticare indifferenza.
Se poi quelli con la pancia vuota dovessero aumentare considerevolmente, può essere che una certa sveglia suoni.. E non sarà così gradita!
Grazie a te per il tuo commento che ha stimolato mie esternazioni. Forse ho un pò esagerato, ma lezioni da certa gente non le accetto neanche per sentito dire: guardassero piuttosto in casa loro, prima di aprir bocca.
Buonanotte, sogni carezzevoli e una sveglia dolcissima per il tuo ritorno nel mondo reale.
 
     
straluna03
straluna03 il 10/01/24 alle 12:34 via WEB

Per rispondere ripasserò con più calma perché sono opinioni e osservazioni che non si possono commentare con una lettura veloce. Questo genere di commenti impegnano tenacemente i miei due neuroni vaganti.. ahahaha..
Mi riferisco al commento sugli italiani, perché tu commenti sulle tue risposte e inevitabilmente mi spediscono fuori.
A dopo quindi.
Grazie.

 
     
Vince198
Vince198 il 11/01/24 alle 00:28 via WEB
Beh, gli italiani li conosco abbastanza che dici..), sicuramente meglio di quell'egiziano che parla solo perchè ha la bocca per farlo. L'Italia è patria di scrittori, poeti, pittori, scultori, navigatori, ingegneri progettisti, commediografi, grandi architetti etc. proprio perchè hanno una grande competenza "condita" un pizzico di fantasia che sorregge certe loro tematiche.
La nazione che occupa maggior spazio fra le opere dichiarate patrimonio dell'umanità è l'Italia, o no?
Solitamente allargo il tema cercando di approfondirlo nei limiti del possibile perchè, essendo stato in quei paesi non per divertimento, soprattutto per il mio pregresso lavoro, offro a te la mia visione di certe problematiche.
Dopo di che giudicherai se ho sbagliato o detto giusto. Non voglio certo convincerti che la ragione sia dalla mia parte. Non mi sfiorano questi pensieri che definisco molesti!

Ehy .. non fare la spiritosa: dopo così tanto tempo che conosco te e tu conosci me ... altro che due neuroni. Riesci tranquillamente a discutere di tutto, così come faccio io con te mettendoci il massimo impegno.. ahahaha .. Se non si fa in questo modo, il tempo che trascorriamo in questa dimensione, seppure virtuale, non avrebbe più un senso vero, accettabile.
Oh .. è arrivato Morfeo, un pò in anticipo.. Grazie sempre a te per lo spazio che mi concedi. Vado, buona notte.
 
straluna03
straluna03 il 09/01/24 alle 13:01 via WEB

Ciao;)
Beh, che dire? La fase di Cohen, convince poco anche me. Probabilmente è una frase estrapolata da un contesto molto più ampio. Mi piacciono questi pensieri inconsueti, perché mi permettono di andare più a fondo nella mente di qualcuno per poter meglio comprendere il loro punto di vista. Uscire finalmente dalla rete di rapporti umani fondati sulla stessa convinzione di pensiero e da invisibili vincoli di sudditanza.
Ovviamente non mi riferisco a Cohen, perché non lo conosco, non so nulla di lui e magari quella frase l'ha scritta in una sera dove la Luna girava confusa.
Sono della convinzione che il sentimento, quello profondo, lascia per forza delle tracce, come i vecchi ricordi, come quella gita nel luogo dei tuoi sogni, come un graffito mezzo scolorito, in un angolo nascosto di un muro.
Forse il tempo riuscirà a portare via con se quegli attimi di un percorso passato, ma una traccia la lascia sempre, quelle non riesce a portarle via.
Come può un uomo vivere senza memoria e senza passato come un ameba?
Non si vive di ricordi, però anche quelli servono a ricordarti che esisti, perché i ricordi sono solo una traccia.

Ho parlato di sentimento profondo e non di "Vero Amore" perché ognuno a questa frase da la sua personalissima interpretazione. Ne abbiamo già parlato dell'argomento e io resto nella mia convinzione. Il vero amore (se esiste) è una perla rara, è una mosca bianca. Sorrisi a te

 
 
Vince198
Vince198 il 09/01/24 alle 21:22 via WEB
Leonard Cohen, noto cantante e poeta canadese, passato dall'altra parte non troppo tempo fa, scrisse questi versi da cui ho estrapolato quel richiamo:

Così come la nebbia non lascia ferite
sulle oscure colline erbose
allo stesso modo il mio corpo non lascia ferite
su di te e non lo farà mai

Attraverso le finestre dell'oscurità
I bambini sono venuti e se ne sono andati
come freccie senza bersaglio
come manette fatte di neve

Il vero amore non lascia traccia
se tu ed io siamo un tutt'uno
si perde nel nostro abbraccio
come stelle contro il sole

Così come una foglia cadente può fermarsi per un attimo nell'aria
così la tua testa sul mio petto
così le mie mani nei tuoi capelli

E molte notti resistono
senza luna nè stelle
così noi resisteremo
quando uno è partito e lontano

Il vero amore non lascia traccia
se tu ed io siamo un tutt'uno
si perde nel nostro abbraccio
come stelle contro il sole.


«Il vero amore non lascia tracce se» ..

Avrei dovuto scrivere in questo modo e chiedo scusa se non l'ho fatto: non si dimentica comunque certo passato, anche in un presente che ad oggi per certi versi può essere piacevole, appagante o meno.
Come sempre quando si ama, si vive una condizione interiore impagabile, tanto giova in tutti i sensi.
Hai già parlato di Vero Amore? Lo so, certo che lo so, però dire qualche altra parola non credo sia pregiudizievole.
L'Amore è uno dei sentimenti più importanti che attraversano la vita di tutti noi. I sentimenti fra l'altro notoriamente sono diverse forme di affetto, di emozione, sia che rimangano chiusi entro la propria anima, sia che vengano esternati verso chi si nutre emozione o altro. I sentimenti più importanti? In ordine sparso: gioia, allegria, gratitudine, amore, compassione, per citare alcuni fra quelli positivi; quelli negativi sono rabbia, odio, vendetta, invidia e così via.
Vero e confermo ancora: ne abbiamo del Vero Amore già parlato però, secondo me, non si è mai pienamente appagati perchè l'Amore Vero, nel corso del tempo, quando più ci si conosce evolve, sempre.
É un donarsi all'altro per arricchirlo, non per depredarlo! Resta sempre indiscusso il fatto che l'Amore Vero ha bisogno di certezze, anche minime: ne ha bisogno per considerarlo Vero, altrimenti è un'espressione parziale dello stesso.

Tutto può essere e conoscere certe particolarità aiuta la comprensione, il rispetto e la fiducia reciproca.

Altrimenti se ci si limita a un discorso di prammatica, se vuoi anche pieno delle migliori intenzioni che si nutrono per l'altra persona, non ci si mette del tutto in gioco come quel sentimento richiede.

Sicuramente non è sempre rose e fiori quando due caratteri che si "confrontano" - Gibran, che tanto mi piace e a cui credo in certe sue affermazioni, lo dice in modo chiaro - cercano l'amalgama perchè l'istinto li porta su quella via; eppure qualche sfilacciatura penso sia un fatto non eccezionale. Poi bisogna capire se è rimediabile o meno.
Dire sempre "si" per far contenta l'altra persona ecco, lo trovo non sempre giustificato, piuttosto un pò demodè. Si finisce, a volte che uno dei due si zerbina e questo è tutto meno che Vero Amore.
Esistono libertà non comprimibili che vanno sempre rispettate, altrimenti si cade nell'egoismo che, se eccessivo, rovina tutto.

Molto spesso si confondono emozioni, sentimenti e stati d'animo.
Oh .. qui il discorso si fa lungo, complesso e non ricordo che ne abbiamo mai discusso fin nei minimi particolari da quando abbiamo iniziato a parlarne. Se ne avrai voglia possiamo entrare nello specifico per comprendere ciò che una persona vive in certi momenti della propria vita.
Non sono uno psicologo, cerco per lo più di ragionare con quel poco che è di mia conoscenza (soprattutto quella istintiva) e ti confesso che non sono per nulla tranchant dal dire che il mio pensiero sia giusto o meno perchè, come le persone "normali", ho dubbi e l' "altra parte", cui guardo con tutto l'amore di questo mondo, potrebbe aiutarmi a dipanarli. E viceversa. Così si crea un legame profondo, solidale e duraturo. Credo di si...
Sicuramente ciascuno di noi la pensa in modo autonomo ed è giusto,non si discute sta cosa.
Resta da comprendere se quel che uno pensa sia Amore Vero o qualcosa che "gira" da quelle parti ma che Amore Vero potrebbe non essere.
Facile a dirsi: il tempo farà more solito la sua parte..
A un certo punto, quando vivo una situazione del genere. chiuido gli occhi e lascio che siano il cuore, l'istinto e la forza interiore che mi anima a decidere cosa fare.
Tutti arriviamo ad un punto dove, penso, ci si debba affidare a quello che non conosciamo e dobbiamo dare fiducia, altrimenti il "castello" crolla miseramente. Senza fare il computo di errori che purtroppo si verificano in eventi del genere, ognuno si assume le responsabilità proprie, in tutti i sensi. Certi puntini sulle "i" - non faccio alcun riferimento specifico - a volte lasciano tracce dolorose minando seriamente un rapporto intimo.
In altre occasioni, giustamente lo hai sottolineato e concordo, il sentimento del perdono fa miracoli, nel suo di tempo. E ci credo, fermamente
Grazie per la pazienza che avrai avuto nel leggermi e mi scuso se mi sono dilungato troppo.
Sorrisi a te.
 
   
Vince198
Vince198 il 11/01/24 alle 00:50 via WEB
Comunque fra i sentimenti profondi, che possono variare fra un individuo e l'altro, si annoverano l'amore, la felicità, la tristezza, la paura, la speranza, la gelosia, l'ammirazione, la delusione...
Ogni individuo può avere un'esperienza differente, tuttavia è basilare considerare la situazione specifica per comprendere appieno i sentimenti profondi di una persona .. Tra l'altro personalmente credo che il sentimento più forte sia la ... paura.
L'amore, per definirlo Vero è solo per cercare di stabilirne quando sia profondo e radicato in quanto è un sentimento incondizionato, fatto di armonia e desiderio di vita in comune.
Altri amori... ne conosci di altro tipo? Eh ..
Non mi perdo in discorsi complicati: l'amore se c'è è Vero, altrimenti no.
Mi torna in mente Trosi con quella frase che mi ha fatto sorridere "Credevo fosse amore invece era un calesse!" Naturalmente tutto va commisurato nell'ottica che Troisi volle in quel momento dare in un film leggero, comico.
Adesso vado per davvero..
 
     
straluna03
straluna03 il 12/01/24 alle 18:19 via WEB

Quando qualcuno chiede: secondo te l'amore vero, l'amore eterno esiste?
Resto sempre indecisa su come rispondere.
A questa domanda il mondo si divide.
C'è ci dice si certo e deciso.
E chi invece sostiene che l'amore ad un certo punto finisce e si trasforma tutto in una consueta abitudine.
Non so sinceramente se essere d'accordo con i primi o con i secondi. Dipende poi dal concetto che abbiamo dell'amore, se per alcuni il vero amore dipende solo da quelle emozioni che scaturiscono l'innamoramento, battiti di cuore, le farfalle, chi sa dove.. e via discorrendo è normale che con il tempo la passione si esaurisca.
Ingenui coloro che si sposano pensando che quelle farfalle che sentono (ripeto.. non so dove) dureranno tutta la vita per poi separarsi dopo un po' perché quelle poverette, son volate via.
L'amore si trasforma forse in qualcosa di più profondo, non ci saranno più i batticuore, le forti emozioni, ma sarà un sentimento più cosciente.
Quando qualcuno vede una coppia di anziani passeggiare si emoziona sempre. convincendosi che l'amore eterno esiste, ma nessuno si è mai chiesto qual è la storia dietro quella coppia? Perché dietro ad una coppia di anziani ci può essere una storia matrimoniale lunghissima ma tristissima e infelice. Parlo alla luce di alcune confidenze ricevute.
Non sono mai stata d'accordo con quella frase: Veniamo dall'epoca in cui le cose, quando si rompevano, non si gettavano via ma si riparavano. Per i motivi che ho scritto sopra.
Se ci sono dei problemi risolvibili, posso anche capire, ma stare insieme per forza no. Per le persone anziane il matrimonio era un passo definitivo e indissolubile che, in ragione di quell'impegno a mantenere una promessa, si sono protratte faticosamente fino all'età senile.
Sono del parere cmq che l'amore eterno esiste, se ci sono, si possono superare tutti gli ostacoli che si presenteranno. Le dinamiche familiari sono complesse, c'è chi sa gestirle bene e chi male. Ma rimane il fatto che all'interno di una coppia devono esserne convinti entrambi a volere andare avanti insieme sulla stessa strada.
Un sorriso a te per augurarti un sereno fine settimana

 
     
Vince198
Vince198 il 13/01/24 alle 18:21 via WEB
Hai allargato il tema in un modo che condivido pienamente. I perchè e i per come sono tanti e sono quelli che condizionano un rapporto a due. Personalmente, evitando di infilarmi in ragionamenti che, alla fine, metterebbero sicuramente e per primo me stesso in difficoltà - non perchè tema questa eventualità, semmai perchè le varibili sono tante ed è facile perdere il filo del discorso - cerco di semplificare. Sperando di riuscirci. Prima ho scritto molte cose ma, credimi, non volevo farlo nel modo in cui l'ho fatto: Troppa carne al fuoco!
Il senso del mio pensiero, con tutte le tue giustissime e pregevoli argomentazioni, come ho già scritto lo riduco a: "l'amore se c'è è Vero, altrimenti no". Definire l'amore Vero significa guardare la propria vita insieme alla persona del cuore, sentirsi appagati o meno. Quando gli anni vanno avanti e, come hai osservato, tutto si trasforma in complicità, in quella vena romantica che è un insieme di "continue carezze per l'anima" si è sulal giusta via. Mai sentirsi soli anche quando uno dei due è lontano per qualsiasi motivo.
Ricordi quando accennai in altro mio post all'innamoramento? Non è possibile conoscere quanto possa durare questo periodo, però quando si affievolisce non significa che l'amore non c'è più, semmai l'opposto: quello che rimane, se rimane è Vero amore ed è bellissimo nel suo insieme, un moto dell'anima che si costruisce nel tempo a volte senza neanche rendersene conto.
Allora, solo allora si saprà per certo se "la semina" nella vita pregressa ha dato buoni frutti. Come dire che alla distanza si manifesta il Vero amore.
Finchè non si raggiunge quel momento, penso sia meglio non affrettare conclusioni. Godersi la vita in comunione con la persona amata, quell'innamoramento che domina le giornate, i mesi, gli anni è bene assimilarlo nel proprio cuore così com'è.
Poi esistono eccezioni, però queste eccezioni le considero la normalità in un rapporto d'amore quando c'è quel feeling che può avere momenti di alta o di bassa intensità.
Tutto, in fin dei coti, dipende sempre dal rapporto che si instaura fra due persone in cui il primo moto è la nascita dell'amore.
Un abbraccio, mia dolce, carezze e un bacio..
 
     
straluna03
straluna03 il 13/01/24 alle 18:37 via WEB

Condivido tutto quello che hai scritto.
Quando siamo giovani è facile innamorarsi, come è facile che tutto finisca nella manciata di giorni.
Ma anche i giovani non sono tutti uguali, qualcuno riesce a sentire il sentimento dell'amore più profondo di altri.
C'è una coppia che conosco, loro stanno insieme ai tempi della scuola, oggi sono una coppia di adulti con due splendidi figli.
Lui una volta disse: quando mi sono innamorato di lei, ho capito subito che era questa la donna con cui avevo deciso di trascorrere il resto della mia vita.
Che bello..
Tanti abbracci a te

 
     
Vince198
Vince198 il 13/01/24 alle 22:49 via WEB
È sempre piacevole quando una storia come quella che hai raccontato, vede una splendida luce, quella dell'amore che illumina i due protagonisti. Si vorrebbe che tutte avessero quel seguito, quell'epilogo, purtroppo non sempre è cosi. Da cosa può dipendere? Basta leggere la cronaca e ci si rende conto che, alla base di certe unioni c'è superficialità, tanta anche. A volte l'amore viene immaginato in modi che, alla lunga, si rivelano sbagliati, fino a diventare una forma morbosa, ossessiva, patologica.
Mi pare di averti fatto cenno sul fatto che anche quando si ama esistono forme di libertà che non vanno compresse altrimenti si corre il rischio di minare alla base il rapporto. Ad esempio è fondamentale un rapporto di fiducia reciproco, altrimenti si finisce con il litigare, i litigi portano incomprensioni e dopo chissà dove si va a finire.
In teoria quando un amore finisce per qualsiasi motivo, mon bisognerebbe farne 7n dramma, anzi penso che entrambi uno dei due dovrebbe essere grato all'altro per il periodo vissuto insieme. In teoria farebbe essere così, in pratica sappiamo che la separazione spesso è dolorosa. Non so se mi sono espresso bene: quest'ultimo concetto vale se due di comune accordo pongono fine alla relazione. Per la verità vonosco pochissime storie finite così,con tanta malinconia. Ok mi son troppo dilungato, forse. Abbi un sereno proseguimento di serata e un dolce riposo. Con l'affetto di sempre...
 
     
straluna03
straluna03 il 14/01/24 alle 13:03 via WEB

No non ti sei dilungato affatto.
La storia che ho riportato, non è sicuramente l'unica al mondo, ce ne sono tante di storie così.
Devo confessare che io non sono una che non si nutre dell'amore degli altri, ma solo del mio.
Sento storie, ascolto confidenze, ma poi ognuno si vive il proprio amore, come è nato e come è fatto.
Non bisogna mai giudicare le scelte altrui e il loro modo di amare e amarsi, però capita che conoscendo una coppia dove tutti i giorni è sul piede di guerra, uno possa pensare: in un rapporto così non potrei mai vivere.
A cosa può portare una guerra di trincea, diciamo pure intellettuale, se non a due corpi stanchi, esauriti, sfatti, e vinti da sé stessi?
Il litigio per molti è considerato il sale dell'amore, per me no, poi dipende dal litigio.
Se una coppia litiga sempre in modo civile ovviamente, posso anche capire che possa servire per conoscersi di più, ma i litigi continui li considero dannosi per l'amore.
Ci si sceglie con il cuore e si va avanti con il cervello.
Quante storie sono finite per esaurimento della stessa? E altre finite perché era piombato il silenzio.
Sono del parere che anche l'amore abbia bisogno di sentirsi vivo, giorno dopo giorno, ma non sono d'accordo però che solo con i litigi si tiene acceso il sentimento.
Ovviamente parlo solo per me, perché io non riuscirei a litigare un giorno si e l'altro pure.
Si alza il tono oggi, si esagera domani e poi come va a finire lo sappiamo tutti.
Sulla libertà sono in parte d'accordo con te, sai però che ci sono libertà e libertà. Dipende da quello che uno vuole dal proprio rapporto, al significato che attribuisce alla parola libertà.
Libertà non è quella che uno/a si sente autorizzata ad imporsi sull'altra persona per poter fare ciò che vuole. La libertà in una coppia deve far spazio ad entrambi, altrimenti è puro egoismo.
Quando conosci una persona sai subito quello che pretende da un rapporto e quindi si deve decidere se possiamo stare insieme oppure no.
Sulla libertà Mi viene in mente quella barzelletta che diceva così: il futuro marito decide di chiarire subito le proprie abitudini a cui non intende rinunciare: il lunedì è giorno di cinema con gli amici. Il martedì sera lo passo in biblioteca, il mercoledì è dedicato al bar con gli amici, il giovedì ho la partita di calcio, il venerdì sono a teatro, il sabato la discoteca e la domenica pizzeria con i vecchi compagni di corso.
La donna risponde: Caro, anch'io ho delle abitudini fisse per cui capisco le tue esigenze... vedi, io faccio sesso tutte le sere. Chi c'è, c'è..!

Un grande abbraccio a te augurandoti una bella e solare domenica.

 
     
Vince198
Vince198 il 14/01/24 alle 13:53 via WEB
Parto dalla chiusa del tuo commento: m'è venuto da ridere, non ti dico quanto! Una storiella che ci si raccontò ai tempi in cui frequentai le medie, la terza se non ricordo male! Un eccesso di entrambi gli attori che mi ha fatto sorridere.
Naturalmente la libertà fra due persone va intesa in senso differente: ci mancherebbe altro.
Non si può pretendere che uno dei due non possa avere, anche se in via del tutto occasionale, un dialogo con altre persone, anche dell'altro sesso. Se ci si fida non si può arrivare a certi livelli di egoismo e gelosia che sono sempre e comunque ingiustificati. Es. può accadere: «Sai, ho visto in piazza, in via tal dei tali tuo marito/il tuo fidanzato, tuo moglie/la tua fidanzata parlare con ..»
Sembra un comportamento dilatorio magari neanche voluto, però da fastidio quando arriva alle orecchie "sbagliate"!
C'è chi no si fa i.. suoi e, anche non volendo, potrebbe innescare discussioni che potrebbero accendere gli animi. In certi ambienti purtroppo accade..
Torno al tuo commento: hai rappresentato situazioni che, nel prosieguo di una vita a due, sono essenziali nel tenere viva un'intesa che non abbia inciampi.
Sul giudicare hai detto bene, è vero: meglio evitare il più possibile battibecchi, cosa che non mi piace assolutamente perchè, come ho esternato in altre situazioni, mettere i puntini sulle "i" non giova al rapporto stesso, all'umore, all'amore. Questo comportamento da comari, se continuamente reiterato, potrebbe essere l'inizio di una lenta fine di un rapporto d'amore se non è particolarmente saldo.
Bisogna sempre guardare oltre: se il legame è solido è comunque inattaccabile.
Ci possono in itinere essere screzi, differenze di vedute in certi temi - niente di anormale a mio avviso - ma tant'è: questa è una libertà di pensiero che non si può non tanto ignorare quanto e peggio voler soffocare.
Non posso mettermi a scrivere e descrivere tutte le possibili situazioni in cui si hanno vedute che possono non essere viste allo stesso modo: presumo vadano affrontate di volta in volta sempre con la necessaria pacatezza quando serve farlo.

Questo era il senso del mio dire.

L'essenziale è vivere sempre in una dimensione duale, in cui la base sia solida e non modificabile, semmai renderla costantemente sempre più viva e originale come due innamorati sanno fare, anche quando l'età dell'innamoramento termina.
E si evidenzia così quella dell'amore Vero, quello che ha sempre tenuto insieme due persone. Sempre se c'è.
La vita in comune vuole questo, un'intesa che sui temi fondamentali trovi una visione univoca. Non voglio generare dubbi, non è da me che sono sempre chiaro e sincero nel mio dire, con te più che mai.
Ecco e in chiusa, mi viene in mente un pensiero che tu conosci sicuramente, de «Il piccolo principe», quando la volpe si rivolse appunto al piccolo principe, dicendogli (un pensiero che si incastra benissimo in questi nostri ragionamenti):
«Ecco il mio segreto. È molto semplice: non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi».
Aggiungo con gli "occhi del cuore", quelli che tutto vedono anche nel buio più pesto.
Buona domenica a te, con il sole sul volto e nell'anima. Sempre.
 
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