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Anniversari particolari - XI puntata

Post n°248 pubblicato il 30 Maggio 2009 da sonosaffitrina

La storia inizia da qui

 

Ma perché la Vita, che fino ad allora non era stata particolarmente generosa con me, aveva deciso di punto in bianco di farmi così tanti regali, premiandomi? In fondo premi meritori vanno a persone meritevoli ed io non lo ero. Non avevo meritato l'amore di mio marito; non avevo meritato le sue attenzioni nè il suo interesse; non avevo meritato neppure la sua fiducia, visto che sentiva sempre l'esigenza di agire di nascosto e MAI MAI quella di condividere con me uno qualsiasi dei suoi stati d'animo; non avevo meritato neppure la sua stima... Con lui non avevo meritato mai nulla... Eppure adesso, per contro, stavo meritando la stima di tantissime persone, la loro vicinanza affettiva, il loro sostegno... Perché? Perché tanta discrepanza tra quella realtà e questa? Non ero forse io la stessa persona che aveva vissuto prima l'una e poi l'altra? C'era qualcosa che mi sfuggiva... Sentivo di dover entrare nella mia testa, ma non trovavo la chiave, non la trovavo... E intanto, lì dentro, tutti i miei pensieri, andavano di qua e di là come impazziti... Cani sciolti dopo aver tenuto il guinzaglio troppo a lungo... Ma certo: il guinzaglio! Eccola la parola chiave da cui cominciare la ricerca! Mi resi conto improvvisamente che avevo subito così tanti condizionamenti, così tanti lavaggi del cervello che la mia salute mentale era stata seriamente minacciata. Con lui, ero costantemente attaccata ad una pompa di perfusione... Goccia a goccia, trasferiva da sè a me tutta la sua confusione! Era sempre così svalutante, mio Dio! Se cercavo di esprimere un concetto che andasse appena appena oltre la superficialità, da parte sua ricevevo solo dei deludenti "Ma parla come mangi!"; se utilizzavo delle metafore, venivo prontamente redarguita con un: "Fai sempre esempi stupidi!"; se cercavo di renderlo partecipe dei problemi di casa, ottenevo inevitabilmente un: "Ma tu parli sempre delle stesse cose?"; se mi scervellavo per risolverli da sola (perché certo non si potevano lasciare lì!) ed ero quindi assorta nei miei pensieri, non sapevo ascoltare... E poi quei suoi continui "Sai dove sbagli? Sai dove sbagli?". Una nenia ipnotica che finì per farmi perdere il contatto con la realtà (e con me stessa). Ma possibile che fossi sempre io a sbagliare? Ma lui, i suoi sbagli, non li vedeva? Direi di no, visto che ne faceva a raffica e tendeva per di più alla perpetuazione. Una volta, dopo aver corteggiato fin troppo sfacciatamente una donna in mia presenza, si lasciò scappare un indelicato: "Lei sì che dà stimoli!!", lasciando intendere che io invece non ne dessi affatto! Poi, periodicamente (a cadenza biennale, dicevo io), si prendeva delle infatuazioni pazzesche ed ogni volta gli sembrava di ravvedere in esse "l'amore con la A maiuscola"... Ed io chi ero? La donna di servizio che lavava, stirava, cucinava e allevava i figli?... Cos'ero??? Diceva di essersi innamorato della mia intelligenza, quasi fossi un computer... Ma io mi sentivo molto peggio di così... Un computer almeno è utile e lo usi... Invece io mi sentivo un soprammobile... Facevo parte del suo arredo. Ma che utilità ha un soprammobile? Sta lì: prende polvere e basta... Cos'ero? "Sesso senza amore", mi rispose una volta (scherzando, disse!)... Seh, come no! Stendiamo un velo pietoso, su quel sesso, che è meglio!  E poi mentiva in continuazione... Praticamente su tutto, anche quando non era affatto necessario... Il suo fare  circospetto e ambiguo, unito alla sua tendenza alla mistificazione e all'affabulazione, "qualità" con cui dava vita ad invenzioni fantastiche, senza capo nè coda, tanto assurde quanto ridicole, erano un continuo insulto alla mia intelligenza. E pian piano mi rendevano sempre più sospettosa e diffidente. Dubitavo di tutti, dubitavo di tutto, anche delle mie stesse facoltà, fino a convincermi che non funzionassero! Più volte, spinta da questi suoi comportamenti così strani, gli avevo consigliato di rivolgersi ad uno psicologo, per un aiuto terapeutico, ma lui puntualmente mi rispondeva: "Vacci tu dallo psicologo! IO non ne ho bisogno; TU invece sì!"... La cosa peggiore, in tutto questo, era che non mi sentivo neanche libera e padrona di sfogare il mio dolore: se piangevo, o ne parlavo, ero "patetica"; se mi arrabbiavo e urlavo, ero "aggressiva"; se tentavo in un qualsiasi modo di mettere un freno alle sue azioni eversive, ero "cattiva"... Credo che molte delle cose che mi attribuiva fossero sue proiezioni, ma allora non lo capivo e gli facevo da schermo...  e pian piano io e lo schermo diventammo un tutt'uno, sebbene dentro di me sentissi chiaramente di non essere così... Ma ero confusa e mi sentivo sola e "senza rete", in quella relazione, non potendo contare sull'appoggio e la protezione di chicchessia... E così vi rimasi quasi vent'anni, lì dentro, (vent'anni, vi rendete conto?), pur andando in caduta libera... Non a caso ho usato il termine perfusione, all'inizio di questo post. Sapete? Alcune persone hanno abilità manipolative  straordinarie e, come quei "mescolatori" di carta vince carta perde,  cambiano la realtà sotto i vostri stessi occhi, senza farsene neanche accorgere. Così, goccia a goccia, instillano dentro di voi idee e convinzioni sbagliate. Signori questo è plagio e, secondo me, andrebbe considerato e punito come un qualsiasi altro crimine contro l'Umanità! Eh sì perché, spiegatemi: che differenza c'è tra l'uccidere un individuo e zittire la sua anima, strappargli il cuore pezzettino dopo pezzettino,  mandargli in poltiglia il cervello,  tanto da fare di quell'individuo un morto vivente?? Tutto questo è di una violenza inaudita! Ed è pure la peggiore che esista, perché subdola e non immediatamente riconoscibile! Mi spiego meglio: se puta caso vedete una mano che si alza verso di voi, capite immediatamente che sta per colpirvi e sicuramente tentate di opporvi in un modo qualsiasi, che sia reagire o proteggervi o scappare. Ma con la violenza psicologica è ben diverso; quando la riconoscete è già troppo tardi: ha fatto già danni! Fu quello che accadde a me. Alla fine mi ritrovai senza uno straccio di certezza... Me le aveva portate via tutte... Forse gli servivano perché non ne aveva di sue e non sapeva neppure bene chi fosse. Astemio/bevente; ateo/credente; licenziato /stipendiato, fluttuava come se niente fosse tra contrasti inconciliabili. Per non parlare  poi delle sue scorribande in chat, in cui era una volta un commerciante di gioielli, un'altra volta un famoso senologo. e così via.. Quando gli facevo notare che questo comportamento era alquanto strano, mi rispondeva: "Embé?? Guarda che è NORMALE eh?! Fanno tutti così!". Beh, io questo non lo trovo affatto normale! Credo piuttosto che ognuno SCELGA se farlo o no e il fatto che alcuni lo facciano, non significa che ci si debba obbligatoriamente uniformare! Eppure dai suoi discorsi sembrava che l'unica anormale fossi io. Evvai, altra distorsione! Ma alla fine ne avevo ricevuti così tanti, di messaggi distorti! Uno in più cosa volete che sia? Eccavoli! Se hai un centesimo non hai niente, ma se ne hai un milione di milioni fa una bella differenza, no? E per di più, a portarseli dietro, pesano! E così alla fine quella ME che stava con lui, a furia di dai e dai, si era convinta di essere brutta, cattiva, aggressiva, stupida, pazza, indesiderabile, indegna d'amore e immeritevole sotto tutti i punti di vista... Quella ME si era convinta di non saper nè parlare nè ascoltare, di non saper trasmettere nè emozioni nè altro... Quella ME era convinta di sbagliare sempre... Anzi no, peggio: di ESSERE completamente SBAGLIATA...

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5 Ottobre 2008

Ops!!!... Ti aspettavi forse di trovare una CUFITECA???
Eh no, direi che hai proprio sbagliato indirizzo web!
Qui non c'è nessuna CUFITECA, solo pagine di vita VISSUTA, emozioni, pensieri e sensazioni, musica e, qualche volta, anche poesia... E c'è interazione col prossimo, confronto, scambi di idee e di vedute... Il tutto nella massima semplicità possibile.
Non amo i fronzoli e, qui dentro come nella vita reale, prediligo l'essere, non l'apparire!... Inoltre non sopporto l'ostentazione, in qualsiasi forma essa venga espressa...
D'altra parte, quando ricevi un regalo, tieni forse la confezione, buttando via il dono?
Io non credo proprio!
Comunque, se non approvi questo mio modo di essere, puoi sempre cliccare su Esplora, in alto a destra...
Chissà che tu non sia più fortunato, trovando al primo colpo la CUFITECA che vai cercando!
Io te lo auguro di cuore e ti ringrazio lo stesso per essere entrato, seppure sbadatamente o per puro caso... Ma quelli che restano, li ringrazio ancor di più, perché mi donano la cosa più preziosa che abbiano: il loro tempo! Ed io non posso che apprezzare :-)

 
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