Creato da teofanes il 10/02/2008
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Operai e deputati

Post n°55 pubblicato il 19 Novembre 2008 da teofanes
 

E' notizia vecchia ma la carenza di amanuensi ci rende necessario fare delle scelte cosicché del caso carlucci-iene non abbiamo potuto parlare subito.

Non abbiamo nessunissima intenzione di commentare l'accaduto quanto le dichiarazioni  successive dell'onorevole Carlucci.

"I deputati sono sottopagati, beati gli operai..."

Ora, teniamo a limitarci ai fatti e i fatti dicono che un deputato, al netto delle ritenute, del vitalizio, della sanità integrativa, etc., prende mensilmente ca. 14. 787, 59 Euro per lavorare una meida di tre/quattro giorni la settimana. Più o meno  quanto un operaio guadagna in un anno. Quindi prende, in pratica, dodici volte lo stipendio di un operaio o di un impiegato statale che lavorano 36, 38 o 40 ore settimanali. E' vero che spesso il loro lavoro si protrae anche per dodici ore giornaliere ma ci assicura un nostro collaboratore che lui stesso lavora dodici ore giornaliere ma non arriva a 1.500 euro mensili e pure il suo lavoro è di quelli che viene svolto spesso anche a casa nel dopocena e nei festivi.

La sparata dell'onorevole in questione non è solo ridicola, è semplicemente vergognosa, anche perché sa benissimo che, nel caso non venisse rieletta il vitalizio accumulato le permetterebbe di vivere tranquillamente senza lavorare per il resto dei suoi giorni e con una pensione ben superiore alla media degli operai.

Capite perché abbiamo passato mesi a pregarvi di non votare nessuno??

vedi stipendi deputati

 
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a a a cercasi imbianchini

Post n°54 pubblicato il 18 Novembre 2008 da teofanes

La redazione di InBianco cerca collaboratori e nuovi membri del blog.

Se condividete le nostre convinzioni contattateci e scrivete anche voi sulle pagine di Inbianco permettendoci di commentare ancora più puntualmente la situazione politica italiana.

Vi aspettiamo.

 
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Cosa è la sinistra?

Post n°53 pubblicato il 17 Novembre 2008 da teofanes
 

In una vecchia canzone Gaber si domandava, in modo che io trovavo fondamentalmente ironico e non tanto critico degli ideali in sé stessi, in cosa consistesse in realtà la differenza tra sinistra e destra: cosa potesse essere definito propriamente di sinistra e cosa di destra.

Nel momento politico attuale la risposta è quella stessa che si dava gaber: non c'é differenza alcuna, o meglio, c'é solo perché la sinistra non esiste più.

Oggi come oggi non vediamo differenze. Ci sono due schieramenti che ugualmente si proclamano liberali, democratici e populisti e che criticano comumque l'operato dell'altro lato anche se simile, o del tutto coincidente, con il proprio.

Eppure crediamo che in Italia ci sarebbe proprio bisogno di una sinistra vera.

Di più, noi siamo profondamente convinti che ci sia bisogno di un partito che incarni di nuovo gli ideali socialisti e comunisti ricomponendo lo scisma avvenuto e dando un appoggio coerente alle fasce più svantaggiate della società. Un partito che si spogli di tutte le superfetazioni che erano nate sui vecchi pci e psi, che faccia a meno degli atteggiamenti postsessantottini, che faccia della protesta una vera occasione di crescita e non un momento folkloristico assimilabile alla sagra della pastasciutta, che non si opponga per partito preso ma solo seguendo le proprie priorità.

In sostanza come dovrebbe essere?

1- sicuramente non dovrebbe essere una casta di politici di carriera.

 Ogni partecipazione alla vita parlamentare dovrebbe essere limitata a massimo due legislature. I compensi dei suoi parlamentari dovrebbero essere limitati alla copertura delle spese ed alla sostituzione del salario precedente. Nessuno dei suoi candidati dovrebbero provenire dal mondo dell'amministrazione industriale o imprenditoriale in modo che non possano avere vantaggi dalla loro elezione.

2- dovrebbe essere pacifista

se l'Italia rifiuta la guerra come forma di regolazione dei contrasti tra le nazioni dovrebbe chiedere che l'esercito fosse disciolto. Le false missioni di pace devono essere abolite sostituendole con missioni di aiuto civili poste sotto la direzione della previdenza civile.

3- dovrebbe essere laico

non anticlericale, ma laico: le questioni religiose devono essere tenute fuori dalla sfera della politica. Ognuno ha il diritto di seguire le proprie idee ma non può tentare di ricattare l'opinione pubblica con atavici sensi di colpa originati da una sbagliata educazione religiosa

4- dovrebbe essere socialista

avendo soprattutto cura di risolvere i problemi di reddito degli italiani, controllando per primo gli sprechi e proponendo una tassazione veramente proporzionale. I più fortunati dovrebbero fornire il reddito per i meno fortunati e non viceversa. Dovrebbe quindi chiedere di imporre  aliquote mobili molto più realiste. Dovrebbe chiedere la ristatalizzazione, in quanto a direzione, dei servizi essenziali, proponendo però un'amministrazione aziendale di ispirazione privata con controlli serratissimi degli sprechi, tramite una rersponsabilizzazione diretta dei massimi dirigenti.

5- dovrebbe reintrodurre la meritocrazia in ogni funzione ma soprattutto nella scuola

non serve assolutamente a nulla avere migliaia di laureati in lkettere o matematica che poi restano disoccupati, o studenti che in dieci anni hanno dato solo tre esami. Ci si batta perché l'università favorisca solo i migliori e tra loro in particolare quelli indigenti. Se uno è abbastanza ricco da dare un esame all'anno prendendo solo 18 e comnunque facendosi mantenere, che paghi il triplo di quanto paga ora. Di contro siano create vere e proprie scuole dia vvaimento al alvoro e campagne di informazione volte alla rivalutazione del lavoro manuale. Allo stesso modo nell'amministrazione deve essere agevolato chi lavora di più e meglioabolendo 0gni graduatoria di anzianità e controllando severamente l'operato di tutti.

continua....

 
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Cosa ci aspettiamo da Obama?

Post n°52 pubblicato il 11 Novembre 2008 da teofanes
 

In questo nostro blog abbiamo per ora soltanto ospitato lancinanti appelli e riflessioni non meno sofferte riguardanti la nostra povera situazione politica interna. Mai, se si eccettua un piccolo, timido, accenno al Vaticano, abbiamo rivolto lo sguardo fuori, all'esterno, alla politica mondiale.

In questo caso vorremmo però fermare un paio di opinioni sulla grande kermesse elettorale da poco andata in scena e felicemente conclusa negli stati uniti.

Una prima riflessione è questa e non prendeteci per qualunquisti : il sistema elettorale americano ed il suo funzionamento e, più in particolare, tutto il grande teatrino politico che lo contorna e lo pervade, è quanto di più lontano possiamo pensare possa esiustere dalla politica come la vogliamo.

Seconda riflessione: in quel paese si fronteggiano due parti politiche che in realtà si differenziano più per lo stile e le tradizioni familiari che per i programmi politici. In realtà quello è lo spettro, l'incubo, il futuro pernicioso e catastrofico che non vorremmo mai si realizzasse anche nel nostro paese sulle teste dei nostri figli e che si può sintetizzare in una frase sentita in una soap di molti anni fa:"voto repubblicano perché mio padre votava repubblicano e suo padre votava repubblicano". Il programma non va letto perché uguale.

Terza riflessione: siete sicuri che con Obama le grandi lobby commerciali e del petrolio e le loro propaggini militari saranno estromesse o almeno emarginate dal governo degli stati uniti e, quindi, della politica internazionale? noi assolutamente no, se barak non vuole durare meno di kennedy.

Per concludere e per dare un senso al titolo:

Caro Barak,

per febbraio desidererei tanto che:

-ti ritirassi dall'Irak;

-smobilitassi Guantanamo;

-smobilitassi le basi in Italia ed in Europa;

-controfirmassi le risoluzioni riguardanti le politiche ambientali;

-denunciassi una volta per tutte le colpe della cia e la chiudessi;

-aprissi al pubblico questa benedetta area 51....

grazie, baci

 
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Umoristi deficienti e contestatori

Post n°51 pubblicato il 10 Novembre 2008 da teofanes
 

Ci rendiamo conto che oramai la nostra presenza su questo nostro spazio è divenuta assai latitante, roba che nemmeno fossimo ricercati, nonostante ciò talvolta sentiamo ancora la necessità di prendere nota di alcune considerazioni che scambiamo tra noi: la redazione è smobilitata ma non soppressa. Lo stupore di certi avvenimenti ci ha certo sopraffatto ma, come ora, certi nuovi avvenimenti ci spingono a scrivere di nuovo perché ancora più stupefacenti..

Ovviamente vogliamo parlare delle battute del premier ma non solo, anche della legge Gelmini. In entrambi i casi lo stupefacente risiede nel fatto che... accidenti... forse siamo di centro destra e non ce l'eravamo accorti!!! Abbiamo avuto un momento di sbandamento d'identità politica e non solo, qualcuno di noi è corso allo specchio per vedere se iniziava a somigliare a Flavia Vento...

Per quanto riguarda il primo argomento:

OK il presidente del consiglio ha fatto una battutaccia ma non ci pare assolutamente il caso di avviare tutto il teatrino che è seguito: certo lui poi ha etichettato come deficienti chi non capisce ma questo fa parte del suo carattere.

Il fatto è che la battuta, per quanto infelice, era proprio solo una battutaccia di quelle da Bar dello sport, di quelle alle quali non ridi neppure tanto è scontata (come dare del figurino a qualche direttore di giornale). Certo si può dire che dal premier di un paese come il nostro ci si può attendere un eloquio più profondo di quello di un qualsiasi frequentatore delle pubbliche mescite ed un'analisi politica ugualmente più puntuale, ma l'aria che tira è questa nel nostro paese, signori: l'educazione e la raffinatezza sono ai minimi storici e quindi è inutile sosprenderci. Ma da qui a dire che Berlusconi dovrebbe scusarsi ufficialmente mi pare un pò eccessivo...

Secondo fatto:

sinceramente non abbiamo assolutamente capito cosa c'é da protestare per la legge gelmini quando, a leggerla bene, non tocca nessuno dei punti contestati. Per quanbto riguarda il maestro unico, non lo impone ma da l'opportunità ai dirigenti d'istituto di attuarlo o meno; per quanto riguarda i libri validi per cinque anni, rispetta quanto già sostenuto dal precedente ministro; per quanto riguarda i voti decimali ed in condotta, non fa che rispondere a quanto da qualche anno invocato dagli stessi presidi e insegnanti; per quanto riguarda i tagli, parla sostanzialmente di contenere i costi in ottemperanza di quanto già stabilito dallo stesso ministro precedente, tal Fioroni (centro sinistra).

Tutto questo per dire che questa opposizione ci ha stancato, anzi ci è venuta a noia. Adesso è perfettamente evidente cosa ha ucciso le sinistre in Italia: la faziosità e la piccineria dei loro capi...

Non si può contestare solo per contestare...

Non si può contestare la maggioranza quando propone esattamente ciò che abbiamo già proposto prima e ci è stato contestato da loro stessi.

Basta soprattutto con questo modo di contestare. Basta con il folklore, con i cortei, con la musica finto rap, con le kefiah, con gli slogan vecchi di decenni, con i ragazzini in prima fila imbeccati da quarantenni o quasi.

E' questo che ha ucciso la sinistra in Italia, ma non lo volete capire??? 

 
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