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Le odiate sangui sughe sono un sduccesso letterario . E' una gara agli insulti ai papponi di stato
Post n°24 pubblicato il 21 Luglio 2011 da indignati_2011
alla fine dei conti, il termine "Casta" è il più dolce attualmente a disposizione. L'insofferenza diffusa verso i privilegi apparentemente irrinunciabili della politica si è solidificata sugli scaffali delle librerie, dando la stura a un genere letterario di grande successo. Inaugurata anni fa dall'omonimo bestseller di Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo - che resiste ancora sotto forma di robuste pile di volumi nei negozi, e pure in supermercati e autogrill, in nuove e ben dettagliate edizioni - la corrente dei volumi che fanno a fette i poterazzi si è via via allargata e, a dirla tutta, anche incattivita, passando dalla semplice denuncia all'apologia di linciaggio. Il bel saggio di Mario Giordano, Sanguisughe (Mondadori), dedicato alle pensioni d'oro e rimasto nelle classifiche dei più venduti per settimane, ha immediatamente figliato degli imitatori. Salvatore Cannavò, collaboratore del Fatto, ha sfornato Altre sanguisughe (Aliberti). Eloquente il sottotitolo: "Parassiti di Stato. Pensionati di lusso". Ma qui rimaniamo ancora nel filone dell'inchiesta ben documentata e - finalmente - a tutto campo, cioè non concentrata esclusivamente contro il Cav. Altro discorso riguarda il corposo novero dei testi che invitano a liberarsi dei politici con metodi spicci. Si tratta di un genere che nasce come propaggine dell'antiberlusconismo letterario, con l'unica variante di allargare lo spettro dell'astio anche alla sinistra. A pamphlettini come Indignatevi! e Impegnatevi! del vegliardo francese Stéphane Hessel, tutti tesi a demonizzare la destra europea e mondiale, hanno fatto seguito le variazioni italiane sul tema (ad esempio Ribelliamoci di Luciana Castellina). (........ ) Queste primizie si sono mescolate ai testi di derivazione grillina, sempre molto venduti (tra i più recenti: A riveder le stelle. Come seppellire i partiti e tirar fuori l'Italia dal pantano e Tutte le battaglie di Beppe Grillo). Il prodotto definitivo, dunque, è Insultiamoli!, piccolo manuale firmato da Carla Ferguson Barberini e pubblicato da Aliberti. In questo caso lo sfanculamento è finalmente bipartisan. Ci sono insulti personalizzati per ogni politico. In un capitolo si spiega come sbertucciare Daniela Santanchè e Renato Brunetta, piuttosto che Sandro Bondi o "il trio monnezza dell'eterna opposizione" Veltroni-Prodi-Bersani. Per Oliviero Diliberto si consiglia l’appellativo "infame", Francesco Storace meriterebbe un bel "cornuto". Daniele Capezzone è servito con "zecca", Casini con "mentecatto". A Nichi Vendola, maestro di fumisterie poetiche, è riservato un molto prosaico "merda". Liquidato con una citazione Francesco Rutelli, che negli anni '80 partecipava a una trasmissione sulla tv locale Canale 66. Tema: il buco nell'ozono. Telefonata di uno spettatore: "Buonasera, mi chiamo Vincenzo Eco. Per quanto riguarda il problema del buco dell’ozono, vorrei dire che io preferisco il buco del culo!". Fin qui, la carta stampata. Ma se il clima si evolve di questo passo, immaginiamo che presto, invece dei libri, gli italiani preferiranno la raccolta di monete della Fabbri editori. Meno costosa e più pratica da lanciare. |
Inviato da: enrico_masala
il 09/10/2013 alle 10:31
Inviato da: arteficius
il 19/08/2013 alle 15:48
Inviato da: ildisgustato
il 30/07/2011 alle 15:45
Inviato da: italianovero4
il 27/07/2011 alle 16:54
Inviato da: italianovero4
il 27/07/2011 alle 16:49