Post n°1188 pubblicato il 24 Marzo 2017 da several1
Agata, dimmi, il tuo cuore fugge a volte lontano dal nero oceano dell’immonda città verso altro mare dove lo splendore brilla blu, chiaro, profondo come la verginità? Agata, dimmi, il tuo cuore fugge a volte?
Il mare, il vasto mare consola le nostre pene! Che demone diede al mare, rauco cantante che l’organo infinito del brontolio dei venti accompagna, la funzione sublime di cullarci? Il mare, il vasto mare consola le nostre pene!
Portami via, treno, portami via, nave! Lontano! Qui c’è del fango formato dai nostri pianti! – è vero che certe volte il triste cuore di Agata dice: lontano dai rimorsi, dai crimini, dai dolori portami via, treno, portami via, nave?
Come sei distante, paradiso odoroso, dove c’è gioia e amore sotto un limpido azzurro, dove ciò che si ama è degno di essere amato, dove il cuore si annega nel piacere puro! Come sei distante, paradiso odoroso!