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attualità, politica, cultura

 

 
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Il teorema dei poteri forti contro l'Italia

Post n°1105 pubblicato il 13 Giugno 2015 da r.capodimonte2009

TERZA E ULTIMA PARTE

Il tempo stringe: i “poteri” che dominano in America hanno già “sfiduciato” Barach Obama, perché ha creato solo confusione e ha contribuito a squilibrare tutto lo scacchiere Estremo e Medio Orientale, lasciando mano libera ai complottisti della Cia, inimicandosi soprattutto Israele, e quindi scontentando le famiglie ebraiche newyorkesi e la B’nai Brith, riavviciando l’Iran, visto che è l’unico bastione “religioso” che si oppone all’Isis, ma mettendo in gravi ambasce Tel Aviv. In Europa ha condotto in modo “bambinesco” la crisi ucraina, lasciando mano libera alla Russia e poi facendo muro quando non ce n’era alcun bisogno, allertando gli interessi tedeschi, creando vaste simpatia per Putin in tutti i movimenti antagonisti euroscettici. In politica interna, le sue bordate “sociali” hanno causato solo caos, riaccendendo la rivolta dei ghetti, con il suo apparato militarista di polizia, tuttora intriso di razzismo, andando a perdere elezioni strategiche, che di sicuro condizioneranno l’elezione di un altro democratico.

Ma il punto non è questo: il punto è “guadagnare tempo”, da qui al 2016, quando sarà eletto un nuovo Presidente, che, questa volta i “potentati” tenteranno di scegliere con maggior cura. Intanto però la situazione europea peggiora di giorno in giorno: se la crisi greca dovesse sfociare nell’uscita dall’euro, lo scossone arriverebbe fino a Wall Street, la quale è da capo piena zeppa di titoli “tossici e derivati” e da una massa cartacea che non resisterebbe all’urto, anche se, scaricabile, sull’Europa, la quale è lì proprio per riceverlo, come nel 2008, visto che l’euro, privo com’è di ogni tipo di difesa e prospettiva, senza neppure una banca di emissione sovrana, è stato creato dall’alta finanza soprattutto per sostenere il dollaro; ma per far questo distrugge le economie del vecchio continente, ad esclusione di quella che, in realtà, detiene un euro che è ancora marco tedesco a tutti gli effetti! Se a quella greca si accoppiasse, come in questi giorni sostengono i greci (che nei colloqui con la Troika hanno saputo cose di cui noi non siamo informati!), una crisi italiana, allora sarebbe il caos. Perciò i “burattinai” si giocano qui da noi le ultime carte.

Renzi sta perdendo la maggioranza in Parlamento, e l’ha già persa nel Paese: quindi niente elezioni anticipate, che, oggi molti suoi “promoter” gli contestano, avrebbe dovuto indire subito dopo le europee. Allora si opposero gli “sponsor” di Napolitano, convinti che il “mattarellum” avrebbe indebolito la maggioranza. Cosa fare? Utilizzare la “criminalità organizzata”, cioè la “nuova mafia politica” che sta spuntando come funghi velenosi da ogni parte, dando i punti a quella tradizionale: “criminalità” diffusa ormai, latente od operante a tutti i livelli: dall’imprenditoria alle banche, dalla magistratura agli enti locali, dalla Chiesa allo sport, fino ad intaccare la stessa “massoneria”, ormai ridotta a guerra di bande, l’una contro l’altra armata, per grattare il fondo di un barile ormai pieno di falle: questo i “manovratori” non se lo aspettavano, pur consapevoli dell’inaffidabilità totale dei loro confratelli italiani, un tempo assiepati sotto la P2, poi, per uscirne, e riappropriarsi di una verginità impossibile, complici di decine di “omicidi di Stato”, tuttora irrisolti, o risolti con le menzogne. E se il partito di maggioranza e i suoi “picciotti”, dentro e fuori, non ce la fanno più, e le prime teste cadono come pere mezze (la prima che cadrà sarà quella del sindaco di Roma!), ci sono sempre gruppetti di altri “affiliati”, su cui in altri tempi, la “cupola, non avrebbe mai fatto affidamento, perché non solo sono impresentabili, ma anche coinvolti ormai nelle maglie della giustizia in modo irreversibile, ma che siedono ancora in Senato, e possono servire: ci riferiamo agli uomini del confratello Denis Verdini, che uniti agli ultimi confratelli di casa NCD, ex-frequentatori di “cosche”, potranno ancora sorreggere l’esperimento fallito di Matteo Renzi.

Ma ci sono dei ma: alcune “marionette” si sono responsabilizzate e si renderanno indipendenti all’interno del PD; al Quirinale siede un ectoplasma, è vero, ma da quell’apparizione, grigia come il colore che rappresenta, potrebbe scaturire una scintilla di dignità, di uomo e di politico; la situazione, creatasi grazie alla sudditanza di questo Governo di manichini, ha portato la vicenda immigrazione a una rivolta istituzionale che non è destinata a spegnersi, perché ha come premio le elezioni politiche, e, in queste, UN’ALLEANZA, che per il regime e per i suoi garanti, è in una prospettiva terrificante: quella delle due maggiori forze di opposizione, ALDILA’ DI OGNI DIFFERENZA IDEOLOGICA E PRAGMATICA, PUR DI CACCIARE QUESTA GENIA, integrata da altri spezzoni, che ne farebbero MAGGIORANZA ASSOLUTA. Italicum o Mattarellum che sia!

E quali potrebbero essere i primi atti di questa nuova maggioranza governativa?

Esprimere una classe dirigente alternativa, che inizierebbe una vera e propria “purga” in tutte le istituzioni, le rifonderebbe strutturalmente e costituzionalmente; poi andrebbe a Bruxelles a pretendere il cambiamento di rotta, e in caso di diniego, uscirebbe dall’euro; e immediatamente dopo, abbraccerebbe nuove alleanze e promuoverebbe nuovi trattati economici che non significassero “nuove subalternità”, come il TTIP, ad esempio con la Russia; e magari, in politica estera porrebbero le basi perchè in Medio-Oriente si arrivasse alla scorporo dei vecchi Stati, dominati dagli interessi petroliferi delle Sette Sorelle, e si arrivasse alla libertà di fondarne uno nuovo, ottenendo in cambio il rispetto delle regole umanitarie, ma nessuna coercizione occidentalizzante, e porlo accanto a quello già esistente, ognuno dei due confessionalmente diverso, E LASCIARE CHE SI CONFRONTASSERO A VICENDA! Lasciando il Continente Nero e il Medio-Oriente ad una giusta autodeterminazione!

Abbiamo iniziato questo lungo racconto, specificando che non si tratta di “letteratura fantastica”, anche se ci si potrebbe convincere del contrario. E vi abbiamo detto che l’Italia è la pedina su cui poggia il futuro non solo dell’Europa. Una pedina che potrebbe passare di mano, ed essere riaffidata al proprio popolo, per trasformarla in ripresa economica, dignità, libertà e lavoro. Questo dipende solo da noi, perché dall’altra parte i piani di “conquista” stanno fallendo su tutti i fronti, e si lavora, lo abbiamo visto, solo grazie al crimine. Ma, come si sa dalla storia, i popoli, quando vogliono, non temono né il crimine, né la tirannia, né cedono alla corruzione. Altrimenti restano ostaggio dei potenti, che li sfruttano e li impoveriscono, fino a trasformarli in diseredati, clandestini, rifugiati…

Perché una terza via non esiste. (FINE) (ITALIADOC)

 



 

 

 

 
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