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Spulciamo le ultime risonanze governative, che ci bombardano dalla RAI e SKY, sono dati ufficiali dell’audience, con il 60% (40 il Governo+20 il PD) a favore del regime e il 40% tra tutte le opposizioni: e noteremo che, in base alla politica di intervento a favore dei carrozzoni di Stato, con un contentino di 100 milioni da parte di Cassa Depositi e Prestiti, l’Alitalia, appena 9 mesi dopo l’arrivo di Etihad, è già con l’acqua alla gola, tanto da cacciare su due piedi l’ad. Silvano Cassano, una creatura ex-Fiat, infilato dentro la compagnia di bandiera, senza “vicinanza al settore”, ce lo dice il Presidente Montezemolo, cioè “senza esperienza alcuna”, ma liquidandogli qualcosa come 2,4 milioni di buonuscita, nonostante i risultati negativi!

Ci colpisce anche la levata di scudi governativa contro il sindacato dei lavoratori del turismo (gente che percepisce in media 900 € al mese, ad eccezione dei neo-direttori “stranieri” dei musei, che ne percepiscono 10.000!), che si sono riuniti per protestare contro il Ministero che negava loro i soldi del contratto integrativo! Tutti, perfino il sindaco radiocomandato di Roma a vomitare contro questa gente, perché i turisti hanno dovuto aspettare fuori dal Colosseo per tre ore (i cartelli erano stati esposti il giorno prima!), a condannare e a parificare questi dipendenti pubblici, d’ora in poi, alle forze di polizia!!!

Ma troviamo, al contempo, scandaloso che gli stessi sindacati, già saliti all’onore delle cronache per gli stipendi da nababbi che percepiscono, trucchino i loro bilanci (perché non hanno l’obbligo di presentare bilanci consolidati, in quanto “associazioni non riconosciute” in barba al famoso art. 39 della Costituzione!): per il calcolo della serva, tra soldi intascati dai lavoratori e quelli intascati dallo Stato (per i caf), si arriva ad un carico di oltre 2,2 miliardi, ma vengono denunciati, ahimè, solo 68 milioni! Cosa aspetta il Governo a ritirare almeno i suoi 19,4 milioni, visto che ai sindacati non servono?

La domanda è: tutto questo denaro dove va a finire?

Ultime notizie dal “fronte immigrazione”: mentre una massa ormai incontrollabile sta spingendo sul nostro confine orientale, dopo l’accordo di respingimento totale attuato da Slovenia, Croazia e Ungheria, e si precipiterà su Gorizia  da un momento all’altro, grazie all’incapacità cronica di reazione del nostro Governo, veniamo a sapere che in Siria, la Russia ha dispiegato una ventina di campi profughi, dove i rifugiati, tutti in zone sicure, ricevono assistenza piena, trasformando ormai, di fatto, gli esuli in immigrati clandestini; e questo è tanto vero che Austria e Germania ne hanno bloccato il flusso! A questo punto sarebbe da chiedersi che fare dei milioni di disgraziati, ammalati, denutriti, torturati che scappano dall’Africa, e che non vuole nessuno, né riescono a partire, perché privi di risorse! Ma certo, lasciamoli lì a morire (350.000 bambini l’anno!), perché all’Europa interessa solo dare addosso all’Ungheria, scegliere quelli scolarizzati, o ad acclamare il Papa, perché obbliga le diocesi ad ospitare un pugno di famiglie, “esclusivamente cristiane”!

Infine come non ammirare la costanza di questa “eroina” politica, questa “Giovanna d’Arco piddina”, che sta lottando con unghie e con denti contro le opposizioni “fasciste” che tentano di bloccare la sua “riforma senatoria”, che sembra scritta da un bambino delle elementari; ma che serve al suo “compagno di merende” premier, a restare attaccato alla poltrona fino al 2018!

Ci riferiamo alla signorina Maria Elena Boschi, la quale non passa giorno che, nei suoi tweet, facebook e altri canali mediatici, tenta di fare il lavaggio del cervello ai suoi, perché non lascino che Grillo vada al potere con Salvini (sic!), dopo la caduta di Renzi! Una castroneria grossa come una casa, che fa parte dello stile menzognero da “monica falsa” che la ragazza sa assumere molto bene, quando ha paura, perché in Italia di elezioni anticipate non se ne parla proprio, né ci pensa l’unico che dovrebbe deciderle, Mattarella. E’ l’onta che teme la pulzella d’Orleans, e come quella, è disposta a sacrificarsi sul rogo per il suo “amato” sponsor; che ormai è  Dio, così, come lo rappresentano le vignette dell’Unità!

Per il resto tutto come al solito, tra le idiozie pronunciate ancora una volta da Poletti, e il duello a suon di buffonate tra il premier, che promette l’abbassamento delle tasse, e il ministro Padoan che lo smentisce. Un teatrino che ormai non fa più nemmeno ridere, ma provoca solo una gran pena. (R.S.)