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Creato da: r.capodimonte2009 il 13/10/2009
attualità, politica, cultura

 

 
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La "mano armata" dei giudici di regime contro il M5S. è ora di dire basta!

Post n°1413 pubblicato il 09 Settembre 2016 da r.capodimonte2009
 

Da dove è spuntato l’avviso di garanzia contro il dr. Raffaele De Dominicis, neo assessore al bilancio del Comune di Roma, ed ex-integerrimo giudice della Corte dei Conti? Direttamente dai poteri forti, dell’alta finanza e della massoneria. No, non si tratta del solito complottismo da quattro soldi, ma della pura verità, a cui i soliti giudici “collaterali” si sono subito ossequiati, dopo aver ricevuto ordini nelle logge che frequentano, assieme agli amici di Monti, Napolitano e Serra! Guarda caso, De Dominicis fu l’unico magistrato “coraggioso” che in pieno “regime” di caccia alle streghe, osò investigare sulle agenzie di rating, colpevoli, secondo lui, di operare a bella posta, parallelamente allo spread manovrato dalla Bundesbank, gli speculatori di Wall Street, avallati dalle telefonate di Obama al Capo dello Stato, decisi ormai a sostenere Mario Monti, perché desse il colpo di grazia all’Italia (che da allora non si è più ripresa!), per danneggiare l’economia del Paese. Famosa la sua intervista, al Corriere della Sera, in cui dimostrò che il suo intervento fosse poi la causa del raffreddamento della speculazione contro il nostro Paese, appunto costruita artificialmente da certi poteri. Una carriera alla luce del sole, da giugno, dopo il pensionamento, ha iniziato consulenze legali su certi anacronismi relativi al commercio estero (dove indagare sarebbe d’obbligo!), ed ora indagato “misteriosamente” per abuso d’ufficio (non si sa quanti anni fa!), il giorno stesso, guarda caso, in cui la Raggi sta mettendo ordine all’attacco multimediale del PD.

E’ la solita manfrina che il potere giudiziario, formato da magistrati inappellabili e inattaccabili, le cui carriere si sviluppano, appunto, nei concili segreti delle stanze del potere, utilizza per favorirne l’impatto tirannico: è così da che mondo e mondo. Mai si videro magistrati sulle barricate di una rivoluzione!

Potere giudiziario, che, in Italia, si inventa reati utilizzando cavilli rinvenuti tra le righe di articoli di un Codice che compie quest’anno, 90 anni, e che fu commisurato, ad una dittatura. Mai fu più utile al nuovo regime che sta sorgendo, guidato appunto, da certe forse sistemiche, lasciarlo immutato!

Ormai la lezione di Roma l’abbiamo capita tutti, ma il tentativo è quello di bruciare ogni candidato, inventandogli e scatenandogli contro falsità e bugie. Con la Muraro non ci sono ancora riusciti (anche se c’è un gran via vai di carabinieri che entrano ed escono dall’inchiesta a suo carico). Ma lasciamoli lavorare, questi profanatori della “legge uguale per tutti”!

Nel frattempo i giudici milanesi, così come quelli di Siena fecero con l’omicidio di David Rossi e gli scandali del MPS, e quelli di Firenze coi fascicoli in cui si trattava della corruzione della famiglia Renzi, e quelli di Arezzo, che hanno adottato le stesse misure per gli atti corruttivi della famiglia Boschi, di fronte allo “scandalo” di un neo-sindaco che ha mentito soudoratamente per mesi, sulle sue stesse dichiarazioni fiscali (e anche qui la GdF non si è minimamente spostata di un millimetro!), per non parlare di come ha gestito l’Expo, l’hanno tranquillamente archiviato, dopo che il gip aveva avviato un’inchiesta contro di lui.

Finchè non si alzeranno finalmente le barricate contro questa genia, che si sta, da capo, impadronendo della cosa pubblica ILLEGALMENTE E INCOSITUZIONALMENTE, il Paese resta a rischio dittatura: naturalmente parliamo di barricate vere, quando il popolo finalmente capirà che si tratta di una guerra sordida, che questi personaggi “togati” hanno dichiarato contro chi vuole portare il Paese, da capo, alla libertà e alla democrazia!

Un altro esempio nefasto di quel che sta accadendo, silenziosamente, è la definitiva presa d’atto di uno “stato di polizia”, che Pier Paolo Pasolini aveva previsto tanti anni fa: la guerra dichiarata tra poveri, di cui il regime si serve per soffocare le libertà. Poveri, coloro che agitano i vessilli della disoccupazione, delle ingiustizie, della fame, contro altri poveri, che per viltà si sono vestiti di un’uniforme da pubblico ufficiale o da gabelliere medioevale! Sta accadendo ormai che questi mercenari, agli ordini del potere mistificatorio e trasformista, che domina la Repubblica con la corruzione, sia essa finanziaria che morale, ormai scenda in campo, non più per difendere le “alte” cariche dello Stato, da manifestazioni di protesta e da contestazioni, manganellando o costituendo innumerevoli scorte spesso umilianti; ma da ieri, quando abbiamo visto i carabinieri e la polizia, circondare le Feste dell’Unità, cioè i teatrini dove un segretario di partito (che non è premier, ma politico a tutti gli effetti), per impedire ai cortei del “no” di intervenire, e protestare per la fine della democrazia anche interna a quel partito. Da qui deriva l’amara verità che questo partito, il PD, è diventato un partito di Stato, equiparabile al partito comunista sovietico o al partito nazionale fascista. Nulla di più, nulla di meno!

E questi poliziotti di regime, altro non sono che vergognosi imitatori di una milizia per la sicurezza nazionale! Cos’altro possiamo aggiungere? (ST.JUST)

 

 

 

 

 

 

 
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