Spazio musicaLargo alla musica e agli artisti locali: recensioni, idee, considerazioni |
PREMESSA
Mi chiamo Rain, ho 23 anni e sono da 5 anni il chitarrista e cantante scream/melodico di un gruppo chiamato Anomal Essence.
Ho deciso di creare questa rubrica per dare più spazio ad una realtà erroneamente troppo poco considerata: quella musicale. Essendone parte io stesso, mi rendo conto di come i gruppi locali si trovino a dover lottare contro una scena provinciale disposta a lasciargli uno spazio davvero ridotto.
E' ora di dire basta!
E' giunto il momento di dare più spazio alla fatica, all'impegno e alla bravura dei nostri artisti; ecco perchè, tramite questo piccolo blog, ho deciso di dare il mio contributo occupandomi di recensire i cd dei gruppi locali, di parlare di musica e di tutti i numerosi problemi che le gravitano attorno.
Tengo a precisare, a scanso di equivoci, che non sono qui per giudicare - perchè non sono superiore a nessuno, mi ritengo e sono uguale a voi - ma per ascoltare la vostra arte e darne mostra anche agli altri. Insomma, mi limiterò ad esprimere la mia opinione personale e ovviamente contestabile sui lavori giunti in redazione e più in generale sulla musica.
Ognuno di voi poi può dare il suo contributo inserendo commenti (anche anonimamente - basta lasciare vuoto il campo che richiede l'inserimento della propria e-mail) o scrivendo all'indirizzo e-mail jungle.musica@libero.it .
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Ultimi Commenti
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Anonimo il 28/08/08 alle 16:05 via WEB
ma ki ti credi di essere x poter giudicare qst gruppI??ognuno di loro ha uno stile,ha canzoni,ha modo di essere:perfettamente unici..si vede ke nn sai apprezzare la vera arte della musika rock o anke dll musika romantica...qst canzoni portano emozioni a tn gente...
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SchwarzeR_EngeL il 09/08/08 alle 20:57 via WEB
"ecco la classica persona che sente queste cose ma parla bene."
non ho capito se è un complimento o no... cmq... perchè cavolo siete tutti su anonimo?
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Anonimo il 08/08/08 alle 16:31 via WEB
la + bella di daniele è into deep cmq
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Anonimo il 08/08/08 alle 16:29 via WEB
ecco la classica persona che sente queste cose ma parla bene. dovrestid are un pò del tuoc ervello anche alle tizie di sopra. dal canto mio, io sento quel che è rimasto del grunge. ciao a tutti
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Anonimo il 07/08/08 alle 00:47 via WEB
non c'è molto da dire...l'industria in genere considera la musica come un trancio di carne, qualcosa da vendere insomma.
Come per qualsiasi prodotto, si fanno delle indagini di mercato. In questo caso, si studia quali sono gli interessi dell'adolescente medio dell'occidente industrializzato (il target), e MySpace è sicuramente uno dei luoghi prediletti per tale studio. A quel punto si prendono quattro ragazzini dal viso pulito, li si imbelletta su come "alternativi" e li si bombarda su tutti i media. Non c'entra molto la musica. I Tokio Hotel sono come un detersivo o un salame. Fenomeni del genere dovrebbero essere studiati dal punto di vista del marketing, non da quello artistico. Quest'ultimo aspetto passa semplicemente in secondo piano, e nel caso di gruppi preparati a tavolino da dare in pasto agli adolescenti non esiste per nulla.
Gli sforzi creativi più autentici in genere hanno difficoltà ad entrare nei canali dell'industria in quanto la prospettiva è rovesciata, e sono costretti a muoversi da soli tra sacrifici immensi. Per questo difficilmente li vedrete su MTV. Sono dell'opinione che, come ogni cosa, chi voglia interessarsi di musica debba fare un minimo sforzo ed informarsi. Per cominciare dall'ambito mainstream (cioé quello che è già nei canali dell'industria), chi vuole aprire gli occhi potrebbe cominciare ad ascoltare i Radiohead e leggere su internet che cosa hanno fatto, per esempio. Da lì partire e scavare. La contrapposizione tra mondo indipendente e mainstream non è mai così netta, ma affinare il giudizio critico donerà sicuramente delle perle che ci renderanno un pò più consapevoli perfino di chi siamo e del mondo in cui viviamo.
Carlo
SUB TERRA
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SchwarzeR_EngeL il 06/08/08 alle 22:42 via WEB
aggiungo che concludo pienamente con anonimo (il penultimo sopra il mio commento) alla fine ognuno ascolta quello che vuole, in una canzone non si devono necessariamente stare a vedere quello come suona, quell'altro se è intonato ecc ecc. una canzone può semplicemente piacere, è semplice, e trovo comunque altrettanto ridicolo quanto le ormani famose bimbominkia chi chiama bill o il gruppo froci, checche e merde perchè si presuppone che per dire ciò vi riteniate un po' superiorio rispetto agli altri, Il punto è: se davvero vi ritenete superiori SIATELO. ergo ignorate. In tv cambiate canale, in bibilioteca passate oltre e non sto qui a ripetere cose già dette!
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SchwarzeR_EngeL il 06/08/08 alle 22:32 via WEB
Rain mi ha invitataa visulaizzare questo blog e dirò la mia. Il punto è che hai ragione. Sì! I tokio hotel non sanno suonare, o per lo meno non sono bravi. Direte, però tu li ascolti! Sei una loro fan! Sì. E spiegherò. Un'anno fa ero un'oca, ascoltavo house e neo melodici, praticamente MERDA, altro che tokio hotel!!!! Poi sono usciti loro. Bill non lo sopportavo perchè mi sembrava femmina e mi piaceva il fratello solo esteticamente, informandomi trovavo le loro canzoni orecchiabili e insomma per farla breve sono diventata una loro fan!! I testi delle loro canzoni non sono nulla di speciale ma tuttavia un filo logico lo hanno. Filo logico che il caso ha voluto, seguisse e descrivesse non solo la mia vita ma anche i momenti più belli, insomma quelle canzoni, scritte o non scritte da bill, sceme, banali e scopiazzate erano e sono la descrizione della mia vita. Un pomeriggio, un mio amico, grande fan dei bullet for my valentine (che io non conoscevo) mi inviò in msn una loro canzone e mi piacque tantissimo!
Da quel giorno mi sono informata di più sul genere e adesso posso dire di avere una buona cultura in campo musicale, pur non sapendo suonare alcuno strumento ho capito da sola con i tokio son quel che sono... una band scarsa.. eppure ci sono rimasta affezionata, sono emozioni, incomprensibili da capire per gli altri, difficili da spiegare per me :)
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Anonimo il 06/08/08 alle 20:59 via WEB
high hopes dei pink floyd è una delle più belle canzoni che io abbia mai ascoltato! peccato x i mudvayne e i tool... però rimani sempre uno che WALE!!!!! Splendidooooo by chi sai tu... ^______^
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Anonimo il 05/08/08 alle 14:54 via WEB
guardate cari, che questi sono definiti "di merda" perchè non sanno suonare, e questa non è una opinione, è una cosa oggettiva che sapreste se conosceste un pò di musica! E guarda ilc aso proprio questa gente per la quale tutti stravedoino non dura più di 2-3 anni (massimo) sulle reti di mtv, poi è dimenticata da tutti! come quando esplosero le tatu, o la grande britney spears!
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Anonimo il 05/08/08 alle 14:45 via WEB
Buongiorno. Sono passata per caso di qui ed ho visto questo post. Non per fare polemica ma tu parli di italiano ed usi parolacce nei post, parli di musica ma non consideri la questione ''diversi generi musicali'', parli di gruppi musicali e ti dimentichi dell'opzione democrazia e libertà di espressione. Ovviamente io non sono nessuno per parlare, non sono un'esperta e non ascolto moltissima musica, però mi permetto di dire che ognuno vede, vive e sente la musica a suo modo personale, ci sta che ci sono gruppi stravaganti che tu definisci ''checche e con i capelli piastrati'' ma non capisco perchè partire in quarta con offese a mio dire un pò pesanti. C'è a chi piace e a chi non piace, è molto semplice no? Se su MTV c'è una canzone che ti piace basta cambiare canale ed ugualmente se alla feltrinelli c'è un cd che non ti ispira non lo compri, e questo vale per un libro, un vestito o un cibo. Io credo che ci sia maniera di esprimere tutti quanti i propri gusti ma sempre con rispetto, educazione e cività. Mi scuso se sono stata prolissa, buona giornata, Antonia.
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CONTRO LA DITTATURA RADIOFONICA
Non si pone spesso attenzione sull’importanza delle radio nel veicolare e diffondere musica, eppure queste, pur non avendo più lo sconfinato potere di un tempo, continuano a detenere il coltello dalla parte del manico per ciò che riguarda i gusti della maggioranza delle persone. Al centro commerciale, in un negozio, a volte anche al lavoro, in macchina o in casa ciò che ci martella le orecchie sono i suoni che provengono dalle frequenze radiofoniche. Si sentono le stesse canzoni decine di volte, finchè quasi automaticamente si giunge a conoscerne a memoria il motivo.
Prestando un po’ di attenzione è facilissimo notare come le radio italiane in linea di massima selezionino i brani operando un vero e proprio “razzismo musicale”: un piccolo esempio? L’ossessività con cui vengono proposte canzoni di artisti come ad esempio Laura Pausini o Eros Ramazzotti, e la rarità con cui vengono fatte ascoltare le produzioni di gruppi invece famosi all’estero come Lacuna Coil o Linea 77… ma non solo! Per fare un esempio sugli artisti più gettonati abbiamo utilizzato due esempi italiani, ma forse ho un po’ sbagliato: la quantità di musica italiana che viene messa in onda è assolutamente irrisoria se paragonata a quella straniera. Molte stazioni si giustificano adducendo il pretesto che in Italia manca innovatività o uno stile personale: questa tesi è più che ovviamente falsa… basta pensare a gruppi come Subsonica o Bugo, assolutamente scartati dai programmi radiofonici!
Vi chiedete il perché le radio emarginino alcuni artisti, emancipandone altri? Bè, proviamo a darvi una risposta noi… perché si pensa troppo alla commercialità, all’orecchiabilità! A questo punto viene logico dire: “Le radio DEVONO pensare alle cose commerciali perché sono quelle che piacciono alla massa!”. Bè, a questa tesi sono da ribattere alcuni fatti storici: Elvis Prasely quando ancheggiò per la prima volta in tv era commerciale? Eppure è considerato il re della musica! E i Pink Floyd? Hanno rivoluzionato la musica! E con loro gente del calibro di Jim Morrison, Genesis, Nirvana…
Concludiamo con un augurio: che le radio la smettano con la loro dannata dittatura e inizino a dare spazio a tutti… dovrebbe essere veramente il pubblico a decretare chi merita fama e chi no, selezionando i propri artisti preferiti tra i molti che le radio dovrebbero mettere a disposizione di tutti gli uditori.
Rain, Laura Liguori
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