La biologia marina

Il dattero di mare

Il dattero di mare, Lithophaga lithophaga (Linneo 1758), è un mollusco bivalve appartenente alla famiglia Mytilidae.

Si insedia all'interno di rocce calcaree o conchiglie più grosse corrodendole mediante delle secrezioni acide che secerne da apposite ghiandole. La sua crescita è estremamente lenta, e per raggiungere la lunghezza di 5 cm, sono necessari da 15 ai 35 anni.

Il suo consumo, la detenzione, il commercio e la pesca sono vietati in tutti i paesi dell'Unione Europea ai sensi dell'art.8 del Regolamento (CE) 1967/2006. In Italia, già il DM 16 ottobre 1998 vietava tutte queste attività: … Considerato che gli istituti scientifici incaricati di effettuare studi in materia hanno evidenziato che le attività di pesca della L. lithophaga e del Pholas dactylus (dattero bianco) provoca alterazione ai fondali rocciosi con distruzione di biocenosi;…Infatti le rocce carbonatiche, soprattutto nei primi metri di profondità, sono colonizzate da una grande e variegata comunità di organismi sessili (fissati al substrato) come alghe, spugne, idrozoi, cnidari, molluschi, policheti, crostacei, che vengono asportati dall’azione di pesca dei datterari.

Per non privare i buongustai di questo prodotto e naturalmente per cercare di protergger il più possibile l'ecosistema marino, si stanno tentando diversi progetti di allevamento, in cui i datteri verranno messi a dimorare in appositi blocchi di cemento, la cui distruzione al momento della raccolta non causerà alcun danno ecologico o paesaggistico.

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