Il treno di Berna

Squadre 2011: LAMPRE - ISD (LAM) - ITA

Difficile trovare un neo nella Lampre 2011, o almeno in teoria: diverse le 5 stelle che ho assegnato a questa squadra, anche se non credo nessuno di loro brillerà come dovuto. La montagna il terreno ideale, con Cunego, Scarponi, Niemiec, oltre al già vincente Pietropolli, e ancora Bertagnolli, Marzano, Spilak.. L’elenco, ad un certo punto, mi sembrava non finisse più. Bene, i gregari di lusso ci sono, adesso sarà Cunego a dovermi smentire sul campo, o meglio sulle strade, quando la pendenza andrà ad aumentare. Non vedo in lui il vincitore di questo Giro, con tutti gli scongiuri del caso, anche se la presenza di Scarponi e Niemiec mi fan mettere l’asterisco nell’affermazione appena formulata. Se proprio vogliamo mettere il dito nella piaga, dal roster non si vede alcun candidato al successo nelle classiche sul pavè, mentre nelle corse contro il tempo ci penserà l’ex Miche Niemiec, già citato tra i migliori scalatori del team e che, con questa sua propensione nelle cronometro, potrà vincere sicuramente qualche corsa minore. Tra gli sprinter altra nota stonata: c’è Petacchi, ma per Alejet la via è quella del declino, data l’età e la voglia di successo dei velocisti avversari più giovani. C’è anche Hondo, ma lo scorso anno ha portato a casa solo tre successi, credo non si sposti più di tanto questa stagione. Ammetto, sarò stato critico, ma una formazione che annovera i vari Cunego e Scarponi non può non avere al primo posto tra gli obiettivi la corsa rosa, e perderla sarebbe già una sconfitta. Sul pavè non c’è nessuno, l’unico terreno su cui puntare sono le classiche collinari che, sono sicuro, vedranno Cunego protagonista, se lui lo vorrà. Capitolo giovani e new entry: si è fatta spesa in casa Isd, anche per via degli accordi vari vedi il secondo sponsor di questa squadra. Presi quattro ucraini ma di questi solo Kostyuk merita un certo accenno, grazie alla sua propensione alle volate. Il duo Bertagnolli-Scarponi lo vedremo sicuramente al Giro, non so la squadra come si regoli per Tour e Vuelta. Dalla Footon arriva un buon gregario come Perez Arrieta, mentre la Tudnad ha dato via libera per la cessione di Szeghalmi, una mia incognita. Occhio al trio Balloni, Malori e Ulissi: troppo giovani per dare un giudizio obiettivo, mi sento di sottolineare le buone qualità di Malori nelle cronometro e il buon rendimento di Ulissi quando la pendenza sale.

Alessandro Marcianò