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« GESU' AMA PERCHE' E' ...BEATI NOI SE SAPREMO GUA... »

SEGUIRE GESU' DA' ORIZZONTE ALLA NOSTRA VITA

Post n°926 pubblicato il 22 Maggio 2015 da sebregon

 

  

VII SETTIMANA DI PASQUA – SABATO



Gv 21,20-25


In quel tempo, Pietro si voltò e vide che li seguiva quel discepolo che Gesù amava, colui che nella cena si era chinato sul suo petto e gli aveva domandato: «Signore, chi è che ti tradisce?». Pietro dunque, come lo vide, disse a Gesù: «Signore, che cosa sarà di lui?». Gesù gli rispose: «Se voglio che egli rimanga finché io venga, a te che importa? Tu seguimi». Si diffuse perciò tra i fratelli la voce che quel discepolo non sarebbe morto. Gesù però non gli aveva detto che non sarebbe morto, ma: «Se voglio che egli rimanga finché io venga, a te che importa?».Questi è il discepolo che testimonia queste cose e le ha scritte, e noi sappiamo che la sua testimonianza è vera. Vi sono ancora molte altre cose compiute da Gesù che, se fossero scritte una per una, penso che il mondo stesso non basterebbe a contenere i libri che si dovrebbero scrivere. 


E noi potremmo chiedere al Signore che ne sarà di noi. Forse però è meglio che continui in prima persona chiedendo a Gesù: “ Che ne sarà di me?”. E la sua risposta, parafrasando il senso di quella data a Giovanni, la posso interpretare così: “Non ti interessare al tuo futuro, non perdere tempo ad immaginare ciò che sarà ma seguimi adesso perché il tuo futuro te lo mostrerò passo dopo passo mentre percorri la tua strada assieme a me”. E’ dunque quello del Signore un richiamo ad uscire fuori dalle nostre attese e dal bisogno che abbiamo di progettarci un percorso che ci rassicuri e che sia frutto della nostra abilità a vivere e sopravvivere in questo mondo. Nel ‘seguimi’ così perentorio e totalizzante non c’è spazio per un cammino solitario. Seguire Gesù è seguire la vita ed egli si è meritato davanti ai nostri occhi questa  sequela perché sappiamo che seguirlo significa abbracciare pienamente l’amore del prossimo nella luce dell’unità con il Padre celeste come Gesù ce lo ha testimoniato durante tutta la sua vita. E così possiamo applicare il ‘seguimi’ di Gesù anche quando vorremmo seguire i nostri umori del momento e cioè quando vogliamo ritirarci nel cantuccio dell’irresponsabilità o quando nicchiamo nelle nostre quisquilie che però ci sembrano ondate devastanti che ci gettano nell’impotenza. Ecco il ‘seguimi’ è la possibilità concreta di decentrarci semplicemente facendo un salto nel pieno di Gesù che cancella quella parte del nostro vissuto che ci vuole dolenti, nullafacenti e senza alcuna speranza. Dobbiamo andare oltre noi stessi per uscirne perché ciò che abbiamo totalizzato come ‘noi stessi’ è sola una delle stanze in cui ci capita di dimorare, oltre ve ne sono altre e per visitarle abbiamo una guida e questa è Gesù che non aspetta altro che farcele conoscere.

 

La nostra vita e la Parola

 

Spirito Santo, accendi in noi il desiderio di seguire Gesù oltre noi stessi perché sappiamo che, solo seguendolo, arriveremo al grande porto dove Egli ci attende per le grandi traversate nelle acque di questa meravigliosa vita.

 

Michele Sebregondio

  

 

 

 
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