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IL DIVORZIO UNA PIAGA INSANABILE

Post n°7 pubblicato il 13 Luglio 2009 da maurizio_mezieres
Foto di maurizio_mezieres

 

Sicuramente esistono nel web parecchi post a riguardo, anch’io desidero comunque esprimere la mia opinione ma, soprattutto quello che la Bibbia dice su questo argomento. Inizio col dire che ogni anno in Italia ci sono oltre 50.000 divorzi con tutte le conseguenze che comportano ( figli che non hanno più una base familiare solida, stress per entrambi i coniugi).

Nel libro dei proverbi al capitolo 18 verso  22 troviamo scritto “chi ha trovato moglie ha trovato un bene ed ha ottenuto un favore dal Signore”.

Quindi da ciò notiamo che Dio gradisce il matrimonio e lo benedice rendendolo indissolubile, infatti in genesi capitolo 2 versetto 24 troviamo “perciò l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie ed i due saranno una stessa carne”.

Questo è uno dei punti basilari della Parola e se il credente che ama veramente Dio lo serba nel profondo del suo cuore e lo mette in pratica non darà adito al maligno di intervenire.

Mi spiego meglio, molti si sposano e vanno a vivere con i genitori di uno o dell’altro coniuge, disubbidendo al comandamento di Dio sopra citato.

Qui subentrano incomprensioni, orgoglio, difesa del proprio lato parentale, gelosie, bugie, liti tra suocera e nuora e viceversa, tutte cose che portano ad incomprensione e liti col proprio marito/moglie.

Sapete il matrimonio tra due credenti è stato preso come esempio da Dio per raffigurare la chiesa e Cristo, la sposa e lo sposo.

L’unione sacra tra due persone che si amano fa nascere la chiesa domestica dove la coppia insieme ai propri figli si riunisce per pregare, leggere e riflettere insieme la Parola di Dio ed il diavolo cerca di smontare ciò, con ogni mezzo a propria disposizione, perché spegnendo questo altare domestico scindendo questa chiesa familiare troverà più spazio per porre le proprie idee nella mente dei coniugi.

Un esempio tra tutti lo stancarsi l’uno dell’altro, l’insoddisfazione, il voler provare nuove emozioni, idee che crescono fino a prendere il totale possesso della persona ed ecco il tradimento.

La Bibbia a riguardo dice: “il matrimonio sia tenuto in onore da tutti ed il letto coniugale non sia macchiato di infedeltà, poiché Dio giudicherà i fornicatori e gli adulteri” Ebrei capitolo 13 versetto 4

La parola di Dio è chiara a riguardo e solo stando in stretta comunione con lui insieme alla nostra famiglia possiamo adempierla.

Sapete quando mi sono sposato, non dimenticherò mai le parole dette dal pastore,: il vostro matrimonio è come una corda a due capi, dove il fulcro deve essere sempre Cristo Gesù, cosi solo non si spezzerà mai.

Fratelli e sorelle io ho portato solo alcuni esempi della Parola di Dio, mi fermo qua per non dilungarmi e rendere il post stancante nella lettura, però voglio lasciarvi con alcuni versetti 

Matteo 5:32 "Ma io vi dico, chiunque manda via sua moglie salvo per motivo di fornicazione, la fa diventare adultera e chiunque sposa colei che è mandata via commette adulterio". (stesso per l’uomo ovviamente)

Romani 7:2 " Infatti la donna sposata è legata per legge al marito mentre egli vive, ma se il marito muore è sciolta dalla legge che la legava al marito".

Dio ci benedica tutti insieme e ci circondi  sempre più col suo infinito amore.

 

 

 
 
 

SIGNORE MI HAI ABBANDONATO

Post n°6 pubblicato il 08 Luglio 2009 da maurizio_mezieres
Foto di maurizio_mezieres

Pace a tutti, quante volte vi è capitato nel corso della vostra vita cristiana di pronunciare questa frase: Iddio non mi ascolta, mi ha abbandonato.
Ebbene si, nei momenti di sconforto, quando nel nostro cammino verso la santità ci sono degli ostacoli per noi insormontabili, delle prove dove non vediamo una via d'uscita, quando preghiamo e Dio non ci da una risposta, allora ci lasciamo soggiogare dall'avversario delle anime nostre pronunciando questa frase.
Forse la prova è una malattia personale, o di qualche familiare a noi caro, forse è la condizione economica disastrosa ma ripeto spesse volte il credente pronuncia con la bocca o nella sua mente questa frase: " Dio non ascolta la mia preghiera, mi ha abbandonato"
Questa è una brutta condizione in cui il credente si pone tante domande:
-Perchè Signore permetti questa prova?
-Eppure Signore ho cercato fino ad oggi di sforzarmi nel fare la tua volonta.....
-Non sono mai mancato ai culti per darti la lode e l'adorazione che meriti
-Ho sempre cercato di predicare la tua Parola con la mia vita e con la mia voce
- Hai detto nella tua Parola che non sarete tentati al di sopra delle vostre forze.

Eppure sono qui, solo, senza risposte da parte tua, anzi le cose peggiorano giorno dopo giorno.
Si inizia a disertare la casa dell'Eterno, si rigetta tutto quello che viene detto per conforto, prendendolo come parola umana e non di Dio.
Si inizia a non nutrirsi più del cibo spirituale, che è la santa Parola di Dio
ed in fine si cessa di pregare, di tenere vivo quel rapporto quotidiano e personale con il nostro Signore e Salvatore.
Il nostro corpo spirituale incomincia a dimagrire, non assumendo più acqua e pane Spirituale, fino a raggiungere la cachessia, quindi la morte.
Questa cari fratelli e sorelle è la condizione a cui il diavolo ci vuole condurre, retrocedere alla condizione di larve, condizione in cui eravamo prima di conoscere Gesù.
Il salmo 46: 1-3 dice Dio è per noi un rifugio ed una forz, un aiuto sempre pronto nelle difficoltà, perciò non temiamo se la terra è sconvolta, se i monti si muovono in mezzo al mare, se le sue acque rumoreggiano, schiumano e si gonfiano facendo tremare i monti.
Queste parole hanno prodotto in me per primo una forza ed una pace interiore che il mondo non può capire, sono state parole che L'Eterno ha rivolto al mio cuore, parole che mi hanno ricordatoo i primi giorni in cui Gesù si è manifestato nella mia vita, parole che mi hanno ricordato che Gesù è sempre nel mio cuore ed ogni cosa che avviene nella mia vita è per uno scopo ben preciso, quello di farmi crescere, maturare in questo cammino che porta al cielo.
Fratelli, ricordiamoci di Giobbe e di quello che ha dovuto patire e sopportare, eppure è rimasto fermo e fedele al suo Dio.
Quando noi ci rivolgiamo alla sana e Santa Parola di Dio essa ci parla, lo Spirito santo ci ricorda quello che Dio ha fatto per noi, ci riconcilia col Padre, ci fa sentire dentro il nostro cuore che NON SIAMO SOLI Dio è con noi.
Qualunque sia la tua prova fratello, qualunque sia la tua angoscia sorella, ricordati di quello che ha sofferto Gesù sula croce per te e per me, ingiustamente crocifisso su quel legno.
Qualquno dirà è facile parlare quando non si hanno probblemi, è faciele scrivere belle parole quando si vive nella prosperità, vi posso assicurare che tutto quello che ho scritto l'ho sperimentato ed ancora lo vivo quotidianamente, ma vi posso assicurare che la pace di Gesù è radicata e ben conservata nel mio cuore e la prova diventa un piccolo fardello che pian piano continuo a portare.
Dio vi benedica, andiamo avanti lodando e benediciendotutti insieme il nome di Gesù.
Concludo con le parole di un cantico scritto da un caro fratello che dicono cosi: lodare Dio quando le cose ti vanno bene che buono è lodare Dio quando nella vita non hai probblemi è cosa buona.
Però io ti lodo anche col cuore affranto e lo Spirito Santo si manifesta dentro di me.

Lodiamolo col cuore sopratutto nella distretta più profonda, piangiamo davanti a lui, apriamo tutto il nostro cuore e vedrete come qualunque mare tempestoso, burrascoso diventerà calmo e sereno.
Dio ci benedica

 
 
 

Quale natale hai festeggiato quest'anno?

Post n°5 pubblicato il 26 Dicembre 2008 da maurizio_mezieres
 
Foto di maurizio_mezieres


Ogni anno, il 25 Dicembre, si ricorda la nascita del nostro Signore
e Salvatore Gesù Cristo. Tale commemorazione, oltre ad avere un
significato religioso è accompagnata da molto e vario folklore, come la
consuetudine di riunirsi in famiglia per consumare abbondanti “pranzi e
cene natalizie”, scambiarsi dei doni, addobbare l’albero di Natale,
allestire il presepe, giocare a carte, a tombola e, per i più
“mondani”, ballare e far tardi la sera.

Questa stagione viene
attesa da tutti: credenti e non credenti, consumatori e commercianti e,
praticamente, volenti o nolenti, tutti ne siamo più o meno coinvolti.

Così, anche tu, quest’anno festeggerai il Natale. Ma quale Natale festeggerai?




Il Natale dei pagani

Prima
ancora che il 25 Dicembre si ricordasse la nascita del Signore Gesù
Cristo, questa data era occupata da una ricorrenza molto importante nel
calendario pagano dell’antica Roma. Si trattava del giorno culminante
di una festa che cominciava il giorno 17 e si protraeva fino al 24
Dicembre, che aveva il nome di Saturnalia (I Saturnali) e
veniva celebrata in onore del dio Saturno. Nel corso di quei giorni si
addobbavano le porte delle case con foglie verdi, ci si ubriacava, si
faceva baldoria, ci si abbandonava ad altri abusi e si scambiavano dei
doni. In conclusione, il 25 Dicembre si celebrava “la nascita del Sole
invincibile” poiché, dopo il solstizio d’inverno (il giorno più corto
dell’anno che cade il 21 Dicembre), il periodo di luce comincia a
crescere nuovamente e le notti si fanno sempre più brevi.

Tali
feste, alle quali mai si associarono i cristiani dei primi tre secoli
(d.C.), durarono fino a quando il paganesimo riuscì a sopravvivere come
religione in un Impero dove il cristianesimo si diffondeva sempre
maggiormente. Quando i pagani vennero OBBLIGATI a divenire cristiani,
tali festeggiamenti e consuetudini non furono soppresse ma “convertite”
mutando più che la sostanza, solo i nomi delle cose e le divinità
tributate dell’onore. Così, gli eccessi e il folklore dei Saturnalia rimasero
ma il 25 Dicembre, al posto della nascita del Sole, si ricordò la
nascita di Gesù Cristo, ricorrendo anche a metafore bibliche (Il sole
della Giustizia, Malachia 4:2; la luce del mondo, Giovanni 9:5).
Tuttavia, esistono prove storiche che attestano che, almeno fino
all’anno 375 d.C., la chiesa cristiana non celebrò mai la nascita del
Signore Gesù Cristo il 25 Dicembre.

Nel corso dei secoli si aggiunsero altre innovazioni, come:

Il presepe,
che alcuni vorrebbero attribuire all’iniziativa di Francesco d’Assisi
(XIII sec.), raccoglie molte tradizioni extrabibliche (i Magi erano
veramente tre? Trovarono Gesù nella mangiatoria? Cerca di rispondere
con la Bibbia a queste domande) ed è una “drammatizzazione” fuorviante
dell’autentico valore della natività di Cristo e, spesso, quando si
recitano preghiere e si innalzano cantici attorno “alla grotta” si
compie un vero atto di idolatria (leggi Esodo 20:4-6).

L’albero di Natale
che origina da tradizioni nordiche di popolazioni che adoravano gli
alberi sempreverdi come simboli di fertilità e di potenza sessuale, e
che offrivano doni agli Elfi o folletti (ritenuti spiriti abitanti nei
boschi) appendendoli ai rami.

Babbo Natale è
poi una figura che ha preso corpo, così come noi oggi lo conosciamo,
solo 100 anni fa. Anche le sue origini risalgono al paganesimo poiché è
provato che molte società pagane adoravano un dio del focolare vestito
di rosso al quale offrivano cibi e bevande lasciate accanto al focolare
o su un mantello. Questo spirito benediva chi lo compiaceva e malediva
chi non lo faceva (anche in India e in Cina si adoravano tali figure
del focolare vestite di rosso). Babbo Natale (o come viene chiamato nei
paesi Anglosassoni Santa Claus, o San Nicolao) è un miscuglio
di tradizioni pagane che ne hanno fatto una figura soprannaturale,
capace di percorrere il nostro pianeta in pochissimo tempo dispensando
doni ai bambini buoni... Non c’è nulla di remotamente cristiano in
questa figura con il naso rosso da alcolista, il pancione di un
mangione e la pipa.

Ascolta cosa dice la Bibbia a riguardo:

Questo
dunque io dico e attesto nel Signore: non comportatevi più come si
comportano i pagani nella vanità dei loro pensieri, con l’intelligenza
ottenebrata, estranei alla vita di Dio, a motivo dell’ignoranza che è
in loro, a motivo dell’indurimento del loro cuore
” (Efesini 4:17,18).


Il Natale dei consumi

Una
forma più moderna e allettante di paganesimo è il consumismo del nostro
secolo: la mentalità, ormai diffusa non solo in occidente, per la quale
l’individuo è ritenuto solamente un CONSUMATORE di prodotti e che
condiziona la nostra vita dalla nascita alla morte, dal risveglio del
mattino fino a quando andiamo a dormire.

In questi giorni siamo
letteralmente bombardati e contiuamente sollecitati ad acquistare ogni
sorta di ciarpame inutile, a spendere per comprare cose superflue che,
passate le feste, saranno buttate via o riposte in un cassetto e
dimenticate, ad alimentarci più del necessario (come se già non fossimo
sufficientemente nutriti) per poi piangere lacrime di coccodrillo dopo
“l’Epifania” per i valori ematici stravolti da inutili e peccaminose
gozzoviglie.

Per quale ragione i tuoi figli dovrebbero avere
un regalo in più (che distruggeranno o metteranno da parte dopo poche
ore) quando molti bambini (anche tra i tuoi parenti e vicini di casa)
mancano del necessario?

Per quale ragione dovresti mangiare
fino a star male e bere fino a perdere la lucidità quando i due terzi
della popolazione mondiale e milioni di bambini muoiono letteralmente
di fame?

Per quale ragione sprecare il tuo tempo e il tuo
denaro in cose che, quando non sono chiaramente peccaminose e
condannate da Dio, sono inutili, superflue e perfino dannose per la tua
salute?

Ascolta cosa dice la Bibbia a riguardo:

Or
fate attenzione che talora i vostri cuori non siano aggravati da
gozzoviglie, da ubriachezza e dalle preoccupazioni di questa vita
(Luca 22:34).

Chi ha pietà del povero presta al Signore, che gli contraccambierà l’opera buona.” (Proverbi 19:17)

Ai
ricchi di questo mondo ordina di non essere d’animo orgoglioso, di non
riporre la loro speranza nell’incertezza delle ricchezze, ma in Dio,
che ci fornisce abbondantemente di ogni cosa perché ne godiamo; di far
del bene, d’arricchirsi di opere buone, di essere generosi nel donare,
pronti a dare, così da mettersi da parte un tesoro ben fondato per
l’avvenire, per ottenere la vera vita
(1 Timoteo 6:17-19).

Trasforma così il tuo “Natale dei consumi” in un “Natale di Generosità.”


Il Natale dei cristiani

Prima
di tutto il Natale dei cristiani non è il 25 Dicembre. Il Signore,
nella sua sapienza non ha voluto farci conoscere il giorno esatto della
nascita del Salvatore. Possiamo dedurre, e ritenere con certezza, che
Gesù non nacque in inverno perché i pastori che vennero avvertiti dagli
angeli del fatto prodigioso della nascita del Salvatore dormivano
all’aperto (Luca 2:8), e non è costume dei pastori Israeliti passare la
notte all’addiaccio, durante l’inverno palestinese che è
sufficientemente rigido per impedirlo. Molti hanno scelto nel 25
Dicembre una data convenzionale per ricordare la nascita del Salvatore.
Questo non è da condannare, ma noi preferiamo essere liberi
dall’osservanza di giorni, stagioni ed altre ricorrenze perché, presto,
le esteriorità delle feste soppiantano lo spirito che le aveva
originariamente prodotte. S. Paolo scrivendo ai credenti della Galazia
che si erano lasciati convincere sulla necessità di osservare certe
festività religiose giudaiche, ricorda loro quando, nella loro vita
passata nel paganesimo: “Non avendo conoscenza di Dio, avete
servito quelli che per natura non sono dèi; ma ora che avete conosciuto
Dio, o piuttosto che siete stati conosciuti da Dio, come mai vi
rivolgete di nuovo ai deboli e poveri elementi, di cui volete rendervi
schiavi di nuovo? Voi osservate giorni, mesi, stagioni e anni! Io temo
di essermi affaticato invano per voi.
” (Galati 4:8-11).

Il
racconto che il Vangelo di Luca ci fa dell’annuncio della nascita del
Salvatore ai pastori di Betleem ci aiuta a scoprire quale sia il vero
spirito del Natale e come deve essere ricordato l’evento glorioso
dell’incarnazione di Dio.

Leggendo Luca 2:8-20 scopriamo che il Natale:

La buona notizia di una grande gioia
(v. 10). Cos’è che ti riempie di gioia in questi giorni? Il pensiero di
ciò che farai o la considerazione di ciò che Dio ha già fatto per te?
Lo sai che “Dio ha tanto amato il mondo che ha dato il Suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca ma abbia vita eterna? (Giovanni
3:16). Quale effetto ti procura pensare che Dio è venuto nel mondo come
un uomo per stare tra gli uomini e per salvare gli uomini mediante una
morte vergognosa e atroce?

Un’occasione per glorificare Dio (v.
14). Il giorno di Natale, quale sarà la tua principale occupazione?
Loderai il Signore e lo glorificherai per ciò che ha fatto per te e per
l’immenso beneficio che è derivato dalla sua umiliazione? Oppure, dopo
aver tacitato l’anima tua esibendo il tuo “dovere religioso” in modo
più o meno sentito, ti associerai a fare cose che non sono né utili, né
onorevoli e, spesso addirittura offensive verso Dio stesso.

Un’occasione per testimoniare e per crescere nella fede
(vv. 17,20). I veri cristiani approfittano di ogni occasione per
parlare a tutti di ciò che il loro Signore ha fatto e della grazia che
hanno ricevuto. Come fecero i pastori “divulgano quello che era stato loro detto di quel bambino”
e, come loro, tornano rinforzati e edificati nella loro fede (v. 20).
Se queste feste passeranno e ti lasceranno come ti hanno trovato; se
anche questo Natale passerà senza che il tuo cuore si sia avvicinato di
più al Signore, senza che l’anima tua sia stata resa più conforme al
perfetto esempio del Salvatore... allora avrai perso il tuo tempo, e il
Signore stesso non gradirà per nulla la tua devozione superficiale e
tradizionale.

Anticamente, tramite il profeta Isaia, il Signore mostrò di non gradire l’adorazione ipocrita del Suo popolo e disse: “L’anima
mia odia i vostri noviluni e le vostre feste stabilite; mi sono un peso
che sono stanco di portare. Quando stendete le mani, distolgo gli occhi
da voi; anche quando moltiplicate le preghiere, io non ascolto; le
vostre mani sono piene di sangue. Lavatevi, purificatevi, togliete
davanti ai miei occhi la malvagità delle vostre azioni; smettete di
fare il male; imparate a fare il bene; cercate la giustizia, rialzate
l’oppresso, fate giustizia all’orfano, difendete la causa della vedova!
«Poi venite, e discutiamo», dice il Signore: «Anche se i vostri peccati
fossero come lo scarlatto diventeranno bianchi come la neve; anche se
fossero rossi come la porpora diventeranno bianchi come la lana»
(Isaia 1:14-19)

Allora, quest’anno, quale Natale hai festeggiato?

 
 
 

MA ERA VERAMENTE SAMUELE?

Post n°3 pubblicato il 31 Maggio 2008 da maurizio_mezieres
 


Nel primo libro di Samuele al capitolo 28 leggiamo cosi:
I Filistei si preparano alla guerra; Saul consulta l'evocatrice di spiriti a En-Dor
(1S 27:12; 29)(Le 19:31; 20:6, 27; Is 8:19-20) 1Cr 10:1-6, 13-14
1 In quei giorni i Filistei riunirono i loro eserciti per far guerra a Israele. Achis disse a Davide: «Sia chiaro che verrai con me alla guerra tu e la tua gente». 2 Davide rispose ad Achis: «Tu vedrai quello che il tuo servo farà». Achis disse a Davide: «Io ti nominerò mia guardia del corpo per sempre». 3 Or Samuele era morto; tutto Israele ne aveva fatto cordoglio, e lo avevano sepolto a Rama, nella sua città. Saul aveva scacciato dal paese gli evocatori di spiriti e gl'indovini.
4 I Filistei si riunirono e vennero ad accamparsi a Sunem. Anche Saul riunì tutto Israele e si accamparono a Ghilboa. 5 Quando Saul vide l'accampamento dei Filistei ebbe paura e il cuore gli tremò forte. 6 Saul consultò il SIGNORE, ma il SIGNORE non gli rispose né tramite sogni, né mediante l'urim, né per mezzo dei profeti. 7 Allora Saul disse ai suoi servitori: «Cercatemi una donna che sappia evocare gli spiriti e io andrò da lei a consultarla». I servitori gli dissero: «A En-Dor c'è una donna che evoca gli spiriti». 8 Allora Saul si camuffò, si mise altri abiti, e partì accompagnato da due uomini. Giunsero di notte dalla donna e Saul le disse: «Dimmi l'avvenire, ti prego, mediante l'evocazione di uno spirito, e fammi salire colui che ti dirò». 9 La donna gli rispose: «Ecco, tu sai quello che Saul ha fatto, com'egli ha sterminato dal paese gli evocatori di spiriti e gli indovini; perché dunque tendi un tranello alla mia vita per farmi morire?» 10 Saul le giurò per il SIGNORE, e disse: «Com'è vero che il SIGNORE vive, nessuna punizione ti toccherà per questo!» 11 Allora la donna gli disse: «Chi debbo farti salire?» Ed egli rispose: «Fammi salire Samuele».
12 E quando la donna vide Samuele urlò e disse a Saul: «Perché mi hai ingannata? Tu sei Saul!» 13 Il re le disse: «Non preoccuparti; che vedi?» E la donna a Saul: «Vedo un essere sovrumano che esce di sotto terra». 14 Ed egli a lei: «Che forma ha?» Lei rispose: «È un vecchio che sale ed è avvolto in un mantello». Allora Saul comprese che era Samuele, si chinò con la faccia a terra e gli si prostrò davanti.
15 Samuele disse a Saul: «Perché mi hai disturbato, facendomi salire?» Saul rispose: «Sono in grande angoscia, poiché i Filistei mi fanno guerra e Dio si è ritirato da me e non mi risponde più mediante i profeti né tramite sogni; perciò ti ho chiamato perché tu mi faccia sapere quello che devo fare». 16 Samuele disse: «Perché consulti me, mentre il SIGNORE si è ritirato da te e ti è diventato avversario? 17 Il SIGNORE ha agito come aveva annunziato per mezzo di me; il SIGNORE ti strappa di mano il regno e lo dà a un altro, a Davide, 18 perché non hai ubbidito alla voce del SIGNORE e non hai lasciato sfogare la sua ira ardente contro Amalec; perciò il SIGNORE ti tratta così oggi. 19 Assieme a te il SIGNORE darà anche Israele nelle mani dei Filistei, e domani tu e i tuoi figli sarete con me; il SIGNORE darà anche l'accampamento d'Israele nelle mani dei Filistei».
20 Allora Saul cadde di colpo lungo disteso per terra, spaventato dalle parole di Samuele; era inoltre senza forza perché non aveva preso cibo tutto quel giorno e tutta quella notte.
21 La donna si avvicinò a Saul e, vedendolo tutto atterrito, gli disse: «Ecco, la tua serva ha ubbidito alla tua voce. Ho messo a repentaglio la mia vita per ubbidire alle parole che mi hai dette. 22 Anche tu dunque, ascolta la voce della tua serva e permetti che io ti metta davanti un boccone di pane; mangia per prendere forza se vuoi metterti in viaggio». 23 Ma egli rifiutò e disse: «Non mangerò». I suoi servi, però, insistettero insieme alla donna ed egli si arrese alle loro pressioni; si alzò da terra e si mise seduto sul letto. 24 La donna aveva in casa un vitello ingrassato, che si affrettò ad ammazzare. Poi prese della farina, la impastò e ne fece dei pani senza lievito; 25 mise quei cibi davanti a Saul e ai suoi servitori e quelli mangiarono.
Poi si alzarono e ripartirono quella stessa notte.

Qualcuno di voi mi dirà bellissima esperienza, il profeta Samuele apparve al re Saul
ed anche se lo bacchettò il re ne ha tratto una grandissima lezione, che l'uomo
di Dio gli diede. Ma andiamo ad esaminare più approfonditamente questo
meraviglioso capitolo. Quando Samuele, grande uomo di Dio mori, la paura iniziò
ancor di più a serpeggiare nel cuore del re Saul, perchè l'Eterno dice la
scrittura non si rivelò più ne con sogni, ne con profezie, saul fece di tutto
per ritornare nella grazia di Dio, infatti caccio da Rama tutti gli evocatori di spiriti.
Ma perchè Saul fece questo? in deuteronomio cap 18:9-14 troviamo scritto
9 Quando sarai entrato nel paese che il SIGNORE, il tuo Dio, ti dà, non imparerai a imitare le pratiche abominevoli di quelle nazioni. 10 Non si trovi in mezzo a te chi fa passare suo figlio o sua figlia per il fuoco, né chi esercita la divinazione, né astrologo, né chi predice il futuro, né mago, 11 né incantatore, né chi consulta gli spiriti, né chi dice la fortuna, né negromante, 12 perché il SIGNORE detesta chiunque fa queste cose; a motivo di queste pratiche abominevoli, il SIGNORE, il tuo Dio, sta per scacciare quelle nazioni dinanzi a te. 13 Tu sarai integro verso il SIGNORE Dio tuo; 14 poiché quelle nazioni, che tu spodesterai, danno ascolto agli astrologi e agli indovini. A te, invece, il SIGNORE, il tuo Dio, non lo permette. Quindi Saul sapeva che chi pratica e chi segue tali cose è in abominio all'Eterno, quindi pur di restaurare un rapporto
col suo Signore lo fece. Aspetto giorni mentre i nemici incalzavano, fino a quando
decise di seguire i sentimenti del suo cuore e si recò da una evocatrice di spiriti.
La parola di Dio ci dice che si travesti, insomma si camuffò per non farsi riconoscere
e questo già ci dovrebbe far riflettere su molti aspetti che non è il caso di
spiegare ora. Importante notare come gli strumenti di satana sono cosi astuti,
infatti la donna gli disse: «Ecco, tu sai quello che Saul ha fatto, com'egli ha sterminato dal paese gli evocatori di spiriti e gli indovini; perché dunque tendi un tranello alla mia vita per farmi morire?». La donna sapeva che il cuore di Saul era insanabilmente inguaribile ed anche se qui non lo troviamo scritto satana si beffava di lui.
Adesso arriviamo al fulcro della situazione, la Bibbia ci dice che ella invocò il
profeta Samuele, ma era veramente il profeta? ed allora quello che Dio
disse, di non consultare maghi, indovini, evocatori era da prendere
con superficialità? Per nulla Dio è perfezione e tutto ciò che fa è perfetto
siamo noi piccoli esseri umani imperfetti. Il verso 13 al 15 leggiamo che
il profeta Samuele veniva da sotto la terra. Si proprio cosi, quando noi
sappiamo che i servi e figli di Dio dimorano in cielo in paradiso.
Mentre la Parola 'aatana ci dice espressamente che i figli di perdizione ed i demoni
dimorano nellche come allora si prese gioco, ed alla fine vedremo perchè,
di Saul, oggi si prende gioco dei tanti che consultano questi maghi, stregoni,
spiritisti che con le loro mezze verità, di cui il diavolo ne tiene il primato,
seducono
povere anime che sono lontane dalla conoscenza di Dio anche se credono
di conoscerlo, o addirittura l'hanno conosciuto come appunto Saul. Il
premio
che ne ebbe per quel che ha fatto quale fu? Leggiamo insieme 1cronache cap10:13-14 13
Così morì Saul, a causa dell'infedeltà che egli aveva commessa contro
il SIGNORE per non aver osservato la parola del SIGNORE, e anche perché
aveva interrogato e consultato quelli che evocano gli spiriti, 14
mentre non aveva consultato il SIGNORE. E il SIGNORE lo fece morire, e
trasferì il regno a Davide, figlio d'Isai. Meditiamo tutti indes, nell'abisso. Allora chi vide Saul? chi era quell'uomo
che prese le sembianze del profeta Samuele e che parlò con mezze verità?
Un angelo di ssieme e che il Signore ci benedica

 
 
 

Post N° 2

Post n°2 pubblicato il 24 Maggio 2008 da maurizio_mezieres
 

La chiesa cattolica a
confronto con la Bibbia

da uno scritto di
Claudia Guiati "Noi non siamo
infatti come quei molti che falsificano la parola di Dio; ma parliamo mossi da sincerità, da parte di
Dio, in presenza di Dio, in Cristo."
(2Corinzi
2:17)
Questo breve esame delle dottrine cattoliche a confronto con il
Cristianesimo insegnato dalla Parola di Dio ha lo scopo di fare riflettere ognuno di noi, e
soprattutto quanti con sincerità appartengono alla chiesa cattolica.
La chiesa cattolica romana nel corso dei secoli è riuscita a porsi
nella mentalità popolare al di sopra di ogni sospetto, arrogandosi un monopolio spirituale sulla
famiglia ed un ruolo di consultazione per i problemi della società, arrivando ad
accompagnare l'individuo dai primi giorni di vita con il battesimo, fino alla morte.
Negli ultimi anni molte persone, grazie alla lettura della Parola
di Dio hanno aperto gli occhi sul potere della chiesa romana ed hanno superato qualsiasi forma di
ipocrisia per comprendere il Vangelo di Gesù Cristo.
Questa esposizione, con tutti i suoi limiti di concisione, vuole
risvegliare l'interesse per la conoscenza della Bibbia nel cuore dei praticanti sinceri di questa
religione secolare, affinché conoscano la verità e la salvezza in Gesù Cristo.

Le preghiere liturgiche
325 d.C. - prima formulazione del Credo cattolico
4° sec. d.C. - si comincia a praticare il segno della croce
11° sec. d.C. - l'Ave Maria diventa una preghiera rituale
1090 d.C. - Pietro l'Eremita introduce l'uso del rosario in grani
16° sec. - il finale “Maria Madre di Dio, prega per noi peccatore
ora e nell'ora della nostra morte” viene aggiunto all'Ave Maria

… e la Bibbia?
La Bibbia afferma che Dio deplora le preghiere che non sorgono
spontaneamente dal cuore, quelle che vengono ripetute o vengono recitate nel quadro di un
servizio religioso.

Il Signore ha detto:
«Poiché questo popolo si avvicina a me con la bocca e mi onora con le
abbra, mentre il suo
cuore è lontano da me e il timore che ha di me non è altro che un
comandamento imparato
dagli uomini.”

(Isaia 29:13)
Gesù disse:
“Nel pregare non usate troppe parole come fanno i pagani, i
quali pensano di
essere esauditi per il
gran numero delle loro parole.”

(Matteo 6:7)
I preti
3° sec. d.C. - la parola “prete” viene usata per la prima volta
per indicare un ministro di culto
400 d.C. - il termine “papa” viene riservato al vescovo di Roma.
500 d.C. - appaiono i vestiti ecclesiastici, resti dell'antico
costume sacerdotale del paganesimo romano
1563 d.C. - il concilio di Trento condanna la dottrina Biblica,
secondo la quale tutti i credenti sono sacerdoti nel nuovo patto

… e la Bibbia?
La Bibbia afferma che tutti i veri credenti sono sacerdoti in Cristo: “A lui che ci ama, e ci
ha iberati dai nostri
peccati con il suo sangue, che ha fatto di noi un regno e dei sacerdoti del Dio e Padre suo, a lui sia
la gloria e la potenza nei secoli dei secoli. Amen.”

(Apocalisse 1:5-6)
Inoltre Cristo ha detto:
“Ma voi non vi fate chiamare
"Maestro"; perché uno solo è il vostro
Maestro, e voi siete
tutti fratelli. Non chiamate nessuno sulla terra vostro padre, perché uno
solo è il Padre vostro,
quello che è nei cieli. Non vi fate chiamare guide, perché una sola è la
vostra Guida, il Cristo;
ma il maggiore tra di voi sia vostro servitore.Chiunque si innalzerà sarà
abbassato e chiunque si
abbasserà sarà innalzato.”

(Matteo 23:8-12)
Luoghi e oggetti di
culto

4° secolo - si comincia ad usare l'incenso durante il culto, e
l'acqua benedetta
4° secolo - Paolino, vescovo di Nola introduce il culto delle
immagini e delle statue nelle chiese
600 d.C. - culto in lingua latina che diventa la lingua liturgica
600 d.C. - inizia il “culto dei luoghi” ed il pellegrinaggio alle
tombe dei martiri, ed il “culto delle reliquie”
11° sec. d.C. - si inizia ad usare un altare per la celebrazione
della messa
12° sec. d.C. - viene adottato ufficialmente il rosario di origine
musulmana o buddista

… e la Bibbia?
La Bibbia insegna a non adorare le immagini e le statue: “Io sono il SIGNORE, il
tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal
paese d'Egitto, dalla casa di schiavitù. Non avere altri dèi oltre a me. Non farti scultura, né
immagine alcuna delle cose che sono lassù nel cielo o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la
terra.”

(Esodo 20:2-4)
Gesù disse:
“Ma l'ora viene, anzi è già venuta, che i veri adoratori
adoreranno il Padre in
spirito e verità; poiché
il Padre cerca tali adoratori. Dio è Spirito; e quelli che l'adorano,
bisogna che l'adorino in
spirito e verità».

(Giovanni 4:23-24)
("in spirito", ossia sotto la guida dello Spirito Santo,
e "in verità", ossia sotto la guida della Parola di Dio, che è verità, Giov. 17:17)

“Il Dio che ha fatto il
mondo e tutte le cose che sono in esso, essendo Signore del cielo e della terra, non abita in
templi costruiti da mani d'uomo; e non è servito dalle mani dell'uomo.”

(Atti 17:24)
…tutto il resto è idolatria!

Culto della Madonna
374 d.C. - Epifano dichiara Maria perpetuamente vergine
4° sec. d.C. - si sviluppa il culto della Vergine
431 d.C. - al concilio di Efeso, Maria viene dichiarata Madre di
Dio. È l'adattamento cattolico del culto mitologico della dea Diana
500 d.C. - prima festa in onore di Maria
1160 d.C. - per la prima volta compare l'idea dell'immacolata
concezione
1477 d.C. - Sisto IV ufficializza l'immacolata concezione di Maria
1891 - Leone XIII istituisce la vergine mediatrice: si può
arrivare a Cristo solo per mezzo di sua madre
1943 - Pio XII dichiara Maria co-redentrice con Gesù (partecipa
all'espiazione dei peccati degli uomini con Gesù)
1946 - “Santa Maria di Fatima” viene incoronata regina del mondo
1968 - Paolo VI riconferma la co-redenzione di Maria
1986 - Giovanni Paolo II consacra il mondo a Maria di Fatima

… e la Bibbia?
Nessun versetto della Bibbia afferma che bisogna rendere un culto
a Maria.
Anzi, Gesù non la chiama mai “madre”, ma semplicemente “donna”:
“Gesù le disse: Che c'è
fra me e te, o donna?”

(Giovanni 2:4)
“Dalla folla una donna
alzò la voce e gli disse: «Beato il grembo che ti portò e le mammelle che tu poppasti!» Ma egli
disse: «Beati piuttosto quelli che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica!»”

(Luca 11:27-28)
Maria stessa non pretese mai adorazione, anzi disse:
"Fate tutto quel
che vi dirà [Gesù]"

(Giovanni 2:5).
Non possiamo dunque rendere alcuna forma di culto a Maria, in
quanto solo Dio è degno della nostra lode e adorazione:

“Allora Gesù gli disse:
Vattene, Satana, poiché sta scritto: Adora il Signore Dio tuo e a Lui solo rendi il culto".

(Matteo 4:10)
Maria non può essere co-redentrice con Gesù in quanto la Bibbia afferma:

“C'è un solo Dio e anche
un solo mediatore fra Dio e gli uomini, Cristo Gesù uomo, che ha dato sé stesso come prezzo di
riscatto per tutti; questa è la testimonianza resa a suo tempo.”

(1 Timoteo 2:5-6)
Gesù disse:

“Io sono la via, la
verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.”

(Giovanni 14:6)
La Bibbia
afferma che non si può essere salvati per mezzo di Maria:
“In nessun altro è la
salvezza; perché non vi è sotto il cielo nessun altro nome che sia stato
dato agli uomini, per
mezzo del quale noi dobbiamo essere salvati.”

(Atti 4:12)
Per quanto riguarda la "perpetua verginità" di Maria, la Bibbia afferma:

“Giuseppe… prese con sé
sua moglie; e non la conobbe finché ella non ebbe partorito un figlio; e
gli pose nome Gesù.”

(Matteo 1:24-25)
La Bibbia
nega anche l'immacolata concezione:
“Tutti hanno peccato e
sono privi della gloria di Dio - ma sono giustificati gratuitamente per la
sua grazia, mediante la
redenzione che è in Cristo Gesù.”

(Romani 3:23-24)
Dunque come tutti anche Maria è nata nel peccato. Infatti in Luca
1:47 ella riconosce Dio come suo personale Salvatore: anche lei aveva bisogno di essere
salvata:
“L'anima
mia magnifica il Signore, e lo spirito
mio esulta in Dio, mio Salvatore.”

La salvezza per mezzo
delle opere

1563 d.C. - il concilio di Trento afferma ufficialmente che la
salvezza dell'anima si ottiene per mezzo delle opere buone e non per la sola fede in Cristo

… e la Bibbia?
Contrariamente all'opinione largamente diffusa, dovuta
all'influenza di tutte le religioni, l'uomo non è salvato per mezzo delle opere. Le opere non sono né il
fondamento né un ingrediente più o meno essenziale della salvezza, ma sono soltanto i frutti
che nascono spontaneamente da un'anima già salvata per sola grazia e fede nell'opera del Signore
Gesù.
La Bibbia
afferma categoricamente che la salvezza è interamente per grazia:
"Infatti è per grazia
che siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non viene da voi; è il dono di
Dio. Non è in virtù di
opere affinché nessuno se ne vanti.”

(Efesini 2:8-9)
Siamo resi giusti davanti a Dio non per delle opere buone, ma per
mezzo della fede in GesùCristo:

“Giustificati dunque per
fede, abbiamo pace con Dio per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore, mediante il quale
abbiamo anche avuto, per la fede, l'accesso a questa grazia nella quale stiamo; e ci gloriamo
nella speranza della gloria di Dio.”

(Romani 5:1-2)
La salvezza di Dio è un dono gratuito, e non qualcosa da
conquistare con dei meriti o degli sforzi personali:

“Il salario del peccato
è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro
Signore.”

(Romani 6:23)
“Se con la bocca avrai
confessato Gesù come Signore e avrai creduto con il cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti,
sarai salvato; infatti con il cuore si crede per ottenere la giustizia e con la bocca si fa confessione
per essere salvati.”

(Romani 10:9-10)
Conclusione
Queste sono solo le più importanti dottrine del Cattolicesimo
Romano, che come abbiamo visto sono molto diverse dagli insegnamenti che il Signore ci ha dato
nella sua Parola. Sarebbe interessante parlare anche della “transustanziazione”, del
“papato”, della proibizione della lettura della Bibbia per secoli, del celibato dei preti, della
Controriforma con le sue persecuzioni, e delle tante altre eresie insegnate dal
Cattolicesimo Romano.
Ma credo che, se hai letto fino in fondo questa serie di
accostamenti tra le dottrine del Cattolicesimo Romano e la Parola di Dio, tu abbia nel cuore il desiderio di
verità: la sola cosa da fare è leggere la tua Bibbia e chiedere con sincerità a Dio di
riverlarti il Suo pensiero e la salvezza che ti offre in Cristo
Gesù... e Lui lo farà, perché ti ama!

 
 
 
 
 

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Un blog di: maurizio_mezieres
Data di creazione: 19/05/2008
 

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