Messaggi di Febbraio 2015
Graaande film polacco. Pure negli USA l'hanno capito e gli hanno dato niente di meno che l'oscar. Immagini meravigliose, bianco e nero accecante, foschìa, linee tese, campi lunghissimi, foreste scheletriche, centinaia di sigarette, alcool, neve, convento silente, la ricerca della morte, l'assaggio della vita, la paura di vivere, il ritorno all'ovile. A voler essere maligni una chiave di lettura oltre l'oggettivo splendore dell'opera che giustifichi l'oscar ci sarebbe ma è troppo maligna, meglio sognare. Capolavoro assoluto, applausi. |
Teso al punto giusto ma con 10/15 di troppo. La buonanima di Hoffman fuma migliaia di sigarette ma ha comunque una morale, Dafoe compare resta ai margini, probabilmente nel libro faceva qualcosa in più. Sì, perché è un film tratto da un libro di John Le Carré e c'è tutta l'impressione che si sia voluto tener fede alle pagine concedendosi pochissime licenze. Ciò a volte è male, altre è bene ma lo si capisce solo a post produzione finita. Qui si è puntato tutto sul personaggio di Hoffman, le sue sigarette, il suo bere, i suoi dubbi. Poca o niente azione, toni garbatissimi e musica di fondo ipnotica. |
Se Gianni Di Gregorio fosse francese, danese o minchiese vedremmo i suoi film nei cineforum per poi diventare oggetto di remake da parte di registi nostrani animati dalla pur giusta esigenza di portare il piatto a tavola. Invece Gianni Di Gregorio è italiano, fa gradevolissime commedie e non se l'incula nessuno, qua funziona così. Anche "Buoni a nulla" ritrae alla perfezione fette di italiche consuetudini, lo fa con tonnellate di gusto e, paradossalmente, leggerezza. Nel mirino questa volta c'è la funzione pubblica, gli "statali" e oggi non è davvero facile scherzare su 'ste cose, si sappia. Meno bello dei precedenti ma una salutare ottima boccata d'aria fresca. Viva Gianni. |