Schegge di vita,
lacrime indefinite che sgorgano lente,
inesorabili solcano le guance,
rigano questo volto di porcellana
che non conosce tempo
né memoria
né attese
questo volto di cera
che più non si farà scalfire
che non lascia trapelare emozioni
che non tradisce pensieri
sguardo vacuo
che si perde in un improbabile orizzonte
e non è il futuro
né una speranza
la mente è un antro silenzioso e vuoto
dove aleggia l’eco di strane incostanti nenie
quasi filastrocche imparate da bambini
o una poesia di Natale…
meccanicamente,
rime cercate si inseguono
cercandosi
così quest’eco indefinita di parole,
sussurri,
forse musica…forse un canto
E le lacrime sgorgano come da fonte inesauribile…
E continuano… placide… calme…
Si susseguono come onde,
Percorrendo questo viso,
seguendo la curva delle gote,
scivolando sulla pelle secca per il vento…
e vanno ad infrangersi lungo quell’angolo del mento…
per gocciolare via
su una camicia bianca…
una dietro l’altra.
Inarrestabili come il dolore
Che trabocca…
Il cuore ne era pieno…e ora esonda…
Ne ha bisogno
Deve fare spazio a tutto quel che verrà poi…
…sperando non sia più dolore.
Inviato da: minsterr999
il 25/03/2009 alle 07:44
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il 25/03/2009 alle 07:41
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il 25/03/2009 alle 07:19
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il 25/03/2009 alle 07:16
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il 25/03/2009 alle 06:43