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Cliccando http://www.box404.net/nick/index.php?b  si procede ad una originalissima elaborazione del nickname ANCESTRALE di una url. "La Voce di Megaride" ha ottenuto una certificazione ancestrale  a dir poco sconcertante poichè perfettamente in linea con lo spirito della Sirena fondatrice di Napoli che, oggidì, non è più nostalgicamente avvezza alle melodie di un canto ma alla rivendicazione urlata della propria Dignità. "Furious Beauty", Bellezza Furiosa, è il senso animico de La Voce di Megaride, prorompente femminilità di una bellissima entità marina, non umana ma umanizzante, fiera e appassionata come quella divinità delle nostre origini, del nostro mondo sùdico  elementale; il nostro Deva progenitore, figlio della Verità e delle mille benedizioni del Cielo, che noi napoletani abbiamo offeso.
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92enne prigioniera condominiale

da redazione

La signora Maria Brezza, disabile 92enne, dimessa di recente dalla clinica Pineta Grande è impossibilitata ad accedere alla sua abitazione al Vomero, dove risiede dal 1948 al 4° piano di un alloggio ex Case Popolari in via Saverio Altamura, is. 4, nel contesto di un condominio di otto palazzi detto eufemisticamente "parco".e ridondante di barriere architettoniche di ogni tipo. Rimasta vedova, nel 1974, negli anni immediatamente successivi è rimasta fisicamente sola, poichè i figli erano tutti emigrati, per lavoro o per matrimonio, tra l'Abruzzo e la Lombardia. Quando, negli anni '90, ancora indipendente ed autonoma, il condominio consortile ed il condominio dell'isolato 4 convennero di mettere in vendita quote agli interessati alla costruzione di ascensori per ogni scala, la signora che ha sempre sofferto di claustrofobia (è miracolosamente scampata alle foibe istriane, è stata sotto i bombardamenti e le macerie dell'ultimo grande conflitto ed ha per questo maturato diverse fobie, quali danni collaterali della tragica esperienza) non reputò opportuno, anche perchè casalinga con pensione di reversibilità del coniuge, accollarsi l'ingente costo per un'opera che non le era di alcuna utilità. Nella scala H peraltro il "buon vicinato" era praticamente tradotto nel senso di una "grande famiglia", dove ogni casa era aperta, per un caffè, uno spaghetto, la tutela dei più piccoli o un'emergenza... a TUTTI gli inquilini, amabilmente, senza necessità di ricorso a regolamenti, in virtù di quelle leggi morali non scritte che fanno la CIVILTA' di un popolo.... Ciò, a dire, che in caso di necessità di utilizzo dell'ascensore (tipo, nelle feste comandate e nemmeno tutte, trasporto di bagagli pesanti dei figli o carrozzine dei nipotini: i figli, comunque, sempre a piedi, eh!) umanamente provvedevano all'aiuto le vicine di casa, delle quali soprattutto una, la cara signora Adriana Firpo, disabile, principale utente del mezzo che la Legge aveva tutelato e favorito addirittura con una corposa integrazione della quota di proprietà dell'ascensore.....

Del resto, la signora Maria Brezza, titolare anch'ella di un posto-auto nel condominio e non patentata, sovente metteva a disposizione il medesimo a chiunque ne avesse bisogno, gratuitamente, dal momento che il parcheggio numerato, al solito, era utilizzato solo dai congiunti in visita da lei quindi raramente.

Solo da pochissimi anni, due figli della signora, ormai attempati anche loro (il figlio Ennio con 4 by-pass; la figlia Marina, deambulante con gruccia per i postumi di una frattura cruenta) si sono trasferiti in Campania e vivono sul litorale domitio. La signora è addirittura domiciliata sanitariamente presso la figlia, come certificabile da documenti, avendo spesso necessità di controlli clinici o interventi o anche semplicemente di assistenza dei congiunti, presso la loro residenza. Come ogni essere umano, con alle spalle un lungo vissuto e tanti ricordi la signora Maria Brezza soffrirebbe atrocemente se fosse definitivamente allontanata dalla SUA casa, la sua rassicurante tana, piena di tutti i capitoli della sua vita, dal 1948 ad oggi, dove ancora ritrova i volti ed i suoni dei suoi amati congiunti trapassati: il marito e la figlia Loredana, gli amici di un tempo.... Di ciò consapevoli, i figli ed i nipoti si sono sempre rifiutati di provvedere drasticamente al trasferimento coatto della suddetta, presso di loro, preferendo fare i "pendolari" secondo necessità.

Evidentemente, il cuore duro degli amministratori non ha esperienza di sorta ma probabilmente nemmeno conoscenza delle Leggi speciali per i disabili; altrimenti, non avrebbe negato... o, almeno, avrebbe tempativamente e cortesemente risposto, all'istanza - telefonica e scritta -  della signora Maria Brezza  di poter usufruire - seppur raramente - dell'ascensore, PAGANDO UNA QUOTA CONDOMINIALE COMPUTABILE A DISCREZIONE DEL CONDOMINIO MEDESIMO ed è, a tutt'oggi, dopo lunga serie di comunicazioni intercorse tra i suoi congiunti e l'amministratrice del palazzo, dott.a Imbò, PRIGIONIERA in casa della figlia, salvo rarissimi, fugaci, commiserevoli “passaggi in ascensore una tantum” da parte di una inquilina della scala che si mostra anche molto seccata dalla cosa, benché per decenni abbia frequentato amichevolmente la non più “utile” signora Maria Brezza… ma questa è un’altra storia. Dunque, la signora Brezza non solo si sente ma E’ PRIGIONIERA DI FATTO! Dovremmo, a questo punto, interpellare uno psicoterapeuta della terza età o non basta il buonsenso anzi il buon cuore della gente comune, normalmente senziente? Ci vorrà, anche qui, una PERIZIA, un PROCESSO, un'assistenza LEGALE, l'intervento di ONLUS x DISABILI, una PETIZIONE POPOLARE??? LA SIGNORA HA 92 ANNI; non più tempo per aspettare la "GRAZIA CONDOMINIALE" !!! La signora, PAGA REGOLARMENTE - mai un richiamo! - quote di condominio consortile, di condominio dello stabile e, all'occorrenza, di condominio della scala che, assommate, le consentirebbero di pagarsi il fitto in un appartamentino di edilizia civile e non popolare, dotato di ogni normale confort! Chiede di pagare un obolo mensile per l'utilizzo una tantum di un ascensore, al massimo utilizzabile circa tre,  quattro giorni al mese. Punto! Dobbiamo rivolgerci al presidente della Repubblica?

La dottoressa Imbò, molto fiscale, ritiene di dover indire un'assemblea condominiale, per eviscerare il problema e... deliberare.... Peccato non abbia capito l'urgenza che configura un'EMERGENZA, passibile di intervento della forza pubblica qualora richiesto!!!Da settimane, la dottoressa Imbò palleggia, adducendo i soliti pretesti: ci ha messo qualche settimana, per prendere visione della istanza che CONSIGLIO' DI INDIRIZZARLE, PERCHE' POTESSE PROVVEDERE, in due o tre giorni, A CONVOCARE UN'ASSEMBLEA!!!

Quanta efficienza, quanta serietà professionale, quale deontologia professionale, quale etica!!! Intanto, la signora Maria Brezza non può fare le scale; ha le gambe che non le reggono e piange perchè non può entrare in casa sua o – se riesce ad entravi, per pura carità cristiana di qualche coinquilino, non riesce più ad uscirne!

Vogliamo parlare del condominio eufemisticamente detto PARCO? La pubblica opinione, di recente è rimasta molto scossa per il persistere di certi costumi medievali nel profondo Sud, quali l'inchino forzato della Madonna delle Grazie al boss di Oppido Mamertina ma l'episodio è riconducibile al folklore becero di una piccola comunità tribale; nel condominio di via Saverio Altamura, invece, la crudeltà mentale, l'arroganza, l'individualismo,,, purtroppo, l'ignoranza... sono i veri mali atavici che persistono e che frenano ogni anelito di CIVILTA'. Siamo nel terzo millennio e non esistono citofoni  esterni ai varchi nord e sud del “parco”, i cui cancelli, peraltro - soprattutto agli accessi pedonali - sono un  trionfo di pali e paletti, barriere architettoniche impossibili da superare a chi costretto all’ausilio di un deambulatore o di una sedia a rotelle o, semplicemente di un bagaglio voluminoso o alle mamme con le carrozzine. L’assenza di citofoni configura un serio pericolo per chi , soprattutto– giovane o vecchio - è single e vive da solo: in caso di malore e di allerta al 118, alla guardia medica, ad un ambulanza o ad un amico soccorritore.. il meschino è costretto a morire, privo di intervento. perchè gli accesi nord e sud al parco sono IMPOSSIBILI; dovrebbe egli stesso catapultarsi in strada, incontro ai soccorritori! Non siamo catastrofisti e non ci limitiamo ai soli casi di "soccorso" e pronto intervento; basti pensare alla comunissima cerimonia del week-end quale l'ordne di pizze a domicilio, in occasione di una serata sbrindellona in famiglia: le pizze potranno essere consegnate solo "brevi manu", in strada, all'esterno dei varchi dell'eufemistico Parco ! Analogamente, i fornitori delle botteghe di zona non potranno fornire il servizio di "consegna a domicilio" di qualsiasi genere di prima necessità.... Ed i professionisti reclusi nel "parco" oltre orario di portineria, come potrebbero ottemperare alle emergenze dei loro utenti, accorsi a cercarli sotto casa, in urgenza? Forse, il carceredi Poggioreale, compreso l'infimo padiglione Palermo è meglio tutelato ed organizzato!

Il "fiscalissimo" condominio pluriamministrato da una "cupola" di professionisti che non comunicano fra di loro, curando, ognuno, come chirurghi specialisti, un pezzo o un organo del paziente-utente-condomino, è di un disordine estetico e mentale UNICO contrario a qualsiasi fattispecie di DECORO URBANO::c'è chi ha trasformato il balcone in veranda, gli infissi sono di ogni foggia e colore, partendo dal legno all'alluminio anodizzato addirittura alle grate in ferro battuto, divagando dal color legno naturale al verde bosco al rosso all'acciaio.... in un'anarchia totale che, al confronto, le favelas brasiliane sembrano corrispondere meglio ai principi del decoro urbano!

Una volta, in quel "parco" giocavano i bambini; tanti bambini! Lo spazio consortile, tra parcheggi-auto e giardinetti, lasciava abbondante spazio ai pargoli che si cimentavano in diversi giochi da cortile: passamarciapiede, guardia e ladri, campana, nascondino, biglie su percorso, corridori su circuito a gessetto, carruòciuolo su pista, un-due-tre-stella e simili; oggi, non vi è un solo metro quadro libero a disposizione dei bambini del "parco" perchè il medesimo si è tramutato, nel tempo, in un oceanico parcheggio auto... ed anche camion! E' impossibile, ai pedoni, calcare i marciapiede di ogni edificio, perchè circondati da mezzi  a due, quattro ruote, in unì'ammucchiata pazzesca; evidentemente, il "parcheggio"  è riservato - da qualcuno - anche ai non residenti ed occorrerebbe far fotografare tutte le targhe dalle tutori dell'ordine. Molti degli effettivi residenti, poi, arrogantemente hanno, con incespi o catene o addirittura secchi di cemento, ulteriormente delimitato in modo pittoresco l'accesso al  proprio posto-auto. I già esigui giardinetti perimetrati da uno stretto marciapiede sono, spesso, delimitati anche da cordonatura anti-accesso ed occupati dai bidoni della differenziata ma - udite, udite - ai signori condomini provoca più fastidio il delizioso angolo verde creato sotto le finestre dall'inquilino del piano ammezzato, che almeno ingentilisce un po' quel caos impraticabile! Tornando in picchiata, poi, sull'affare-ascensore, rimarchiamo il probabile diritto al risarcimento degli inquilini che non acquistarono la quota (sono la maggioranza, in verità) poichè l'accesso alle scale, in salita e in discesa, è mortificato dall'impraticabilità: la scala di per se' era già stretta ma con due borse della spesa o un bagaglio, attaccandosi al corrimano (che non esiste più) si riusciva a conquistare la soglia di casa o a discenderla. Al millimetro, si riusciva a far transitare arredi, carrozzine e passeggini per bimbi, sedie a rotelle e - inevitabili – barelle per feriti e casse da morto col caro inquilino estinto. L'opera ingegneristica dell'ascensore ha rubato prezioso spazio alla scalinata (118 gradini nel complesso) che è possibile percorrere, con una sola sporta della spesa o un bagaglietto, di sghembo come uno scorpione del deserto! Chi risarcirà mai gli inquilini mortificati fisicamente nell'uso logistico della scala, divenuta impraticabile? Un bel quesito, eh, dottoressa Imbò ? Lei che si scrolla delle responsabilità e competenze dell'"amministratore maggiore" del consortile, provi un po' a risolvere questo enigma, magari indica un'assemblea se il problema amministrativo le sembra più urgente di quello della 92enne sig.a Brezza, per la quale - a fine luglio - tra un po' è ferragosto - ancora deve pronunciarsi! Agli ignari che credono di leggere uno dei tanti feuilleton surreali de La Voce di Megaride vogliamo infliggere l'ultima, incredibile, bischerata condominiale raccontando loro che - laddove necessitava SEMPLICEMENTE una volgarissima gettoniera o l'imposizione di una quota condominiale, per l'uso del mezzo spaziale detto comunemente ascensore, si è di recente scomodata la tecnologia più perfida, peggio che tra i vulcaniani di Star Trek: da pochi giorni, la chiave del "mezzo propulsore" o Apollo 17 della scala H is. 4 è stata sostituita da una sorta di pennetta, a metà tra una pen-drive ed un badge aziendale, con chip di memoria che archivia TUTTE le "salite" e "discese" dei proprietari che non possono, in salita - per esempio -  superare l'accesso al loro pianerottolo di residenza; se un inquilino del terzo piano necessitasse, per esempio, di raggiungere il lastrico in comune, per riparare un'antenna televisiva o semplicemente per stendere il bucato, come si faceva ai bei tempi... o, ancor meglio, per abbronzarsi, dovrà salire e scendere due piani e mezzo a PIEDI! Proprietari e inquilini sono fieri della loro residenza nel cosiddetto "quartiere alto" del Vomero ma in quanto a logistica e logica, riteniamo sia più vivibile e confortevole il quartiere-cenerentola di Scampia!

Evviva la Civilta' e il Progresso! Magari, è più facile salire sulla Luna, pagando, che salire al quarto piano della propria abitazione in un "parco" che tristemente ricorda più che il carcere di Poggioreale, un lager dove i primi ad essere considerati rifiuti differenziati sono i vecchi e i bambini!

Anno 2014; questo, è triste!

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vocedimegaride
vocedimegaride il 07/08/14 alle 13:32 via WEB
Oggi, 7 agosto, alle ore 7,45 del mattino, per cortesissima intercessione dell'inquilino del terzo piano, alla signora Brezza ed a chi l'accompagnava nonchè ad "armi e bagagli" è stato possibile riguadagnare l'ingresso alla SUA ABITAZIONE.... Non osiamo pensare, dato il periodo festivo, a cosa accadrà quando dovrà riguadagnarne l'uscita, per qualsiasi necessità o urgenza.... L'amministratrice Imbò, in questo lungo periodo di rimpallo ha rimandato di settimana in settimana una concreta risposta, adducendo sempre, in evidente stile menzognero, di aver interpellato a riguardo i condomini e di aver riscontrato il diniego di qualcuno al buon esito della vertenza: BALLA GRANDIOSA, poichè lo stesso gentile inquilino del terzo piano ha dichiaratodi non aver MAI ricevuto proposte in tal senso dalla "signora" amministratrice!!! Inutile aggiungere che da qualche giorno la suddetta è irreperibile presso i suoi recapiti: sarà probabilmente in ferie!!!
 
vocedimegaride
vocedimegaride il 16/08/14 alle 12:57 via WEB
aggiornamenti: il 14 agosto, a piedi, la signora Brezza è uscita di casa servendosi delle scale; non è infatti opportuno rimanere sole in casa, nel condominio in vacanza, rischiando che il primo delinquente - per trafugare pochi euri - di passaggio per case di anziani soli la schiattasse come una bottiglia di conserva... come spesso ascoltiamo nei notiziari. La signora è in famiglia..... e non osiamo pensare alle modalità prTICHE DEL PROSSIMO RIENTRO IN CASA SUA!
 
vocedimegaride
vocedimegaride il 19/08/14 alle 08:57 via WEB
nuovo aggiornamento: in data di ieri, 18 agosto, un esposto contro l'amministrazione condominiale, è stato depositato presso il Comando CARABINIERI di Giugliano (Varcaturo). Questa mattina, la signora Brezza, dopo il lungo ferragosto trascorso "in deposito" presso i congiunti, riguadagnerà la propria abitazione per intercessione del solito bravo vicino di casa rientrato dalle ferie.
 
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PREMIO MASANIELLO 2009
Napoletani Protagonisti 
a Marina Salvadore

Motivazione: “Pregate Dio di trovarvi dove si vince, perché chi si trova dove si perde è imputato di infinite cose di cui è inculpabilissimo”… La storia nascosta, ignorata, adulterata, passata sotto silenzio. Quella storia, narrata con competenza, efficienza, la trovate su “La Voce di Megaride” di Marina Salvadore… Marina Salvadore: una voce contro, contro i deboli di pensiero, i mistificatori, i defecatori. Una voce contro l’assenza di valori, la decomposizione, la dissoluzione, la sudditanza, il servilismo. Una voce a favore della Napoli che vale.”…

 

PREMIO INARS CIOCIARIA 2006

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A www.vocedimegaride.it è stato conferito il prestigioso riconoscimento INARS 2006:
a) per la Comunicazione in tema di meridionalismo, a Marina Salvadore;
b) per il documentario "Napoli Capitale" , a Mauro Caiano
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RITENZIONE IDRICA? - Nella pentola più grande di cui disponete, riempita d'acqua fredda, ponete due grosse cipolle spaccate in quattro ed un bel tralcio d'edera. Ponete sul fuoco e lasciate bollire per 20 minuti. Lasciate intiepidire e riversate l'acqua in un catino capiente per procedere - a piacere - ad un maniluvio o ad un pediluvio per circa 10 minuti. Chi è ipotesa provveda alla sera, prima di coricarsi, al "bagno"; chi soffre di ipertensione potrà trovare ulteriore beneficio nel sottoporsi alla cura, al mattino. E' un rimedio davvero efficace!


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