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Un blog creato da leonardociolli1 il 20/02/2011

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Spirito e materia

Post n°6 pubblicato il 07 Marzo 2012 da leonardociolli1

Un monaco si rivolge al proprio maestro zen, chiedendogli, come possa albergare in lui un anima, uno spirito, se l’uomo stesso è fatto di materia. Il maestro gli chiede se lui pensi spesso a questo. Il monaco risponde di si! A questo punto, il maestro sferra una bastonata, addosso al monaco, aggiungendo, che la domanda posta si è, a questo punto, rotta.

Nello zen la ricerca della verità, che corrisponde allo stato di non-mente, viene attuata, andando oltre le parole, che altro non fanno che rafforzare le domande, che non hanno di per sè risposta.

I metodi usati, talvolta bruschi, come bastonate, o cose ancora più dure, ovviamente non più attuabili nella cultura odierna, sono, tuttavia, il sistema , l’espediente più immediato, per richiamare l’attenzione, ovvero risvegliare il monaco , dall’intorpidimento mentale, nel quale è scivolato.

Le domande , poste dalla mente, possono essere le più disparate, ed avere in sè, molte volte, parvenza di serietà ed importanza. Basta tuttavia un gesto improvviso, un qualcosa di inaspettato, per sviare l’attenzione dell’individuo da queste, mettendone così a nudo, la sostanziale inconsistenza.

La mente vorrebbe sempre una risposta razionale, una soluzione. Questa soluzione, nella modalità, che viene intesa dalla mente, non esiste, non sussiste.

Si reputa necessario, allora, un cambio di coscienza, uno sbalzo, che, proiettandoci fuori dalle illusioni, proposte dalla mente, ci immerga in uno spazio libero, naturale, incontaminato dalle proiezioni mentali.

Consiglio tutti coloro interessati ad entrare nella non-mente, di leggere spesso meditazioni, aforismi, e tutto il materiale, in generale, della tradizione zen, che ha il grande pregio di arrivare alla sostanza del nostro essere, in modo semplice, ma estremamente diretto.

Io, personalmente, trovo utile consultare questo vasto materiale, quando la mente comincia ad essere troppo pressante con i suoi quesiti, dubbi, incertezze, che convivono, comunque con noi, in quanto attributo funzionale della nostra specie umana.

 
 
 

Credi in coloro che cercano la verità. Dubita di coloro che la trovano.

Post n°5 pubblicato il 07 Marzo 2012 da leonardociolli1

Mi è passato, sotto gli occhi, questo “forte” aforisma di Andrè Gide, celebre scrittore ed intellettuale francese, del secolo scorso.

Leggo, talvolta, alcune frasi celebri,aforismi o asserzioni, anche di noti autori, che trovo un po’ fine a sè stessi, relegati, magari, nell’ambito stretto di qualche particolare visione, o approccio filosofico.
In altri casi, l’ispirazione, probabilmente materializzata come maggiore “stacco” dalla mente razionale, in apertura al nuovo, all’illuminazione, al “lampo” di un momento, crea risultati migliori, e fissa momenti di verità universalmente condivisibili.

Nella frase, presa in oggetto, sono , secondo me, sintetizzate più verità, racchiuse in poche parole.

A prima vista, potrebbe essere interpretata come un elogio del dubbio; il dovere dubitare su tutto, come metodo di vita, e considerare stolto, o ingannatore chi sostiene di possedere una verità, una certezza, su qualsivoglia questione.
Può essere legittimamente percepita in questo modo,(non so quale fosse l’idea dell’autore a riguardo, tuttavia mi interessa poco) ma, la mia riflessione, poggia su delle basi un po’ diverse.

Se qualcuno, e penso di avere incontrato persone simili, sostiene, o si fa portatore di verità, che realmente conosce ed ha sperimentato in prima persona è degno di ammirazione, e può, giustamente essere preso ad esempio, per la propria vita.
Ben vengano, esseri cosi!
Esseri che portano conoscenza, nuove possibilità.
Ben diverso il discorso di chi si basa su supponenza, realtà imitate da schemi altrui, ideologie o settarismi, per i quali, ritengo, valga pienamente l’aforisma citato.
Il nostro “sentire”, il buon senso, l’intuito, certe volte dimenticati, sono , in realtà, le chiavi migliori per superari i dubbi, che la vita ci pone davanti.

Questa è la mia lettura di questo concetto, che, altrimenti, può rimanere come brillante frase ad effetto, se non riusciamo ad andare un po’oltre, le sue apparenze.

 
 
 

...Nel caos mediatico...

Post n°4 pubblicato il 03 Maggio 2011 da leonardociolli1

...la nostra mente, sballottata continuamente da un mega-evento all'altro..

una pre-santificazione di un "presunto santo", guerre delle quali si sa ben poco di quello che vi accade realmente, il misterioso capo del terrore mondiale ucciso, non si sa bene da chi, come e, se realmente successo.

Ognuno su questi fatti mantiene la propria opinione, come è giusto che sia, penso, tuttavia sia importante concedere sempre meno spazio al rumore, al frastuono inutile dei media.

Dobbiamo quindi restare disinformati? Non partecipare al mega-show quotidiano?

No, abbiamo molti modi per vedere le notizie, non sono necessarie la televisione e la radio, basta una sbirciata ad internet per cogliere l'essenza di quello che ci vogliono dire i media, senza assorbirne per ore il loro inutile fragore di concetti ripetitivi all'infinito, inutili sovraccarichi di materiale da processare per le nostre menti..: ) 

Credo che, quantomeno il ridurre la quantità di parole ed immagini che ci provengono da questi media sia salutare  per una mente più serena ed attenta.

 
 
 

Basta un attimo...

Post n°3 pubblicato il 11 Marzo 2011 da leonardociolli1

Guardavo le immagini dello tsunami, avvenuto adesso in Giappone.

Un popolo attrezzato con ottima tecnologia, più avanzato dell'Europa in termini , specialmente, di prevenzione di disastri ambientali.

Eppure quando la natura si scatena, o meglio segue il suo proprio corso, non prevedibile, rimaniamo a guardare, in un certo senso come si guarda un tramonto,anche se la nostra mente differenzia tra "cose belle" della natura e"cose brutte" come il fenomeno sopracitato.

Nell'osservazione vi è qualcosa che va oltre il tragico o il felice, è uno spazio di presenza-assenza, che può essere trovato in ogni momento, anche negativo.

Questo ci puo aiutare a vivere in modo diverso eventi felici ed infelici della vita.

 
 
 

NO MIND

Post n°2 pubblicato il 23 Febbraio 2011 da leonardociolli1

" La mente è solo ripetizione,

   vai oltre ed arriva

   a te stesso "

 
 
 
 

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