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ventidue e quarantasei

Post n°533 pubblicato il 15 Aprile 2011 da liberante

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Il sequestro e assassinio di Vittorio Arrigoni da parte delle squadracce più reazionarie dell'integralismo islamico a Gaza, è un'autentica infamia. Tanto più perchè realizzato contro un compagno da sempre impegnato in prima linea, con la massima generosità e il massimo coraggio, al fianco del popolo palestinese contro i crimini del sionismo: crimini che Vittorio ha sempre denunciato e documentato contro ogni silenzio e complicità, sino a fare di questa denuncia una ragione di vita. Questo assassinio barbaro rafforza la nostra determinazione a lottare per la piena autodeterminazione del popolo palestinese, contro lo Stato sionista e contro ogni forma di panislamismo integralista. Ai familiari di Vittorio e a tutti i suoi compagni ed amici, a partire dalla redazione de Il Manifesto, il cordoglio più sentito e un forte abbraccio.

 

 

 
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Commenti al Post:
ventodamare
ventodamare il 16/04/11 alle 12:12 via WEB
Assistendo impietrito alla morte assurda di Vik Utopia Arrigoni, non si puo' non essere assaliti dall'angoscia, dalla sfiducia nel genere umano. Nessuno ha fatto piu' di lui per il derelitto ed abbandonato popolo palestinese. Senza grancassa mediatica, senza gesti piu' teatrali che utili. Semplicemente Vik ogni giorno aiutava chiunque ne avesse bisogno, dai pescatori ai contadini, dai bambini alle donne senza mai dimenticare di testimoniare le vessazioni e le crudelta' subite dai palestinesi. Vik non aveva paura di morire, e sono sicuro che non ne ha avuta nemmeno quando ha capito che stava per morire. Perche' Vik aveva la serenita' del giusto, di chi trae la sua forza dal mettere in pratica ogni giorno le proprie idee senza compromessi od alibi. Ed io lo ammiravo senza condizioni per questo. Che siano stati davvero i salafiti in cerca di rivalsa su Hamas, oppure il Mossad, oppure i salafiti manovrati dagli israeliani, la sostanza non cambia, e' sempre una sconfitta per tutti noi, per l'Uomo. Restiamo umani, in nome di Vik, ma quanto e' dura farlo oggi senza di te.
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marea14
marea14 il 16/04/11 alle 14:23 via WEB
Vittorio Arrigoni ha speso la propria vita lottando contro l’ingiustizia ... una lotta pacifica di chi presta la propria voce a chi non ha voce e si esprime attraverso la solidarietà umana a chi ha bisogno di aiuto e di soccorso.
RESTIAMO UMANI ... lo diceva Vittorio Arrigoni, ed io continuo a ripeterlo oggi a me stessa perché quella che Vittorio ci ha lasciato è una eredità preziosa ... anche se, come ha scritto ventodamare, oggi è più dura “restare umani” senza Vik.
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liberante
liberante il 23/04/11 alle 00:55 via WEB
Grazie per aver condiviso il vostro sentire, che è anche il mio.
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DA LEGGERE

 

Antonio Gramsci "La Città Futura" (1917)   

 

" Odio gli indifferenti: credo come Federico Hebbel che “vivere vuol dire essere partigiani”. Non possono esistere i solamente uomini, gli estranei alla città. Chi vive veramente non può non essere cittadino, e partigiano. Indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti. L’indifferenza è il peso morto della storia. E’ la palla di piombo per il rinnovatore, è la materia inerte in cui affogano spesso gli entusiasmi più splendenti, è la palude che circonda la vecchia città e la difende meglio delle mura più salde, meglio dei petti dei suoi guerrieri, perché inghiottisce nei suoi gorghi limosi gli assalitori, e li decima e li scoraggia e qualche volta li fa desistere dall’impresa “eroica”. L’indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. ".......

..... continua qui  

 

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