Cambio di rotta nella moda. La modella magra, quasi anoressica suscita insofferenza e si va verso una rivalutazione sociale delle taglie comode

ROMA, 19 giu - È in atto una rivoluzione culturale che dice "basta" ai corpi efebici e aguzzi. E tornano a sfilare nella loro bellezza mediterranea quelle "dalla 46" in su. Sono sempre più loro le protagoniste della moda. E come non capirle se rappresentano il 58,4% della popolazione italiana femminile. Corpi teneri, generosi e soffici al tatto, e la moda finalmente se ne accorge e rivalorizza le taglie comode. Dopo anni di ossa e spigoli si torna ora a forme più rotonde.

A tracciare l'identikit della consumatrice di moda "comoda" ci pensa Enrico Finzi, presidente di Astra Ricerche, in occasione della presentazione di PluSize, il salone che si terrà dal 22 al 25 settembre in Fiera Milano City. Un mercato che vale 9,4 miliardi di euro sul quale le donne con taglie comode incidono per il 46%. Le cifre parlano chiaro: sono le giovani a costituire una larga parte delle taglie over, da qui l'esigenza di lanciare per questo target dei capi di vestiario attenti alla moda. Le donne fino a 35 anni sono over 46 nella percentuale di un terzo, mentre le signore nella fascia 36-54 anni per il 56%, percentuale che sale all' 83% nella popolazione femminile con oltre 54 anni.

Dieci anni fa l'agenzia americana Ford Models creò la sezione 12+, dedicata alla modelle formose. La taglia statunitense 12 corrisponde alla 48 italiana. Poco a poco volti più tondi e corpi più pieni hanno iniziato a comparire sui magazine più noti. Anche in Italia si è confermato il trend: sul sito "Ciao Magre" si reclutano top model più in carne. E se sulla passerella le taglie dalla 46 in su inizieranno a sfilare, tutte le donne si sentiranno coinvolte e non considereranno più la moda come un mondo che riguarda solo le altre, non le donne vere. Insomma un vero e proprio processo psicologico di liberazione. (Libero News)