Creato da manu.manu_bsx1 il 08/03/2012

NON SEI DIVERSA/O..

..resta come sei

Lo spunto per la creazione di questo Blog

nasce da un avvenimento di cronaca che mi ha lasciata allibita:

"MASSACRATO DI BOTTE DAL PADRE PERCHE' GAY"

Non si può pensare che, in un'epoca in continua evoluzione come la nostra, accadano ancora cose del genere.

L'emarginazione è una piaga sociale.

Oggi tutto il mondo si mobilita per tutelare gli anziani, i disabili, i reietti della società e poi,

una parte di questo stesso mondo, si scaglia contro gli omosessuali, i "diversi", i "malati" che,

per questi ed altri motivi, sono costretti nella maggior parte dei casi a nascondersi, a bleffare,

a vivere una doppia vita, ad esprimere la loro sessualità solo in presenza dei propri "simili".

In questo Blog ognuno può e deve sentirsi LIBERO di esprimere il proprio pensiero,

e dare LIBERO sfogo a ciò che sente senza il timore di essere giudicato o criticato

e senza tuttavia sfociare mai nella volgarità o nella cattiveria gratuita.

Qualsiasi commento ritenuto offensivo, per la sensibilità della Community, verrà immediatamente cancellato.

Il mio benvenuto a tutti

Omosessualità, bisessualità, eterosessualità...
Mi riesce difficile concepire queste "delimitazioni" della sessualità,
nel senso che considero le definizioni troppo restrittive
e che per ogni cosa esistono le eccezioni,
- che io, tuttavia, preferisco chiamare "sfumature" -.
"Etichettare" qualcuno in base alla sua identità sessuale,
mi sembra alquanto azzardato e stucchevole.
Ogni società funziona, e si identifica,
attraverso determinati schemi culturali e di comportamento.
Le "eccezioni"?
Tutti quei comportamenti considerati devianti
rispetto ad uno schema pre-stabilito.
Per vari motivi,
alcuni scelgono di rimanere entro tali schemi,
altri tendono a fuoriuscirne.
Omosessualità, bisessualità, eterosessualità diventano, allora,
ulteriori categorie nelle quali identificarsi.
Ma se solo per un attimo fossimo in grado
di infrangere i confini
del sentire e del giudicare comune,
allora capiremmo - forse -
che non ci sono regole,
ma che come individui non siamo altro
che il risultato delle nostre esperienze, del nostro vissuto più intimo.
Per sentirsi "qualcuno", è necessario essere catalogati
o appartenere a una categoria?
Cristallizzare il proprio sentire attraverso una definizione,
non fa altro che depauperarlo della propria essenza,
mentre la "moralità" ci porta a razionalizzare
anche i sentimenti che solo la "passione" può comprendere.
Analizziamo,
scindiamo,
schematizziamo,
cerchiamo, addirittura, la risposta scientifica (!!!)...
e alla fine?
Perdiamo di vista il vero senso delle cose.
LIBERIAMOCI DAGLI SCHEMI!!!!