manula1

Il viaggio

Sono trascorsi troppi mesi dall’ultima volta che mi sono fermata a scrivere, a parlare del tempo con le dita sulla tastiera del mio MacBook e a immergermi nella successione dei miei pensieri.
Di strada da allora ne ho fatta.
Ho cementato il mio cammino di lacrime e sorrisi, di battaglie perse e vinte, di delusioni e promozioni.
E mentre il mio iPod trasmette “Enjoy the silence” dei Depeche Mode mi fermo e accendo una sigaretta. Aspiro una boccata di me.
Il foglio bianco ancora mi intimidisce, è uno spazio vuoto che devo riempire, come fossero le mie ore, i miei giorni, i mesi…
E devo cercare il modo più coerente di farlo, devo trovare le parole giuste per esprimermi e farmi comprendere, le pause devono avere un senso, il ritmo deve essere incalzante, pochi momenti di noia.
Ed è così in fondo che vivo la mia vita.
Mi sono presa una pausa da me in questi ultimi giorni, una pausa per parlare a me stessa.
E cavolo, si, mi sono permessa il lusso di annoiarmi, di non rispondere al cellulare, di stare in casa a guardare tutti i film della programmazione Sky, di buttarmi sul letto e alzarmi solo per portare a spasso Mango.
E ho stilato un nuovo piano per la mia vita.
Concentrarmi sul lavoro e sulla carriera, uscire un po’ più spesso, cogliere le offerte che mi vengono proposte, un corso di design estivo, ma soprattutto ho deciso che devo tornare a viaggiare un po’ di più.
Perchè è quello che sento mancare ogni giorno, ogni momento… il contatto con il mondo, il sentirmi a casa ovunque io sia, l’emozione nell’intraprendere strade nuove... e il perdersi ogni tanto, lo scoprire che il tramonto è diverso in ogni parte del mondo.
Sto ascoltando “Wicked game” di C. Isaak, la canzone che accompagna tutti i miei viaggi e che mi riporta in Egitto, alle 19.30 di tanti anni fa, quando arrivavo davanti al ristorante per accogliere i clienti dell’hotel in cui lavoravo e Sharif, il cantante, mi salutava tutte le sere intonandola.
Mi riporta ai miei 22 anni, a quando sentivo di avere il mondo nelle mani, a quando sorridevo un po’ di più e pensavo che nei successivi 5 anni avrei rivoluzionato il mondo, il mio mondo.
Ed eccomi a 27, con la laurea ancora da prendere, il trasloco dall’indipendenza assoluta a casa di mamma, un lavoro non pagato, tempo per me poco, il cane da portare a spasso, l’ex che mi considera un’amica, qualche ferita ancora da rimarginare, tanti sogni ma troppo realismo e la voglia di fuggire sull’onda delle emozioni sempre presente e poco soddisfatta.
Quante pagine bianche ancora davanti a me. Quante parole vorrei ancora scrivere, quante avventure ancora mi mancano.
Voglio tornare a viaggiare, se non in giro per il mondo, almeno dentro me stessa.
Dentro ai miei sogni.

E finalmente...

ho deciso.
È finita! questo sarà l'ultimo post sul mio blog.
Perchè ho ripreso in mano la mia vita, quella che sono, i miei progetti, tutto ciò che mi contorna.
E con lui è finita, davvero... sono arrivata alla parola fine.
E non mi pentirò, perchè ci ho creduto fino all'ultimo, perchè ho giocato tutte le mie carte.
E non ho perso, non sono io a perdere.
E darò finalmente una svolta alle mie giornate.
Eccomi finalmente! Eccomi!
Attenti uomini... la manu è tornata.

Parole al vento

Parole al vento le mie.
Perchè necessito del parlare di te.
Perchè mi permette di esprimermi seguendo il filo dei miei pensieri ed emozioni.
Perchè questo mi da la forza di prendere coscienza.
Ma la realtà quotidiana mi vede intrappolata al tuo terreno arido di emozioni.
Non trascorre un solo giorno senza che io abbia minimamente sperato di trovare un po' di intrigo negli sguardi incrociati con gli altri uomini, sperato di incontrare quello che per un gioco del destino riesca a strapparmi a te.
Lampi di speranza i miei.
Perchè è così, io vorrei avere il coraggio di andarmene da te.
Ma non sto facendo nulla per farlo. E il coraggio è una delle poche cose che non mi è mai mancato.
Rimetto in gioco ogni giorno quella che sono, dal colore dei capelli al dimostrarmi che sono in gamba.
Ma davanti a quello che rappresenti nella mia vita io mi paralizzo. Non riesco a muovermi.
E non mi era mai successo prima. E non ho mai avuto tanta pazienza come l'ho con te.
E sono una di quelle persone che devono capire fino in fondo come stanno le cose, non mi sono mai piaciute troppe sfumature, sfaccettature di realtà. Bianco e nero, e grigio certo, ma dosato al punto giusto.
E tu per me sei quei mille grigi che fanno diventare nero il bianco. Non c'è nitidezza nei tuoi gesti, non c'è chiarezza nei tuoi pensieri.
Piccolo, inizio a sentirmi insofferente nell'insicurezza.
E non che tu abbia fatto qualcosa in particolare, detto parole che già non sapevo.
Ma la tua titubanza, la tua calma, le cose che nascondi, la semplicità con la quale mi regali pillole di amarezza e di dolcezza, questo davvero incomincio a non sopportarlo più.
E mi vien voglia di dirti che dopo tre anni è assurdo continuare a temporeggiare, che sei folle nel credere che io non sappia esattamente dove sei e cosa fai, che dietro questo viso d'angelo si nasconde una che di cazzate ne ha fatte più di te, che di vita ne ha vista quanta te. Che devi smetterla di vedermi come la brava ragazza sempre disponibile ad aspettarti, che se solo incontrassi qualcuno che non fingesse di aver mal di testa e che mi sapesse far sentire ancora una donna con la D maiuscola ti accantonerei nelle mie giornate, che...
Ma tu queste cose le sai.
Ma sei immobilizzato nello stesso terreno arido in cui sono incappata io.
Ed eccomi qui, incazzata un giorno si ed uno no con te, consapevole della scelta che sto facendo nell'attenderti, eccomi a coprire il fuoco dei miei occhi perchè sarebbe spento dai tuoi.
Parole al vento le mie, perchè tentativi di liberarmi dalla tua sabbia ne ho fatti pochi e non troppo convinti.
Ma dopo l’ultima bugia, dopo l’ennesima dimostrazione di quanto sai essere vile, dato che neanche davanti ai tuoi riesci ad essere sincero, penso proprio che una richiesta di sos che mi aiuti a liberarmi dal fango la lancerò.
Perchè non ho bisogno di uomo che mi stia accanto per sentirmi legata all’idea dell’amore.
Perchè sto ritrovando la forza regalata dalla mia indipendenza.
Perchè non sono una schiava dei sentimenti.
Perchè io valgo la pena di essere vissuta.
Ma non più da te, non alla tua maniera.

Leona Lewis "Bleeding Love"

Perchè?

Perchè Dio mio mi devi sempre far mangiare le parole che scrivo? Perchè ogni volta che ti credo mi dai sempre l'opportunità di smentirti?
Stasera la trovavo a fissarmi, con i suoi occhi a palla e quelle labbra corrucciate, talmente enormi che ogni sua espressione sembrava forzata. Mi eliminerebbe dalla faccia della terra e tu che fai? Cerchi di non farle capire niente, cerchi di non ferirla, cerchi di non darmi troppa confidenza, perchè sai che non fa altro che guardarmi, che seguirmi, che seguirti... sei il suo chiodo fisso, si accorge di ogni tuo movimento, di ogni tuo gesto.
Hai scelto di ferire me, con il tuo imbarazzo, con il tuo non prendere posizione.
E mi hai ferita perchè ancora non hai fatto una scelta, ancora non mi hai scelto.
Ma lo so che non hai capito la gravità del tuo gesto, forse credevi che io non lo leggessi.
Devi fare una scelta piccolo, stare con me è difficile per uno come te, ma non ti do più tempo.
Non per questo.
Un passo alla volta, certo, prendere tutto con calma, certo, ma non capire se vuoi me o tutto il resto del mondo.
A volte scivolo tra le tua dita, ma tu non te ne accorgi fino a quando non riesci a prendermi per l'ultimo centimetro della mia pazienza. Mi hai ferita.
E se dovessi incontrare un uomo che riuscirà a portarmi via da te? Rimarrai fermo, immobile, inaridito dalla tua stessa volontà? Volterai pagina e tornerai ad accontentarti di circondarti di persone che non scalfiscono la tua corazza?
Il tuo imbarazzo stasera mi ha ferita, mi ha reso ancora insicura di te.
La tua indecisione mi ha colpita.

Domande

Abbiamo fatto l'amore e mi è piaciuto un sacco.
Così cantava una canzone...
Mi piace piccolo sentire le tue mani su di me, mi piacciono i lividi che lasci sul mio collo, la sensazione di essere completamente avvolta dal tuo corpo.
Ti desideravo da così tanto che non smetterei mai di volerti dentro di me...
Non so dove ci porterà questa cosa, non mi faccio aspettative perchè so che probabilmente arriverà ancora il giorno che da me vorrai scappare... Solo che a volte sembra tutto così perfetto, così giusto lo stare insieme che mi fa paura l'idea di scoprire che non saremo nel nostro destino.
È stupido, se mi fermo a pensare a tutto quello che è successo, a quello che abbiamo fatto vorrei solo darti un pugno sul naso, girare i tacchi e dimenticarti.
Solo che poi ti vedo camminare nel mio mondo, prenderti cura di me, gli sforzi che stai facendo, vedo i tuoi occhi che mi guardano, impauriti forse più dei miei e mi sciolgo. Quello è il momento in cui vorrei abbracciarti e non lasciarti andare mai.
Perchè percepisco il tuo timore piccolo, la paura di farmi stare male, di lasciarti andare.
E non so come spiegare la comprensione che sento nel pensarti, nel cercare di capire i tuoi gesti.
Sono innamorata ancora ma in una maniera nuova, diversa, consapevole.

Distanza

Sono tanti giorni che non ci vediamo... siamo entrambi molto impegnati con il lavoro.
Sento una sensazione strana, confusa. Forse la mia è paura, ma per la prima volta credimi non so spiegarla.
Non la capisco, non riesco a dargli una forma, un senso. Non mi era mai capitato.
E mi fa impazzire sentire che c'è qualcosa nell'aria che io non riesco a comprendere.
E poi sai... è che ti sto preparando un po' di sorprese, vorrei dimostrarti che sono ancora qui per te, che sto apprezzando tutti i tuoi sforzi, che sono pronta a dare a noi o a quello che siamo un'altra possibilità, senza fretta, senza correre...
Però poi mi guardo in giro e tu non ci sei, perchè sento che sei ancora confuso, che sei spaventato.
E allora mi chiedo quanto ancora dovrò aspettare.
Abbiamo anche scherzato sul fare ancora l'amore, ci siamo detti che forse sarebbe capitato.
Mi spaventa, sono sincera.Mi spaventa perchè non so se riuscirei a trovare ancora del buon feeling con te.
E se dovesse andare male?
E poi, non lo so.... ho come il presentimento che il sesso complicherebbe di nuovo le cose tra di noi... come se col venire a letto con me avessi la necessità di andare anche con le altre, come se ti riaprissi la strada per l'infedeltà.
È stupido lo so, ma sono terrorizzata all'idea di trovarmi ancora nella situazione di chiedermi se prima di toccare la mia pelle tu ne abbia sfiorata un'altra... o se lo farai dopo.
Sono solo miei pensieri piccolo, o queste domande te le stai ponendo anche tu?

PER IL MIO CUORE

Per il mio cuore basta il tuo petto,
per la tua libertà bastano le mie ali.
Dalla mia bocca arriverà fino al cielo,
ciò ch'era addormentato sulla tua anima.

In te è l'illusione di ogni giorno.
Giungi come la rugiada alle corolle.
Scavi l'orizzonte con la tua assenza.
Eternamente in fuga come l'onda.

Ho detto che cantavi nel vento
come i pini e come gli alberi di nave.
Com'essi sei alto e taciturno.
E ti rattristi d'improvviso, come un viaggio.

Accogliente come una vecchia strada.
Ti popolano echi e voci nostalgiche.
mi son svegliato e a volte emigrano e fuggono
uccelli che dormivano nella tua anima.
Pablo Neruda

Cade la Pioggia

Lettera a te

Perchè sento che si è spezzato ancora qualcosa?
E lo sai che non sbaglio mai.
Cosa è successo, cosa ti sta facendo tornare sui tuoi passi?
Mi hai detto cose belle e importanti. Stiamo facendo delle scelte che forse cambieranno il corso delle nostre vite.
Eppure c'è qualcosa che parla nel mio cuore.
Parlami piccolo, dimmelo cosa c'è che non va.
Non farmi cadere come al solito nel baratro delle tue paure e dei tuoi dubbi.
Non tenermi all'oscuro dei tuoi pensieri.
Io sono qui, presa da mille lotte e mille problemi, ma sono qui.
Non mi troverai fuori dalla tua porta, non mi troverai a bussare ancora al tuo cuore, ma sono qui.
In attesa che tu bussi al mio.
Cosa ti sta allontanando ancora da me?
Chi?
Lo sai che ti leggo dentro piccolo, anche se non ti vedo...