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GIUSVALLA E LA TANA DELLO SCOIATTOLO

Post n°520 pubblicato il 17 Ottobre 2010 da maya1st
 
Tag: MAX

 

(Sottotitolo: IN THE ASS OF THE WOLF)

.

GIUSVALLA E LA TANA DELLO SCOIATTOLO. Sembrerebbe l'inizio di una favola per bambini, e volendo potrebbe anche esserlo 

 

(magari un giorno scriverò anche quelle), invece quello che andrò a raccontarvi è la pura realtà.

Prosaicamente, posso dirvi che a Fanculo mi ci hanno mandato tante volte, e ci ritorno spesso. Gente simpatica e tutto sommato non ci si sta male. In culo ai lupi, invece, non ci ero mai stata... fino ad oggi...

La storia comincia a Marzo, quando comprando una stampante HP vinciamo un weekend per due persone. Tutto bene, direte voi. 

Certo, rispondiamo noi, finchè non scopriamo che le location che ci propneva HP erano tutte in posti dimenticati dal mondo.

Visto che dovevamo scegliere tra tre regioni, e di lupi ce ne sono tanti, per finire "in the ass" dei lupi toscani o emiliani, abbiamo optato per quelli liguri.

E così siamo partiti da IVrea per finire a Pontinvrea, dove c'è l'acqua di sorgente, l'aria pulita e "qui si sta bene" come recita il cartello.

Il realtà, il B&B "la tana dello scoiattolo" dove alloggiamo si trova a Giusvalla, poco prima di Pontinvrea.

Giusvalla è un piccolo paese, con la sua chiesa, la biblioteca, il monumento ai caduti con tanto di cannone della guerra, la crocerossa e tanti vecchietti. Il paesaggio ci è familiare, sembrano i boschi della Serra, i colori autunnali iniziano a farla da padrone, tanti prati e più cavalli che in maremma.

Per arrivare a Giusvalla decidiamo di non fare tutta autostrada, ma di uscire ad Alessandria Sud, andare per Acqui Terme e poi prendere la statale 30 che scende verso Cairo Montenotte, noi devieremo dalle parti di Dego per prendere la strada per Giusvalla. Arrivati, seguiamo le indicazioni di google maps (sbagliate, ma Teo non vuole comprare il navigatore), perdendoci in mezzo ai prati e cascine sparse per le varie Località (noi abbiamo preso località Molino-Valla come suggerito da google) per circa tre km. Inizia  così la nostra avventura :)

Scopriremo in seguito che bastava superare Giusvalla e seguire per località Ripetti, prendere le indicazioni per Agriturismo e all'ultimo bivio, dove sulla destra indica Giusvalla, girare a sinistra e dopo pochi metri (tutto nei boschi) si arriva all'Agriturismo.

Come dicevo...questo l'abbiamo scoperto in seguito...al nostro arrivo invece dopo quei 4 km andata e ritorno per la località Molino-Valla, dove abbiamo visto cavalli, boschi, quasi messo sotto un gallo, tutto fantastico, se non fosse che avevo estremo bisogno di fare pipì...e chiunque sa che costeggiare un ruscello quando si ha la vescica pronta a scoppiare è tutto fuorchè poetico.

Arrivati a Giusvalla, sulla strada principale, per trovare l'agriturismo adottiamo il metodo più classico:

Ci fermiamo

clicchiamo il bottone

tiriamo giù il finestrino

e chiediamo indicazioni

a chi? 

a Due vecchietti che ci rispondo in un accento misto tra il Piemontese e il ligure: "ah si lo scoiattolo...prenda per questa strada sale sale sale e poi scende e siete arrivati!!!"

Questa era una strada alternativa a quella da località rapetti e si prende dalla piazzetta.

I due vecchietti sembrano stare in quel punto da sempre...e quando racconterò le nostre peripezie alla proprietaria dell'Agriturismo, mi viene da ridere quando lei dice "quei due son sempre lì" facendoci presente che molti si sbagliavano a causa delle indicazioni di google.

Raggiunto l'agriturismo, conosciamo la proprietaria che era intenta a spaccar legna, ci accoglie gentilmente e ci dice che purtroppo la sera non tiene aperto il ristorante per problemi familiari, nessun problema, lasciamo le nostre cose in camera (parquet in legno, bagno piccolo ma confortevole -cesso a parte perchè sembrava di stare in bilico su un cuneo - e letto non comodissimo ma ci si può adattare per pochi giorni, splendida vista sul bosco) e decidiamo di scendere verso il mare che dista circa 25 km ( di tornanti!!!).

Arriviamo al mare che il mio colore è più verde che rosa, ma mi riprendo subito alla vista delle prime onde illuminate dal sole, siamo ad Albissola, ma decidiamo di andare verso Varigotti. E' quasi ora di pranzo, e ci guardiamo intorno alla ricerca di un posto dove mangiare.

Passando per Vado ligure, il mio occhio di lince nota una scritta "LA LOCANDA DEL CAMIONISTA". Un'insegna posta fuori recita:

"dice il saggio se segui il camionista non perdi mai la pista!".

E' il nostro posto!!! Avrei voluto che per una volta la trattoria la scegliesse Teo, ma questa era un'occasione d'oro e non potevamo farcela sfuggire. Entriamo e il locale è superaffollato,questo è già un buon inizio. Il proprietario ci accoglie con un gran sorriso e ci infiliamo in uno dei due tavolini rimasti. La Clientela è eterogenea, da semplici turisti come noi, a camionisti veri e propri a gente degli uffici. Il proprietario mi porge un foglietto, credo sia il menù e inizio a leggere...era una barzelletta e ce ne passeranno altre tra le mani. Il locale è costellato da ricordi degli indiani d'america, bufali appesi alle pareti così come foto dei grandi capi indiani,e fogli scritti a mano con le frasi storiche e sagge pronunciate da questo grande popolo. 

Foto di harley Davidson, compreso la foto del proprietario che si è sposato su un sidecar harley...mi piace!!!

I menù sono due, pesce o carne. Non c'è nulla di scritto, suppongo per il fatto che cambino di giorno in giorno. L'antipasto ci viene offerto (ma siamo davvero in liguria???)Scegliamo la carne, l'antipsto è composto da affettati e fiori di zucca fritti, per primo un piatto di pasta semplice (i ravioli sono quelli in busta e molto probabilmente il pesto è quello in scatola), carne alla brace per secondo, dolce e caffè, da bere acqua il tutto alla modica cifra di 13 euro a testa...un pasto completo a tredici euro a testa in liguria...sembrava di essere ai confini della realtà. Abbiamo mangiato bene e consiglio il locale a chiunque abbia voglia di pranzare insieme a gente simpatica, mangiando bene e spendendo poco. Piccola chicca, dopo che abbiamo pagato il proprietario mi ha guardato, mi ha detto "dammi le mani" e mi ha riempito di caramelle gelèe...grazie al mio bel faccino avevamo anche un po' di caramella a farci compagnia :)))

Il pomeriggio lo passiamo a varigotti, località in cui avevamo passato una delle nostre prime vacanze tanti anni fa, e ho dormicchiato gustandomi uno degli ultimi soli caldi dell'estate.

La strada che da Noli va a Varigotti è uno spettacolo, la montagna si tuffa nel mare creando splendide pareti per arrampicatori.Stiamo sul mare un paio d'ore, poi ripartiamo, volevamo visitare Savona, ma è tardi e Teo non sta benissimo così decidiamo di rifarci quei graziosi 25km di tornanti per farci una bella doccia e uscire per la cena.

La zona è abbastanza disabitata, forse perchè ottobre è ormai fuori stagione anche per questi peasini pieni di camminate nei boschi. Ceniamo a Sassello, la città degli amaretti. Facciamo un giro per i vicoli di Sassello, non c'è anima viva, se non per della musica che cubana che arriva da una macelleria. Fuori fotografie di taglieri di salumi e formaggi e dei tavolini...mi fermo, dò un'occhiata, guardo Teo e gli dico "che ne pensi?"

Teo acconsente, il proprietario Piero è un ex macellaio che ha riconvertito il negozio in gastronomia e serve le chicche da lui prodotte (salame al tartufo e ai funghi porcini, formaggette e tante altre prelibatezze).

Prendiamo un tagliere che Piero riempie a dismisura e un tirotto (una sorta di focaccia che si può riempire a piacimento con i vasti assortimenti offerti da Piero) con bresaola, toma, rosmarino e noci. Volevamo ordinare anche del vitello tonnato ma Piero ci ha bloccati in tempo (non saremmo riusciti a mangiarlo, dopo il tirotto eravamo colpi). Una bellissima sorpresa è stata scoprire che il proprietario è appassionato di birre e ne ha ben 95 a listino. Scegliamo una birra belga GranCru, servita in bottiglia di Pietra dove fermenta (ottima).La sala interna dove mangiare è davvero spartana, ma a noi piace così, ci sembra di essere a casa, a farci compagnia solo due coppie del luogo, pronte per andare al cinema. Noi ci guardiamo un po' di tv, e dopo arriva la famiglia del proprietario, una donna dominicana e il figlio di circa due anni, un bel moretto timido. Teo ha il coraggio di prendere anche il dolce, un buon bombolone ripieno di crema con panna e fragole. io finisco con un the caldo. Piero ci racconta che il locale è molto conosciuto dai motociclisti e che è finito due volte su motorbike. Ci racconta anche che la zona è ottima per i funghi e che la domenica si riempie di forestieri che, ahinoi, non sanno come vanno raccolti i funghi e ne fanno talmente tanta razzia che negli ultimi anni stanno devastando i boschi e riducendo la produzione degli stessi, anche perchè qui non servono tessere. Gli racconto che dalle nostre parti non solo servono le tessere, ma spesso tagliano le gomme alle auto straniere che si appostano vicino ai boschi, proprio perchè non vogliono che gente dall'esterno venga a "rubare" i nostri funghi!!!

.

Lasciamo il locale pieni e soddisfatti. La strada di ritorno ci fa scoprire il bosco di notte, ci aspettiamo che da un momento all'altro ci tagli la strada un animale della foresta. Arriviamo alla Tana dello scoiattolo che è tutto buio e c'è un silenzio da favola...un posto ideale per chi vuole staccarsi dal mondo (e i cellulari non prendono...wow).

Ho pensato molto al mio amico max e ai nostri discorsi di quanto sarebbe bello ogni tanto poter spegnere il nostro mondo e isolarsi...beh questo è un luogo ideale per staccare dal mondo...peccato per il tempo e non ci dà la possibilità di farci lunghe camminate nei boschi (l'indomani è prevista pioggia e così sarà)...andiamo a dormire, ma per me sarà una notte tormentata perchè il tartufo è ottimo, ma mischiato nel salame è tremendo da digerire così riuscirò a dormire solo verso la mattina presto...to be continued

.

 

 
 
 
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Un blog di: maya1st
Data di creazione: 04/12/2008
 

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leggo di tutto e di più...alterno i grandi classici a libretti per passare il tempo alle biografie. Ultimamente mi sto appassionando alle biografie dei grandi della musica. Ho letto uno di fila all'altro i 12 libri del trono di spade e tro George R Martin un genio. Da scrittrice in erba vi posso dire che a volte sono i personaggi a prendere il sopravvento sulla storia...ti ci affezioni e loro ti parlano...mentre mangi, mentre cammini e lui....gran @@@@ ha avuto la capacità di uccidere dei protagonisti!!!! Lo invidio e attendo il sequel se non altro per sapere chi altro ucciderà ;)

 
 

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