Creato da MacRaiser il 19/01/2007
Tutti gli utenti Mac pensano differente, ma alcuni pensano piu' differente degli altri
 

Messaggi di Giugno 2012

MELE E NON PIU' MELE

Post n°1799 pubblicato il 25 Giugno 2012 da MacRaiser

"Il New York Times torna ad occuparsi di Apple e lo fa con un’inchiesta su quello che chiama “l’esercito Retail” di Cupertino, ovvero i dipendenti degli Apple Store, e i loro salari. -Nel mondo (gli Apple Store) hanno venduto 16 miliardi di dollari di prodotti-, scrive David Segal nell’apertura del suo articolo. “Però la maggior parte dei dipendenti Apple ha ricevuto poco di quella ricchezza- [...] La maggior parte dei dipendenti Apple, spiega il giornalista, non ricopre un ruolo corporate di alto livello. 30.000 dei 43.000 dipendenti Apple americani sono commessi degli Apple Store e molti di loro (ma non si sa in che percentuale, o se questo dato sia una media) guadagnano circa 25.000 dollari l’anno. [...] Ciò non impedisce all’autore di prodursi in un altro calcolo del genere pere+mele: -Dividete il fatturato per il numero totale di dipendenti e noterete che lo scorso anno ogni dipendente degli Apple Store” – incluso lo staff non addetto alle vendite – “ha portato in cassa 473.000$”- AppleLounge, 25 Giugno 2012.

"Dal 30 giugno aumento di stipendio per i dipendenti Apple Retail - [...] questa serie di aumenti non saranno particolarmente rilevanti per le finanze di Apple Retail. Volendo effettuare una stima conservativa, presupponendo un aumento massimo del 5% (che non avverrà) per tutti i 42.200 dipendenti globali degli Apple Store, l’azienda dovrebbe sborsare circa 21.944.000 dollari in più. Più o meno un giorno di fatturato degli Store o in alternativa due giorni e mezzo di profitti." - AppleLounge, 30 Maggio 2012.

Nel tentativo di tirare un poco le striminzite braccine della sua multinazionale multimiliardaria del cuore, Camillo Miller (e non piu' Miller) oggi -con uno spettacolare doppio carpiato sullo specchio- stabilisce il nuovo record assoluto della specialita'.


 
 
 

LE MURA DI CUPERTINOPOLI

Post n°1798 pubblicato il 23 Giugno 2012 da MacRaiser

"Il giudice Richard Posner del tribunale federale degli Stati Uniti ha decretato che la causa di Apple contro Motorola sarà respinta nella sua interezza." - iPhoneItalia.

La strategia bullistico-aziendale menata a suon di brevetti sulle invenzioni gia' inventate e denunce contro tutto il mondo -iniziata oltre ogni limite di ragionevolezza (o meglio: sanita' mentale) e decenza anni or sono da uno Steve Jobs gia' gravemente malato- incontra oggi la sua ennesima e, probabilmente, piu' grave sconfitta. Questa volta infatti il disastro legale, esondato da un pezzo nell'autolesionismo conclamato, rischia di assumere gl'inquietanti contorni di una metafora tecnologica della battaglia di Adrianopoli. Un cambio di rotta deciso non e' solamente urgente a Cupertino: ormai e' inevitabile.


 
 
 

SIRI L'ASSISTENTE FECALE

Post n°1797 pubblicato il 23 Giugno 2012 da MacRaiser

"Woz: “Siri? Per me è pupù” - Woz è stato molto duro: -Molti parlano di Siri. Io parlo di pupù. Lo usavo per fare ordini da molto prima che Apple lo comprasse. Potevo dire: ‘Siri, quali sono i cinque più grandi laghi della california?’ e quelli sarebbero comparsi. E poi avrei chiesto ‘Quali sono i numeri primi maggiori di 87?’ e sarebbero comparsi. Era qualcosa di davvero incredibile. Questo doveva essere il futuro. parlare in maniera normale, simulare la conversazione con un uomo era il più grande programma immaginabile. Poi Apple ha comprato Siri. Quali sono i più grandi laghi della California? Mi vengono offerti servizi legati ai laghi. Sono molto dispiaciuto, ma c’è ancora mercato per il futuro.-" - iPhoner.

La notizia risale al 18 Giugno, dunque ormai e' piu' che lecito affermare che -unica eccezione il succitato iPhoner- la censura corale gia' operata dai para-siti della mela in occasione dell'appassionata difesa di Mike Daisey da parte del co-fondatore di Apple -nonche' solo ed unico progettista del primo computer con la mela- (con buona pace degli emeriti ciuchi del MIUR) e' tornata a colpire. D'altronde bisogna pure comprenderli questi poveri ragazzi fanboys: per Apple, Steve Wozniak sta diventando un papa' sempre piu' imbarazzante.


 
 
 

I CLONI SOTTO DI APPLE

Post n°1796 pubblicato il 22 Giugno 2012 da MacRaiser

"Apple brevetta la clonazione d'indentità per preservare la privacy - Tralasciamo i dettagli tecnici da mal di testa, che trovate su questa pagina di Patently Apple. L’idea alla base del brevetto è di creare un clone della propria identità Web da dare in pasto a motori di ricerca, inserzionisti ed eventuali soggetti terzi fuori legge; e per rendere il tutto più credibile, all’utente è data la possibilità di definire una serie di attributi quali, per esempio, le “aree di interesse” oppure le cosiddette “informazioni confidenziali simulate.” Chi lo desidera può perfino lasciar filtrare all’esterno alcune caratteristiche reali delle proprie attitudini sul Web, escludendone attivamente altre. Così facendo, insomma, è molto difficile -se non impossibile- distinguere un profilo falso, dato che il clone è specificatamente progettato per essere verisimile. Per intenderci, è un po’ come quando ci iscriviamo ad un servizio Web immettendo dati inventati (nome: “sfjafsfafa”) e mail fittizie (no1@nowhere.sf), oppure quando ci avvaliamo di plugin e programmi di anonimizzazione." - Melablog.

Doveva accadere anche questo, prima o poi. Apple ha reinventato l'anonimato e quindi adesso lo brevetta pure. E lo sappiamo bene, quando una multinazionale come Apple -con giganteschi interessi nel comparto pubblicitario e del trattamento dati personali- brevetta qualcosa, lo fa sempre a vantaggio di noi consunatori; per "preservare la privacy", mica per sbattercelo nel deretano. E quale modo migliore di "preservarla" del brevettarla? E non siate malfidenti: non e' che Apple sta cercando di farci indossare una simpatica mascherina (tanto lei sa perfettamente chi siete, dietro la mascherina) per farci sentire piu' sicuri, salvo che di quella mascherina -che poi fatalmente s'incollera' alla nostra faccia, assumendo i nostri connotati digitali- a quel punto sara' unica e onnipotente proprietaria. Non ci chiedera' un affitto per poterla usare, no. Non la rivendera' a caro prezzo ad altri -potendolo fare (a quel punto) legalmente- no. E' solo che Apple vuole difenderci dai cattivoni tritura-privacy Google, Facebook, eccetera. Capito com'e' la storia? Riassumiamo: Apple=buoni, mentre all'opposto: Google & Facebook=cattivi. Ricordatevelo, mi raccomando. Ad ogni modo, da oggi attenti a non clonare cloni altrui o a copiare subdolamente pseudonimi o nickname. Apple vi sorveglia e potrebbe  trascinarvi in tribunale con l'accusa di violazione dei diritti (della stessa Apple Inc) sulle "informazioni confidenziali simulate" di un altro. Meglio non rischiare.


 
 
 

ALL THE MACS ARE GREY

Post n°1795 pubblicato il 22 Giugno 2012 da MacRaiser

Se siete frequentatori della prima ora di questo blog sapete che per questioni di lavoro da un quarto di secolo ho giornalmente a che fare con sistemi operativi d'ogni risma e versione. Sara' che l'eta' rallenta i riflessi o che al crepuscolo tutti i gatti diventano bigi, ma a volte per ricordare se sotto le dita hai un Mac o un Windows ti ci vuole quel mezzo secondo in piu'.


 
 
 

I PIFFERI DI MONTAGNA

Post n°1794 pubblicato il 21 Giugno 2012 da MacRaiser

"Possiamo sederci e guardare i concorrenti mentre rubano le nostre invenzioni brevettate, o possiamo fare qualcosa a riguardo. Noi abbiamo deciso di fare qualcosa." - Steve Jobs, Marzo 2010.

"Il tribunale olandese obbliga Apple a pagare i danni per la violazione di un brevetto Samsung - La sconfitta non impedirà ad Apple di continuare a distribuire i propri device nonostante l’accertata violazione di brevetto, ma al tempo stesso peserà sui conti del gruppo e rappresenterà un monito per la società di Cupertino. Il portavoce di Apple non ha rilasciato commenti." - iSpazio, Giugno 2012.

Tutto sommato faceva meglio a restare seduto.


 
 
 

PUBBLICA DISTORSIONE

Post n°1793 pubblicato il 20 Giugno 2012 da MacRaiser

"Steve Jobs, una delle tracce presenti alla prima prova di maturità - Agli studenti è stato proposto un articolo di Giovanna Favro scritto per la Stampa il 6 ottobre del 2011, intitolato “Che storia, e che vita incredibile, quella di Steve Jobs”. Di seguito vi riportiamo il brano di Giovanna Favro proposto agli studenti: [...] Eppure, in un garage della California, Steve Jobs crea i computer. Li inventa. Da zero. [...]" - iSpazio.

Casomai aveste avuto bisogno di un'altra prova della galattica ignoranza che alligna dentro il Ministero Della Pubblica Istruzione (per non parlare delle redazioni dei quotidiani). Altro che RDF.



P.S. Puttanate sulla vita di Jobs e sulla storia dell'informatica a parte, mi chiedo se e' normale che un ministro dell'Istruzione (con rispetto parlando) proponga  ai maturandi delle tracce "spot" in favore di una azienda multinazionale, con tanto di citazione del marchio e dei prodotti attualmente in vendita nei negozi. Fossimo in un  paese decente piuttosto che nella terra dei cachi, ce ne sarebbe abbastanza per un bel calcione nel sedere.

 
 
 

APPLE STOARIAN

Post n°1792 pubblicato il 20 Giugno 2012 da MacRaiser

"Dipendenti Apple Store troppo zelanti a proposito del blocco delle esportazioni verso l'Iran sconfinano nel profiling razziale." - 9To5.



Appero', certo che se uno parla "iraniano " allora se la va proprio a cercare. E' pericolosissimo vendergli un iPad; magari ci fabbrica un devastante ordigno termonucleare o qualche tipo di arma batteriologica. O magari ci dirotta un aereo contro qualche grattacielo. A dirla tutta sembra un provvedimento piuttosto sennato, questo degli Apple Store; di quelli in perfetto stile George W. Bush, per capirci. Oserei definirlo "sagace". Anzi, si potrebbe adottare politiche del genere anche qui in Italia. Non so, per contrastare le mafie per esempio si potrebbe bandire dagli Apple Store tutti coloro che mostrano una certa padronanza dei dialetti siciliano, calabrese o napoletano. Fuor di (tragico) scherzo: non bastava quello degli ordini demenziali che Apple impartisce ai propri dipendenti; ora tocca pure sciropparsi il razzismo giustificazionista di ritorno del neurosciacquonato fanboy di turno. Al colmo della nausea, quando uno immagina che la mela e i suoi para-siti siano davvero arrivati al fondo del fondo, ecco che quelli incominciano a scavare.


 
 
 

LE CATENE DI APPLE

Post n°1791 pubblicato il 19 Giugno 2012 da MacRaiser

"Stando a quanto riportato da alcune fonti all’interno della catena di fornitura provenienti dall’estremo oriente a DigiTimes sembra che Apple, sotto la guida di Tim Cook, abbia introdotto nuove politiche più restrittive rispetto alla gestione della propria catena di fornitura. Tra i cambiamenti introdotti dalla compagnia troviamo ispezioni più frequenti con maggior tempo speso nella loro esecuzione ed un’attenzione rinnovata sulla gestione dei costi e della qualità dei prodotti. Tutti i fornitori, secondo il report, sarebbero sotto pesanti valutazioni con particolare attenzione alla performance dell’intera catena di fornitura. Dopo aver preso il controllo della catena di fornitura di Apple Tim Cook ridusse il numero di fornitori di componenti da 100 a 24, obbligando le compagnie a competere per effettuare degli affari con Apple." - iPhoneItalia.



Quasi commovente la dedizione e l'intensita' degli sforzi che i para-siti della mela profondono nel cercare ogni giorno nuovi eufemismi per non dover dire pane al pane e vino al vino e nel difendere contro ogni evidenza l'indifendibile fonte della loro ditterica sussistenza. Impossibile, infatti, trovare una sostituzione piu' ipocrita di "taglio" con "gestione", o paraculismo piu' efficace dell'usare i termini "performance" e "competere" per sottintendere il concetto: "chi fa fare piu' straordinari (anche 80 ore al mese, tanto io Apple faccio il gioco delle tre scimmiette) agli operai, vince e si becca la commessa". Ad ogni modo ora almeno sappiamo la verita': Tim Cook e' andato in Cina per migliorare le condizioni dei lavoratori che assemblano i prodotti della mela esattamente come io sono Napoleone. Gia' perche' anche un bambino capisce al volo che l'unico sistema per portare i salari degli operai ad un livello appena umano senza aumentare i prezzi, e' quello di diminuire il margine di profitto. Al contrario, quello di Apple e' il piu' alto in assoluto. Mi rendo conto che oggi pare impossibile, ma Apple nacque sotto un cielo differente.


 
 
 

IO ROBOY

Post n°1790 pubblicato il 18 Giugno 2012 da MacRaiser

"Entro 5 o 10 anni al max. Foxconn si metterà @ spalle il "problema" degli operai, con impianti totalmente automatizzati." - SetteBit.

Sembra che per Fabio Zambelli l'autodeclassamento da blogger a ciangottatore twitterico non sia semplicemente causa -pena l'esondazione dai canonici 140 caratteri analfanumerici- di continui malintesi, patetici battibecchi e conseguenti perdite di tempo ed energia, quanto di una sorta di, come dire: crescente status confusionale. Sappiamo tutti bene infatti che Terry Gou ormai ripete lo stesso annuncio ogni volta che qualcuno muore, si fa male o protesta nelle sue fabbriche (il che accade abbastanza spesso). Zambelli pero' pare non essersene accorto, pur avendo egli stesso pubblicato la notizia sul suo ibernato blog, l'anno scorso. D'altronde c'e' da dire che quando si comincia col cambiare le rivolte degli schiavi di Apple contro il kapo' Foxconn in "risse", e si continua con l'usare l'ipocrita termine "problema" (virgolette incluse, per meglio sdoganare l'eufemismo) in sostituzione di "neoschiavismo" o, peggio, di "suicidi", presto o tardi si finisce a copincollare comunicati stampa. E nemmeno da Cupertino.


 
 
 

A UN'INCOLLATURA DAL SENSO

Post n°1789 pubblicato il 17 Giugno 2012 da MacRaiser

"Incollando la batteria - Kyle Wiens, il fondatore di iFixit ha scritto per Wired un editoriale strepitoso sulle scelte commerciali di Apple verso una sempre maggiore inaccessibilità dei propri prodotti"- Massimo Mantellini.

"Il MacBook Retina è il portatile meno riparabile che abbiamo mai smontato [...] Se vogliamo prodotti che durino nel tempo e che conservino il loro valore, dobbiamo supportare i prodotti che lo fanno. Oggi noi scegliamo. Se sceglieremo il MacBook Pro Retina, la prossima generazione di portatili Mac sarà probabilmente ancora meno riparabile di questa. E quando questo accadra', non avremo il diritto di dare la colpa Apple. Dovremo incolpare noi stessi." - Kyle Wiens.

Tre dati di fatto per comprendere il modo di ragionare del frequentatore medio di quell'autorevole club d'informatori IT che io chiamo l'iPhronda:
  1. Periodicamente Massimo Mantellini legge strepitosi editoriali (di iFixit, Wired o di altri) contro le mascalzonate di Apple.
  2. Periodicamente Massimo Mantellini li sottoscrive e a volte, al colmo dello sdegno, li ripubblica.
  3. Periodicamente Massimo Mantellini compra il prossimo prodotto con la mela sopra.

 
 
 

Il giorno in cui Apple brevetto' la ruota

Post n°1788 pubblicato il 17 Giugno 2012 da MacRaiser

 "Apple brevetta un menu radiale per iOS e OS X - Scovato un bretto di Apple riguardante un menu con icone disposte a raggio pensato per dispositivi iOS e OS X. Una serie di icone raggruppate si aprono a raggio per mostrare sottogruppi di strumenti. Potrebbe trattarsi di una GUI per qualche futura applicazione o versione del sistema operativo. Il brevetto in questione è stato registrato a maggio di quest’anno; altri brevetti simili (rappresentazione a spirale degli album in iTunes e di un effetto simile al Cover Flow) sono stati registrati a settembre e a dicembre del 2010." - Macity.

Premessa: questa storiella rappresenta un prototipo, un paradigma; ma gli esempi da citare, percorrendo la storia di Apple Inc a ritroso, in realta' sarebbero tanti. Forse troppi.

Copia il formato di un dispositivo. Copia il formato di un nome. Copia il formato di un controller. Rimescola il tutto e rivendilo, aggiornato, come tua idea una decina di anni piu' tardi. Menti e continua a mentire senza sosta -a dispetto di qualunque evidenza- rappresentando a tutti una realta' capovolta: che praticamente tutti mentono perche' non fanno altro che rubare sistematicamente le tue invenzioni. Coi miliardi di miliardi accumulati fabbricando mode globali e menzogne mediatiche grazie all'ingegno e al lavoro altrui, edifica un impero multinazionale di dimensioni senza pari e retrobrevetta tutto quello che puoi, fin giu' alle forme geometriche e alla stessa gestualita' umana. Che i brevetti dimostrino una volta per tutte come tu, Steve Jobs -il geniale visionario, il Leonardo Da Vinci del ventunesimo secolo- hai inventato praticamente tutto l'essenziale nella forma in cui esso ci circonda oggi. E se pure non lo hai inventato, eri certamente in procinto di farlo; o lo avresti senz'altro fatto. Prima di morire, intendo. Oddio, a pensarci bene la gente adora i miti e le leggende quasi quanto essere presa per il culo, quindi credo che comunque lo farai.

1991: Il controller del CD-i Philips


2001: La ghiera di controllo dell'iPod Apple


2008: I menu circolari di Google


2012: I menu radiali di Apple

 
 
 

A BAETERNO

Post n°1787 pubblicato il 16 Giugno 2012 da MacRaiser

"Steve Wozniak: -Dopo essere stata acquistata da Apple, Siri è peggiorata - Il co-fondatore di Apple, intervistato dal The Times Union, critica Siri, non tanto l’applicazione in sé ma come è diventata dopo l’acquisizione di Apple, incapace cioè a rispondere a domande cui prima rispondeva correttamente." - Macity.

"Speriamo che Apple migliori il suo assistente digitale, in fondo è ancora in fase di beta quindi le migliorie, anche e soprattutto per l’edizione italiana, arriveranno." - Melamorsicata.

Considerati i peggioramenti lamentati da Wozniak e il generale e conclamato malfunzionamento (che diventa non funzionamento per lingue diverse dalle inglese, francese, tedesca e giapponese) -a quasi nove (9!) mesi dal suo annuncio urbi et orbi (la esse di iPhone 4S sta per Siri)- direi che ormai e' scattato l'effetto Cocoon.


 
 
 

PUGNETTE DURE

Post n°1786 pubblicato il 16 Giugno 2012 da MacRaiser

"Apple usa il pugno duro contro l’app Craiglist - Una nuova e controversa politica di Apple sta imponendo a tutte le applicazioni della Craiglist di censurare le immagini situate all’interno della sezione Incontri del sito. Chi conosce Craiglist sa che la sezione Incontri può essere davvero squallida e volgare, tanto da poter essere definita quasi una galleria di immagini porno. Detto questo, per la prima volta Apple si intromette in un’app collegata ad un importante sito di annunci per richiedere la censura delle immagini." - iPhoneItalia.

Ed ecco che siamo arrivati all'atteso salto di qualita'. Come previsto infatti Apple da ora non si limitera' piu' a imporre il proprio controllo censorio sui contenuti, ma lo esercitera' direttamente nello spazio privato delle persone, ovvero all'interno dei profili personali degli utenti. E non v'illudete: inutile continuare a cliccare sul popup che recita "giuro sul sacro girocollo nero di Steve Jobs che ho almeno 18 anni". Sorella Apple (per gli amici "suor") e' stata chiara, al riguardo: dimenticate gli incontri piccanti e le foto lascive e semmai tornate al buon vecchio Do-It-iSelf. In fin dei conti stiamo pur sempre parlando del dispositivo "touch" per eccellenza.


 
 
 

RETINA DIFFERENT

Post n°1785 pubblicato il 15 Giugno 2012 da MacRaiser

"Nonostante per adesso ci abbiano potuto mettere le mani solo pochi fortunati e le stime di spedizione veleggino ancora attorno alla boa delle tre settimane, Apple ha cominciato a pubblicizzare a dovere il nuovo MacBook Pro Retina Display negli Apple Store. In alcuni è stata allestita una vetrina con un MacBook Pro Retina gigante che fa da sfondo ad un vero MacBook Pro Retina. L’effetto è un po’ Inception e lo sbav degli Apple Geek assicurato." - AppleLounge.



"Nuovo suicidio alla Foxconn di Chengu - Un dipendente Foxconn impiegato nello stabilimento di Chengdu si è tolto la vita ieri, saltando dal tetto di uno dei dormitori del complesso industriale. La notizia della morte del giovane operaio, di nome Xie, si è rapidamente diffusa su Sina Weibo, il più diffuso social network cinese. Secondo quanto riporta MIC Gadget diversi utenti avrebbero lamentato un tentativo di censura da parte delle autorità locali." - AppleLounge.



Beh, in fondo non si dice: "ad ognuno il suo"?


 
 
 

Contatta l'autore

Nickname: MacRaiser
Se copi, violi le regole della Community Sesso: M
Età: 61
Prov: RM
 

Area personale

 

Ultime visite al Blog

monellaccio19Dott.Ficcagliam12ps12cassetta2Miele.Speziato0magdalene57iltuocognatino1acer.250MacRaisersuarez65Nikitiniaodio_via_col_ventocuorevagabondo_1962ANIMA.RIBELLE_1
 

ANTONELLA ANEDDA

Vedo dal buio
come dal più radioso
dei balconi.
Il corpo è la scure:
si abbatte sulla luce
scostandola in silenzio
fino al varco più nudo -al nero
di un tempo che compone
nello spazio battuto
dai miei piedi
una terra lentissima
- promessa

---

Perfino adesso vedo
un gesto nuziale
dopo l'immensa distanza
di questa estate lenta
nell'arco dei suoi steli amari
dopo gli anni che in avanti
hanno sbarrato l'amore
perche' non si perdesse
fino a perderlo
attutito contro l'erba.
Oggi e' una notte di pioggia
possiamo traversarla
in due diversi bagliori
senza luce
dire, toccando il gelido bordo
di un bicchiere,
che tanta lontananza
non e' stata un errore
se ha cinto e sciolto segretamente
ogni irreale desiderio.


---

Volevo che
il mio amore non finisse
che resistesse intero
in disaccordo
perfino col ricordo
e ignorasse il corpo
che da me si scostava
che ne ignorasse
distanza e indifferenza
e fosse cosa mia
doppiamente intrecciata
cesta di giunco e aria,
cesta per acqua
forma che la mano conosce
e che la storia medita quando
– così di rado
per questo raramente sacra –
salva un bambino dal suo Nilo.
Così a volte
fanno canestri i pazzi
per il silenzio – credo –
che sale dagli spazi
per quella paglia
che le dita oscurano
per quel nodo terreno
di aria e di materia.


---

Se ho scritto è per pensiero
perché ero in pensiero per la vita
per gli esseri felici
stretti nell'ombra della sera
per la sera che di colpo
crollava sulle nuche.
Scrivevo per la pietà del buio
per ogni creatura che indietreggia
con la schiena premuta
a una ringhiera
per l'attesa marina
- senza grido - infinita.
Scrivi, dico a me stessa
e scrivo io per avanzare
più sola nell'enigma
perché gli occhi mi allarmano
e mio è il silenzio dei passi,
mia la luce deserta
- da brughiera -
sulla terra del viale.
Scrivi perché nulla è difeso
e la parola bosco
trema più fragile del bosco,
senza rami né uccelli
perché solo il coraggio può scavare
in alto la pazienza
fino a togliere peso
al peso nero del prato.

 
Questa felicità promessa o data
m'è dolore, dolore senza causa
o la causa se esiste è questo brivido
che sommuove
il molteplice nell'unico
come il liquido scosso nella sfera
di vetro che interpreta il fachiro.
Eppure dico: salva anche per oggi.
Torno torno le fanno guerra cose
e immagini su cui cala o si leva
o la notte o la neve
uniforme del ricordo.

Mario Luzi

---

Venite pensieri
vi penseremo a fondo
ora che e' mattino.
La luce vi fa sembrare tanto forti
da raschiare il buio
come se avessimo un coccio
e la notte fosse cuoio.
C'e' un geco sul granito.
Il suo ventre oscilla
come acqua di fonte.
E' spaventato. E' attento.
Aspetta senza capire.
Come succede a noi
quando un saluto di colpo
si trasforma in addio

---


Che speri,
che ti riprometti, amica,
se torni per così cupo viaggio
fin qua
dove nel sole le burrasche
hanno una voce
altissima abbrunata,
di gelsomino odorano e di frane?
Mi trovo qui
a questa età che sai,
né giovane né vecchio,
attendo, guardo
questa vicissitudine sospesa;
non so più quel che volli
o mi fu imposto,
entri nei miei pensieri
e n'esci illesa.
Tutto l'altro che deve essere
è ancora,
il fiume scorre,
la campagna varia,
grandina, spiove,
qualche cane latra
esce la luna, niente si riscuote,
niente
dal lungo sonno avventuroso.

Mario Luzi

---

il vento
è un'aspra voce che ammonisce
per noi stuolo
che a volte trova pace
e asilo sopra questi rami secchi.
E la schiera
ripiglia il triste volo,
migra nel cuore dei monti,
viola scavato
nel viola inesauribile,
miniera senza fondo
dello spazio.
Il volo è lento, penetra a fatica
nell'azzurro che s'apre
oltre l'azzurro,
nel tempo ch'è di là dal tempo;
alcuni mandano grida acute
che precipitano
e nessuna parete ripercuote.
Che ci somiglia
è il moto delle cime nell'ora
- quasi non si può pensare
né dire -
quando su steli invisibili
tutt'intorno
una primavera strana
fiorisce in nuvole rade
che il vento
pasce in un cielo
o umido o bruciato
e la sorte della giornata è varia,
la grandine, la pioggia,
la schiarita.

Mario Luzi

---

Poco dopo si è qui come sai bene,
file d'anime lungo la cornice,
chi pronto al balzo,
chi quasi in catene.
Qualcuno sulla pagina del mare
traccia un segno di vita,
figge un punto.
Raramente
qualche gabbiano appare.

Mario Luzi
 
E’ pur nostro il disfarsi delle sere.
E per noi è la stria che dal mare
sale al parco e ferisce gli aloè.
Puoi condurmi per mano,
se tu fingi di crederti con me,
se ho la follia di seguirti lontano
e ciò che stringi, ciò che dici,
m’appare in tuo potere.
Fosse tua vita quella
che mi tiene sulle soglie
e potrei prestarti un volto,
vaneggiarti figura. Ma non è,
non è così. Il polipo che insinua
tentacoli d’inchiostro tra gli scogli
può servirsi di te.
Tu gli appartieni e non lo sai.
Sei lui, ti credi te.

Eugenio Montale

---

Sempre di nuovo,
benchè sappiamo
il paesaggio d'amore
e il breve cimitero
con i suoi tristi nomi
e il pauroso abisso silente,
dove per gli altri è la fine:
torniamo a coppie tuttavia
di nuovo tra gli antichi alberi,
ci posiamo sempre, di nuovo,
con i fiori contro il cielo.

Rainer Maria Rilke

---

Felicita’ raggiunta, si cammina
per te sul fil di lama.
Agli occhi sei barlume che vacilla,
al piede,
teso ghiaccio che s’incrina;
e dunque non ti tocchi
chi piu’ t’ama.
Se giungi sulle anime invase
di tristezza e le schiari,
il tuo mattino
e’ dolce e turbatore
come i nidi delle cimase.
Ma nulla
paga il pianto del bambino
a cui fugge il pallone tra le case.

Eugenio Montale

---

Il suo sguardo,
dopo tanto fissare,
e’ divenuto cosi’ stanco
che non puo’ accettare null’altro.
Per lei
e’ come se le sbarre
fossero migliaia,
e oltre le migliaia di sbarre:
nessun mondo.
Nel suo girare
in quel cerchio ristretto,
senza soste,
la sua potente falcata
diviene una danza rituale
attorno ad un centro,
dove una grande volonta’
si trova come paralizzata.
A volte,
le palpebre si sollevano in silenzio
ed una forma entra,
scivola attraverso
l’angusto silenzio tra le spalle,
raggiunge il cuore,
e muore.

Rainer Maria Rilke – La pantera

---

Gettava pesci vivi
a pellicani famelici.
Sono vita anche i pesci fu rilevato,
ma di gerararchia inferiore.
A quale gerarchia
apparteniamo noi
e in quali fauci…?
Qui tacque il teologo
e si asciugo’ il sudore.

Eugenio Montale
 

Archivio messaggi

 
 << Giugno 2012 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
        1 2 3
4 5 6 7 8 9 10
11 12 13 14 15 16 17
18 19 20 21 22 23 24
25 26 27 28 29 30  
 
 
 
Map IP Address

Powered byIP2Location.com

 

Contatore siti

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica o periodico, dalmomento che non viene aggiornato ad intervalli regolari. Non può essere considerato quindi prodotto editoriale, ai sensi della legge 62 del 7marzo 2001.
 

Parla con me

Twitter: MacRaiser
AIM: macraiser
MSN: macraiser@hotmail.com
Yahoo: macraiser
ICQ: 296940415
GTalk: macraisa@gmail.com

 


 

View my FriendFeed

 
Melamente assorto

SUCAR DROM

Amnesty International

 


In questo luogo non sono ammessi l'insulto o la  calunnia nei confronti di chicchessia. Tutto il resto e' libero

 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

MARIA LUISA SPAZIANI

Quelle labbra
ch'era peccato mordere
tanto infantili e tenere s'aprivano
(neve di sogno
non può il tempo sciogliere)
chiude un sigillo di divina cera.
Ma avete flauti eterni
come il mare,
o labbra più profonde della sera.

 

ANTONELLA ANEDDA

Dell'incedere a scatti di quell'uomo
che nella strada per Venaco
gridava dentro il sole
non s'e' mai detto nulla
nulla della camicia
strappata sulle ascelle
e dei piedi circondati di paglia
ne' della voce bruciata di francese.
Lo aspetto' l'inverno,
lo strinse nel ramo di una scala
lo spinse piano
col volto tra i vasi di gerani

---

Per trovare la ragione di un verbo
perché ancora
davvero non é tempo
e non sappiamo
se accorrere o fuggire.
Fai sera come fosse dicembre
sulle casse innalzate
sul cuneo del trasloco
dai forma al buio
mentre il cibo
s'infiamma alla parete.
Queste sono le notti
di pace occidentale
nei loro raggi vola
l'angustia delle biografie
gli acini scuri dei ritratti,
i cartigli dei nomi.
Ci difende di lato un'altra quiete
come un peso marino nella iuta
piegato a lungo, con disperazione.

---

Non esiste innocenza
in questa lingua
ascolta come si spezzano i discorsi
come anche qui sia guerra
diversa guerra
ma guerra - in un tempo assetato.
Per questo scrivo con riluttanza
con pochi sterpi di frase
stretti a una lingua usuale
quella di cui dispongo
per chiamare
laggiù perfino il buio
che scuote le campane.

 

PEDRO SALINAS

Non voglio che ti allontani,
dolore, ultima forma
di amare. Io mi sento vivere
quando tu mi fai male
non in te, né qui, più oltre:
sulla terra, nell'anno
da dove vieni
nell'amore con lei
e tutto ciò che fu.
In quella realtà
sommersa che nega se stessa
ed ostinatamente afferma
di non essere esistita mai,
d'essere stata nient'altro
che un mio pretesto per vivere.
Se tu non mi restassi,
dolore, irrefutabile,
io potrei anche crederlo;
ma mi rimani tu.
La tua verità mi assicura
che niente fu menzogna.
E fino a quando ti potrò sentire,
sarai per me, dolore,
la prova di un'altra vita
in cui non mi dolevi.
La grande prova, lontano,
che è esistita, che esiste,
che mi ha amato, sì,
che la sto amando ancora.

---

Quello che sei
mi distrae da quello che dici:
Lanci parole veloci,
pavesate di risa,
invitandomi
ad andare dove mi porteranno.
Non ti presto attenzione,
non le seguo: sto guardando
le labbra da cui sono nate.
Intanto guardi lontano.
Fissi lo sguardo laggiù,
non so in cosa, e già si precipita
a cercarlo la tua anima
affilata, come saetta.
Io non guardo dove guardi:
io ti vedo guardare.
E quando desideri qualcosa
non penso a quello che vuoi
nè lo invidio: è il meno.
Ciò che ami oggi, lo desideri;
domani lo dimenticherai
per un nuovo amore.
No. Ti aspetto
oltre qualsiasi fine o termine
in ciò che non deve succedere.
Io resto nel puro atto
del tuo desiderio, amandoti.
E non voglio altro
che vederti amare.

 

REINER MARIA RILKE

Niente è paragonabile.
Esiste forse cosa
che non sia tutta sola
con se stessa e indicibile?
Invano diamo nomi,
solo è dato accettare
e accordarci
che forse qua un lampo,
là uno sguardo ci abbia sfiorato,
come se proprio in questo
consistesse vivere la nostra vita.
Chi si oppone
perde la sua parte di mondo.
E chi troppo comprende
manca l’incontro con l’eterno.
A volte
in notti grandi come questa
siamo quasi fuori pericolo,
in leggere parti uguali
spartiti fra le stelle.
Immensa moltitudine

---

Sii paziente verso tutto ciò
che è irrisolto nel tuo cuore
e cerca di amare le domande,
che sono simili
a stanze chiuse a chiave
e a libri scritti in lingua straniera.
Non cercare ora le risposte
che non ti possone essere date
poichè non saresti capace
di convivere con esse.
E il punto è vivere ogni cosa.
Vivi le domande ora.
Forse ti sarà dato,
senza che tu te ne accorga,
di vivere fino al lontano giorno,
in cui avrai la risposta.

 
Che io debba ricevere il castigo
neppure si discute. Resta oscuro
se cio’ accada in futuro oppure ora
o se sia gia’ avvenuto
prima che io fossi.
Non ch’io intenda evocare
l’esecrabile fantasma
del peccato originale.
Il disastro fu prima dell’origine
se un prima e un dopo
hanno ancora un senso.

Eugenio Montale

---

Perfino adesso vedo un gesto nuziale
dopo l'immensa distanza
di questa estate lenta
nell'arco dei suoi steli amari
dopo gli anni che in avanti
hanno sbarrato l'amore
perche' non si perdesse
fino a perderlo attutito contro l'erba.
Oggi e' una notte di pioggia
possiamo traversarla
in due diversi bagliori senza luce
dire, toccando il gelido bordo
di un bicchiere,
che tanta lontananza
non e' stata un errore
se ha cinto e sciolto segretamente
ogni irreale desiderio.

Antonella Anedda


---

Mia vita,
a te non chiedo lineamenti
fissi, volti plausibili o possessi.
Nel tuo giro inquieto
ormai lo stesso sapore
han miele e assenzio.
Il cuore che ogni moto tiene a vile
raro è squassato da trasalimenti.
Così suona talvolta nel silenzio
della campagna un colpo di fucile.

Eugenio Montale

---

Volevo che
il mio amore non finisse
che resistesse intero
in disaccordo
perfino col ricordo
e ignorasse il corpo
che da me si scostava
che ne ignorasse
distanza e indifferenza
e fosse cosa mia
doppiamente intrecciata
cesta di giunco e aria,
cesta per acqua
forma che la mano conosce
e che la storia medita quando
– così di rado
per questo raramente sacra –
salva un bambino dal suo Nilo.
Così a volte
fanno canestri i pazzi
per il silenzio – credo –
che sale dagli spazi
per quella paglia
che le dita oscurano
per quel nodo terreno
di aria e di materia.

Antonella Anedda

---

Se ho scritto è per pensiero
perché ero in pensiero per la vita
per gli esseri felici
stretti nell'ombra della sera
per la sera che di colpo
crollava sulle nuche.
Scrivevo per la pietà del buio
per ogni creatura che indietreggia
con la schiena premuta
a una ringhiera
per l'attesa marina
- senza grido - infinita.
Scrivi, dico a me stessa
e scrivo io per avanzare
più sola nell'enigma
perché gli occhi mi allarmano
e mio è il silenzio dei passi,
mia la luce deserta
- da brughiera -
sulla terra del viale.
Scrivi perché nulla è difeso
e la parola bosco
trema più fragile del bosco,
senza rami né uccelli
perché solo il coraggio può scavare
in alto la pazienza
fino a togliere peso
al peso nero del prato.

Antonella Anedda
 
Questo tetto che affiora dalla notte
ci protegge piu' di una croce o un santo.
Ora che improvvisamente piove
e' benedetto.
In un'abside di plastica bagnata
splende una pianta di ortensie azzurro-fuoco

Antonella Anedda

---

...
Soffiero' su quel viso
mischiando i suoi gesti
a quelli di amori passati,
prendendo i ricordi migliori
le poche frasi di ognuno
fino a costruire il mio Golem
il mio amore brucera' altissimo e ignoto
lungo la cappa del camino.
...

Antonella Anedda


---

Vergine altera, mia compagna
t'arde un mistero negli occhi.
Non so se odio o amore
e' questa luce eterna
della tua nera faretra.
Con me verrai
finche' proietti un'ombra il corpo
e resti ai miei sandali arena.
La sete o l'acqua sei
sul mio cammino?
Dimmi, vergine altera,
mia compagna.

- Antonio Machado -

---

...
Pensi davvero che basti non avere colpe
per non essere puniti,
ma tu hai colpe.
L'aria e' piena di grida.
Sono attaccate ai muri,
basta sfregare leggermente.
Dai mattoni salgono respiri,
brandelli di parole.
...

Antonella Anedda
 

 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963