Creato da MacRaiser il 19/01/2007
Tutti gli utenti Mac pensano differente, ma alcuni pensano piu' differente degli altri
 

Messaggi di Settembre 2012

ER PUCIARDO

Post n°1856 pubblicato il 30 Settembre 2012 da MacRaiser

"In Apple, ci sforziamo di creare prodotti d'eccellenza, in grado di offrire la migliore esperienza possibile ai nostri clienti. Con il lancio delle nostre nuovo Maps, la scorsa settimana, siamo venuti meno a questo impegno. Siamo estremamente dispiaciuti per la frustrazione che questo ha causato ai nostri clienti e stiamo facendo tutto il possibile per migliorare Maps. [...] In attesa del perfezionamento di Maps potete sperimentare le alternative disponibili scaricando Apps di mappe come Bing, MapQuest e Waze dall'App Store, oppure potete, utilizzando le Google o Nokia Maps disponibili presso i loro siti web, creare un’icona nella home del vostro telefono che punti direttamente alla loro Web App." - Tim Cook, Apple Inc. CEO.

"Tim Cook, il CEO di Apple, ha scritto una lettera aperta per scusarsi della scarsa qualita' della nuova applicazione per le mappe e per invitare a usarne altre. L’amministratore delegato di Apple, Tim Cook, oggi ha pubblicato una lettera aperta sul sito della società per scusarsi con i propri clienti, promettendo miglioramenti in tempi rapidi alle mappe. Cook suggerisce anche di usare servizi alternativi a quelli di Apple per le mappe, nel frattempo, consiglio che sta facendo già molto discutere." - Il Post.

"Tim Cook chiede scusa per le mappe - La società, infatti, ha chiesto scusa per la qualita' delle mappe proposte si suoi utenti con iOS 6. Lo ha fatto mediante una lettera di Tim Cook pubblicata nel sito istituzionale." - Melamorsicata

"Il gran polverone suscitato intorno ai problemi della nuova applicazione di mappe inclusa in iOS, ha indotto Tim Cook a scrivere una lettera aperta agli utenti Apple." - Domenico Galimberti alias Puce72 

Dire bugie non e' un grande affare, figurarsi scriverle. Il problema grosso e' che da sole non stanno in piedi a lungo e quindi, come accade per una camera d'aria col buco, perche' non si sgonfino occorre continuamente alimentarne il flusso con delle altre. E' quello che sta cercando di fare Domenico Galimberti, il quale -dopo aver mentito spudoratamente minimizzando il flop di Maps in iOS 6 di Apple nel suo articolo leccamele su Punto Informatico- cerca ora di evitare che il suo mendacio emerga in modo plateale. Si perche' il fatto e' che a smentirlo e' Tim Cook in persona. Insomma Galimberti vive suo malgrado il deja-vu' di quello che accadde per il vergognoso ribasso di 200 dollari del primo iPhone (che non vendeva affatto come previsto) ad appena due mesi dal rilascio, con annessa lettera di scuse di Steve Jobs, quando i fanboys piu' realisti furono fregati dall'inattesa ritirata strategica del loro re. Trovatosi all'improvviso in questo fetido cul de sac, a Galimberti non restava che aggiungere menzogna alla menzogna, e cosi' ha fatto; peccato per lui che qualcuno se ne sia accorto. Tim Cook, infatti, non ha affatto scritto come Galimberti afferma mentendo quella lettera a causa del polverone mediatico suscitato ("polverone: fig. Confusione, disordine, perlopiu' creato ad arte per occultare la verita', distogliere l'attenzione da qualcosa, ecc." - Sabatini Coletti), nossignore: quella lettera di scuse, come correttamente e tranquillamente ammesso dallo stesso autore (e se lo fa il CEO di Apple, dovrebbe farcela perfino il signor Galimberti), nasce dalla cattiva qualita' del prodotto. Perfino Il Post -che non puo' certo essere accusato di antipatia nei confronti della mela- lo ha onestamente scritto a chiare lettere e fin da subito. Ma non basta: la qualita' delle mappe di Apple e' tanto scadente da aver indotto il CEO di Apple ad invitare pubblicamente i propri clienti a migrare verso le mappe della (inaudito) concorrenza. Difficile immaginare una smentita piu' autorevole, sonora ed ufficiale, per l'ennesima, ridicola panzana del fanboy Domenico Puce Galimberti.

Clicca sull'immagine

 
 
 

APPLE E LE SUE MILLER FACCE DI CULT

Post n°1855 pubblicato il 29 Settembre 2012 da MacRaiser

"Quanto vale la vita di un lavoratore cinese? La vita di uno di quei ligi soldatini che con il proprio lavoro, in cambio di uno stipendio che in Europa o negli U.S.A. non esiteremmo a definire “da fame”, permette a noi occidentali di comperare prodotti elettronici all’avanguardia a prezzi che non potrebbero mai essere così bassi se non implicassero una catena di sfruttamento che ci viene tenuta oculatamente nascosta e spesso ignoriamo del tutto?" - Camillo Miller, 28 luglio 2009.

"iPhone 5, ovvero la pietra dello scandalo capitalista - Non è difficile leggere, nei commenti sui blog, su Facebook o su Twitter, accuse al vetriolo contro l’avida Apple, il mostro capitalista che grazie a [inserire cliché sullo sfruttamento dei lavoratori cinesi declinato alla bisogna] può incassare soldi e guadagnare, [inserire qui considerazione anti-capitalistica sul fatto che una compagnia per azioni abbia come scopo il profitto]." - Camillo Miller, 29 settembre 2012.

Col tempo il pelo cresce, si sa; specie quello sullo stomaco. Potenza degli inserzionisti, probabilmente. Ma mettetevi l'anima in pace, voi fan-taccini della mela: leggere le nostre critiche sara' sempre meno difficile, per fortuna. Nessun complotto plutodemoeccetera: il perche' e' presto spiegato. Il punto e' che in questi anni soltanto voi siete stati tanto scostumati da negare ("Apple non comanda Foxconn": argomento caduto in disgrazia, ormai), minimizzare e benaltrizzare ("cosi' fan tutti", argomento ancora in voga, invece), ridicolizzare ("che lagna: questo dei lavoratori cinesi sfruttati, e' un cliche'") e difendere ad oltranza le nefandezze di Apple-Foxconn. Nessun altro in occidente osa ne' ha osato -almeno dai tempi di Dickens- mentire e prendere pubblicamente parte in questo modo inverecondo a favore degli orrori e dello sfruttamento che si compiono ogni giorno ed ogni notte in quelle fabbriche di schiavi. Nessuno tranne, a suo tempo e per primo, il vostro adorato Steve Jobs. Nessuno tranne la sua creatura multimiliardaria, che su quelle nefandezze ha edificato ed edifica ora dopo ora i guadagni piu' alti dell'intero comparto tecnocult-gadget e che -grazie ad esse- alimenta una bolla finanziaria destinata a finire presto o tardi come finiscono tutte le bolle. Non Amazon, non Dell, non HP, non Microsoft, non Motorola, non Nintendo, non Nokia, non Samsung, non Sony -pure colpevoli delle stesse identiche pratiche- nessuno ha avuto la faccia di bronzo di Apple; la vostra faccia di bronzo. Del resto, anche volendo come avrebbero potuto? Soltanto Apple puo' contare su voialtri sterminata soldataglia da brand, assuefatta plebe di catechisti della melacoltelefonointorno dal prefisso narciso per eccellenza. Siete voi che costituite il vero e proprio nerbo del suo marchio. Nessuno sa fregarsene come voi -cosi' altamente e palesemente- di quello scandalo (si, e' proprio questo il termine esatto da usare) che dovrebbe suscitare in ognuno il modo in cui quello scopo di lucro -da voi fanboys cinicamente rivendicato- viene perseguito. Per carita', nessuno critica Apple perche' guadagna, ci mancherebbe: Apple viene da tutti noi criticata per i mezzi che adopera per guadagnare. Ma il fatto e' che a voi fanboys non interessa nulla di quei metodi. Ve ne fottete di cio' che fa il caporale Foxconn ai suoi operai per costruire, assemblare, lucidare e perfino impacchettare il vostro multidildo tecnotouch; ve ne siete sempre fottuti e ve ne continuerete a fottere. L'importante e' averlo: ad ogni costo e subito. E pero' vi brucia tremendamente se ad altri, invece, importa. Beh, mi spiace (si fa per dire) ma io e tanti, tanti altri ora -sempre di piu' in futuro purtroppo per voi- continueremo ad esercitare il nostro sacrosanto diritto di critica nei confronti di Apple. E state pur sicuri e tranquilli che non vi lasceremo trastullarvi col vostro giocattolo in pace: vi romperemo le palle assai. Perche'? Perche' ve lo meritate. Perche' se in questi anni voi, nonostante quello che sapevate e che avete sempre saputo delle infami pratiche di Apple-Foxconn, aveste smesso per un po' di mettervi in disciplinata fila per tre per comprare in gregge l'iPod, l'iPhone, l'iPad ed ogni altra boiata paracult possibile e immaginabile -basta ci sia la mela sopra- Apple avrebbe sicuramente gia' cambiato in radice le sue politiche del lavoro, in Cina. E a quest'ora noi tutti staremmo scrivendo d'altro.


 
 
 

GENTLEMEN'S AGREEMENT

Post n°1854 pubblicato il 28 Settembre 2012 da MacRaiser

"Nazismi - Dalle FAQ sulla moderazione dei commenti su Huffington Post Italia: '(I) Se i Suoi commenti rendono costantemente o intenzionalmente questa community un luogo meno civile e meno piacevole, Lei e i Suoi commenti verrete eliminati'." - Massimo Mantellini

Dal sito Apple:
  • "2. Se pubblicherai o invierai materiale inappropriato o offensivo ovunque sul o nel Sito o in qualunque altro modo sarai coinvolto in qualsiasi comportamento distruttivo che Apple abbia a considerare grave e/o ripetuto, Apple potra' utilizzare tutte le informazioni disponibili su di te per fermare eventuali ulteriori violazioni. Queste potranno includere informazione pertinenti terzi, come il datore di lavoro, la scuola, provider di servizi Internet, o le autorità incaricate dell'applicazione della legge.
  • 3. Apple si riserva il diritto di cancellare qualunque materiale presentato, o di agire contro qualsiasi account, in qualsiasi momento, per qualsiasi motivo." - Apple Support Communities Use Agreement.


 
 
 

THE MAPPE SHOW

Post n°1853 pubblicato il 27 Settembre 2012 da MacRaiser

"Infine, naturalmente, ci si puo' semplicemente comprare un telefono Android." - David Pogue, New York Times.

David Pogue che invita a prendere in considerazione l'acquisto di un cellulare Android; non credevo che avrei mai letto una cosa del genere. Potenza delle mappe di Apple.







In questa immagine Las Vegas e' in avanzata fase di scioglimento


 
 
 

OUTLET FIRENZE

Post n°1852 pubblicato il 27 Settembre 2012 da MacRaiser

"Apple vuole realizzare uno store in piazza della Repubblica, in pieno centro a Firenze, ma una norma impedirebbe a Cupertino di riconvertire alle sue attività una libreria. Il sindaco Renzi impegnato a trovare una soluzione, ma la sua maggioranza fa resistenza. Il potere persuasivo di Renzi non è da sottovalutare come non è da dimenticare non appena nominato Renzi auspicò proprio in piazza della Repubblica (uno spazio senz’anima, secondo l’allora appena eletto primo cittadino) la realizzazione di un Cubo in cristallo stile quinta strada." - Macity.



Notizia vecchia, ragazzi. Gia' si rumoreggia che Renzi deve stare in campana (e' il caso di dirlo) o rischia di essere sorpassato al centro: Cupertino punta piu' in alto.


 
 
 

LA DOPPIA VERITA'

Post n°1851 pubblicato il 27 Settembre 2012 da MacRaiser

"Per far comprendere al meglio l'utilità dell'assistente vocale di Apple possiamo dire che Siri non si limita alla comprensione vocale di semplici comandi, ma si comporta (se è lecito parlare di "comportamento") come un assistente vero e proprio, interagendo con l'utente per comprendere al meglio le sue richieste. Se per esempio è da poco passata la mezzanotte, e chiedete a Siri di fissarvi un appuntamento per domani, Siri vi chiederà una conferma sulla data, perché presumibilmente la vostra intenzione è quella di metterlo a calendario per il giorno che è appena iniziato; e se per quell'ora avete già un altro appuntamento, Siri vi avvisa chiedendovi se siete sicuri di volerne fissare un'altro. Un'altro esempio: se dite a Siri che avete voglia si sushi, vi proporrà l'elenco dei ristoranti giapponesi più vicini a voi. Potete anche chiedere a Siri "manda un messaggio a mia moglie", e Siri interpreterà i dati impostati nei contatti per capire qual'è il numero di telefono al quale inviare il messaggio, prima di chiedervi di dettare il testo. Oppure potete chiedere più banalmente di lanciare un'App, iniziare la riproduzione di un brano musicale, indicarvi la strada per un determinato indirizzo (in tal caso parte il navigatore della nuova applicazione delle mappe) o cercare in internet determinate informazioni. Siri (oltre che sui nuovi prodotti di prossima uscita) è disponibile solo su iPhone 4S e sul nuovo iPad, ed è accompagnato dalla possibilità di dettare il testo in ogni contesto in cui normalmente compare la tastiera (a parte rare eccezioni, come la barra degli indirizzi di Safari). Il riconoscimento del testo in italiano funziona molto bene e arriva anche in Mountain Lion, con l'aggiornamento a cui abbiamo accennato sopra: parte di questo articolo è stata "scritta" utilizzando proprio questa funzione." Punto Informatico, 21 settembre 2012 

"Quello che non vi ho detto - In ogni caso, il livello di comprensione del parlato è davvero alto, ma Siri a volte si perde in certe richieste apparentemente banali, e l'unica cosa che fa è proporre una ricerca in internet: quando gli ho detto che continuava a sbagliare mi ha risposto che "errare humanum est perseverare autem diabolicum"... avrà voluto sottointendere qualcosa?" - Puce72 26 settembre 2012

Immaginando che il blog privato di Galimberti non conti che un'infinitesima frazione dei lettori di Punto informatico, direi che all'eloquente titolo del suo ben mimetizzato post e' senz'altro piu' che lecito aggiungere il corollario: vizi privati e pubbliche virtu'.


 
 
 

LA NOTA LEGGE DEL MENGA

Post n°1850 pubblicato il 27 Settembre 2012 da MacRaiser

"Apple, sconfitta sul marchio musicale - È il famoso marchio che appare sull'icona arancione dedicata alla musica personale su dispositivi iOS, con la nota musicale in rilievo. I vertici di Apple hanno recentemente provato a blindarla presso il Trademark Trial and Appeal Board statunitense. In risposta ai documenti presentati dalla Mela, i giudici hanno sottolineato come l'icona musicale arancione risulti troppo simile a quella detenuta da MySpace, che nel lontano 2009 aveva acquisito il servizio di download e condivisione sonica iLike. Ottenendo così il controllo del marchio con la (stessa) nota bianca su sfondo arancione. Vibranti le proteste di Apple: nessun utente avrebbe mai confuso l'icona su iPhone con quella di MySpace." - Punto Informatico, 26 settembre 2012.



"Da Cupertino accusano Seul di aver copiato spudoratamente il design dei prodotti Apple, e di aver fatto in modo che un potenziale acquirente possa essere confuso al momento dell’acquisto.  [...] E’ Susan Kare a parlare, una veterana dell’originale team Macintosh. Si contentra soprattutto sul design delle icone, e con in mano brevetti vari dell’azienda accusa Samsung di aver utilizzato icone molto simili a quelle Apple." - ipad.it, 12 agosto 2012.

Pare che nessuno glelo abbia spiegato per tempo che a brigante, brigante e mezzo.


 
 
 

L'URLO DI CHAN TERRORIZZA CUPERTINO

Post n°1849 pubblicato il 26 Settembre 2012 da MacRaiser

"Debby Chan di Hong Kong è un’attivista dei diritti umani, che ha guidato le battaglie per migliorare le condizioni lavorative degli operai dei giganti cinesi in cui le imprese occidentali delocalizzano. Leggete la sua storia, e capirete perché siamo impegnati in questa campagna: “No more iSlaves!“." - MelaMarcia.

Ecco un'altra donna che ha avuto il coraggio di sfidare Steve Jobs e le sue spudorate menzogne, e che ora continua a sfidare l'immenso potere di Apple. Tenete a mente il suo nome (non e' difficile) perche' ho idea che di lei e della SACOM sentiremo ancora parlare.


 
 
 

RIVOLTAZIONARIO

Post n°1848 pubblicato il 26 Settembre 2012 da MacRaiser

"Media cinesi hanno riferito che la notte del 23 settembre, all'interno della fabbrica di Taiyuan Foxconn e' scoppiata una rivolta che ha coinvolto oltre 2000 lavoratori, con 40 feriti. La scintilla e' scaturita da uno scontro tra alcune guardie Foxconn e un operaio. Le guardie sono state viste trascinare in un furgone l'operaio e picchiarlo. Cio' ha portato al coinvolgimento di altri lavoratori e al suo rapido degenerare in scontro aperto in larga scala tra guardie e operai. Alla fine della notte, le guardie si sono date alla fuga. Ma le cause reali di questo incidente richiedono attenzione. Le fabbriche Foxconn, che producono molti dei prodotti Apple, hanno una storia di gestione militarista del lavoro oltre che di carico di stress eccessivo sui lavoratori. Gli operai, provenienti da una varietà di luoghi in tutta la Cina, sono tenuti a lavorare 10 ore al giorno e a sostenere turni di notte con poche ore di riposo, ricevono bassi salari venendo sottoposti in ogni momento ai regolamenti soffocanti della fabbrica, oltre che alla sofferenza per i continui abusi fisici e verbali delle guardie. A causa di cio' gli operai vivono in uno stato di esasperazione e gli incidenti come quello di ieri sono assai probabili. Ciò è particolarmente vero nel momento in cui Apple passa a Foxconn grossi ordini per i nuovi prodotti, come l'iPhone 5." - China Labor Watch.

Giusto un commento: e' strano che un mucchio di operai incazzati, con tutta la roba da sfasciare e da usare come arma che c'era in giro, si siano presi la briga di arrampicarsi per arrivare a svellere quella sorta di supporti da sopra le vetrine. Anche se in effetti -ma sicuramente prendo fischi per fiaschi- quegli affari somigliano un po' alle reti anti-suicidio fatte installare all'epoca grazie alla solerte e generosa intercessione della buonanima.


 
 
 

THE BLIND SIDE

Post n°1847 pubblicato il 25 Settembre 2012 da MacRaiser

"Operaio Foxconn n.1: 'Dopo il montaggio degli iPhone 5 la mia mano diventa una zampa di maiale'.
Operaio Foxconn n.2: 'Dopo essere entrato in Foxconn mi sento perduto e senza speranza'.
Operaio Foxconn n.3: 'Adoro leggere della leggenda di Steve Jobs, ma un iPhone 5 non me lo posso permettere'.
Wang Yu, il giornalista infiltrato in Foxconn sotto copertura ora soffre di una sorta di memoria muscolare dolorosa. E' passato piu' di un mese da quando ho lasciato la Foxconn, ma ogni volta che scorge il logo della mela morsicata Apple si sente improvvisamente paralizzato e dolorante. Eppure ha assemblato iPhone 5 per soli tre giorni." - M.I.C. Gadget

Date retta, non perdete tempo; evitate di rompervi anche voi, come tutti gli altri, la testa con l'irresolubile interrogativo sull'oscura questione: ma perche' mai, qual e' l'arcano motivo che ha spinto migliaia di schiavi Foxconn, l'altra notte, ad uscire improvvisamente dai loro loculi per andare a picchiare selvaggiamente gli addetti alla sicurezza della ditta e distruggere tutto il distruttibile? Sembra davvero un mistero troppo fitto del quale probabilmente mai nessuno verra' a capo.


 
 
 

SIR PARSIFALS

Post n°1846 pubblicato il 25 Settembre 2012 da MacRaiser

Narra un'incredibile leggenda che in un paese lontano lontano vi fosse una multinazionale multimiliardaria che fabbricava, tra le altre cose, un telefono. Essa fu suo malgrado costretta -da una malvagia accolita di consumatori chiamata class action, ma soprattutto da un malvagio giudice- a risarcire tutti gli acquirenti (che lo avessero desiderato e che non avessero ovviamente gia' ricevuto nel frattempo soddisfazione) di quel certo telefono, per compensare i disagi causati da un "del tutto ininfluente" difetto di ricezione chiamato Antennagate. Narra poi una seconda e ancora piu' assurda leggenda che sempre in quel paese lontano lontano vi fosse un signore ultraricco e ultrapotente, seppure molto malato. Anzi per la verita' egli aveva assai poco da vivere, ma nessuno lo sapeva. Perche'? Perche' lui diceva di star bene, ecco perche'. In effetti qualcuno ogni tanto tentava di raccontare la verita', ma siccome il miliardario aveva mentito spudoratamente a tutti per anni, tutti credevano che egli fosse davvero in, se non eccellente, discreta salute. Quantomeno mostravano di crederlo. Poi un giorno un blasfemo e fetido giornalaccio pubblico' alcune immagini che lo ritraevano in pessime condizioni: condizioni da malato terminale. Ovviamente nemmeno a queste ultime la gente volle credere, tanto era stata bombardata di frottole. Non solo: aizzata da ulteriori menzogne, la folla ululo' che si trattava di fotomontaggi e di sporchi trucchi per infamare quel nobile e sempre sincero genio miliardario. I rei d'aver osato infamarlo chiamandolo "malato terminale" furono condannati seduta stante per ignominia e lesa maesta' plurima. Nonostante cio', poche settimane dopo il signore ultrapotente e ultraricco purtroppo mori'.

Morale della favola? Nessuna, per carita': si tratta solo di leggende. In fondo sappiamo tutti che, in entrambi i casi, i fatti sono andati in modo del tutto diverso. E meno male che ancora oggi si trovano encomiabili pagine come questa -mai smentita ne' rettificata- a imperitura testimonianza del fatto che c'e' chi "non gira come una banderuola", ma tiene dritta la barra dell'onesta' intellettuale e della verita'. E come potrebbe essere diversamente? Un cavaliere non dice bugie: mai.


 
 
 

La rissa abbonda sulla bocca degli sciocchi

Post n°1845 pubblicato il 25 Settembre 2012 da MacRaiser

"Risse alla Foxconn: la produzione di iPhone 5 si ferma per un giorno" - iSpazio.

"Intorno alle 23 di ieri sera è scoppiata una maxi-rissa nello stabilimento Foxconn di Taiyuan, quello in cui sono assemblati molti prodotti Apple come iPhone e iPad." - Melablog.

"Cina, tutti pazzi per l'iPhone - Maxi rissa alla catena di montaggio." - La Stampa.

Non che sia l'unico, ma il titolo del quotidiano di proprieta' FIAT s'aggiudica senz'altro la palma del piu' imbecille.


 
 
 

Quei rissosi, irascibili, carissimi operai cinesi

Post n°1844 pubblicato il 24 Settembre 2012 da MacRaiser

"Scontri tra operai in una fabbrica della Foxconn." - Macity.

"Foxconn, rissa tra operai a Taiyuan blocca la produzione." - Melamorsicata.

"Foxconn @ Taiyuan, 2.000 in rissa in dormitorio x fatti personali, 40 feriti, chiuso impianto iPhone 5 x paio di giorni" - Fabio Zambelli.

Conosciamo tutti la verita': che non c'e' stata nessuna "rissa tra operai" e che quei disgraziati semplicemente si sono ribellati alle violenze subite dai superiori e dalle guardie per strappar loro ulteriori ore di straordinario, cosi' che Apple possa consegnare altri milioni di iPhone 5 durante la prima settimana di lancio (5 milioni di pezzi venduti durante il weekend). Conosciamo tutti la verita', ma facciamo finta di non sapere. Perche'? Ma perche' quando si sdoganano le puttanate da magliari e le si fanno assurgere al rango di geniali "Campi Distorsivi della Realta'", che una rivolta di duemila persone si trasformi in "rissa" e' il minimo. Perche' poi la menzogna diventa normale; diventa un'abitudine che introietti; e dopo non la vedi neanche piu'. Diventa un modo di vivere. E poi perche' in fondo, a due dollari l'ora il nostro silenzio complice e' ben pagato.


 
 
 

FANBOYA CHI MOLLA

Post n°1843 pubblicato il 24 Settembre 2012 da MacRaiser

"Nuova app Mappe di iOS6, piovono critiche - Critiche un po’ da tutto il mondo per la nuova app Mappe ridisegnata da Apple. Mancanza di dettagli, strade non trovate, immagini satellitari incomplete, ministri che chiedono spiegazioni e persino un sito per raccogliere gli strafalcioni più clamorosi. Non sarà facile per Apple rimettere le cose a posto." - Macity.

"Tutta la rete, nelle ultime ore, ha criticato le nuove mappe di Apple: sono scarne, inesatte e inutilizzabili. Cupertino vergogna." - Melamorsicata.

"Nei giorni successivi alla presentazione delle nuove mappe di iOS6 e al di là di questioni più o meno tecniche legate alle differenti caratteristiche fra il nuovi sistema di visualizzazione dell’azienda di Cupertino rispetto a quello di Google, Apple è andata incontro al più vasto e rapido crollo di reputazione da molto tempo a questa parte." - Massimo Mantellini.

"Delusi dalle Mappe di iOS 6. Google Maps potrebbe essere rilasciata a breve in App Store! - Speriamo di poter scaricare Google Maps a breve!" iSpazio.

"Apple starebbe rallestrando chi ha fatto le Google Map x far diventare usabili le Apple Map" - Fabio Zambelli



"Tra un'app delle mappe non del tutto matura e quella per i biglietti in cerca di partner, l'os di Apple fa un passo avanti - Il risultato è un'applicazione comoda da utilizzare (in quanto meglio integrata con il resto del sistema) e dotata di un navigatore turn by turn che, sperimentato nel tragitto casa-ufficio di 30 minuti, si è dimostrato efficiente anche in occasione dei ricalcoli forzati dai miei cambi di tragitto. [...] parlando globalmente dell'applicazione, il livello di dettaglio delle mappe può essere più o meno accurato a seconda delle zone: in alcune città (neanche troppo piccole) il livello di dettaglio della vista satellitare è ancora molto basso, e le indicazioni dei servizi non sono sempre complete. Diciamo che c'è molto spazio per i miglioramenti e per l'aggiunta di quelle informazioni che ancora mancano, ma l'impostazione sembra migliore rispetto a prima." - Domenico Galimberti alias Puce72.


Nell'istante piu' grave, quando il pericolo e' imminente e l'ora buia; quando la sorte ghigna in faccia e sputa insulti; sommerso, ma non vinto, dall'orda dell'odiato nemico androide -oltreche' dall'ingrata plebaglia codarda in fuga dalla pugna- uno ed uno solo restera'. Impavido, egli ergera' se stesso a baluardo estremo -foss'anche l'ultimo- in difesa del Sacro Simbolo Fruttato.


 
 
 

VOLEVAMO SOLO LA BICI

Post n°1842 pubblicato il 22 Settembre 2012 da MacRaiser

"La nuova versione di Mountain Lion attiva su Mac la dettatura vocale e mentre manda le tue parole a casa della mamma perchè vengano convertite in testo, approfitta dell’occasione per mandare a Cupertino anche la lista dei tuoi contatti." - Massimo Mantellini.

Mais quelle bonne surprise.


 
 
 

Contatta l'autore

Nickname: MacRaiser
Se copi, violi le regole della Community Sesso: M
Età: 61
Prov: RM
 

Area personale

 

Ultime visite al Blog

monellaccio19Dott.Ficcagliam12ps12cassetta2Miele.Speziato0magdalene57iltuocognatino1acer.250MacRaisersuarez65Nikitiniaodio_via_col_ventocuorevagabondo_1962ANIMA.RIBELLE_1
 

ANTONELLA ANEDDA

Vedo dal buio
come dal più radioso
dei balconi.
Il corpo è la scure:
si abbatte sulla luce
scostandola in silenzio
fino al varco più nudo -al nero
di un tempo che compone
nello spazio battuto
dai miei piedi
una terra lentissima
- promessa

---

Perfino adesso vedo
un gesto nuziale
dopo l'immensa distanza
di questa estate lenta
nell'arco dei suoi steli amari
dopo gli anni che in avanti
hanno sbarrato l'amore
perche' non si perdesse
fino a perderlo
attutito contro l'erba.
Oggi e' una notte di pioggia
possiamo traversarla
in due diversi bagliori
senza luce
dire, toccando il gelido bordo
di un bicchiere,
che tanta lontananza
non e' stata un errore
se ha cinto e sciolto segretamente
ogni irreale desiderio.


---

Volevo che
il mio amore non finisse
che resistesse intero
in disaccordo
perfino col ricordo
e ignorasse il corpo
che da me si scostava
che ne ignorasse
distanza e indifferenza
e fosse cosa mia
doppiamente intrecciata
cesta di giunco e aria,
cesta per acqua
forma che la mano conosce
e che la storia medita quando
– così di rado
per questo raramente sacra –
salva un bambino dal suo Nilo.
Così a volte
fanno canestri i pazzi
per il silenzio – credo –
che sale dagli spazi
per quella paglia
che le dita oscurano
per quel nodo terreno
di aria e di materia.


---

Se ho scritto è per pensiero
perché ero in pensiero per la vita
per gli esseri felici
stretti nell'ombra della sera
per la sera che di colpo
crollava sulle nuche.
Scrivevo per la pietà del buio
per ogni creatura che indietreggia
con la schiena premuta
a una ringhiera
per l'attesa marina
- senza grido - infinita.
Scrivi, dico a me stessa
e scrivo io per avanzare
più sola nell'enigma
perché gli occhi mi allarmano
e mio è il silenzio dei passi,
mia la luce deserta
- da brughiera -
sulla terra del viale.
Scrivi perché nulla è difeso
e la parola bosco
trema più fragile del bosco,
senza rami né uccelli
perché solo il coraggio può scavare
in alto la pazienza
fino a togliere peso
al peso nero del prato.

 
Questa felicità promessa o data
m'è dolore, dolore senza causa
o la causa se esiste è questo brivido
che sommuove
il molteplice nell'unico
come il liquido scosso nella sfera
di vetro che interpreta il fachiro.
Eppure dico: salva anche per oggi.
Torno torno le fanno guerra cose
e immagini su cui cala o si leva
o la notte o la neve
uniforme del ricordo.

Mario Luzi

---

Venite pensieri
vi penseremo a fondo
ora che e' mattino.
La luce vi fa sembrare tanto forti
da raschiare il buio
come se avessimo un coccio
e la notte fosse cuoio.
C'e' un geco sul granito.
Il suo ventre oscilla
come acqua di fonte.
E' spaventato. E' attento.
Aspetta senza capire.
Come succede a noi
quando un saluto di colpo
si trasforma in addio

---


Che speri,
che ti riprometti, amica,
se torni per così cupo viaggio
fin qua
dove nel sole le burrasche
hanno una voce
altissima abbrunata,
di gelsomino odorano e di frane?
Mi trovo qui
a questa età che sai,
né giovane né vecchio,
attendo, guardo
questa vicissitudine sospesa;
non so più quel che volli
o mi fu imposto,
entri nei miei pensieri
e n'esci illesa.
Tutto l'altro che deve essere
è ancora,
il fiume scorre,
la campagna varia,
grandina, spiove,
qualche cane latra
esce la luna, niente si riscuote,
niente
dal lungo sonno avventuroso.

Mario Luzi

---

il vento
è un'aspra voce che ammonisce
per noi stuolo
che a volte trova pace
e asilo sopra questi rami secchi.
E la schiera
ripiglia il triste volo,
migra nel cuore dei monti,
viola scavato
nel viola inesauribile,
miniera senza fondo
dello spazio.
Il volo è lento, penetra a fatica
nell'azzurro che s'apre
oltre l'azzurro,
nel tempo ch'è di là dal tempo;
alcuni mandano grida acute
che precipitano
e nessuna parete ripercuote.
Che ci somiglia
è il moto delle cime nell'ora
- quasi non si può pensare
né dire -
quando su steli invisibili
tutt'intorno
una primavera strana
fiorisce in nuvole rade
che il vento
pasce in un cielo
o umido o bruciato
e la sorte della giornata è varia,
la grandine, la pioggia,
la schiarita.

Mario Luzi

---

Poco dopo si è qui come sai bene,
file d'anime lungo la cornice,
chi pronto al balzo,
chi quasi in catene.
Qualcuno sulla pagina del mare
traccia un segno di vita,
figge un punto.
Raramente
qualche gabbiano appare.

Mario Luzi
 
E’ pur nostro il disfarsi delle sere.
E per noi è la stria che dal mare
sale al parco e ferisce gli aloè.
Puoi condurmi per mano,
se tu fingi di crederti con me,
se ho la follia di seguirti lontano
e ciò che stringi, ciò che dici,
m’appare in tuo potere.
Fosse tua vita quella
che mi tiene sulle soglie
e potrei prestarti un volto,
vaneggiarti figura. Ma non è,
non è così. Il polipo che insinua
tentacoli d’inchiostro tra gli scogli
può servirsi di te.
Tu gli appartieni e non lo sai.
Sei lui, ti credi te.

Eugenio Montale

---

Sempre di nuovo,
benchè sappiamo
il paesaggio d'amore
e il breve cimitero
con i suoi tristi nomi
e il pauroso abisso silente,
dove per gli altri è la fine:
torniamo a coppie tuttavia
di nuovo tra gli antichi alberi,
ci posiamo sempre, di nuovo,
con i fiori contro il cielo.

Rainer Maria Rilke

---

Felicita’ raggiunta, si cammina
per te sul fil di lama.
Agli occhi sei barlume che vacilla,
al piede,
teso ghiaccio che s’incrina;
e dunque non ti tocchi
chi piu’ t’ama.
Se giungi sulle anime invase
di tristezza e le schiari,
il tuo mattino
e’ dolce e turbatore
come i nidi delle cimase.
Ma nulla
paga il pianto del bambino
a cui fugge il pallone tra le case.

Eugenio Montale

---

Il suo sguardo,
dopo tanto fissare,
e’ divenuto cosi’ stanco
che non puo’ accettare null’altro.
Per lei
e’ come se le sbarre
fossero migliaia,
e oltre le migliaia di sbarre:
nessun mondo.
Nel suo girare
in quel cerchio ristretto,
senza soste,
la sua potente falcata
diviene una danza rituale
attorno ad un centro,
dove una grande volonta’
si trova come paralizzata.
A volte,
le palpebre si sollevano in silenzio
ed una forma entra,
scivola attraverso
l’angusto silenzio tra le spalle,
raggiunge il cuore,
e muore.

Rainer Maria Rilke – La pantera

---

Gettava pesci vivi
a pellicani famelici.
Sono vita anche i pesci fu rilevato,
ma di gerararchia inferiore.
A quale gerarchia
apparteniamo noi
e in quali fauci…?
Qui tacque il teologo
e si asciugo’ il sudore.

Eugenio Montale
 

Archivio messaggi

 
 << Settembre 2012 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 
 
Map IP Address

Powered byIP2Location.com

 

Contatore siti

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica o periodico, dalmomento che non viene aggiornato ad intervalli regolari. Non può essere considerato quindi prodotto editoriale, ai sensi della legge 62 del 7marzo 2001.
 

Parla con me

Twitter: MacRaiser
AIM: macraiser
MSN: macraiser@hotmail.com
Yahoo: macraiser
ICQ: 296940415
GTalk: macraisa@gmail.com

 


 

View my FriendFeed

 
Melamente assorto

SUCAR DROM

Amnesty International

 


In questo luogo non sono ammessi l'insulto o la  calunnia nei confronti di chicchessia. Tutto il resto e' libero

 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

MARIA LUISA SPAZIANI

Quelle labbra
ch'era peccato mordere
tanto infantili e tenere s'aprivano
(neve di sogno
non può il tempo sciogliere)
chiude un sigillo di divina cera.
Ma avete flauti eterni
come il mare,
o labbra più profonde della sera.

 

ANTONELLA ANEDDA

Dell'incedere a scatti di quell'uomo
che nella strada per Venaco
gridava dentro il sole
non s'e' mai detto nulla
nulla della camicia
strappata sulle ascelle
e dei piedi circondati di paglia
ne' della voce bruciata di francese.
Lo aspetto' l'inverno,
lo strinse nel ramo di una scala
lo spinse piano
col volto tra i vasi di gerani

---

Per trovare la ragione di un verbo
perché ancora
davvero non é tempo
e non sappiamo
se accorrere o fuggire.
Fai sera come fosse dicembre
sulle casse innalzate
sul cuneo del trasloco
dai forma al buio
mentre il cibo
s'infiamma alla parete.
Queste sono le notti
di pace occidentale
nei loro raggi vola
l'angustia delle biografie
gli acini scuri dei ritratti,
i cartigli dei nomi.
Ci difende di lato un'altra quiete
come un peso marino nella iuta
piegato a lungo, con disperazione.

---

Non esiste innocenza
in questa lingua
ascolta come si spezzano i discorsi
come anche qui sia guerra
diversa guerra
ma guerra - in un tempo assetato.
Per questo scrivo con riluttanza
con pochi sterpi di frase
stretti a una lingua usuale
quella di cui dispongo
per chiamare
laggiù perfino il buio
che scuote le campane.

 

PEDRO SALINAS

Non voglio che ti allontani,
dolore, ultima forma
di amare. Io mi sento vivere
quando tu mi fai male
non in te, né qui, più oltre:
sulla terra, nell'anno
da dove vieni
nell'amore con lei
e tutto ciò che fu.
In quella realtà
sommersa che nega se stessa
ed ostinatamente afferma
di non essere esistita mai,
d'essere stata nient'altro
che un mio pretesto per vivere.
Se tu non mi restassi,
dolore, irrefutabile,
io potrei anche crederlo;
ma mi rimani tu.
La tua verità mi assicura
che niente fu menzogna.
E fino a quando ti potrò sentire,
sarai per me, dolore,
la prova di un'altra vita
in cui non mi dolevi.
La grande prova, lontano,
che è esistita, che esiste,
che mi ha amato, sì,
che la sto amando ancora.

---

Quello che sei
mi distrae da quello che dici:
Lanci parole veloci,
pavesate di risa,
invitandomi
ad andare dove mi porteranno.
Non ti presto attenzione,
non le seguo: sto guardando
le labbra da cui sono nate.
Intanto guardi lontano.
Fissi lo sguardo laggiù,
non so in cosa, e già si precipita
a cercarlo la tua anima
affilata, come saetta.
Io non guardo dove guardi:
io ti vedo guardare.
E quando desideri qualcosa
non penso a quello che vuoi
nè lo invidio: è il meno.
Ciò che ami oggi, lo desideri;
domani lo dimenticherai
per un nuovo amore.
No. Ti aspetto
oltre qualsiasi fine o termine
in ciò che non deve succedere.
Io resto nel puro atto
del tuo desiderio, amandoti.
E non voglio altro
che vederti amare.

 

REINER MARIA RILKE

Niente è paragonabile.
Esiste forse cosa
che non sia tutta sola
con se stessa e indicibile?
Invano diamo nomi,
solo è dato accettare
e accordarci
che forse qua un lampo,
là uno sguardo ci abbia sfiorato,
come se proprio in questo
consistesse vivere la nostra vita.
Chi si oppone
perde la sua parte di mondo.
E chi troppo comprende
manca l’incontro con l’eterno.
A volte
in notti grandi come questa
siamo quasi fuori pericolo,
in leggere parti uguali
spartiti fra le stelle.
Immensa moltitudine

---

Sii paziente verso tutto ciò
che è irrisolto nel tuo cuore
e cerca di amare le domande,
che sono simili
a stanze chiuse a chiave
e a libri scritti in lingua straniera.
Non cercare ora le risposte
che non ti possone essere date
poichè non saresti capace
di convivere con esse.
E il punto è vivere ogni cosa.
Vivi le domande ora.
Forse ti sarà dato,
senza che tu te ne accorga,
di vivere fino al lontano giorno,
in cui avrai la risposta.

 
Che io debba ricevere il castigo
neppure si discute. Resta oscuro
se cio’ accada in futuro oppure ora
o se sia gia’ avvenuto
prima che io fossi.
Non ch’io intenda evocare
l’esecrabile fantasma
del peccato originale.
Il disastro fu prima dell’origine
se un prima e un dopo
hanno ancora un senso.

Eugenio Montale

---

Perfino adesso vedo un gesto nuziale
dopo l'immensa distanza
di questa estate lenta
nell'arco dei suoi steli amari
dopo gli anni che in avanti
hanno sbarrato l'amore
perche' non si perdesse
fino a perderlo attutito contro l'erba.
Oggi e' una notte di pioggia
possiamo traversarla
in due diversi bagliori senza luce
dire, toccando il gelido bordo
di un bicchiere,
che tanta lontananza
non e' stata un errore
se ha cinto e sciolto segretamente
ogni irreale desiderio.

Antonella Anedda


---

Mia vita,
a te non chiedo lineamenti
fissi, volti plausibili o possessi.
Nel tuo giro inquieto
ormai lo stesso sapore
han miele e assenzio.
Il cuore che ogni moto tiene a vile
raro è squassato da trasalimenti.
Così suona talvolta nel silenzio
della campagna un colpo di fucile.

Eugenio Montale

---

Volevo che
il mio amore non finisse
che resistesse intero
in disaccordo
perfino col ricordo
e ignorasse il corpo
che da me si scostava
che ne ignorasse
distanza e indifferenza
e fosse cosa mia
doppiamente intrecciata
cesta di giunco e aria,
cesta per acqua
forma che la mano conosce
e che la storia medita quando
– così di rado
per questo raramente sacra –
salva un bambino dal suo Nilo.
Così a volte
fanno canestri i pazzi
per il silenzio – credo –
che sale dagli spazi
per quella paglia
che le dita oscurano
per quel nodo terreno
di aria e di materia.

Antonella Anedda

---

Se ho scritto è per pensiero
perché ero in pensiero per la vita
per gli esseri felici
stretti nell'ombra della sera
per la sera che di colpo
crollava sulle nuche.
Scrivevo per la pietà del buio
per ogni creatura che indietreggia
con la schiena premuta
a una ringhiera
per l'attesa marina
- senza grido - infinita.
Scrivi, dico a me stessa
e scrivo io per avanzare
più sola nell'enigma
perché gli occhi mi allarmano
e mio è il silenzio dei passi,
mia la luce deserta
- da brughiera -
sulla terra del viale.
Scrivi perché nulla è difeso
e la parola bosco
trema più fragile del bosco,
senza rami né uccelli
perché solo il coraggio può scavare
in alto la pazienza
fino a togliere peso
al peso nero del prato.

Antonella Anedda
 
Questo tetto che affiora dalla notte
ci protegge piu' di una croce o un santo.
Ora che improvvisamente piove
e' benedetto.
In un'abside di plastica bagnata
splende una pianta di ortensie azzurro-fuoco

Antonella Anedda

---

...
Soffiero' su quel viso
mischiando i suoi gesti
a quelli di amori passati,
prendendo i ricordi migliori
le poche frasi di ognuno
fino a costruire il mio Golem
il mio amore brucera' altissimo e ignoto
lungo la cappa del camino.
...

Antonella Anedda


---

Vergine altera, mia compagna
t'arde un mistero negli occhi.
Non so se odio o amore
e' questa luce eterna
della tua nera faretra.
Con me verrai
finche' proietti un'ombra il corpo
e resti ai miei sandali arena.
La sete o l'acqua sei
sul mio cammino?
Dimmi, vergine altera,
mia compagna.

- Antonio Machado -

---

...
Pensi davvero che basti non avere colpe
per non essere puniti,
ma tu hai colpe.
L'aria e' piena di grida.
Sono attaccate ai muri,
basta sfregare leggermente.
Dai mattoni salgono respiri,
brandelli di parole.
...

Antonella Anedda
 

 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963