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PRONTO...CASA VESPA?

Post n°1921 pubblicato il 14 Novembre 2016 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19

Risultati immagini per bruno vespa

 

"Pronto...casa Vespa...?". "Sì, chi parla?...". "...Buona sera, sono Donald Trump, vorrei parlare con Bruno per favore?". Sarà l'inizio di una telefonata che presto raggiungerà il nostro amico Vespa: infatti Donald è orientato, visto come sia andata in un lontano passato, a chiamare Bruno per mettere su un intervista che passi su tutte le reti americane, affinché possa sottoscrivere in presenza di un garante e scrupoloso giornalista esperto, il "Contratto con gli Americani". Non è un caso quindi che si riscontrino tanti punti in comune il Trump eletto nuovo presidente USA e il Cav fiducioso all'epoca del contratto con gli italiani, che gli procurò una vittoria facile grazie all'espediente geniale di un patto pubblico con il popolo. La differenza, a parte le assonanze e le affinità elettive tra i due, sta appunto in questo piccolo dettaglio: Berlusconi vinse con quel pezzo di carta che sottoscrisse a "Porta a Porta" sventolandolo poi  sotto il naso degli italiani, mentre, Donald ha già vinto e su quel pezzo di carta che vorrà sottoscrivere, potrà scriverci tutto e il contrario di tutto, visto che solo i fatti poi potrebbero dargli più o meno ragione. Tra i due è avvantaggiato Trump: lui si è dichiarato per tutta la campagna elettorale e il contratto potrebbe anche non metterlo in piedi. Cambierebbe qualcosa? Mentre il cav il contratto l'ha scritto prima per raccogliere favori e voti, poi l'ha disatteso e la colpa fu...di Bossi!!!! Vabbè storia vecchia che ripercorre la trafila di tutti i governi che da anni e anni, non hanno mai completato un loro mandato sempre per colpa di un alleato. Il neo presidente, non avrà di questi problemi: lui si farà i suoi quattro anni (se non succede qualcosa di grave) e porterà avanti la sua politica senza chiedere il permesso a nessuno. Una gran bella differenza poiché in America si può anche votare male, si giudicherà quello che sia l'operato del presidente a fine mandato e se sarà stato un quadriennio proficuo, concreto e utile per la maggioranza degli americani, si potrà rivotare lo stesso uomo alla guida della nazione più potente e più importante al mondo! Quindi, Vespa avrà l'onore di presenziare un atto importante, un contratto che varrà la soddisfazione di chi lo abbia votato e lo sconforto totale di chi lo contesta "Is not my President". Quindi, il signor Linguetta Bruno, si appresti a certificare tutti i punti che Trump metterà nero su bianco: nuova nomina di un suo uomo alla Corte Suprema, abolizione delle restrizioni all'estrazione di idrocarburi (impresa voluta da Obama e altri paesi), cancellazione dell'accordo transpacifico (TTP), investimenti per 1000 miliardi di dollari in infrastrutture (dove il pesca poi non si sa), visto che abbasserà le tasse per la classe media (-35%), e per le imprese le aliquote scenderanno dal 35% al 15%. E poi ci saranno subito oltre tre milioni di clandestini da buttare fuori dal paese, il muro con il Messico e tanti altri impegni che vorrà mettere in evidenza. Credo che Vespa debba portare con una bella risma di fogli protocollati. Resterebbe un dettaglio da districare: il famoso conflitto di interessi che questo big/tycoon dovrà risolvere: ecco un altro punto in comune con il Berluscao. Anche lui passerà tutto ai figli, saranno loro a gestire il grande capitale di Donald; insomma un "blind trust" con il quale si blocca la "sua" mano e la sua testa, rendendo partecipi i figli. E' sulla parola "fiducia cieca" che pare vi sia una toppa dalla quale poter spiare ed eventualmente...ficcare il naso! Insomma, per un gioco squisitamente tecnico, una bufala che mette sempre al centro il diretto interessato pronto a comandare chiunque abbia in mano il grande patrimonio. Questo è quanto e se qualcuno avesse dubbi da dissipare e conferme da cercare, si rivolga a Bruno Vespa o direttamente a Berlusconi. Ma la storia non era maestra di vita? Oppure, i corsi e i ricorsi storici restano ad imperitura memoria per quelli che vengono dopo?

 
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