Creato da monellaccio19 il 12/10/2010
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Post n°3371 pubblicato il 28 Ottobre 2019 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19

 

 

E dopo il post di ieri, ecco ancora la dimostrazione di quanto siano pervicaci e perniciosi nelle proposte alcuni produttori che non si avvedono al momento opportuno, di quanto siano provocatorie le loro scelte commerciali. Le carte che vedete fanno parte di un mazzo di novantanove carte più o meno con gli stessi soggetti. Sono parte del corredo di un gioco da tavolo piuttosto simile al Monopoli, il cui nome è "Squillo": credo non occorra molta fantasia per comprendere il senso del gioco. Ogni giocatore che siede al tavolo, fa la parte del magnaccia o se preferite pappone, per cui, il suo scopo (sic) è gestire le prostitute, amministrare le entrate, aumentarle e possibilmente favorire l'ingresso sul "mercato" di giovani promesse. Pertanto, ogni donna ha le sue qualità, il suo prezzo e le sue attitudini professionali. In caso gli affari non andassero bene (sempre per gioco),  le donne rischiano di dover vendere organi per restare nella partita. Ognuno si batte per buttar fuori i papponi avversari e secondo le carte che man mano si scoprono, si va incontro a rischi e/o vantaggi suggeriti dalle diverse condizioni. Queste le caratteristiche di "Squillo" e credo vi sia abbastanza per metterlo subito in discussione: ancora una volta le associazioni femministe e qualche donna in politica, si sono mosse per richiedere l'immediato ritiro dal mercato del gioco infamante e offensivo. Non voglio passare per un bacchettone e pusillanime censore di cattivi costumi, ma scusate la domanda: "Che gioco sarebbe?". D'accordo: le puttane  e i protettori esistono e non si possono negare, il gioco tuttavia è di stimolo in modo improprio al mestiere più antico del mondo. Far fuori gli avversari, obbligare a vendere gli organi delle prostitute, istigare al mestiere giovani promesse, ma che altro devono inventarsi questi signori? Credo vi siano tutti gli elementi per cancellarlo assolutamente:  secondo il mio parere non sarebbe nemmeno utile relegarlo per la vendita, in negozi di sexy shop. Una bruttura unica e criticabile in tutti i sensi: nemmeno i peggiori individui ci giocherebbero proprio perché non ci sarebbe divertimento come per altri giochi estremi e più abbordabili. Due giorni di seguito e due notizie sessiste e antifemministe: siamo allo stremo, siamo alla definitiva perdita di ogni limite morale. Ma che paese è mai questo? 

 
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