Un uomo percorreva di notte in auto una strada deserta, quando il motore lo abbandonò vicino ad un convento. Bussò e aprì un anziano monaco che accettò di ospitarlo per la notte. Mentre cercava di addormentarsi sentì uno strano e dolcissimo suono. La mattina dopo chiese ai monaci che tipo di suono fosse e da dove provenisse: "Noi non possiamo dirglielo perche' lei non è un monaco". Deluso, l'uomo li ringraziò e riparata la macchina, ripartì. Alcuni anni dopo il tizio, divenuto una persona ricca e molto importante, si trovò a ripassare davanti al convento e memore del famoso suono, decise di fermarsi. I monaci lo accolsero con grande cordialità. Durante la notte il tizio ascoltò la stessa melodia che aveva sentito anni prima, ma non riuscì a capire che tipo di suono fosse. Cercò di fare pressione sul
frate priore ma non ci fu nulla da fare:"Ci dispiace, ma lei non è un monaco e non possiamo dire di che suono si tratta". "Sono anni che sto impazzendo per sapere l'origine di questo suono dolcissimo. Come posso divenire un monaco?". Il priore rispose: "Lei deve viaggiare per tutta la Terra e ci deve dire quanti fili di erba esistono ed il numero esatto dei granelli di sabbia che ci sono in tutto il mondo. Quando Lei troverà questi numeri, diverrà un monaco". Quaranta anni più tardi, il tizio ritornò e bussò alla porta del convento, dicendo:"Io ho viaggiato per tutta la Terra e ho trovato quello che mi avete chiesto. Ci sono 145,236,284,232,987,425,327 fili di erba e 231,281,219,999,129,382,776,222,499 granelli di sabbia sulla Terra". Il monaco rispose:"E' esatto, fratello. Ora sei un monaco e ti possiamo portare nel luogo dove si produce il dolcissimo suono". I monaci condussero l'uomo presso una porta di legno, dove il monaco disse:"Il suono si trova dietro questa porta". Il tizio girò la maniglia, ma la porta era chiusa e allora domandò: "Posso avere la chiave?". I monaci gli diedero la chiave, e lui aprì la porta. Dietro alla porta di legno c'era un'altra porta fatta di pietra, anch'essa chiusa. L'uomo chiese ed ottenne la chiave della porta di pietra e l'apri', ma trovò un'altra porta fatta di rubino, anch'essa chiusa a chiave. Ricevuta la chiave dai monaci il tizio aprì la porta, ma trovò un'altra porta, questa volta di zaffiro. E cosi' via con la porta di smeraldo, d'argento, di topazio e un'ultima d'oro massiccio. "Finalmente - dissero i monaci - Questa è l'ultima chiave dell'ultima porta". L'uomo, finalmente sollevato, aprì la porta, girò la maniglia, ed entrò. Stpefatto, vide l'origine di quel dolcissimo suono. Rimase estasiato!
Ora io, purtroppo, non posso dirvi cosa vide l'uomo perchè non siete...monaci!