Sabato scorso siamo andati al cinema: ormai sono incastrato e obbligato! Da un paio di anni ( quest'anno non andrà meglio) i nostri figli, per obbligarmi ad accontentare la mamma, ci regalano un abbonamento al multisala distante una decina di minuti da casa: lo "Showville" luogo di perdizione dove consumare le nostre sortite. I vigliacchi mi hanno messo nell'angolo: "Non hai scuse per non andare al cinema con la mamma, è vicino, avete un anno di tempo e scegliete quel che vi va di vedere!". Capito come è facile? Sta per scadere la tessera e ci manca ancora un altro film da vedere prima del 24 p.v. Vabbè, non è che non mi piaccia l'idea è che poi, nel giro di un paio di anni, te li ritrovi in TV o magari Sugo che è un mago, li scarica dove sa lui e me li passa in DVD! "Magic in the Moonlight" di Woody Allen è un film che merita, sufficientemente divertente e appassionanate per l'originalità della storia dove, ancora una volta, fede e ragione, raziocinio unico e sentimenti, fanno a cazzotti. Comunque, senza raccontarvi il film che vi consiglio, sono rimasto così impressionato dall'unica scena di una seduta spiritica sospetta e intrigante, che mi sono detto: "Appena mi capita l'occasione, dovrò provare almeno una volta, una seduta con una bella signora sensitiva che evoca gli spiriti a comando come nel film". Credo sia un'esperienza da provare quanto meno per mettersi alla prova: che reazione si può avere secondo voi? Certo, la religione ha la sua importanza in tutto questo, la credibilità dell'atto spiritico dipende anche dalla ragione, dal non credere assolutamente a ciò che non si può vedere e toccare. E' il senso del film e la lotta piacevole tra i due protagonisti, è gustosa e divertente: due scuole a confronto e due...verità in contrapposizione: razionale, cinico e sprezzante il personaggio di Colin Firth, dolce, delicata e intensa la recitazione di Emma Stone. Ci siamo proprio divertiti io e li 51%. Quanto mi costa ammetterlo eh???