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PAOLO CREPET E I GIOVANI DI OGGI

Post n°2074 pubblicato il 17 Febbraio 2017 da monellaccio19
 

Risultati immagini per crepet psichiatra

 

Il noto psichiatra/sociologo Paolo Crepet è stato ospite l'altra sera del programma "La Gabbia" su LA7. Ho sempre simpatizzato per Crepet, i suoi articoli o i suoi interventi in TV mi hanno sempre appassionato e poiché non mi sia stato possibile seguirlo in tv, ho cercato tracce del suo intervento per conoscere su quale argomento si sia impegnato. In realtà prima di fiutare le tracce, ho incrociato un post o un articolo di una persona, tale Massimo Puricelli che avendo seguito il programma, ha giustamente ritenuto dover replicare con una lettera  aperta al professore. L'argomento in discussione, prendendo origini dal suicidio del giovane friulano che si è ammazzato a causa del lavoro che non riusciva trovare, ha indotto Crepet a esprimere come sempre e senza mezze parole, il suo punto di vista. Comparando i tempi della sua gioventù con quelli attuali, il professore ritiene che oggi i giovani siano molto più avvantaggiati e facilitati nel muoversi grazie alle frontiere aperte e al poter esplorare più soluzioni per trovare il lavoro in un momento che resta ancora duro e problematico per le crisi che abbiamo e stiamo attraversando. Insomma, a detta di Crepet i giovani di oggi sono penalizzati non solo perché conoscono poco le lingue, ma mancano di quella pura passione che animava i giovani di una volta, sono lagnosi e incapaci di raggiungere quei traguardi che dovrebbero spingerli all'impegno totale. Lavativi, bamboccioni e sempre attaccati alla famiglia, non si sentono sicuri, insistono a non mollare il nido per le mancate certezze che vorrebbero prima di andarsene di casa. Ebbene, se per il professore questi ultimi 25 anni rappresentano comunque e a prescindere, un periodo migliore e favorevole per sistemarsi rispetto al passato, per l'autore dell'articolo non è così e si scaglia contro il nostro sociologo perché in primis ha offeso la memoria del giovane suicida (pace all'anima sua) e poi perché nel sostenere freddamente la sua posizione, non ha usato alcuna precauzione verbale servendosi di un eloquio asciutto e distaccato e senza provare, come sostiene Puricelli, alcuna "pietas" per la povera vittima. Crepet definisce il suicidio del giovane friulano "anomalia della psiche" e come tale va giudicato emotivamente. Ecco, come dicevo, Paolo Crepet ha un difetto se così lo possiamo definire: dire le cose senza pleonasmi, seccamente e senza perifrasi inutili: ha urtato Puricelli? Ha mentito spudoratamente sulle cause e ragioni di questa situazione giovanile allo sbando? Poteva essere meno rigido? Concludendo, sul tema giovanile e relativa disoccupazione, ha ragione il professore oppure questa dei giovani di oggi senza spina dorsale, senza stimoli, senza capacità di impegno di fronte ai problemi della vita, sono reali? O ancora, è la politica che è colpevole e inadempiente per le mancate scelte opportune sul lavoro? Chi non ha compreso appieno i problemi dei giovani di oggi?

 
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Commenti al Post:
gabbiano642014
gabbiano642014 il 17/02/17 alle 11:12 via WEB
Mio caro Mon..La politica ha il riscontro nelle sue dimensioni,ma..I giovani nei loro concatenati e sovrapposti ideali vanno indirizzati con maggiore responsabilità alla comprensione e successiva valutazione.In modo diverso e nei vari contesti,le competenze lavorative non saranno solo propense all'avanzamento professionale,ma alla valorizzazione dell'individuo stesso.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 17/02/17 alle 12:01 via WEB
Mah, io dico che che con tutte le attenuanti possibili e immaginabili del contesto piuttosto drammatico, un po' di "tiraggio" c'è da parte dei giovani. Li vedo anch'io mollicci e delusi, spauriti e attaccati all'unica certezza che sanno di poter toccare con mano: la mamma e il papà. Ecco, personalmente con le esperienze personali che abbia potuto toccare in senso alla mia famiglia, chi abbia saputo osare e prendere al volo le occasioni, oggi è sistemato,lontano sì, ma sistemato a dovere. Il lavoro c'è se si vuole, è difficile da trovare ma abbassare la guardia è impensabile per chi sappia e abbia voglia di battersi!!!!
(Rispondi)
 
gabbiano642014
gabbiano642014 il 17/02/17 alle 11:13 via WEB
Buon fine settimana Mon..:)
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 17/02/17 alle 12:02 via WEB
Buon giorno a te PATTY.
(Rispondi)
 
grazia.pv
grazia.pv il 17/02/17 alle 11:19 via WEB
Ascolto sempre con interesse gli interventi di Crepet, ma non ho ascoltato quanto detto su questo argomento. Penso che questi giovani di oggi siano più fragili rispetto a quelli di ieri, effettivamente e credo che la responsabilità sia anche dei modelli che noi adulti abbiamo dato loro e dei molti stimoli negativi che hanno in questa società. Certo che hanno più possibilità, ma non hanno spirito d'iniziativa, non tutti per fortuna, ma, evidentemente, molti si appoggiano alla famiglia e non vogliono crescere perchè fa comodo non prendersi responsabilità, tanto ci sono i genitori che pensano a loro. Il risultato è che, alle prime difficoltà, crollano e si perdono. Tanta comprensione ai ragazzi che, in questi giorni, si sono tolti la vita, ma anche tanta rabbia.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 17/02/17 alle 12:05 via WEB
Non sono, secondo il mio modesto parere, plasmati e forgiati per la battaglia. Non arriva niente se si sta sereni ad aspettare, tanto prima o poi, capiterà. Devono dannarsi l'anima, oggi in questo maledetto contesto che stiamo vivendo, non c'è da abbassare la guardia, c'è da arraffare quel che capita e guardare avanti sempre per migliorare.
(Rispondi)
 
grazia.pv
grazia.pv il 17/02/17 alle 11:20 via WEB
Buona giornata Carlo.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 17/02/17 alle 12:05 via WEB
Ciao Grazia, bella giornata a te.
(Rispondi)
 
divinacreatura59
divinacreatura59 il 17/02/17 alle 12:39 via WEB
I nostri giovani d'oggi sono disposti ad andare anche all'estero ma servono gli agganci non si può partire all'avventura.Che molti non siano intraprendenti e va bene ma non si può biasimarli più di tanto.Crepet se è stato freddo e distaccato non lo accetto soprattutto dopo il triste evento del giovane friulano e che non è manco un caso isolato.Più opportunità ai giovani!!!!!Buon fine settimana Carlè da Divy.Kiss.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 17/02/17 alle 12:51 via WEB
Sì, magari non avrà usato tatto per esprimersi e quindi il il suo intervento può aver irretito qualcuno. Però, secondo me, un po' di verità nella sua analisi imparziale e sincera, ci sono argomenti da considerare attentamente. Buon pranzo Divy.
(Rispondi)
 
lascrivana
lascrivana il 17/02/17 alle 12:52 via WEB
Non mi azzardo a esprimere alcun giudizio in merito. E' chiaro che la società di oggi destabilizzi la gioventù. manca di quella grinta necessaria che li invita a non mollare, consapevoli che l'uomo ha superato orrori più gravi. la fame, la guerra, l'olocausto, ecc. Rispetto al passato, hanno più paura delle conseguenze. Eppure l'Italia è un paese ricco che ospita diversi extracomunitari, perché dovrebbe privare i nostri ragazzi di opportunità lavorative? Il problema non è solo il suicidio del single,, ma quello di massa, che rende in nostri ragazzi sempre più pessimisti. Bacione
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 17/02/17 alle 17:08 via WEB
Purtroppo il problema del lavoro giovanile è grave e sono troppi i punti di discussione. Dici cose giuste e inequivocabili, tuttavia, è anche vero che questi giovani oggi, sembrano sfiduciati e perduti, smarriti in un oasi del...nulla. Di contro Crepet mette in discussione proprio la loro forza di volontà, il loro tentennare difronte al lavoro quando magari avendo una prima occasione sostengono: "Mano, io sono laureato, non ho mica studiato per fare il cameriere non posso accettare....". Il lavoro ,anche se non è quello a cui si ambisce, va accettato, e si continua a sperare, a cercarlo fino a quando poi non arrivi quello giusto. Intanto si è occupati e qualche soldino si porta a casa. Schifiltosi e lavativi ce ne sono in giro, come pure alcuni sembrano proprio perseguitati dalla sfiga. Ciao Laura. Buona serata.
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geishaxcaso
geishaxcaso il 17/02/17 alle 15:44 via WEB
L'intervento di crepet non l'ho visto, ma lui come tu dici è sempre abbastanza ruvido nei suoi giudizi. Quando si parla, specialmente in pubblico, di persone che non ci sono più e che non possono replicare, sarebbe il caso di usare un pizzico di sensibilità in più. Detto questo è anche vero che i ragazzi di oggi sono il risultato di una certa tipologia di pensiero che ha trasformato le scuole in diplomifici, che ha cancellato la vecchia formazione professionale, che ha fatto sì che la scuola, invece di formare, accompagnasse al pascolo i ragazzi tra le 4 mura scolastiche, dai 6 ai 18. Cancellando il principio che il lavoro e l'impegno permettono di raggiungere risultati e camminare sulle proprie gambe. Uccidendo la capacità di raziocinio e giudizio dei ragazzi. Dispiace solo che i figli di chi ha speso la propria vita nel distruggere il sistema scolastico e culturale italiano sono stati educati nelle migliori scuole salesiane d'Italia (non nella scuola pubblica) e poi nei migliori college e nelle università straniere, non certo nelle innumerevoli sedi provinciali e di quartiere delle università italiane, dove insegnano pletore di figli, nipoti, amanti e concubini delle maggiori dinastie accademiche d'Italia. :( ho finito :((
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monellaccio19
monellaccio19 il 17/02/17 alle 17:16 via WEB
A livello universitario, la baronia è un cancro difficile da estirpare. Purtroppo su quel fronte si paga un prezzo salatissimo. Crepet ha detto cose che condivido, certo le ha dette nel modo sbagliato e poco elegante. Ma questo è: giovani sconfitti prima della battaglia della vita, delusi dalle aspettative, disorientati dalla politica e dalla società, li vedi muoversi(non tutti meno male) come zombi incapaci di lottare per traguardo che spetta loro conquistare. I genitori restano unica ancora per aggrapparsi e avere un senso di tranquillità. Io credo che debbano avere forza e volontà infinite, è una jungla e non possono mollare al primo intoppo. Accettare tutto e sempre, occhio fisso sul mercato del lavoro e domande a tutto spiano. Fare il cameriere per esempio, non deplorevole e aver il tempo occupato, non piangersi addosso e guardare avanti. Degli sfigati poi, non posso parlare ahimè, quelli anche con il lavoro in tasca lo perderebbero prima di iniziare. Ciao Marina.
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maraciccia
maraciccia il 17/02/17 alle 23:09 via WEB
Argomento interessante..visto l'altissimo tasso di disoccupazione dei giovani..40% abbondante. Anticipo che conosco moltissimi giovani motivati e in gamba. Le colpe invece le spalmerei..dalle famiglie alla scuola che non prepara al lavoro, alla politica che da un pessimo esempio ..e non sa guardare lontano..a quello che sarà il futuro, nostro e dei nostri giovani.
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monellaccio19
monellaccio19 il 18/02/17 alle 07:51 via WEB
Un concorso di cause ed effetti che purtroppo grava sulla nostra società in particolare. Il problema insistente è che non riusciamo ancora a venirne fuori. Bye mia cara.
(Rispondi)
 
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