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CADE UN TABU'...FINALMENTE

Post n°2507 pubblicato il 25 Settembre 2017 da monellaccio19
 

Risultati immagini per prof e baroni università

 

Tanto tuonò che piovve! Non è molto, ma finalmente un simulacro inviolabile è stato toccato: la baronia universitaria. Anni e anni di assoluta indifferenza, poteri inavvicinabili e protetti, massoni, categoria unica per la sua potenza sociale, un nutrito manipolo di professori che dall'Olimpo sono scesi sulla terra per sistemarsi meglio di come stavano. Comandano, ordiscono, tramano, decidono irrevocabilmente e cosa più sfacciata, fanno corpo unico. Poveri studenti capitati tra le loro grinfie: se non sono nessuno e non hanno santi sull'Olimpo, devono aspettare, devono farsi da parte, devono sottostare alle decisioni dei loro prof. Oggi finalmente qualcosa si muove e so già che non accadrà nulla, un modesto fuoco di paglia che a breve non ricorderà più nessuno e tutto tornerà come prima e peggio di prima. Intanto le cifre che leggo, per la prima volta sono interessanti: 29 provvedimenti cautelari di cui 7 agli arresti domiciliari e ventidue interdetti alle loro funzioni di professore e/o altri incarichi svolti nel contempo. Cinquecento finanzieri che si sono mossi in contemporanea su tutto il territorio nazionale, sono un bel numero di persone, 150 perquisizioni non sono pizza e fichi, altri docenti sono ancora in bilico per la loro sorte e attendono che il giudice definisca la loro posizione. Non è robetta da piccolo furto e via, vi sono grossi reati in ballo e chi di dovere non poteva girare la testa dall'altra parte. Un'azione complessa che fa piacere, sappiamo tutti di questi baroni intoccabili e incolpevoli, la loro forza è proprio nella loro casta. Spero, in attesa che si chiariscano le accuse di spartizioni di cattedre e scambi di favori che toccavano diverse Università Italiane per piazzare e favorire i loro protetti, che non finisca tutto all'italiana. Indagini lunghe, processi interminabili e infine tutti a casa come se non fosse accaduto nulla. Sarebbe ancora una forte delusione, ma nel contempo, mi piace rilevare che un totem sacro sia stato toccato da mani impure, quelle della prestigiosa Guardia di Finanza. E' vero, ci sono forze maligne più importanti, ma almeno abbiamo scoperto che si possono "toccare" i baroni delle nostre Università. Avete visto mai che...

 
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Commenti al Post:
NoRiKo564
NoRiKo564 il 25/09/17 alle 23:41 via WEB
Morto un Barone...se ne fa un'altro!Con buona pace di tutti...
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 26/09/17 alle 07:47 via WEB
Se si scardinasse il sistema forse i baroni sarebbero degradati a semplici se pur bravi, docenti. Non sono loro i colpevoli, è il "sistema Italia" che ha generato, genera e continuerà a generare queste storture inammissibili. Buon lavoro Giulia.
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
ALDO il 26/09/17 alle 00:48 via WEB
Tanto tempo fa, quando frequentavamo l'università a fronte di un posto vacante, già un anno prima del concorso a cattedra, si sapeva il nome del docente designato. Allo stesso modo i professori ordinari che componevano le commissioni dicevano chi avrebbero "messo in cattedra". Hai ragione tu: nihil novi sub sole...
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 26/09/17 alle 07:59 via WEB
Questo della baronia universitaria, è un piano della mastodontica torre di Babele che abbiamo saputo costruire in tanti e tanti anni di cattiva gestione del potere. Abbiamo concesso di tutto e di più a costoro che avendo mano libera, si sono costituiti una casta. E' un po' come per gli albi professionali, nati per conferire un copro agli aderenti e mutati nel tempo in tempi inviolabili e potenti. Prendi i farmacisti, i notai la giustizia che dovrebbe essere scevra da ogni condizionamento, si fanno le loro brave associazioni con le interferenze politiche. Abbiamo cominciato sindacalizzando gli operai e siamo finiti tutti in caste più o meno difendibili. "Donec aliter provideatur".
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
ALDO il 26/09/17 alle 12:21 via WEB
il PM: “Sistematici accordi corruttivi tra professori di diritto tributario finalizzati a rilasciare le abilitazioni all'insegnamento secondo logiche di spartizione territoriale e di reciproci scambi di favori, con valutazioni non basate su criteri meritocratici bensì orientate a soddisfare interessi personali, professionali o associativi”.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 26/09/17 alle 12:36 via WEB
Costa dire "Storia vecchia" che conoscono anche le pareti delle varie università disseminate sul territorio. Sai quante università italiane risultano tra le prime 10 o 100 nel mondo o in Europa. Vai a leggere, fai la ricerca e fatti delle domande. Mio genero ha fatto il dottorato per anni, aveva speranze suggerite dal suo prof. Quando ha capito che non era più sopportabile la situazione, ha mollato e ha trovato subito lavoro al nord.
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Utente non iscritto alla Community di Libero
ALDO il 26/09/17 alle 12:35 via WEB
Però leggendo i giornali vedo molta confusione. Il "barone" esamina migliaia di studenti, fa il relatore a centinaia di tesi, tiene lezioni per sei mesi all'anno, ecc..ecc.. Da solo non potrebbe farlo. Allora si crea uno staff di assistenti volontari, frequentatori, incaricati, ecc... che in qualità di "cultori della materia" GRATUITAMENTE fanno gli esami, le lezioni, seguono gli studenti per le tesi, ecc.. Dopo anni di queste prestazioni gratuite il "barone" premia i fedelissimi facendoli diventare ricercatori, professori associati, ecc....
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 26/09/17 alle 12:40 via WEB
Ho preceduto questo commento con la mia replica. Proprio così Aldo, e poterei citare ancora casi visto che in famiglia i laureati abbondano. Solo mio figlio a suo tempo capì tutto: mollò al secondo anno contro la mia volontà e si mise sotto a lavorare. "Pa' non fa per me, preferisco lavorare, non mi interessa quale lavoro, mi basta lavorare!". Così fu, a malincuore dovetti dargli la libertà e oggi, non posso dire che abbia sbagliato lui e io permettendogli di mollare l'università.
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mariateresa.savino
mariateresa.savino il 26/09/17 alle 14:00 via WEB
Sono contenta anch'io che un po' si tocchino gl'intoccabili. Intere parentele sistemate nelle Università da docenti influenti nel campo e giovani preparati e validissimi a boccheggiare nei Dottorati con un lavoro immane , quattro soldi di compenso e sempre timorosi per il mancato arrivo di soldi destinati alla ricerca. So di un mio cugino, chirurgo al S.Matteo di Pavia e, dopo anni di attesa libero docente universitario, costretto, una volta (e senza tanti giri di parole) a ritirarsi da un concorso, perché era già tutto deciso e la cattedra doveva andare ad un nipote del Preside di facoltà. Speriamo che,finalmente, questa casta sia ridimensionata al proprio ruolo formativo e non rappresenti più, come finora è stato, un ulteriore centro di furbesco o disonesto potere. Ciao, Carlo.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 26/09/17 alle 16:14 via WEB
Manette più che giuste non sono mai scattate in tutti questi nell'ambito degli atenei. Eppure quanti sapevano, tutti conoscevano il malvezzo delittuoso compiuto dai baroni senza blasone!!!!! Quanti ragazzi ancora dovranno pagare il dazio? Quanti ancora scapperanno dal nostro paese? Buona serata MT.
(Rispondi)
 
 
 
mariateresa.savino
mariateresa.savino il 27/09/17 alle 13:00 via WEB
E pensa che ciò che ho raccontato lo sentivo commentare in famiglia da ragazza. L'andazzo, quindi, era comune anche allora e, forse, lo è stato da sempre. Ieri sera l'ho sentito ripetere uguale a "Porta a Porta" da una giovane esclusa dal concorso per gli stessi motivi .La differenza è che, nel suo caso, è stata sporta denunzia. E meno male...
(Rispondi)
 
 
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 27/09/17 alle 16:23 via WEB
Il caso Seregno,con l'arresto del Sindaco per infiltrazioni mafiose, è sul genere "all'italiana", cioè in tv hanno intervistato gli abitanti e alcuni dicevano: "Che novità, sono anni e anni che qua intorno regna e si infiltra la mafia, eppure tutti sanno ma nessuno parla". Come vedi, è sempre la stessa storia ma nessuno parla. Ciao carissima.
(Rispondi)
 
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