La Svizzera, la civilissima nazione elvetica, vanta una sanità superlativa. Un impianto unico ed efficiente così come tutte le sue strutture pubbliche e private. Loro con gli orologi, la buona cioccolata, i soldi (nostri e quegli degli altri) ci campano e si vede: strade pulite, tutto perfettamente funzionale, nessuna cicca per terra così come nessuna semplice carta di caramella. Niente da eccepire, niente da criticare e credetemi, loro fanno di tutto per non porsi in cattiva luce. Lo svizzero (no il formaggio) ci tiene ad essere superiore, sempre con la puzza sotto il naso, non ci sta a comportarsi incivilmente e questa sua precisione, puntualità e piena capacità, la mostra con orgoglio perché ne ha ben donde. Però non sempre le cose vanno bene, io sono sincero, da una parte li ammiro e se l'Italia funzionasse almeno quanto un decimo della loro efficienza, sarei un uomo felice. A volte li odio: sono perfettini alla noia, sempre lì a fare le cose giuste, mai un errore, sono come i giapponesi, se uno sbaglia, va nel bagno e si suicida! Danno ai nervi, vorresti vederli sbagliare per dire loro: "Oh, Ciccio vedi che siamo uomini quindi sbagliare ci compete, fattene una ragione, stai calmo, stai sereno e continua a vivere!". Macché questi addirittura sono persino neutrali, non scenderanno mai in guerra contro nessuno perché sono paciosi e sereni, non si mettono contro chi deposita presso le loro banche i soldini, chi compra vagonate del loro cioccolato (lo sanno che noi abbiamo Novi?), dei loro assomiglianti orologi (tutti precisi), sono così gli svizzeri: prendere o lasciare. Sono preferiti anche per chi scelga l'eutanasia, la dolce morte per chi ormai vegeta e sa di non poter più riprendersi per tornare alla vita normale. Ecco, proprio sull'eutanasia, potrebbe accadere l'impensabile e gli svizzeri andrebbero nel pallone se accadesse un caso di malsanità:
Si fa per celia, ma io da buon cattolico cristiano, tifo per questa...malsanità!