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« GLI ONESTI E I FURBIBOTTE E CEFFONI CHE SI...VEDONO! »

CASO WEINSTEIN: COSI' FAN...QUASI TUTTI

Post n°2550 pubblicato il 16 Ottobre 2017 da monellaccio19
 

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I giornali e la grande comunicazione mondiale, hanno scoperchiato un pentolone che ha provocato tanto di quel vapore che ormai annusiamo tutti l'odore del lezzo e del fetido che bolliva da tempo in quell'acqua ormai impalpabile e diffusa nell'aria. Il caso Weinstein non è poi nuovo e originale: casi di abusi, di situazioni boccaccesche, di violenze, di forzati assensi nel cedere il proprio corpo, ne conosciamo tanti. Sul lavoro in genere, è il mezzo più becero e diretto per lo scambio aberrante: vuoi lavorare? Bene, devi cedere il corpo! Oserei dire che questo tipo rapporto sia vecchio quanto il mondo, solo che se accade ai miseri, alle tapine e ai comuni mortali, c'è un pizzico di speranza che si sappia, che si venga a conoscenza del vile ricatto subito; in questo caso parliamo di personaggi noti, di vip, di attrici famosissime e note al grande pubblico. Chi parla per prima? Chi si prende la polarizzazione della storia riportando le sue brutte esperienze? Ci vuole coraggio e determinazione, ci vuole la forza per vuotare il sacco a scapito del proprio futuro professionale. Occorrono anche le prove, senza di quelle si può dire tutto e il contrario  di tutto contro un villano, spocchioso e odioso uomo famoso, ma senza prove certe e convincenti, a nulla vale il coraggio di raccontare. Tuttavia, è bastata una prima e coraggiosa ammissione e il resto è venuto da se: una trentina e passa di donne (il numero potrebbe aumentare ancora) ha gettato la maschera del quieto vivere, della posizione invidiabile e degli agi derivanti dalla sua professione e ha tolto il coperchio del pentolone. Il resto è storia recente, sapete tutti come sia andata, chi sono le attrice e i personaggi coinvolti, sapete pure che anche Asia Argento sia nel novero delle donne che abbiano ceduto il corpo per lavorare. Mazzolata a destra e a manca per il ritardo concesso alla sua denuncia, la ragazza si è accodata, non ha avuto il "coraggio" di confessare prima e non le darei questo pesante fardello da portare sulle spalle: ha pagato anche lei il dazio. Orbene, secondo voi, visto che siamo tutti moralisti, bacchettoni e bigotti, trasferiamo in Italia il problema che ha suscitato il caso Weinstein: pensate che da noi non sia mai accaduto, nel mondo del cinema e sopratutto di una certa tv, nulla di simile? Ritenete che tutt'ora non accada nulla? Ossia, dall'avvento delle tv private, dall'ampliamento di piccole emittenti divenute  nazionali ai primi anni ottanta, dall'eccessivo generare vallette, veline, volti nuovi, meteorine, visi d'angelo e corpi mozzafiato, credete che nessuna di queste aspiranti abbia pagato il "pedaggio" dovuto a chi doveva scegliere? Ma veramente c'è chi pensa che delle famose attrici in circolazione in questi ultimi anni, magari qualcuna un po' avanti negli anni,  non abbia ceduto qualcosa per assurgere e giungere all'apice del successo? Magari anche nel cinema dove la stessa Asia denuncia che un regista famoso italiano le abbia fatto proposte oscene? Ma veramente siamo ridotti così male? Tutti bravi a bacchettare? State sereni, lasciate che qualcuna cominci a parlare e poi ne sentiremo e ne vedremo delle belle. Occorre coraggio, molto coraggio e penso che qualcuna possa raccontare tanto. "Il diavolo è un ottimista se crede di poter peggiorare gli uomini" (K.Kraus)

 
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Commenti al Post:
arw3n63
arw3n63 il 16/10/17 alle 18:56 via WEB
Ecco appunto, ci vuole coraggio e speriamo che questo esempio di caso d'oltre oceano serva per dare coraggio anche a quelle donne che tacciono e magari non solo casi famosi del mondo dello spettacolo, ma anche chi molto più becero usa queste forme di pressione e violenza verso chi ha necessità in ambiti lavorativi. Non mi sento di condannare quelle donne che hanno taciuto per paura e svariati motivi o la "scusante" come ho sentito nei soliti salottini in tv donne che dicono "ma potevano anche rifiutare!" "Si può sempre scegliere", non si considera la violenza psicologica o la possibilità che chi detiene il potere possa far terra bruciata attorno a chi rifiuta, insomma per dire che questo non giustifica chi approfitta del ruolo di superiorità e subordinazione per maialate sue, non credo che essere uomini significhi provarci con tutte. Ciao carlo, buona serata.
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monellaccio19
monellaccio19 il 16/10/17 alle 19:37 via WEB
E' così delicata la questione che non si può assolutamente liquidarla con la lapidaria frase: "Potevi rifiutarti!". Scattano molle imprevedibili in quei dannati momenti, c'è da decidere cosa procura un rifiuto e cosa invece un accettare. Il lavoro, in genere, è una condizione a cui si aspira e non piove dal cielo. Ci si ingegna, ci si attiva e molti, specie di questi tempi, farebbero carte false per avere un lavoro. E' anche vero che molti rifiutano il lavoro perché non è di gradimento, salvo poi a pentirsi quando passa il tempo e nulla si realizza. Anch'io non mi sento di dar addosso a nessuna delle malcapitate, non siamo chiamati a giudicare loro ma l'orco e le sue avances laide e schifose.Già oggi ho letto che pian piano stiano venendo fuori altre storie, altri fattacci: addirittura c'è una dona che accusa Trump e pare che qualcuno altro abbia detto di rimandare alla fine del mandato le accuse e il trascinarlo davanti ad una corte. Siamo alla follia pura, sembra un gioco ma non lo è!!!! Parleranno, una volta presa la mano, si vuotano i sacchi. Ciao Lory, una piacevole serata.
(Rispondi)
 
 
 
arw3n63
arw3n63 il 16/10/17 alle 22:21 via WEB
Esatto. Buona serata a te
(Rispondi)
 
 
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 17/10/17 alle 07:39 via WEB
Sintonia! Buon giorno Lory.
(Rispondi)
 
picciro
picciro il 16/10/17 alle 19:15 via WEB
Ciao Carlo, bella disamina su ciò che sta polarizzando il mondo intero, circa le cattive abitudine di taluni che, credendosi onnipotenti o simili a dio (come qualcuna li appella) hanno per le mani il potere assoluto sul corpo altrui..e ma sulla mente, no! A nessuno deve essere permesso farsi prigioniera/o di qualcuno, solo per il desiderio di entrare e lavorare in un mondo artefatto. Non sono giustizialista, ognuno è padrone del proprio destino, ma non era proprio possibile denunciare al momento dei fatti? Il silenzio (e gli allori che ne son derivati per taluni)non hanno fatto altro che reiterare il reato, diversamente qualcuno si poteva salvare, forse vittime e carnefice. E' una complicità che ha fatto danno in tutti i sensi!
Ti auguro una serena serata e ti abbraccio. XOXO
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 16/10/17 alle 19:44 via WEB
Non hai tutti i torti mia cara: se denunciati a tempo debito oggi magari si contavano meno vittime. Ma come si fa Rosa a decidere in momenti così delicati e importanti? Parlarne subito diventa difficile e specie chi non sia colto dallo stesso problema, oggi condanna l'operato. Ma a viverlo sulla propria pelle, va visto da un angolazione diversa. Meglio tardi che mai, anche perché come dicevo su all'amica, non siamo qua a giudicare le donne ma l'omaccione cattivo e porco. Vedrai che salteranno fuori altre denunce e la macchia si allargherà anche ad altri personaggi vip. Stamane altri casi....vedrai che bel casino, stanno cambiando anche le coscienze e le sensibilità. Ti abbraccio Rosa, bella serata.
(Rispondi)
 
 
picciro
picciro il 19/10/17 alle 11:21 via WEB
E infatti Carlo, io non sono nulla e nessuno per condannare, solo osservavo, diciamo così da un'altra angolazione, magari di recupero comportamentale nel tentativo di ristabilire (utopia?)i corretti rapporti interpersonali nei vari ambiti della vita umana. Tentare di sconfiggere la prevaricazione degli umani, credo passi anche da un'opposizione cosciente, onde evitare il ripetersi di spiacevoli atteggiamenti traumatici come può esserlo una violenza sessuale. Sicuramente, come tu sottolinei, è vero come dice il saggio..provare per credere, ma sta di fatto che le basi psicologiche individuali sono molto differenti nelle "scelte di vita".
Un abbraccio di buona giornata..smack..
(Rispondi)
 
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 19/10/17 alle 11:34 via WEB
Perfettamente d'accordo, l'importante è assumersi le proprie responsabilità dopo aver fatto le scelte che hanno ritenuto di fare. Oggi parlare a posteriori, come ancora stia accadendo (racconta anche Sandra Milo che potrebbe essre mia nonna), non porta nulla per gestire concretamente questo maledetto malcostume: denunciassero oggi i fatti di oggi, allora sì che avremmo la possibilità di bloccare questi ignobili pervertiti!. Kiss.
(Rispondi)
 
 
 
 
picciro
picciro il 19/10/17 alle 12:20 via WEB
Perfettamente d'accordo amico mio! Ti abbraccio..serena continuazione di giornata..smack..
(Rispondi) (Vedi gli altri 1 commenti )
 
 
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 19/10/17 alle 12:21 via WEB
Abbi cura di te e buona salute.
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Utente non iscritto alla Community di Libero
ALDO il 16/10/17 alle 22:13 via WEB
Bisogna distinguere nettamente prostituzione.... da molestie e violenza. SEMPLIFICANDO: lo studente MAGGIORENNE che "va" con il prof omosessuale per ottenere esami, tesi, voti migliori, percorsi facilitati, borse di studio, possibilità di carriera universitaria, ecc.. si prostituisce (caso molto frequente). Quello, invece che riceve profferte sessuali per guadagnare dei benefici subisce odiose molestie sessuali. Così, quello che, ad esempio, si reca ad un appuntamento dove un energumeno (prof. produttore, imprenditore, millantatore, porco generico, ecc..) con la propria forza, le proprie terrifiche minacce o altri mezzi di sopraffazione lo costringe a compiere o a subire atti sessuali contro la propria volontà, subisce violenza sessuale. E questo vale ovviamente per ogni contesto (lavorativo, sportivo, religioso, politico, di studio, di concorsi di bellezza, di spettacolo, ecc....).
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monellaccio19
monellaccio19 il 17/10/17 alle 07:48 via WEB
Sono distinzioni giuste, pragmatiche e pertinenti. Purtroppo, all'atto pratico, sono sempre trasgressioni contro i normali rapporti tra persone e i naturali equilibri che dovrebbero sussistere tra loro. E' un po' come la corruzione e la concussione, fatta la sottile differenza, alla fine siamo sempre ai soldi che cambiano mano, in un verso o nell'altro.
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Utente non iscritto alla Community di Libero
ALDO il 17/10/17 alle 08:17 via WEB
Scrive oggi parole di buon senso GRAMELLINI: " Dal momento in cui è esploso lo scandalo, il produttore bavoso di Hollywood è uscito dal radar del dibattito, quasi si trattasse di un fenomeno naturale e inevitabile: premesso che la pioggia esiste, discutiamo se si debba o meno aprire l’ombrello. Invece il problema rimane la pioggia, cioè il comportamento di un uomo che ha abusato del suo ruolo per esercitare pressioni nei confronti di una donna. È di questo che si dovrebbe discutere. Perché il modo in cui la donna ha reagito alla prevaricazione è affare che riguarda il tribunale della sua coscienza. Mentre l’atteggiamento del prevaricatore riguarda tutti. Il fatto che sia ancora così diffuso non significa che lo si debba dare per scontato. Soltanto il giorno in cui il diritto delle vittime sarà tutelato davvero, potremo arrogarci quello di giudicare le loro strategie di sopravvivenza. "
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 17/10/17 alle 10:34 via WEB
Gramellini come al solito, punta alla quadratura del cerchio. Puntiamo al nocciolo del problema e no ai protagoniti coinvolti, loro dovranno rispondere alle loro coscienze.
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nina.monamour
nina.monamour il 17/10/17 alle 14:41 via WEB
Mi chiedo semplicemente cosa impediva alle "vittime" di sottrarsi al ricatto rinunciando all'aiutino di Weinstein? Lo so, è difficile, ma non vale di più la propria dignità? Evidentemente per molte di loro vale più la carriera, ciao Carlé.
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monellaccio19
monellaccio19 il 17/10/17 alle 16:01 via WEB
Come scrivevo alle altre amiche, certe situazioni vanno vissute sulla propria pelle. Parlarne fuori dal problema è diverso. Poi, non siamo qui a giudicare le donne, ma il fatto, i'abitudine e la corrente pratica di chi abbia il potere tra le mani. Questo aspetto va discusso e stigamatizzato. Il prezzo di una carriera va deciso nel momento stesso in cui ricevi la proposta oscena. Buona serata carissima Nina.
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Utente non iscritto alla Community di Libero
ALDO il 17/10/17 alle 16:33 via WEB
Vecchia tematica: SESSO E POTERE. 'Comandare è meglio che far l'amore', è più o meno la traduzione di un noto proverbio siciliano Eppure, ci sono potenti che in nome dell'amore, o spesso solo del sesso, si possono giocare proprio il potere La direzione del Fondo monetano internazionale, un regno, un incarico di primo ministro, una candidatura Oppure ci sono persone che, al contrario, mettono l'attrazione fisica al servizio della propria scalata al potere Oppure che ostentano la propria capacità amatoria come simbolo del proprio potere Oppure che cercano di usare il potere per risolvere i guai in cui li ha messi la propria esuberanza fisica
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 17/10/17 alle 16:47 via WEB
Vero, un tema del quale storia e letteratura, si sono occupati da sempre. Sono del parere che su certi specifici argomenti, sia più deputato a parlarne chi abbia vissuto sulla propria pelle situazioni così particolari. Sono condizioni peculiari, producono tante e tali emozioni, scatenano tanti sentimenti. Non sempre questi ultimi sono positivi e apprezzbili: sia per il sesso che per il potere. Se poi fanno un mix, allora è anche peggio.
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