CARICO A CHIACCHIERE

Venerdì sera, ore 20.45 al telefono: "Lo sai che mi rompo, dai...io sono come il "Bari", lasciami perdere!". Vitozzo insiste, non ci sta ad andare da solo: "Dai Carle' non rompere le palle, stiamo insieme tutti e quattro, passiamo qualche ore in santa pace e...". "...e mi faccio gli zebedei!!!...Vabbè...uffà....ma gli altri vengono...sicuro?". "Tranquillo, ho già parlato con Sugo e Gianci... vengono...vengono!". La pesca non mi piace, come la caccia: ho provato nel passato, sono esperienze che non mi attraggono, mi "innerviscono" per motivi diversi; Vitozzo invece, ama molto la pesca, ci va spesso con altri amici perché noi tre, io Sugo e Gianci, non siamo disponibili per questo suo hobby. Stavolta ci ha coinvolti e così come per incanto, ci siamo ritrovati quando era ancora buio, seduti su una bella imbarcazione al largo, con 'ste canne in mano, coperti fino al midollo, in attesa di pesci che abboccassero. Tra sorsi di caffè bollente, sbocconcellando cornetti caldi e tirando avide boccate ai nostri sigari aromatici, Sugo interrompe il silenzio: "Oh raga' sapete cosa mi è costato essere qui con voi? Ho dovuto promettere a mia moglie che avrei messo ordine al box giù in garage: se penso che non ci metto mano da almeno dieci anni, dovrò farmi un mazzo così!" Sorridiamo tutti mentre Gianci imbronciato fa una smorfia e: "Tu? E io che dovrei dire? Per essere qui con stò gorgione ho preso l'impegno di pittare tutto il trullo di campagna. Meno male che sono solo due vani e servizio...altrimenti sai che rottura?". Vitozzo è quello che ride più di tutti, del resto per lui è normale andare a pesca e promesse "da marinaio" non ne fa. Si continua a chiacchierare, qualche pesce abbocca..solo all'amo di Vitozzo, noi forse non sappiamo nemmeno tenere la canna in mano. Intanto l'alba avanza inesorabile. Ad un certo punto Vitozzo si rivolge a me e sorridendo come il suo solito agitando le spalle su e giù, mi chiede: "Carle' e tu non ci racconti che cosa hai promesso a Genuflessa per essere qui a condividere il piacere con noi?". "Azz!!! La prossima volta non contate su di me, mi sto facendo di noia, il latte è alle ginocchia. Non ho avuto bisogno di promettere una bella mazza io; so come fare, la tengo in pugno e deve solo accettare quel che decido: alle 3.30 è suonata la sveglia, lei si è voltata tutta assonata e ancora sorpresa, mi ha chiesto cosa stava accadendo. Io mi sono avvicinato al suo orecchio e le ho sussurrato languidamente " Amo'...Sesso o vado a pescare?". E lei mi ha risposto: " OK! Copriti bene!". AhAhAhAhAhAh!!!!! La risata fragorosa dei tre malandrini ha scosso il mare e spaventato i soliti quattro pesci: "kakkio avete da ridere...gorgioni?".