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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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« "OOHO"....CHE SETE! | STASERA USCIAMO CON L'A... » |
Stiamo vivendo una Settimana Santa con i consueti riti della Passione di Cristo e nell'attesa della Pasqua festa di Resurrezione, passa quasi inosservato un "UOVO" come la MOAB lanciata dall'America sull'Afghanistan in una zona dove sono particolarmente attivi gli jihadisti con le loro basi sotterranee. C'era un tempo non lontano in cui, a seguire un atto così violento con una bombe da otto tonnellate ritenuta la più potente prima di una nucleare, le testate giornalistiche, le tv, avrebbero riempito pagine e pagine per l'atto di guerra e per un'aggressione così potente. Avremmo già avuto, e non solo per quest'ultimo lancio, le innumerevoli associazioni pacifiste pronte a scendere in piazza con cortei e manifestazioni nutrite e verbose contro la guerra. Già contro le guerre, dovunque fossero e chiunque le scatenasse, i pacifisti e i non violenti erano in strada a manifestare. Che fine hanno fatto? Dove sono? Perché non protestano più? Cosa ci sta succedendo? Stiamo somatizzando la guerra e la violenza come normali atti di "civiltà", atti dovuti contro chi si permette di sbagliare? Si ricorre agli estremi rimedi perché siamo a batterci contro uno stato islamico braccio violento e folle che nulla abbia a che spartire con i veri e inoffensivi musulmani? Tutti si mobilitavano un tempo: studenti, pacifisti e chiunque fosse contrario alle guerre, all'uso della forza, era pronto a battersi per una causa, per un fine sociale e civile sacrosanto: mai più guerra si diceva; dopo l'ultima guerra che è stata vissuta, nessuno più voleva sentirne parlare per come si sia conclusa e per le innumerevoli vittime mietute su mezzo pianeta. Tutti pronti a dimenticare una sporca e totale guerra che coinvolse tante nazioni. Oggi Trump scende in campo con i muscoli ben in vista, lancia missili e una bella bomba grossa e si riporta la notizia alla stregua di un furto di un casco...di banane. Nemmeno per Pasqua riusciamo a stigmatizzare, non dico a scendere in piazza, ma a parlarne, a discutere a cercare di capire quali conseguenze ancora ci aspettino, cos'altro potremmo subire ancora, a quali soluzioni pensare per cercare di risolvere diplomaticamente posizioni contrapposte e virili. Pare che non interessi più di tanto questo magma sotterraneo che subdolamente stia prendendo il mondo con focolai sparsi ovunque. Sto pensando che molti sappiano come andrà a finire, siano consapevoli degli epiloghi e quindi perché preoccuparsi? Tanto si sa come andrà finire! Mah, quando ci sono di mezzo i folli, si sa come comincia ma mai come potrà finire. E se qualcuno si sta sbagliando?
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