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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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Bei tempi quando i due andavano d'accordo ed entrambi puntavano nella stessa direzione del vecchio Bossi. In oltre vent'anni è accaduto di tutto: dalle lotte per l'indipendenza della Padania, alle frasi becere di Borghezio e di tutti coloro che vedevano con modesta lungimiranza il nord unito e indipendente. Da allora è scomparso il sogno della Padania, ha chiuso persino "Radio Padania" facendo passare tutto il personale alla Regione Lombardia, non si proclama più una miss Padania, il conio della moneta padana è rimasto nel cassetto, la Corte Padana è morta sul nascere, insomma, del favoloso e realizzabile progetto Padania, non v'è più traccia. Lo stesso Salvini, pian piano e grazie al suo acume politico, ha capito che non c'era più niente da fare e ha rivolto con coraggio bisogna ammetterlo, la sua attenzione ad un idea di grande respiro: la Lega fortemente presente in tutta quella Italia affamata di populismo e demagogia pronta a votarlo da Pantelleria al grande Nord. Lui procede, ha vinto in seno all'ultimo congresso e ha tutti i titoli per proporsi come il salvatore della Patria. E già, Patria per lui deve significare Italia e non Padania o Lombardia, oppure grande nord. Ebbene, mentre il buon Matteo si muove su tutto il territorio, il "dissidente" (sic) Maroni ha appena firmato il decreto per tenere il referendum affinché i lombardi e i veneti in contemporanea, scelgano se chiedere o meno l'autonomia dal governo centrale. Il 22 ottobre p.v. dalle ore 7 alle ore 23, i veneti e i lombardi voteranno elettronicamente per decidere sul loro destino: staccarsi dall'Italia economicamente e amministrativamente, oppure no? Una scelta importante che metterebbe in difficoltà tutti gli italiani: i vincitori e i perdenti. Parlavo di Patria, accennavo al senso di sentirsi figli di questo stato nel bene e nel male. Subire gli oltraggi e incazzarsi, subire le scelte buone e giuste e gioire. Avvertire la coscienza patriottica non è da tutti, sentirsi italiano non è facile, specie oggi con questi chiari di luna, eppure, l'alto senso dello stato, della nazione e della bandiera, non sono sentimenti, emozioni che si provino a comando: un italiano dovrebbe essere tale sempre e non potrebbe decidere oggi sì e domani no. Ma ci sta tutto: Salvini che a parte il nord unito riteneva tutti gli altri ladroni, oggi parla di Nord e Sud insieme nella lotta nazionalpopolare. Il carroccio è solo un simbolo dimenticato, e mentre lui si batte per me che sono del sud come per altri che sono del Nord, Maroni firma il decreto e dice: "Il coronamento di un sogno. Sono contento ed emozionato. È il coronamento di tante battaglie, oggi si realizza un sogno. Ora la parola passa al popolo". Il popolo è sovrano, ho molti amici su al nord e mi piacerebbe sapere quale sia il loro orientamento verso questa scelta. Insomma devo pensare al risotto lombardo veneto? Zafferano e formaggio asiago ben amalgamati per un grande piatto?".
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